Così mi vedi tu

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Io mi chiedo per quale motivo mi vengono queste idee...tiè proprio oggi dovevo mettermi il vestito con le parigine...proprio oggi che c'ho un rodimento di cu...cuore sì...esagerato...perché? Perché ieri ho visto mio figlio uscire dall'ufficio dove lavora Elsa tutto stranito...e quando gli ho chiesto se fosse successo qualcosa per poco non me sfanculava...l'altro invece che ve lo dico a fa...ieri sera quando siamo tornati a casa l'ho sentito parlare al telefono con Samantha...e voi sapete che ha avuto il coraggio di dirle a quella specie di spaventapasseri con le protesi? Che manca a tutta la Label...ma quando mai, che senza quella puzza di sandalo stiamo tutti molto meglio, ma chi l'ha detto? Casomai mancherà a te perché sei 'no stronzo ed io prima o poi ti farò a pezzi e poi ti getterò in una vasca di alligatori affamati! Come dove sto andando? Ah già perdonatemi...in tutto 'sto trambusto mi sono dimenticata di dirvi che sono in macchina, in uno dei quartieri più belli di Roma, perché devo andare a casa di quel grandissimo stronzo di un fotografo...no, non mi sono svegliata con il pensiero...è che mentre stavo provando alla Label il nuovo pezzo, ho visto una foto di Luisa con Pietro sul suo profilo e le ho scritto chiedendole se il piccolino fosse rimasto da lei...beh sapete che ho scoperto? Che non solo il bambino ha dormito a casa sua...ma il padre non si fa sentire dal pomeriggio con la scusa...sì per me è una scusa...che aveva una cena di lavoro a cui non poteva mancare...e quindi cosa c'entro io? Ma secondo voi mi bevo la scusa della cena di lavoro mentre quello chissà con chi sta intrallazzando, sfruttando la mia amica come babysitter per suo figlio? Io lo faccio fuori direttamente! Come? Sembrerà che sono gelosa di lui? Ma assolutamente no!! Voglio solamente che sia corretto con una delle mie più grandi amiche, che non merita, dopo tutto quello che ha passato di esser presa in giro da uno come lui, che si sta approfittando della sua mancanza nel non riuscire a diventare mamma...per poter fare i comodi suoi!
<<Chi è?>> la sua voce non è uscita dall'oltretomba...ma addirittura da un'altra vita
<<Apri!>> dico con voce squillante per poi entrare all'interno del lussuoso palazzo, certo che 'sto posto è infinito...se te perdi e quando te ritrovano...fortuna che ho detto tramite un messaggio a Mattia che sono venuta qui per parlare con Carlo della faccenda...ovviamente subito dopo ho riposto il telefono per evitare che mi prenda a male parole, quando tornerò alla Label avremo modo di chiarire.
<<Emma...che è successo?>> mi chiede preoccupato sull'uscio della porta...ma...
<<Come fai fatto a capire che ero io?>>
<<Nessuno a parte Mattia mi ordinerebbe di aprire senza presentarsi!>> questo è un altro della squadra degli umili
<<Io non ti consiglio proprio di fare il simpatico Roscio>> entro dentro casa sua oltrepassandolo
<<Insomma che ho fatto?>> mi segue richiudendo la porta sorridendo
<<'ndo sta la tizia?>> chiedo guardandomi in giro e vedendo sul tavolo solamente una moltitudine di carte
<<Quale tizia?>> sta a fa il finto tonto
<<Quella per il quale stai a prende pe' culo l'amica mia...>>
<<Che?>>
<<Daje non fare la commedia con me perché tanto siete tutti uguali>> quando torno da quell'altro vediamo quanto je manca Samantuccia sua
<<Ma uguale a chi? Che stai a dì?>> dice alterandosi <<Ma poi te pare che te vieni a farmi una scenata?>> eh no...chiariamoci
<<Senti io ho litigato con Mattia per colpa tua...per colpa tua m'ha mollato...per colpa tua ho perso l'amore della mia vita...per colpa tua mio...per colpa tua so' successe cose che non dovevano accadere...quindi me scuserai se non te permetto di prendere per culo l'amica mia...intesi?>> urlo con un risentimento che ancora ho dentro di me
<<Eh ok...va bene...me rendo conto che anche se t'ho chiesto scusa...non basterà mai...però chi te dice che io stia a fa quello che pensi? Ma pensi che sia così schifoso da lascià mi' fijo a Luisa pe' annarme a scopà n'altra?>> non gli rispondo nonostante il suo tono di voce di voce arrabbiato per le mie insinuazioni <<Senti...ho capito che nun te fidi de me...perché il nostro passato purtroppo nun me fa onore...ma se me so' comportato male allora è solo perché ero...>> si blocca per evitare di far riaffiorare quell'imbarazzo che nessuno dei due vuole rivivere <<io non ho nessun motivo per fare del male a Luisa...io ce tengo a lei...>>
<<Perché dovrei crederti? C'avevi motivo di fare male a me? Non me pare>>
<<Senti ero più giovane ok? Ero perso de te...la verità è che nun me fregava un cazzo de niente...te volevo...e basta>> si ferma vedendo che scuoto la testa indignata <<come adesso voglio stare con Luisa>>
<<E allora spiegami il senso del tuo comportamento>> mi siedo sul divano prendendo tra le mani alcuni fogli sparsi sul tappeto
<<Ma perché dovrei spiegarlo a te?>> lo dice sorridendo...ma io non colgo la simpatia
<<Senti bello vedi di sbrigarti a dirmi per quale motivo da ieri sei sparito, oppure io mo te do 'na pizza ok?>> poi dicono che devi essere umile...certo come no!
<<Quanto sei diventata brigantesca Brown...>>
<<Ti vuoi muovere? Anzi fammi un caffè muoviti>> non è il momento per le critiche
<<Volevo aprire una galleria a Roma...mia e di Luisa...ma purtroppo è difficile>> oddio che bel pensiero che ha avuto
<<In che senso? Non avevi già una galleria a Seattle?>>
<<Seul...si ma qui non si riesce ad aprire fin quando non ottengo i permessi...>>
<<Quindi non stai a fa niente di brutto contro di lei?>>
<<No...assolutamente no...però qualcun altro lo farà contro di te quando scoprirà che sei venuta qua...>> io alzo le sopracciglia interrogativamente <<che hai detto a Mattia?>>
<<Gli ho inviato un messaggio dicendogli che stavo venendo qui>> lui si gira verso di me guardandomi come se fossi pazza
<<Sei seria?>> eh
<<Sì perché?>> perché...in realtà lo so per quale motivo mi sta dicendo così <<Senti deve imparare a fidarsi>>
<<De chi? De te? De me?>> ride di gusto mentre versa il caffè nelle tazzine <<Emma quello tra poco ce lo ritroviamo qua sotto e ci ammazza come quelli...Paolo e Francesca...almeno però quelli avevano commesso il reato>>
<<Carlooo...lui deve capire che non potrei mai fargli del male...altrimenti questi anni non saranno serviti a niente...>>
<<Senti Emma lui è pazzo di te...lo sa che non faresti niente...però nun se fida lo stesso...è 'na cosa spontanea>>
<<E spontaneamente io lo meno>> sorrido nel pensare a come riesce a farmi passare tutta la rabbia nei suoi confronti in pochi minuti anche solo parlando della sua gelosia
<<Piuttosto vai...prima che se incazzi peggio ed inizi a pensare a chissà cosa>>
<<Sì ma aspetta...te sei sicuro di avermi detto la verità?>> la precauzione non è mai troppa
<<Emma...sì...quante volte te lo devo dì? Mi dispiace che lei possa pensare male, ma ci tenevo a farle questa sorpresa...sai credo sia la persona giusta per stare con me e Pietro>>
<<Tu sei sicuro di non pensare a lei solo come una madre per Pietro?>> a volte per i figli ci facciamo andare bene persone che in fondo non amiamo davvero...io non ho avuto questo problema...a mio figlio non è mai piaciuto nessuno dei miei compagni, tranne Mattia...che però amo più di qualsiasi altro uomo al mondo
<<Non sono così masochista eh!?>> dice agitando le mani e in fondo ha ragione...perché dovrebbe alla sua età, sacrificarsi in una relazione non voluta...se sta con Luisa è perché la vuole davvero <<Non starei facendo tutti 'sti casini per 'sta galleria>>
<<Se posso aiutarvi...o può farlo Mattia...chiamaci>> dico più serena
<<Ok...ma ora vai che è tardi e io voglio rimanere vivo>> ha ragione...Mattia come minimo starà già pensando a tutti i modi in cui io ho potuto tradirlo con il suo ex amico...dite de no? Ma sì...diamogli fiducia!
<<Ma dimme 'n po'...te pensi de famme scemo?>> eccolo lì davanti alla porta della mia sala prove nero come la pece a causa mia
<<Ohhh abbassa il tono...>> è inutile che ci nascondiamo se poi grida in questo modo
<<Abbasso 'sto cazzo io...perché non sei passata da me prima di venire qui?>>
<<Perché sono passata e ho visto che stavi parlando con i ragazzi del video...non volevo disturbarti>> ma non ci crede no...
<<Cazzate tu non sei passata perché avevi paura che scazzassi per il semplice fatto che sei stata un'ora a casa de quello>> però dai ancora non ha pensato male...vè?
<<Matti, sono stata poco...e comunque non è carino che tu...>> non mi fa nemmeno finire di parlare quando rincara la dose
<<Perché sei andata da quello stronzo che io te giuro lo faccio fori... perché è questa la sua fine...la fine che doveva fare anni fa...che ce dovevi fa?>>
<<Che c'è dovevo fa?>> lo provoco <<Dimmelo te...>>
<<Ragazzi io me assento un attimo>> dice Mario sentendosi di troppo <<torno subito>>
<<Che dovevi fa a casa di Carlo?>> insiste
<<Spiegamelo tu che avrei dovuto fare di così grave da farti saltare così...>>
<<Emma me stai facendo saltà il cervello...falla finita!!>> niente è partito
<<Il tuo pensiero è che ti ho avvisato tramite messaggio che sarei andata a casa sua in modo da non farti pensare che ci stavo scopando vè?>> non avrei dovuto spingermi così però...
<<Tu da sola a casa de quello nun ce dovevi annà...>> lo urla senza rendersi conto che la sua voce ha superato ogni barriera della stanza insonorizzata
<<Perché non te fidi di me?>> lo ripeto quasi arresa di fronte a una realtà che non cambierà mai
<<Perché io impazzisco...perché quello c'ha levato sedici anni della nostra vita, perché me urta vedette fa l'amica sua...me urta ogni sorriso che te fa, ogni parola che dice per far vedere che te conosce quanto me...me urta...nun me va>> vista così non riesco a non dargli ragione
<<Ehi nessuno mi conosce quanto te>> provo a calmarlo...<<capisco che ti possa fare male>>
<<No tu non lo capisci!!! Non capisci che da quando mi hai mandato quel fottuto messaggio io non ho concluso un cazzo in quell'ufficio...io non ho fatto altro che pensare a te a casa de quello...da sola...e nun me ne frega 'n cazzo se pensi che nun me fido...me rode...e quindi tu non lo rifai mai più>> abbasso la testa per evitare di guardare i suoi occhi arrabbiati con me per quello che è successo...fisso il pavimento perché mi rendo conto che non avrei dovuto farlo soffrire in questo modo...che lui non meritava di stare in ansia per una cosa così semplice...che tra l'altro non riguardava nemmeno me
<<Ero andata a casa sua solamente perché credevo che stesse prendendo in giro Luisa...lui voleva farle una sorpresa ma ha avuto dei problemi>> sto per continuare a spiegargli quando mi blocca ancora più arrabbiato
<<Non mi interessa, non sono cazzi tuoi...ah già! Ce stai tu ad aiutarlo...che problema c'è!>> esce dallo studio senza dire altro e lasciandomi senza parole...perché non mi capisce? Perché non prova a superare i suoi problemi di fiducia miei confronti? Forse non avrei dovuto provocare in questo modo la sua gelosia nei miei confronti...dopotutto ero consapevole che si sarebbe arrabbiato...ero certa che non me l'avrebbe fatta passare...probabilmente al suo posto avrei fatto lo stesso...solo che credevo che fosse per una buona causa...una famiglia per quel piccolino...e invece ho fatto soffrire l'unica persona che amo follemente al mondo.
<<Secondo me stavolta hai esagerato>> grazie Mario...infierisci pure liberamente <<è inutile che me guardi così...oh Carlo te voleva...per anni ha continuato a raccogliere materiale tuo...c'ha i tuoi cd in macchina...vi ha diviso...non puoi pensà che je faccia bene sapè che stai a casa della causa de 'sto gran casino...vestita così...senza sapere niente di quello che state a fa>> rifletto sulle sue parole e mi convinco che stavolta effettivamente ho esagerato, presa dalla rabbia per quella telefonata di ieri...non ho valutato che forse il peso del mio dispetto era troppo alto perché lui lo sopportasse...
<<Vado da lui un secondo>> esco dalla porta quasi volando per dirigermi nel suo ufficio...voglio spiegargli tutto <<Matti...Mattia...io...>> vedo che seduto e di fronte a lui c'è Francesco cosi mi blocco di colpo <<scusatemi>>
<<Ma no Emma...tranquilla tanto avevamo finito vero Brì?>> lui lo guarda non tanto convinto però annuisce...<<Daje dopo finimo>> mimo un grazie verso quel ragazzo che in poco tempo ha saputo farsi voler bene...nonostante il mio fidanzato così geloso
<<Che voi?>> sì però non mi trattare così
<<Ti volevo dire che mi dispiace...>> mi avvicino a lui cercando di far leva sui suoi sentimenti <<ho esagerato scusami...>>
<<Tu sei andata da quello vestita così? Con le cosce de fori?>> dice non calcolando niente di quello che ho detto e fissando le mie calze che hanno un decoro che dal ginocchio sale sulla coscia coperta dal vestito
<<Amore avevo il soprabito non si vedeva niente>>
<<Ma che non se vedeva? Cosa? Io te faccio male...>>
<<Ora stai esagerando...mi stai trattando come una gallina qualunque...Bellegrandi io non mi chiamo Samantha ho quasi cinquant'anni e le porcate che stai pensando tu non le ho mai fatte...e se mai l'avessi fatte ero single...>>
<<Che porcate hai fatto?>> dice alzandosi in piedi
<<Non dovevo e non devo dare spiegazioni a nessuno! Ho detto che mi dispiace...che non ti metterò più in una situazione simile ma non mi farò trattare in questo modo da te...soprattutto visto che anche tu non mi sembra sia poi molto corretto con me...>> sbatto le mani sul tavolo e me ne vado arrabbiata nella mia sala prove...mentre lui dice qualcosa che non capisco vista la lontananza.
Stiamo provando una canzone da un'ora circa...non riesce a entrarmi in testa un verso che io stessa ho deciso di fare...si tratta di una canzone che ho scritto dopo il nostro momento al ritorno dalle vacanze...Mario non vuole che la introduca nel cd perché crede sia troppo...audace...perché le altre tracce valgono di più...e forse ha ragione...anche perché quel tizio a cui l'ho dedicata non merita tutta questa mia premura...
"Grazie per aver parlato con Carlo...ti voglio bene"
"Mami mangio a casa di Giorgio vengo direttamente nel pomeriggio alla Label"
"Muoviti a tornare di qua prima che venga de là e faccia 'na strage..."
Indovinate chi sono i mittenti di questi messaggi e vincerete un posto in prima fila per assistere alla scazzata di Bellegrandi! Ovviamente ho risposto a tutti i messaggi tranne l'ultimo, che invece ho solo visualizzato...se aspettava che rispondessi al suo ordine ha capito non male...di più!
<<Emma secondo me questa la dobbiamo fare più alta...>> con il passare del tempo ho sempre cercato di modulare la mia voce, in modo da non apparire ogni volta come l'urlatrice della musica italiana <<al tuo pubblico piace se urli...e anche per questo se ti amano>>
<<Ah sì?>> eccolo...<<E chi lo dice? Hai fatto un sondaggio al mercato della Tuscolana?>>
<<Basta guardare i commenti della gente che vole la vecchia Emma>> dice Mario un po' risentito da quella frase
<<Mattia stiamo lavorando...>> affermo mentre lui si siede sul divanetto difronte a me>>
<<Lo so...è per questo che sono venuto a sentire che state a fa...e sinceramente non me pare che lo stiate facendo nel modo giusto...>>
<<Ah no? E chi sei tu per dirlo?>>
<<Il tuo produttore bionda...>> mi fa piacere che l'abbia detto...infatti gli faccio un sorriso e lui si mette comodo con la sua solita faccia da stronzo e con la mano mi invita a continuare a cantare <<allora? Fammi sentire la canzone di prima>> mi posiziono davanti a lui ed inizio a cantare quella canzone che lui non conosce ancora, che forse non inserirò nemmeno nel mio cd...quella canzone che parla di lui...della nostra passione...la canto senza mai staccare gli occhi dai suoi mentre Mario mi accompagna con la musica...
"...Le tue mani mi toccano come i venti del nord e del sud.
attraverso il tuo corpo scorrono i fiumi e si muovono gli oceani.
la tua bocca è calda e piena come la pioggia estiva,
la stanza è colma delle nostra urla convulse
La tua barba lascia il segno del suo passaggio sul mio corpo..."
È in difficoltà mentre racconto cantando quello che è stato il nostro amore...un eterna lotta tra odio e passione che non ci ha mai lasciati liberi di scegliere, di allontanarci...ma spinti sempre di più l'uno verso l'altro
<<Ma te rendi conto che 'sta canzone è esageratamente personale?>> mi dice una volta finita la mia prova, rosso come un peperone mentre il suo pantalone evidenzia tutta la sua eccitazione
<<Lo so, l'ho scritta per questo...>> ammetto sedendomi accanto a lui e posandogli una mano sulla gamba...lui di tutta risposta deglutisce a vuoto, di colpo si stranisce per quel mio gesto, e si alza abbandonando la nostra sala prove...
<<Certo che siete strani eh>> dice scuotendo la testa
<<Non dirlo a me...>>
<<Perché ha fatto cosi? Me pareva pure che se fosse 'n attimo ingrifato>>
<<Perché nella sua testa c'è il pensiero che io possa averlo fatto a Carlo stamane...ecco perché>>
<<Vabbè allora è scemo...io me chiedo come fai a sopportarlo>>
<<Sarà che impazzisco quando fa così...>> ammetto sognante
<<Te pure nun ce stai co la capoccia!>>.
Ho appena chiamato mio figlio che a quanto non tornerà prestissimo alla Label, perché il padre di Giorgio non può accompagnarlo...ed io l'ho tranquillizzato sul fatto che può stare tranquillo in quanto non ci sono nemmeno i musicisti...e quindi non avrebbe comunque potuto provare...lui ribadisce che in ogni caso verrà qui perché vuole parlare con Mattia di alcune cose...dice sempre così...ma la realtà è che vuole stare qui con lui... parlarci...cantare con lui...averlo attorno...ed io per non metterlo in difficoltà faccio finta di non saperne nulla anche perché Mattia è l'unica persona al mondo con cui posso condividere mio figlio...e sarà così per sempre.
<<Emma scusa...posso chiederti una cosa??>> stavo per andare al bar quando uno dei due stagisti mi ferma...con dei fogli in mano...a quanto pare l'hanno messo nel settore web dell'etichetta e si sta occupando della collezione del nuovo merchandising...è sempre molto gentile con me, ma non glielo dite al grande capo...sarebbe capace di spedirlo nel garage a spazzare via le cartacce
<<Certo dimmi tutto>> sorrido tranquilla...mi fa piacere essere d'aiuto in qualcosa ai ragazzi...alla fine tutti devono poter imparare...con serenità
<<Volevo chiederlo al capo, ma sta sbattendo con la stampante che non funziona e allora non mi sembrava il caso di disturbarlo, anche perché come minimo me magna...meno male che noi abbiamo la nostra>> già...meno male...
<<Hai fatto bene...>> si avvicina a me, e mi mostra una sorta di anteprima di quella che dovrebbe essere la nuova campagna inserita nel settore dell'e-commerce...il ragazzo è davvero bravo in questo campo...si vede che è ferrato nella gestione del web, del sito dell'azienda...<<mi piace così...secondo me però il muro dietro i prodotti, mmm...lo farei più scuro...più rotto...più vissuto...magari con qualche graffito...i loghi dei ragazzi...le scritte magari più effetto neon tipo insegne dei negozi>>
<<Hai ragione, questo è troppo chiaro...sono sicuro che così piacerà molto di più al capo...>> si blocca venendo interrotto da un urlo di Mattia che sbatte qualcosa per terra...
<<Ma vaffanculo...'sta stampante de merda...l'anima de li mortacci tua...>> dite che dovrei aiutarlo??? <<io v'ammazzo tutti...stronzi>>
<<Magari però glielo faccio vedere in un altro momento...Emma grazie del consiglio...vado in studio...>> gli sorrido, vado verso la stampante che ho comprato recentemente per tutto lo studio e collego il cavetto verde che dovrebbe inviare i dati dal pc del mio amore alla stampante...non appena il jack di rame tocca l'aggeggio nuovo che funziona perfettamente...vedo spuntare dal vassoio i fogli che il capo non riesce a stampare con la sua vecchia stampante, ormai inutilizzabile...li raccolgo e glieli porto nel suo ufficio...
<<Che so' quelli?>> mi chiede indicando i fogli che ho in mano
<<I fogli che volevi stampare...e che non riesci a stampare con quella...>> indico la povera stampante...che non risponde ai comandi del computer
<<E come li hai stampati?>> chiede non capendo come sia potuto succedere
<<Niente ho collegato il tuo cavetto, quello che stava attaccato al fax...l'ho messo alla nostra stampante...e sono andati>>
<<Frena frena frena...che vordì nostra? Quale vostra...tua e di chi? Che vordì???>> dice alzandosi in piedi e venendo verso di me...
<<Mi sono dimenticata di dirti...>>
<<Figuramose>> a cosa allude?
<<Dicevo...che ieri pomeriggio ho comprato questa nuova stampante...perché noi non riuscivamo più a lavorare...>>
<<Noi chi?? Cosa??? E poi perché l'hai comprata tu...???>> ehhhh questo mo come glielo spiego...
<<Noi dell'azienda...>>dico con un sorriso spontaneo
<<No no bella...qui non esiste un voi...esiste un nostro...e mio con loro...tu stai con me...non con loro...vabbè non so se me so' spiegato bene...>> annuisco sorridendo mentre in realtà scoppierei a ridere per come mi sta parlando...<<ma poi perché nun hai attaccato il cavetto mio...chi ha attaccato 'sta cosa??>>
<<Sempre iooo...però siccome mi hanno detto che di queste cose se ne occupa la tua segretaria personale, e siccome io non lo sono...ho pensato che era giusto non intromettermi...e quindi tenerla solo per noi>>
<<Noi chi?>> mamma mia com'è bello...me lo magnerei di baci
<<Sempre noi dell'azienda...>>
<<Ah si??? Quindi tu l'hai fatto a posta...>>
<<Assolutamente nooo...però, visto che ti manca la tua segretaria...è giusto che di queste cose se ne occupi lei>>
<<Ahhhh e da cosa l'hai dedotto che mi manca la mia segretaria?>> dice avvicinandosi a me...
<<Gliel'hai detto tu...proprio ieri...mi pare...>> gli dico avvicinandomi anche io...
<<Sono frasi che si dicono quando qualcuno è in convalescenza...>>
<<Dici? Quindi io potrei dire a Danilo...che mi manca lavorare con lui, solamente perché si è fratturato per l'ennesima volta l'anulare...>>
<<Certo, se vuoi vederlo con tutte le dita fratturate...puoi farlo...>>
<<E tu sei sicuro di non tenerci a vedere calva la tua Samantuccia bella? No perché la prossima volta...potrei non essere così tollerante Bellegrandi...>> gli dico seriamente...e sulla sua bocca compare per la prima volta un sorriso soddisfatto
<<Quindi tu sei andata da Carlo solamente per Luisa>> mi prende dalla vita e mi fa sedere sulla sua scrivania...posizionandosi tra le mie gambe...
<<Ovvio che sì...per chi altro sennò...>>
<<Dimmelo tu...visto che so' due giorni che hai attuato una vendetta contro 'sto poro Cristo senza che io ne sapessi niente?>>
<<Io non ho attuato nessuna vendetta, sei tu che pensi di poter fare i cazzi tuoi...>> gli dico prendendo il suo mento con la mano...mentre l'indice oltrepassa il bordo delle sue labbra...<<ripeti un'altra volta che ti manca una donna che non sono io...e giuro Briga che finisci male>> per la prima volta sono libera di manifestare la mia gelosia senza sentirmi una stupida...lui di fronte a me mi guarda fiero di quel possesso che sento solo verso di lui...
<<Me lo ricorderò...però te da Carlo nun ce vai più...senza de me...ce semo capiti?>> dice abbassando la voce e stringendomi di più al suo corpo
<<Ti ho già detto che non succederà più...basta>>
<<Dammi un bacio...>> mi ordina tirandomi dal collo verso di lui
<<No...dammelo tu...>>
<<Perché tu no?>> avete presente le creature? Ecco lui è un bambino
<<Perché prima morivi dalla voglia di darmelo...e invece te ne sei andato!>>
<<Prima non morivo solo dalla voglia de baciatte>> a chi lo dici...<<e tu lo sai benissimo...altrimenti non avresti cantato quella canzone in quel modo>>
<<Perché non sei venuto a prendermi allora?>> le sue mani vagano sotto il vestito alla ricerca del bordo delle mie parigine bellissime...ma io lo blocco infastidendolo
<<Leva quelle mani...>> lui di tutta risposta aumenta la forza e riesce a raggiungere la pelle lasciata scoperta dalle calze <<perché m'hai fatto 'ncazzà>>
<<Anche tu mi hai fatto incazzare...eppure non so che t'avrei fatto su quel divanetto>> glielo dico sussurrandoglielo appena...nel modo in cui so benissimo che non riuscirà più a farlo riflettere razionalmente...nonostante il suo sguardo pieno di desiderio...mi alzo da quella scrivania che ha già ospitato troppe donne...e mi allontano, dirigendomi verso il mobile dove è posizionata la stampante non funzionante...
<<Nun me sfidà in queste condizioni Brown...>> è alle mie spalle...sento la sua erezione premere tra le mie natiche...le sue mani stringere il mio seno...la sua bocca cercare il mio collo...
<<Io ti sfido come e quando voglio>> una sua mano mi costringe a girare il viso per far scontrare finalmente le nostre bocche...perdo letteralmente la testa dietro i suoi baci...la sua voglia di me la sento attraversare i palmi delle sue mani per raggiungere il mio corpo...che stringe al suo sempre di più
<<Matti che stai facendo? Siamo nel tuo ufficio e fuori ci sono tutti gli altri che...>> mi fermo perché all'improvviso sento le mie mutandine scivolare e le sue dita penetrarmi...lentamente <<Matti non...possiamo...ma...>
<<Nun me frega 'na ceppa se ce sentono...se ce vedono...se ce stanno...>> le sue mani continuano quel movimento snervante mentre io sposto il busto in avanti con le mani sopra quel macchinario spento...cercando di resistere all'impulso di gridare quel piacere che mi sta sconvolgendo...lui si siede sulla sua poltrona direzionale e mi spinge sempre di più in avanti per avere le mie gambe completamente aperte davanti a lui...le sue lunghe dita smettono di torturare la mia intimità per lasciare il posto alla sua lingua, che inizia un moto rotatorio che non riesco a gestire...
<<Mattia per favore...non...non qui>> provo a fermarlo...ma lui non ha intenzione di mollare la presa, anzi intensifica quel movimento...facendo gonfiare la parte più sensibile del mio corpo...portandomi più volte sul punto di un orgasmo che non posso godermi...<<cazzo smettila...lo sai che...>> mi mordo le labbra costringendolo ad aumentare quelle piccole spinte della sua lingua...<<ahh...>> una scarica violenta di piacere distrugge il mio equilibrio...e mi avvisa che ci sono quasi...non so come...ma trovo la forza di staccarmi da quella morsa di piacere in cui il mio amore mi ha trascinato e mi giro di fronte a lui...annegando nei suoi occhi verdi che mi tolgono il respiro. Salgo su di lui, mettendomi a cavalcioni...apro la patta dei suoi jeans e libero il suo membro visibilmente eccitato...senza parlare mi avvicino alla sua bocca per lasciargli un bacio...uno di quelli che si scambiano due amanti senza ritegno, due che non sanno cosa sia il pudore e con le mani inizio a toccarlo...il movimento è subito veloce ed incisivo...faccio dei cerchi immaginari sul prepuzio del suo sesso, fino a far scorrere le falangi sulle pieghe della sua pelle...<<che stronza che sei>> stringe le palpebre per non guardarmi...le sue mani torturano i braccioli della grande poltrona direzionale...vorrei scendere per toccarlo come piace a me...con la mia bocca <<lui ha bisogno di me...>>
<<Io ho bisogno di te>> si alza dalla poltrona tenendomi stretta a lui e poi mi adagia sulla superficie fredda della stampante, senza staccare le sue labbra dalle mie...le mie mani continuano a toccarlo...quando lui le blocca per entrare finalmente dentro di me...ridandomi quella sensazione di pienezza di cui non riesco a fare a meno...Non appena lo sento muoversi...il mio corpo sembra impazzire...non riesco a resistere quel desiderio che provo solamente con lui...quando lui mi vuole così tanto come in questo momento
<<Mmm...>> mi contengo perché se mi comportassi come quando siamo soli...non potremmo più uscire da questo studio...
<<Non ti trattenere>> mi intima a denti stretti mentre continua a spingere dentro di me senza nessuna considerazione per il fatto che non possiamo urlare come vogliamo...sorrido nel vedere che si urta quando mi mordo le labbra...nel constatare quanto non sia cambiato niente...<<io ti voglio sentire>>
<<Amo...lo sai che...ahhh...>> un'altra spinta mi fa alzare di un tono la voce, ma prontamente mi porto una mano davanti alla bocca...<<non possiam...ancora siii...>> glielo chiedo non rendendomi conto che non riesco più a trattenermi...
<<Questo posto è mio...e tu sei mia...>> sancisce prima di prendere uno dei miei seni tra le labbra e tirarlo voracemente, mentre intensifica le spinte che lo portano ad un orgasmo che non sa gestire, perché arrivato all'improvviso <<amore mio>> sussurra sul mio petto quando il calore del suo liquido mi pervade...le pulsazioni del suo sesso insieme al moto del suo bacino portano anche me sul punto più bello del sesso...ed io non riesco più a trattenermi...dall'emettere piccoli gemiti convulsi...
<<Matti...Dio mio...>> ho il cuore che sembra uscirmi dal petto per quanto è stato intenso...
<<Non dobbiamo sta tutto 'sto tempo lontani>> dice sulle mie labbra
<<No no...mai più...>> rispondo con quella vocina da bimba che a lui piace tanto...mentre un bip dell'apparecchio che ormai davamo per spacciati ci fa scoppiare a ridere
<<Il bambino??>> ormai lo chiama sempre così
<<Ha detto che verrà più tardi perché deve parlare con te di alcune cose>> metto la mano sul suo petto sotto il tessuto della sua camicia per sentirlo più vicino
<<Oh vedi? Lui parla con me...bello de casa>>
<<Io no eh?>> faccio finta di allontanarmi dal divanetto dove ci siamo stesi ma lui mi blocca subito
<<Me tieni sempre nascosto tutto...>>
<<Ti ho scritto subito per dirti che stavo andando da Carlo...anche se sapevo che ti saresti arrabbiato>>
<<Sì certo, peccato che poi non m'hai più risposto...eh meno male che lo sai>> dice stringendomi e morsicandomi il labbro...<<che problemi c'hanno quei due?>>
<<Lui vuole prendere una galleria d'arte per entrambi ma non riesce ad ottenere i permessi...>>
<<Ma scusa non può dirlo a Luisa?>>
<<Se glielo dice che sorpresa è?>> lui mi guarda e annuisce <<Io non conosco nessuno, perché quando Luisa voleva aprire la sua...ero a Barcellona...>>
<<Ah il famoso periodo di porcate...>>
<<Potrei dire la stessa cosa di te Briga>>
<<Ah sì? E tu che ne sai di quello che facevo? Piuttosto...come fai a sapere che sono stato a Barcellona?>> ehhh mo?? Mannaggia a me...
<<lo dicevo in generale...anche perché mi pare...penso...che tu non ti sia limitato solamente a quel periodo...nel caso>>
<<Credi...pensi...nel caso? Brown...che me devi dì?>>
<<Niente...ma perché te sei fissato su 'sta cosa?>>
<<Perché c'è qualcuno di cui non mi vuoi parlare...>> abbasso lo sguardo stanca delle sue continue domande sull'argomento e conscia di non potergli raccontare niente che riguardi quel periodo <<c'hai avuto 'na storia con uno che conosco?>> continuo a non rispondergli e alzo gli occhi al cielo
<<Ma quale storia??...Mattia io ero fidanzata in quel periodo>>
<<Ah sì? Sempre con il modello là?>>
<<Sì...>> vorrei dirgli qualcos'altro ma mi rendo conto che è meglio bloccarmi...troppi dettagli lo porterebbero a scoprire cose che non lo riguardano...beh in parte no!
<<Certo che tu' fijo e quell'altro so' proprio uguali eh>> aridaje...ma basta però!!!
<<Già...>> quante volte ancora dovrò sentire questa frase?
<<Cioè vedi come ridono? Fanno la stessa smorfia...tiè vedi il brac...?>> eh bastaaa
<<Ho capito Mario ho capito...>> dico spazientita...mi soffermo un attimo sulla veneziana che il mio amico ha sollevato per scrutare i miei "matti" e non riesco a distogliere lo sguardo da loro...
<<È davvero un bel ragazzo quel pischello...se non fosse per il caratterino>> rido insieme a lui per quel pensiero...in effetti...<<troppo simile a quello del capo...ma magari je fa piacere...oh l'altro giorno me stava a raccontà che Mattia è l'unico che gli fa piacere sia il tuo compagno>>
<<Lo so...infatti pensavo che la prendesse male...invece mi ha sorpreso>> o forse no...
<<Piuttosto voi due tutto ok?>> ehh avoja
<<Sì sì>> confermo raggiante mentre Mario alza gli occhi al cielo
<<Dio sia ringraziato potemo lavorà>>
<<Si può?>> ecco il mio ballerino preferito
<<Criiii>> gli vado incontro e lo abbraccio felice...<<che bello che sei passato...>>
<<No è bellissima 'sta cosa...se non fosse che 'sto cd tra gli scazzi de tu' fijo, le paturnie del tuo amore e gli intramezzi porchettari che fate uscirà nel nuovo millennio...direi che è stupendo...>> dice abbracciando Cristian
<<Scusate forse avrei dovuto...>> povero Cri
<<Niente lassalo sta...sta acido...perché non ha la fidanzata...>>
<<E dimme te quando me la devo trovà 'sta fidanzata se sto sempre qua dentro appresso a voi?!>>
<<Anche questo è vero...>> ammetto dispiaciuta...
<<So' passato de là, ma i tuoi uomini stanno a parlà de qualcosa de serio, perché uno dei ragazzi m'ha detto di non disturbarli>> sarà sicuramente Mirko...quel ragazzo c'ha 'na paura del capo che proprio...
<<Ma vaaa...mo li andiamo a chiamare così magari possiamo andare tutti a casa a mangiare...facciamo una pizza...ok?>> sono sempre felice quando i nostri amici vengono a casa nostra...oddio magari avrei dovuto cucinare qualcosa io...magari sarei dovuta andare a fare la spesa...ma sono stata così impegnata...che...sì ma non mi sfottete...mica è facile portare avanti un fidanzamento come il mio...mi toglie un sacco di energie!
Quando sto per avvicinarmi allo studio di Mattia, vengo nuovamente fermata da Mirko che mi ringrazia...e mi abbraccia...a quanto pare la mia idea gli è piaciuta tantissimo al capo e lui è davvero felice di essere uscito dal suo ufficio indenne!
<<Grazie de che?>> chi poteva essere?
<<Ma niente...un consiglio...>> mi giustifico per non farlo pensare male
<<Su cosa?>> ecco quell'altro...me sa che devo ricordargli ogni tanto che sono la sua mamma altrimenti qua la vedo tragica
<<Niente che vi riguardi...piuttosto c'è Cristian di là...era passato di qui ma...>>
<<Sì stavamo parlando di cose personali>> pensa te le cagate che hai detto a mio figlio
<<Immagino...vabbè...ho pensato che potremmo chiamare gli altri e andare a mangiare tutti insieme una pizza...che ne dite?>>
<<Sì se non fosse che zia Francy ha zio Fulvio e le gemelle ammalate...zio James è a Terminillo per una serata>> io e Mattia ci guardiamo sconvolti dal fatto che lui sappia tutte 'ste cose
<<Vabbè possiamo sempre chiamare zia Tina e Ginevra?>> non appena sente il loro nome sbarra gli occhi per la contentezza
<<Brava mà...lo faccio subito>> si allontana con il telefono alla mano lasciando me e Mattia a guardarlo perplessi
<<Avevo degli amici una volta...adesso parlano solo con lui...>>
<<Già...nun me lo dì a me...ho saputo che ha addirittura detto a James che ci dobbiamo mettere a lavorare per rendere disco alcune mie tracce...e che Emis vuole fare un po' quello che ha fatto Alessio...scegliere tra i ragazzi di qua qualcuno che possa lavorare a una canzone...>> speriamo che accetti...visti gli ultimi avvenimenti
<<Ma davvero?>> sono scioccata da quel ragazzo <<Meno male che non sono una cantante di musica rap...altrimenti avrebbe diretto anche la mia carriera...>>
<<No ma grazie sa'...>> io rido...lui ride...in realtà sappiamo entrambi quanto sia felice dell'interessamento di mio figlio nei suoi riguardi...anzi penso non ci sia cosa che lo rende più felice di questo.
<<Oh senti Emma nun ce giocamo più co' tu' figlio a Fifa perché nun se po' fa>> dice un Mario disperato
<<Mica è colpa sua se voi siete due schiappe eh>> ecco il suo capo che lo difende
<<Vabbè ma io so' contento che vince vuol dire che è sveglio>> lo zio Cri...quanto gli vuol bene
<<E certo perché noi c'avevamo bisogno de fa schifo a Fifa pe' capirlo...io boh>> continua il maestro
<<Ohh lasciatelo sta...>> Ginevra si avvicina al divano e gli posa un bacio sulla testa provocando l'ira della mia migliore amica
<<Io a quella je strappo tutti quei mezzi peli che c'ha in testa>> dice sottovoce
<<Tinaaaa...basta!>> devo riprenderla altrimenti chissà che combina
<<Ho capito ma me dà fastidio...lei non può>>
<<Sì che può...zitta!>> le dico zittendola
<<Zì...quando torni a Barcellona che me potresti portà una de' quelle felpe col teschio che m'hai portato tanti anni fa?>>
<<Quella che t'ho portato nera? Con le scritte neon?>> chiede Cristian confuso
<<Esatto se stanno usando una cifra...a saperlo ne compravo de più quando stavamo là>> sì ma passiamo avanti grazie
<<Come stavi a Barcellona te?>> Briga in modalità detective ON!
<<Bene...se non fosse per qualcuna che me faceva 'ncazzà...>> fa riferimento a me...ovviamente
<<Perché mamma te faceva arrabbià?>>
<<Chiediglielo a lei che se stava quasi per sposà co' uno che lassamo perde...il peggiore tra i peggiori>>
<<Oddio...ora il peggiore...>> Tina devi darmi una mano su...non contribuire alla mia discesa
<<Sì zia...era il peggiore!! Fortuna che ha capito che il figlio era più importante di tutti e tutto>> dice con un sorriso ruffiano
<<Ruffiano e prepotente>> gli dico completamente innamorata del mio cucciolo
<<Come te>> eh no amore...questa è tutta 'na prerogativa de tu' padre <<raga Fede vuole un quaderno...esco un attimo>> dice volando verso la porta d'ingresso.
<<'nsomma sta storia c'ha un sacco de versioni...quale sarebbe quella vera?>> sapevo che mi avrebbe seguito in cucina per chiedermi altri dettagli sulla sua fantomatica trama mentale fatta sulla mia tresca con un tizio misterioso
<<Di cosa stai parlando?>>
<<Perché nun te sei più voluta sposa co' quel cojone?>>
<<Ti ha già risposto Bes>>
<<Peccato che tu mi hai fatto capire che avevi 'n altro>>
<<Questo l'hai pensato tu...e anche se fosse questi non dovrebbero essere affari tuoi...>>
<<Ah no? Peccato che non sia proprio così...allora?>> non posso continuare a mentirgli
<<Non l'ho sposato perché non lo amavo Mattia...>>
<<Azzo...e come l'hai capito?>>
<<L'ho capito perché volevo un'altra persona>> ora spero capisca qualcosa in più e mi lasci in pace
<<'nsomma l'hai capito andando co' 'n altro che non lo amavi?>> figuriamoci...mamma mia quanto me urta
<<Ma fammi capire, che diritto hai di fare il risentito tu eh?>>
<<Io posso qualunque cosa co' te l'hai capito o no?>> io non ribatto per invitarlo a smettere ma lui rincara la dose <<Che cosa sei diventata in tutti questi anni eh?>>
<<Mattia non mi offendere...>> e capirai...l'ha sempre fatto
<<E tu dimmi chi era questo>> se vabbè
<<No, ok? Sono cazzi miei>>
<<Tanto pensi che non lo scopro lo stesso? Mo vedi>> esce dalla cucina chiudendo la porta dietro le sue spalle.
<<Emma posso?>>
<<Vieni teso...sto finendo di preparare i piattini per il tiramisù...>>
<<Sì ma...non faresti meglio a dire a Mattia che non hai sposato quel tizio perché eri ancora innamorata di lui?>>
<<Ohhh qualcuno finalmente che ha capito...nun ce se crede che tutta quella yoga ti renda così intelligente>> Tina continua a maltrattare mia cognata
<<E io che pensavo che tutto quell'azzurro ti avesse ossigenato il cervello>> la mia amica si avvicina ma io la blocco
<<Ragazze vi prego...avete visto quello di là? Se gli dico la verità come minimo me scanna viva>> mi porto le mani alla testa disperata
<<Te vorrei dì che pure l'idea che te sia fatta uno che conosce non è fantastica...>>
<<Beh ha ragione turchina qua>>
<<Senti Bellegrandi sister abbassa i toni...che già ti permetto di allargarti con mio nipote...non mi sfidare...>> Ginevra mi guarda negli occhi e abbassa il capo...un giorno dovrò chiedere scusa anche a te
<<Tina...lascia stare questo discorso...Ginny può allargarsi come vuole con Bes ok?>> la fulmino con lo sguardo...e lei si placa
<<Secondo me devi dire al grande capo che quello che te sei scopata era lui>>
<<Lui?>> eh Ginny sapessi...<<Ma come?!>> povera Ginevra tu non sai con chi hai a che fa

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