Nulla più conta

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Ma vacanze non significa relax, tranquillità, spensieratezza, riposo, pace, niente pensieri? No, perché allora questa tutto sembra tranne che una vacanza! Le pesti sembrano avere ancora più energia del solito, ho discusso con mia sorella che è gelosa dell'altra nostra sorella e del mio comportamento, a detta sua iniquo, non riesco ad avere un attimo con Emma e qui tutti se fanno i cazzi di tutti! Nun me fate ricordà poi della discussione avuta co' quei due per un cazzo de giro in canoa! Non credo di aver trattato mai Fulvio così male...Bes poi m'ha chiaramente detto che non sono suo padre, quindi non potrei capire il rapporto che lo lega a mio cugino...ve rendete conto? Che poi m'hanno dato tutti contro, ma il disgraziato è tornato prima perché je stava a fa male il braccio! Che non lo sapevo io!?
<<Ti avevo espressamente detto che non era il caso di andare in canoa, ma tu no! Devi fare quello avventuroso! Giocando con la salute di Bes! Ti rendi conto che je po' ritornà il dolore? Che dovremo farlo vedere da un altro medico adesso! Che non sappiamo a che è dovuto adesso 'sto malore!?>> urlo fuori di me contro mio cugino
<<Ma che cazzo stai a dì, eh? Sciallate proprio e nun t'azzardà mai più a dire che io gioco con la salute de mi' nipote che non rispondo di me!>>
<<Tu non rispondi di te? Stamo a parlà de mi' fijo!>>
<<Questo è quello che pensi te!>> mi rinfaccia
<<Questo è quello che è!>> grido rosso di rabbia
<<Io, per adesso, rispondo solo alla madre...che almeno semo certi de chi sia!>> io mo je meno e lo levo dar monno!
<<Tu rispondi a me, perché lo dico io!>> ribatto
<<Te sei solo geloso marcio del fatto che abbia preferito venire con me!>>
<<Tsè...non preferirebbe mai nessuno a me!>> tiè...pija e porta a casa!
<<La verità è che non te fidi de me>>
<<Non è un fattore di fiducia...siamo qui insieme non ce stava bisogno che tu volessi annà a fa l'eremita portandote appresso Mattia...>>
<<No infatti non è fiducia! A te rode...rode che je piace qualcosa che a te fa schifo...qualcosa che lo accomuna a me e non a te...>> come no!
<<Che? Ma che cazzo dici? Statte tranquillo...che per quanto tu possa avecce 'na cosa in comune co' lui...con me nun c'è sta partita...>>
<<Oh vedi? Perché pensi che sia 'na competizione? Se non vuoi che Bes...stia con chiunque che non sia tu...il problema è tuo non degli altri...>>
<<Fulvio falla finita che me stai a fà scazzà>>
<<Tu ti mantieni bello calmo...primo...secondo abbassi la voce...e terzo...vi ricordo che state parlando di mio figlio>> eccallà! Ce mancava la paladina della giustizia...ma che sei scesa a fa? Ma nun stavi co' Bes? Co' chi l'avrà lasciato...? Quello nun se sente bene e lei pensa a venì qua a fa la primadonna!
Alla fine de tutta la faccenda la colpa de chi è secondo voi? Ma ovvio! Bes ha avuto la fitta perché pensava che io fossi arrabbiato con lui, e semo ritornati allo stesso punto di sempre su cui non saremo mai d'accordo...aveva ragione quella specie de medico che ci aveva detto che dovrebbe vedè 'no psicologo pe' risolve la questione! La mia opinione è sempre la stessa...nun ce sta bisogno! Meno male che ho chiarito subito co' Bes...me stava a prenne male...qua poi nun ce sta manco 'na consolle pe' organizzà 'n torneo, cioè in teoria ce sarebbe...è nella valigia de Bes, ma nessuno sembra aver voglia di farsi le scale e perdere tempo a montarla accanto al televisore in salone...quelle se ne sono uscite per andare a fare shopping...e noi maschietti siamo rimasti a casa.
<<Zio lo sai che a zia Emma stai sul cazzo?>> mi dice Lara appena rimettono piede in casa...senza la matta...ma dov'è finita? Non avete idea dei messaggi che je ho mandato
<<Eh?>> dico sperando di aver capito male
<<Lara quante volte ti ho detto che quella parola non si dice?>> interviene Francesca
<<Lara a papà...non si dicono le parolacce!>> si intromette mio cugino
<<Ma l'ha detto la zia Emmaaa!>> si lagna la bimba mentre mio cugino guarda allibito sua moglie ed io sono sempre più sconcertato! Questa me la deve spiegà!
<<E dov'è la zia adesso?>>
<<È rimasta in un negozio dove c'è un signore tanto carino che le faceva vedere un sacco di cose belle!>> mi informa Sofia col tono innocente tipico della sua età...sempre meglio insomma!
<<Stava comprando delle cose...fra poco arriva, tranquillo>> Francesca è inutile che provi a salvà l'amichetta tua...quando tornerà nessuno la salverà da me e dallo scazzo che me sta a fa venì da quando siete uscite!
"Nessuno ti ha detto che potevi andartene in giro da sola"
"Emma hai esattamente quindici minuti per tornare a casa!" e me so' tenuto largo!
Niente, non risponde la stronza! Eh ma quanno torna me sente!
<<Ancora nun t'ha risposto?>> mi prende in giro Bes <<La sta a fa a posta!>> ma va?!
<<Sentii...perché nun je manni un messaggino te?>> provo ad intenerirlo
<<Pe' fa che? Per tranquillizzarti o per farti scazzà de più perché a me risponderà e a te no? Nahh...e poi me la devi ancora pagà perché per colpa tua nun so' potuto annà in canoa!>> mi fa una linguaccia prima di prendere un biscotto dal vassoio sul tavolo...vatte a fidà dei figli!
È appena arrivato Babbo Natale...un po' in ritardo dato che è Pasqua...no, non ho bevuto! È che la stronza per eccellenza è appena rientrata ed ha osato comprare una maglietta a Bes ed una uguale a Fulvio, sì con una stampa diversa, ma la stessa maglia! E questo si aggiunge al già lungo elenco delle cose che me pagherà più tardi!
Stiamo per salire su una canoa...no, nun me ce hanno portato con la forza...l'ho proposto io...insomma, se a Bes piace se potrebbe provà, no? Stamattina mi sono svegliato stranamente comodo, anche se Emma non poteva dire lo stesso...ieri sera poi abbiamo fatto pace...a modo nostro...in realtà ci stavamo provando anche prima di cena a fare pace, ma poi è arrivato l'impiccione per eccellenza a dirci di scendere che erano tutti a tavola! Mi ha comprato una maglietta uguale, anche nella stampa, a quella di Bes...sono stato felice di questo gesto, fino a due settimane fa scazzava per lo stesso taglio di capelli...direi che facciamo progressi!
<<Tu sei sempre sicuro vè?>> mi chiede mio cugino mentre Bes mi guarda perplesso
<<Certo, andiamo!>> asserisco sicuro di me, almeno provo a sembrarlo...che Dio me la mandi buona!
Alla fine non è stato malissimo, avrò fatto qualche errorino tecnico da inesperienza...ma tutto sommato me la so' cavata! Al nostro ritorno abbiamo ospiti...Tina e James si sono infatti uniti a noi, anche se non sembrano essere in ottimi rapporti...
<<Mo ve straccio...altro che canoa, tsè!>> dico prendendo il joystick e mettendomi comodo sul divano...abbiamo montato la consolle e siamo pronti ad un torneo all'ultimo sangue insieme con l'ultimo arrivato...lui e Fulvio contro me e Bes, in pratica hanno già perso!
<<Che è successo con Tina?>> gli chiedo mentre dribblo un avversario in grande stile... <<Beccate questa Fù!>>
<<Tranquillizzate che è tutto culo!>>
<<Intanto stamo a vince...!>> mi fa eco Bes
<<Perché ve dice bene!>> ribatte mio cugino <<No, cazzo! Ma era fallo quello! Pure l'arbitro del gioco ve siete comprati!>>
<<Ma arzate e nun fa storie! James te dovemo pregà?>>
<<Ma niente...c'ha 'n altro regà!>> lo guardo sbarrando gli occhi...sta a dì 'na cazzate, daje!
<<Goalll!!>>
<<Cazzo Bri! Nun te distrarreee!>> si lamenta Bes mentre James dà il cinque a mio cugino
<<No, no...mo se mette pausa e James ce spiega bene!>> decido fermando il gioco e prestando attenzione al mio amico...in pratica James dice che aveva dei sospetti che lei avesse un altro...telefonate strane, messaggi a qualunque ora, lei sempre attaccata al telefono...è arrivato perfino a pedinarla per scoprire qualcosa, poi le ha chiesto di sposarlo e lei ha risposto che non si sente pronta! Ve rendete conto? Se Emma avesse fatto 'na cosa del genere io...io...non lo so che avrei fatto! Ma possibile che Tina abbia un altro? Io l'ho vista sempre molto presa di James...innamorata...mi viene difficile crederlo, ma di certo il mio amico non è impazzito...
Salgo in camera, visto che le ragazze sono tutte di là ma Emma non c'è
<<Emma?>> chiedo prima...rivolto un po' a tutte
<<Sarà in camera...forse è a telefono con Luisa...>>
<<È successo qualcosa?>> Tina fa segno di no con la testa, Ginevra fa spallucce...guardo Francesca <<Fra...>> la invoglio
<<Luisa pensa che Emma sia gelosa della relazione tra lei e Carlo per ciò che è successo in passato...cioè di Carlo che...insomma...>> sbianco
<<Francescaa!>> la rimprovera Tina <<Non è così!>> esclama accompagnandosi con un gesto delle mani per dare più enfasi alle sue parole <<Non farti paranoie e soprattutto tranquillizzati che non è il caso!>> vorrei risponderle per le rime, ma decido che forse è meglio desistere...sarà scossa per via della lite con James, meglio lasciarla stare...salgo le scale e raggiungo la camera...è di spalle alla porta...sta salutando qualcuno a telefono definendolo sfigatello...e mo chi cazzo è questo? Mi dice che era Carlo, che ha provato a chiamare anche me ma non ho risposto...prendo immediatamente il telefono e mi rendo conto che in realtà ho anche un sacco di notifiche social...niente, quando sto con Bes mi perdo il mondo! Magari Carlo lo richiamo più tardi, anche perché il mio sguardo ora è fisso su una foto che mi ha inviato la bionda...una foto per niente casta, che risveglia in me tutto il desiderio mai sopito nei suoi confronti...non faccio in tempo a mostrarle le mie intenzioni che il disgraziato ci interrompe...finirà mai 'sta storia?!
La cena non è una passeggiata di salute, quei due sono arrivati oggi e stanno a fa più disastri di un uragano...tanto che Pina ha ben pensato di portare le bambine di là per evitare che assistano alla litigata furiosa tra i due nuovi arrivati...volano schiaffi e parolacce ma alla fine ci pensa il nuovo dottor Stranamore a rimettere le cose a posto! Per loro...perché per quanto riguarda me e sua madre continua a sostenere che stiamo benissimo così e che non dobbiamo neanche farci sfiorare dall'idea di mettere in cantiere un pargolo se non vogliamo che una catastrofe si abbatta su di noi! È stato decisamente perentorio su questo, non vuole fratelli e sorelle e non scenderà a compromessi, costi quel che costi! Un po' la patisco questa situazione ed un po' lo comprendo...spero solo che possa cambiare idea...presto...
<<Noi andiamo di sopra...>> mi avverte James facendomi un occhiolino e seguendo Tina su per le scale...
<<Daje fratè!>> je dico dandogli una pacca sulla spalla, sorridendo...sono davvero felice per lui...per loro...era una discussione nata su un'incomprensione che poteva essere facilmente superata com'è, fortunatamente, successo...
<<Cosa gli deve dare zio?>> mi chiede innocentemente Lara...tossisco
<<Niente a zio, niente...vieni 'namo de là!>> propongo conducendola per mano verso il salone...
Forse era meglio spiegare a Lara la storia di api e fiori...sì, perché mi trovo in piedi, non troppo distante dalla porta, praticamente immobile...credo di aver perso qualunque concezione spazio-temporale...Pina ha preso un album di foto delle bambine, quando una è scivolata sul pavimento...l'ho raccolta con nonchalance, in modo tranquillo, credendo fosse dell'album e si fosse semplicemente scollata per il passare del tempo...ma ora mi trovo a fissare un'immagine che mi impedisce qualsiasi movimento o parola...Emma è sotto l'arco, il nostro arco...quello in giardino...quello delle promesse a mezza voce...quello dei ci sarò sempre...con un bimbo tra le braccia...
........<<Dai, compriamo qualcosa!>> stava dicendo la bionda accanto a me per l'ennesima volta...in paese c'era un mercatino estivo organizzato per beneficenza, le associazioni no-profit si erano preparate per una sorta di vendita di beneficenza, approfittando della presenza di numerosi turisti...così, viste le tante insistenze della mia fidanzata, avevo deciso di accontentarla e di farci un giro...cappello e occhiali da sole io...occhialoni e cappello da mare lei...sperando che nessuno ci riconoscesse...
Arrivati tra la folla c'eravamo resi conto che in realtà di nostri connazionali ve ne erano ben pochi, e che la maggior parte delle persone era attratta dalle bancarelle che esponevano le cose più svariate senza prestare attenzione ai passanti...avevamo tirato un sospiro di sollievo e, decisamente più tranquilli, ci eravamo incamminati perdendoci tra la folla...
<<Prendiamo qualcosa qui?>> aveva chiesto di nuovo
<<Dai scegli!>> avevo acconsentito, guardando la brochure che spiegava che erano tutti lavoretti fatti a mano da bambini orfani o con genitori detenuti...mi si stringeva il cuore a guardare quelle immagini, avevo quindi posato quell'opuscolo dedicando la mia attenzione ad Emma <<Sono bellissimi...poi i bambini fanno sempre le cose col cuore...>> le avevo detto posandole un bacio sulla testa
<<Cuore!>> aveva esclamato
<<Si...cuore...che ho detto de strano?>> avevo chiesto stranito
<<No, prendiamo il cuore...quello!>>
<<Te piace quello?>> avevo domandato vedendola indicare un semplice cuore fatto probabilmente col Das e dipinto di rosso...con un nastrino alla sommità che permetteva di appenderlo
<<Si, voglio quello!>> aveva insistito
<<E quello sia!>> avevo acconsentito, prima di fare un'offerta per quei poveri bimbi.
<<Ora dobbiamo solo decidere dove metterlo...>> stava dicendo Emma passeggiando per il giardino dell'agriturismo della madre di Francesca, dove stavamo trascorrendo qualche giorno in relax...
<<A casa tua, per forza...nun me posso mica presentà da mi' madre col cuore...>> avevo riso solo per vederla innervosirsi
<<Mi sembra ovvio che sia mio!>> aveva ribattuto con la stessa maturità di una bimba di due anni
<<E allora devi decidere tu...>> l'avevo abbracciata da dietro lasciandole un bacio sul collo
<<E se lo lasciassimo qui?>> aveva chiesto all'improvviso scostandosi dalle mie labbra
<<Qui?>> avevo ripetuto scettico
<<Lo appendiamo sotto il nostro arco...così sarà ancora più in love!!>> aveva risposto elettrizzata...il nostro arco...ci baciavamo ogni volta che ci passavamo accanto, o sotto, o che solo lo guardavamo da lontano...come una sorta di vischio di Natale che vale per tutto l'anno... <<Mi sa che devi aiutarmi!>> aveva messo il broncio
<<E certo...tu sei una nana!>> l'avevo presa in giro <<Non dovremmo almeno chiederlo a Pina, prima?>>
<<Nahhh...non ci dirà nulla...e poi i cuoricini sono belli!>> aveva detto con una vocetta scema ed una luce particolarmente bella negli occhi...<<Facciamo una foto al nostro arco col cuoricino!>> aveva continuato prendendo il telefono dalla tasca e scattando una foto che con le lanterne accese e la luce del tardo pomeriggio aveva un non so che di poetico
<<Sarà sempre così vero?>> aveva chiesto improvvisamente malinconica sbilanciandosi all'indietro e poggiandosi al mio corpo
<<Torneremo ogni estate e gli scatteremo una foto...>> avevo detto
<<Promesso?>>
<<Promesso!>> avevo confermato...
Ed invece quella foto me l'ero ritrovata sul suo profilo Instagram, con la scritta serate speciali e l'emoticon di una manina che salutava...che salutava me dopo l'ennesima cazzata.........
<<Quello è Mattia...quanto era bellino...>> la voce di Pina mi distoglie dal mio ricordo...lo so che è lui vorrei dirle, l'ho saputo appena i miei occhi si sono posati sulla foto
<<Mazza ma' quant'eri bona...niente...quell'altro nun c'ha capito un cazzo...chissà come se mangerà le mani vedendoti ora...>> si intromette Bes...no, non mi sto mangiando le mani per tua madre...ho sempre saputo che tra noi c'era qualcosa di speciale che non si sarebbe spezzato neanche col passare degli anni...quello che tutti definiscono il grande amore, la tua persona, quella della vita e cazzate così...io ho sempre saputo che era lei, lei e basta...ed ho preferito perderla piuttosto che continuare a vederci soffrire...a vederla delusa da me, dal mio comportamento di chi non sa ciò che vuole...o fa finta di non saperlo...ma con te...con te è diverso...con te continuerò a mangiarmi le mani ogni secondo della mia vita per tutti gli attimi di te che mi sono perso...a causa del mio orgoglio...per colpa mia e del mio non saper gestire le situazioni...
<<Quindi avete festeggiato qui?>> domando alla signora
<<Si...solo pochi intimi...ma è stata una bella festicciola...poi eravamo tutti così contenti del primo nipotino...>> sorride commossa
<<Immagino...strano, non ho visto nulla sui social...>>
<<Oh no...Emma ci chiese di tenerci le foto per noi...non voleva suo figlio così piccolo sbattuto ovunque...da madre l'ho compresa subito...>>
<<Ah ecco...>> eh certo perché poi magari qualcuno te se sarebbe presentato alla porta, eh Brown?
<<Zia Tina e zio Fra...sono i miei padrini lo sapevi Bri?>>
<<No, non lo sapevo...com'eri caruccio...>> dico continuando a fissare quella foto...mentre Pina continua a sottolineare il fatto che Mattia volesse sempre e solo stare in braccio alla mamma ed Emma dice che anche in seguito la situazione non è cambiata poi tanto
<<Dove volevi che stesse? Un figlio sta con sua madre e suo padre...in questo caso...era ovvio che volesse soltanto te...>> ribatto forse un po' troppo duramente...<<Tuo padre se sentirà sicuramente un cojone...per essersi perso tutto questo...>> continuo dopo che la madre di Franci ha espresso lo stesso mio pensiero...
<<Ma se manco lo sa che esisto>> ah no? Strano di solito tua madre non mente mai...penso fissandola...<<No, mamma ha ritenuto opportuno non dirglielo...in fondo era un cojone...mejo così>> no, non è stato meglio così manco pe' 'n cazzo!
<<Guarda che non c'è bisogno che...>> tento di dire raggiungendo Emma che è scappata fuori...vorrei ricordarle che è lei ad essere nel torto, e non c'è bisogno di prendere e andarsene così
<<Ora ti dico io una cosa Briga, non ti azzardare mai più a fare domande a mio figlio su suo padre, o la prossima volta che lo vedo mortificarsi a causa della tua impellente voglia di fare il detective...finisce molto male>> io stavo solo chiedendo delle cose molto innocue...se tu nun me dai spiegazioni qualcuno me le deve pure da', no? <<Tu hai solamente rotto il cazzo con questa storia, il padre di mio figlio non c'è e non ci sarà fin quando non sarò io a decidere di renderlo partecipe della sua vita...prima te rassegni meglio è>> non è giusto questo discorso...non è giusto per nessuno di noi, Mattia compreso <<Ah sì? Beh per me non è così, l'unica persona importante della vita di mio figlio sono io...e adesso ci sei anche tu...per cui ti pregherei la prossima che vuoi mettere a posto il tuo puzzle, di venire da me, e di lasciar stare il bambino...tanto so benissimo quello che vuoi sapere...e ti posso assicurare che niente di quello che può dirti lui servirà a rispondere alle tue domande>>
<<Perché te me rispondi? È da quando stiamo insieme che dovresti dirmi delle cose...e invece non lo fai...>>
<<Non amo parlare dell'argomento...e poi non credevo ti servisse sapere cose che riguardano mio figlio per stare con me>>
<<Certo perché nun me riguarda cercà de capì se mentre sei stata co' me c'hai avuto qualcun altro>> rido cercando di cavarle qualcosa di bocca
<<Ma certo...come ho fatto a non pensarci...il tuo problema era questo...sapere se t'avevo messo le corna...solo questo...come se io potes...ma lascia stare guarda>>
<<Perché vuoi escludermi dalla sua vita?>> non vuole escludermi...beh, certo non di nuovo...non ce la faccio più a stare in bilico in questa situazione <<Io non voglio escluderti...non sarebbe possibile farlo...nemmeno volendolo Briga...solo che adesso non mi va di parlarne, va bene?>>
<<La prossima volta che affronteremo questo discorso, non so come finirà Brown...anzi forse lo so...e lo sai anche tu>>
<<Non ho mai avuto paura di niente io Briga...>> beh, stavolta dovresti averne! <<Scusa non ti volevo trattare male...solo che lui ci soffre...ed io voglio solo proteggerlo>> mi dice dopo un po'
<<Lo so...sei troppo bella quando t'incazzi...stronza>> forse ora non è il momento per tirare fuori l'argomento...per fare discorsi che ci porterebbero di sicuro ad allontanarci...fra due giorni è Pasqua e mi ero ripromesso di far trascorrere a Bes delle vacanze serene in famiglia...ma sarà mai tempo per affrontare il discorso?
<<Ehi...parliamo un po'?>> ho raggiunto Bes fuori...è sulla panchina in giardino, col cappuccio della felpa alzato sulla testa e le cuffiette alle orecchie <<Parliamo un po'?>> ripeto dopo che ne ha tolta una...fa spallucce <<Mi dispiace se con quelle domande prima...se...insomma, se sei diventato malinconico per colpa mia...>> ammetto sincero...la mia impellente voglia di sapere mi ha offuscato al punto da non pensare a lui...a come avrebbe potuto sentirsi...
<<Non fa niente...>> replica mogio
<<Non volevo...davvero...>> ripeto in tono di scuse
<<Non è che se non ne parlano gli altri io non ci penso eh!>> risponde leggermente teso
<<A che?>> oddio chissà che pensieri je passano per la mente ed io nun me so' proprio reso conto de che stavo a scatenà
<<A mio...>> deglutisce guardando dritto di fronte a sé <<al cojone...>> termina con tono disgustato...insomma mo cojone me pare 'n attimo esagerato, 'sto poro cristo -che poi sarei io- avrà qualche argomento a sua discolpa!
<<Lo odi tanto?>> chiedo cercando di indagare...da qualche parte dovremo pur iniziare quando saprà la verità...anche se, considerando che ancora non la conosco nemmeno io, non sarà tanto presto...purtroppo...
<<Odiarlo?>> chiede con una risata isterica <<Perché dovrei sprecarmi ad odiarlo? Manco questo se merita!!>> afferma deciso mentre la cena che abbiamo consumato un paio d'ore fa continua a ripropormisi
<<Hai mai provato a cercarlo?>> chiedo curioso
<<Semmai avrebbe dovuto farlo lui!>> esclama <<Ma evidentemente non gli interessava...>> conclude risentito
<<Hai detto che manco sa che esisti...>> dico disorientato <<cioè prima, de là...hai detto che...>> continuo visto che lui non parla
<<Lo so che ho detto!>> ribatte serio <<Ma almeno di essere stato con mia madre lo saprà...della possibilità che potesse essere successo lo saprà, no?!>>
<<Sì...credo di sì...>> ammetto in difficoltà
<<Ecco appunto...>> sbuffa <<e poi se ha mollato mamma sai che je fregherebbe de me...non le è importato di lei...>>
<<Ma magari...>> tento di dire mentre lui mi guarda di sbieco
<<Ma che lo vuoi giustificà?>> domanda sulla difensiva
<<No, certo che no!!>> esclamo, forse con troppa enfasi
<<Me pareva...>> dice con sufficienza prestando attenzione ad una notifica sul cellulare
<<Che stavi ascoltando?>> chiedo cambiando argomento, portandomi all'orecchio la cuffietta che ancora penzola dal suo collo
<<Champagne supernova...Oasis...>> dice strisciando il dito sullo schermo del cellulare per sbloccarlo...sbarro gli occhi
<<E tu come la conosci?>>
<<Me la cantava sempre mamma...credo...sì, che piacesse a mio...a lui insomma...>> risponde con un leggero magone
<<Ti va se l'ascoltiamo insieme?>> sorrido...annuisce, preme play e fissiamo insieme il manto di stelle che ci fa da tetto...qualunque parola, ora, sarebbe superflua.
Vacanze rilassanti un corno! Stamattina dovevamo fare una delle cose più rilassanti del mondo...terme! Invece Bes, che ce le ha frantumate per andarci, stamane sembra non averne nessuna intenzione...Pandino e Passerotto hanno discusso...Tina e James se so' fregati la grotta dove volevo annà co' Emma! Rilassato un cazzo! Meno male che almeno nella piscina io e l'amore mio siamo riusciti a rintagliarci uno spazietto per noi...
Ci stiamo dirigendo di nuovo verso gli spogliatoi, scompiglio i capelli a Bes in un gesto che mi viene sempre più spontaneo e sempre più di frequente...
<<Beh, me lo vuoi dì mo che t'è preso oggi?>> gli chiedo sperando che si confidi con me come faceva prima di sapere di me e sua madre
<<Ma no...niente...>> minimizza
<<Bes!>> lo ammonisco <<Senti se...se anche io sto con tua madre non vuol dire che non ti puoi confidare con me come...come prima...>>
<<S-si...lo so...è che...tu hai mai avuto dei dubbi sul sentimento che provavi per mamma?>> ehm...tossisco, imbarazzato per la domanda...gli ho detto che può confidarsi con me, non mettermi in soggezione così...che poi, a parte le mie innumerevoli cazzate se c'è una cosa di cui sono sempre stato certo è quello che provavo e provo per Emma...anche se... <<Se ti ho messo in diffic...>> tenta di dirmi
<<Una volta sì...una volta sola...>> dico sincero
<<E che hai fatto?>> mi siedo su una delle panche, imitato da lui...sospiro prima di iniziare il racconto...
<<Era uno di quei periodi in cui tutto andava male...discutevo con tua madre per ogni minima cosa...cambiavo comitiva ogni volta che uscivo...bevevo...tanto...e una sera, in un pub rivedo Milena...la mia ex storica...una chiacchiera tira l'altra e...e siamo finiti a casa sua...un monolocale a Trastevere...>> mi guarda sgomento <<lei si è sfilata il vestito che indossava appena abbiamo richiuso la porta...>> continuo ricordando particolari di cui neanche credevo di avere più memoria
<<Cioè hai fatto l'amore co' la ex tua pe' capì che amavi mamma?>> mi chiede speranzoso...speranzoso? Avrò avuto un'impressione sbagliata...continua a fissarmi in attesa di una risposta
<<No...>> sorrido
<<Vabbè t' 'a sei scop...>>
<<Non ci ho fatto nulla...>> lo interrompo...quella sera era finita così...con lei in intimo davanti a me...bella com'era sempre stata ed io, che neanche mi ero tolto il cappotto, che ero uscito da casa sua consapevole che nessun corpo sarebbe stato il suo...e nessuna valeva la pena se la conseguenza sarebbe stata perdere lei per sempre...
<<Nulla? Nisba? Nada?>>
<<Niente Bes...niente di niente...ho capito che amavo tua madre nell'esatto istante in cui mi sono reso conto che nessuna sarebbe stata lei e che non valeva la pena rischiare l'amore per un capriccio passeggero...>>
<<Ah...!>> mi dice quasi deluso <<Quindi non hai fatto nulla...>>
<<Ho chiamato tua madre per dirle che l'amavo, come non avevo mai amato nessun altra. Non mi sembra la reazione di uno che ha appena scoperto che ho sempre amato sua madre...>> dico sorridendo per cercare di capire cosa lo turbi in questo modo
<<No, no...me fa piacere pe' voi...solo che...>>
<<Solo che?>>
<<No niente...>>
<<Mattia...se non provi più nulla per Elisa lo saprai col tempo...devi solo capire se vale la pena perderla per un capriccio o per qualcosa di più importante...>> annuisce sconsolato <<Dai, andiamo...>> gli dico anticipandolo verso l'uscita...peccato che davanti a noi ci sia Emma, che ci rivela di aver ascoltato la nostra conversazione e, ovviamente, non l'ha presa per niente bene...Bes mi guarda colpevole...gli faccio un occhiolino per tranquillizzarlo e cerco di rabbonire Emma che però non vuole sentire ragioni e si dirige in macchina.
Abbiamo avuto una discussione parecchio pesante...credo che abbia sentito solo una parte del racconto...o l'ha sentito tutto e non crede a ciò che ho detto in quel maledetto spogliatoio...fatto sta che dopo mezz'ora di discussione ha finalmente compreso che non l'avevo tradita e che ho fatto quella confidenza a Bes solo per aiutarlo con un problema di cui non vuole rivelarmi l'entità...a proposito è appena entrato, trovando me e sua madre in atteggiamenti poco equivocabili...un giorno di questi me fa fuori, sicuro! Lascio Emma in camera a finire di sistemare, aiutata dalle gemelle che fanno più casino che ordine, e mi dirigo da lui...è al telefono, sta discutendo con Elisa...sembra che la pischella preferisca passare Pasquetta con le amiche e a lui questa cosa non va giù...e ha tutte le ragioni del mondo!
<<Vedrai che chiarirete...e poi se te scoccia vuol dire che ci tieni>> gli dico vedendolo ancora scosso per la discussione
<<Quindi tu...visto che ci tieni...hai chiarito con Ginevra...>>
<<Ehm...>> non proprio...diciamo che sto cercando di evitare mia sorella, procrastinando il più possibile la discussione...come al solito! Quando poi si è offerta di restare con Pina e le gemelle anziché venire con noi alle terme, per me è stata proprio manna dal cielo perché non avrei saputo reggere la situazione che inevitabilmente mi si sarebbe presentata...e cioè lei col muso, Emma che le dà ragione, Bes che le dà ragione, io che me scazzo...anche se me so' scazzato uguale, ma vabbè!
<<No, no...noi ora andiamo e risolvemo 'sta cosa...che già troppi casini so' successi oggi!>> ma che risolvemo? Ma quali casini? <<Niente...niente...'namo!>> esclama mentre mi trascina fuori dalla stanza spingendomi verso il piano inferiore.
<<Io direi che dovresti farti perdonare da Emma...>> mia sorella è l'incarnazione della democrazia proprio
<<Con Emma abbiamo risolto...>> le rispondo, cercando di restare calmo
<<Certo...avrai fatto il prepotente come al solito e quella poraccia l'avrai presa per sfinimento...>> continua...no, ma nun se nota che ce l'hai con me, tranquilla
<<Vabbè allora noi mo risolvemo tutte 'ste problematiche che domani è Pasqua, giorno di pace e dovemo sta tutti tranquilli...>> io ancora non capisco lui che abbia da risolvere, ma vabbè <<Allora Brì...che potresti fa per farti perdonà da mamma?>>
<<Magari la porto al vulcano...voleva tanto andarci...ma quando stavamo a tornà dalle terme, appena ce semo passati, m'ha fulminato...>> dico ricordando lo sguardo di odio puro che mi ha lanciato quando ho rallentato nei pressi della strada che ci avrebbe condotti verso quello strano fenomeno della natura...e che mi aveva fatto desistere e proseguire dritto verso l'agriturismo
<<Perfetto...quindi con mamma abbiamo risolto...più tardi andate al Vulcano...>>
<<Capirai che sforzo...>> si intromette mia sorella
<<Non me sembra che qui io possa organizzare chissà che cosa...>> rispondo acido, stufo delle frecciatine che continua a lanciarmi
<<Ma secondo te...discutete sempre per cose vecchie...per il passato...la porti al Vulcano...ve fate la passeggiata romantica e che risolvi?>>
<<Ginevra ha ragione Bri...>> eh che te pare
"Tanto il nostro passato non ci lascerà mai in pace..." mi ritorna alla mente ciò che ha detto Emma durante la nostra diatriba...
<<E che dovrei fa? Buttare il passato nel vulcano?>> alzo leggermente il tono...questo essere messo sempre sotto accusa, sempre sotto la lente di ingrandimento per qualunque situazione inizia ad infastidirmi e non poco...
<<Potrebbe essere un'idea...>> questa ha bevuto...daje...pure Bes la guarda scioccato
<<Ma che stai a dì?>>
<<In Perù...c'è una leggenda...per cui bruciano dei legnetti di un albero, che fiorisce solo il giorno di Natale>> inizia a spiegarmi <<considerando che domani è Pasqua...che andrete ad un vulcano...potreste bruciare il passato...>>
<<Io non ho capito che ce fanno in Perù co' l'albero de Natale...né tantomeno loro che dovrebbero brucià...perché i neuroni già se li so' giocati tutti...>> il miglior pregio di Bes è di sicuro la delicatezza
<<Non è un albero di Natale!>> sbuffa mia sorella, riprendendo la spiegazione <<È un albero che fiorisce solo quel giorno...le popolazioni indigene raccolgono i legnetti che cadono dall'albero e li bruciano...asserendo che quel fuoco, ed il fumo, allontanino le negatività ed i malesseri...>>
<<Ahhh...>> forse ha capito
<<E noi che dovremmo brucià?>> chiedo non capendo come potremmo emulare le popolazioni indigene peruviane...
<<Qualcosa che vi ricorda il passato...che ne so...un capo d'abbigliamento, un regalo, un...>> ma te pare che c'ho roba tanto vecchia?
<<Una foto!>> esclama Bes
<<Una foto?>> che foto?
<<Potremmo fa un collage co' le foto del passato e stamparle tutte su un foglio...vado a chiedere a zia Pina se possiamo usare il computer che c'è di là!>> dice sparendo di corsa verso la cucina...ma chi ha acconsentito a 'sta cosa delle foto!? <<Questi due li ho già visti con te e mamma in un video...>> dice indicando le due persone a cui ci accompagnavamo mentre eravamo entrambi nel talent
<<Che culo!>> esclama mia sorella ridendo
<<Quindi questi sì...>> dice Bes salvando le due foto <<poi?>>
<<Eh poi...inizia da mio fratello che c'è 'na vasta scelta...>> risponde mia sorella ridendo
<<Ah ah ah...>> niente, non mi calcolano
<<Questa sì Bes...oddio questa l'avevo rimossa...questa sì, è la modella argentina, ancora sta a piagne poraccia credendo di aver perso chissà chi...>> no, ma continuate tranquilli...come se non ci fossi...<<questa no, non è durata manco 'na sera...questa sì...e questa...stop, credo bastino...passiamo ad Emma!>>
<<Aspetta che salvo queste allora...ecco qua...ora quest'altre so' de mamma... 'mazza mà e chi so' questi...?>> eh...
<<Nahhh la maggior parte so' finti flirt che le attribuivano i giornali pe' vende due copie in più...>> certo a lei je attribuivano finti flirt...io so' sempre stato 'n puttaniere...quando si dice una valutazione equa! <<questo è l'attore americano...sì, lui sì...questo è quello che diceva de fa surf, je commentava un sacco de foto...sì pure lui...questo no, nun se lo ricorda manco sua madre...mazza questo quant'era figo...un vero peccato...il cantante no, me sa che fosse gay...vediamo altre foto...>>
<<Credo che bastino!>> esclamo...il mio povero fegato sta a chiede pietà
<<Vabbè ma se ne troviamo giusto qualc...>>
<<Vanno bene queste...come le vogliamo mette?>>
<<Aspetta proviamo a fa un collage...>> propone Bes consapevole che non è il caso che io scazzi per i flirt passati di sua madre <<ti piace così?>> mi chiede dopo averle messe tutte insieme alla rinfusa su un'unica pagina
<<Direi di sì...sì, può andare...>>
<<La stampo?>> propone
<<Aspetta...mettiamoci qualcosa...tipo se po' fa 'na scritta?>>
<<Si...che vuoi scrivere?>>
<<Passato...a lettere cubitali...che tu' madre ogni tanto è un po' tarda...>>
<<Oh! Piano co' le parole!>> fa finta di rimproverarmi mentre vediamo uscire dalla stampante su un unico foglio tutte le persone che ci hanno allontanati...ed io mi riprometto che non succederà mai più che qualcuno si intrometta tra di noi.
Le donne sono di là a preparare per domani...gli uomini di casa stanno giocando con la Play ed io sono seduto davanti allo scrittoio all'angolo del salone con un foglio bianco davanti...ho chiesto a Pina se avesse una busta da lettere con un foglio...voglio scrivere tutto ciò che -sono sicuro- non sarei capace di dirle a parole guardandola negli occhi...voglio che sappia ogni mio pensiero più recondito...che conosca ogni attimo vissuto lontano da lei...
"Amore mio,
si iniziano così di solito le lettere d'amore no? Beh per una volta non faccio quello alternativo e mi affido al metodo classico. Non so perché ti sto scrivendo queste parole...anzi, in realtà lo so, è che mi costa ammettere che non riuscirei mai a dirti tutto ciò guardandoti negli occhi...forse perché non sarei in grado di leggere il dolore attraversarli mentre riviviamo insieme tutto ciò che è stato. Lo so di non essere stato il miglior fidanzato che si possa desiderare...so di aver sbagliato in passato, come so di aver fatto tante promesse e di averne mantenuta a stento qualcuna. Non voglio star qui a fare un elenco degli errori di entrambi, calendario alla mano...Vorrei dirti che credo di aver iniziato ad essere geloso di te quando quel giorno in puntata mandarono un rwm sulla tua fuga d'amore a Parigi...gelosia che è peggiorata quando lo vedevo aggirarsi dietro le quinte del programma reclamando su di te diritti che non credevo fosse giusto avesse...vorrei dirti che magari ho sbagliato a tornare da lei appena uscito dal programma, ma che è stato peggio di una coltellata aprire il giornale e vedere te che arrivavi al battesimo della tua amica con quel beduino...che quel giorno, agli hip-hop tv non avrei voluto lasciarti per nulla al mondo in quella mansarda di Milano per andare a prendere lei alla stazione e portarla con me dietro le quinte della competizione...vorrei dirti che ho tirato un pugno alla parete per ogni commento che quella specie di surfista lasciava sotto le tue foto in California...e che in Sicilia sarei voluto andarci con te...e che mi dispiace per la foto delle ombre...e di quella al bar...e di quella a casa mia il giorno del mio compleanno, o di quello di mia nonna, vorrei dirti che mi dispiace delle mie serate in discoteca e delle canzoni dedicate alle altre...vorrei dirti che mi dispiace di aver dubitato del tuo amore per me e di averti fatta scappare a New York...o chissà dove in giro per il mondo...che mi dispiace se ho amato la donna che sei e odiato la cantante che man mano diventavi...che stavo male ogni volta che vedevo quegli stupidi articoli in cui ti accostavano a qualcuno che non fossi io...e che me la sono presa con te che non smentivi quelle allusioni assurde, quando invece avrei semplicemente potuto dire a tutti che eri mia...che forse non dovevo prendermela per lo scherzo che ti avevano fatto durante il talent...quello con quel burino che parlava francese...ma ogni volta che qualcuno ti toccava non avevo più la capacità di ragionare...vorrei dirti che forse avrei dovuto essere più presente, che avrei dovuto esserci nelle tappe importanti della tua vita...ai tuoi compleanni, ad ogni traguardo conquistato...ma ho avuto il coraggio di farlo una sola volta...e mai più...vorrei dirti che quelle modelline pelle e ossa senza cervello come le chiamavi tu non hanno mai significato niente per me, neanche un'infinitesima parte di ciò che rappresentavi tu...vorrei dirti che non è vero che mi vergognavo di te, di farmi vedere in giro con te come hai sempre pensato...vorrei dirti che eravamo davvero belli su quelle pagine patinate, e che non è vero che non significava nulla per me come ti avevo detto...che forse avremmo dovuto farci vedere più spesso in giro, senza il timore che potessero beccarci perché in fondo non stavamo facendo niente di male se non vivendo il nostro amore...vorrei dirti che forse avrei dovuto crederti, anzi senza forse, che avrei dovuto crederti quando mi spergiuravi che amavi solo me e nessun altro e che non mi avresti mai tradito...e, chissà, forse a quest'ora le cose sarebbero molto diverse...
Vorrei rassicurarti sul fatto che tutto questo rappresenta il passato, appartiene ad una persona che non sono più...che forse non avrei mai dovuto e voluto essere...e che l'unico tratto che ancora mi accomuna a ciò che ero è che ti amo...che ti ho amata sempre...e continuerò a farlo nonostante tutto e tutti..."
No, nun me so' venuti gli occhi lucidi a rileggerla...me sarà finito qualcosa nell'occhio...e poi voi de che v'impicciate?! Metto lettera e foto nella busta e mi dirigo al piano di sopra...
<<Ma questo è il vulcano...amore ma perché siamo qui?>> ho svegliato Emma prima dell'alba dicendole che avevo una sorpresa e l'ho portata qui
<<Perché ti avevo promesso che ti ci avrei portato!? Eh beh...eccoci qua!>> in effetti è un posto bellissimo, il gioco di luci che crea il vulcano, insieme allo scoppiettio tipico delle fiamme offrono uno spettacolo impareggiabile...anche se questo posto ha un nome piuttosto tetro
<<Grazie amore per avermi portata qui...>> dice baciandomi mentre io la stringo a me...però siamo qui per altro, quindi meglio staccarsi prima che la situazione prenda una svolta imprevista
<<In realtà ti ho portata qui...per un altro motivo...sediamoci un po'>> affermo poggiando sulle pietre il plaid che mi sono fatto prestare da Pina e che ho portato in macchina mentre lei era in bagno a prepararsi
<<Che altro è successo Mattia? Cosa mi devi dire?>> sorrido...sorrido per la sua immancabile preponderanza a pensare in negativo...
<<Ohhh non parlare a macchinetta...ieri quando abbiamo discusso...hai detto una frase...che il passato non ci lascerà mai in pace...così ho pensato che dovremmo bruciarlo>> cioè Ginevra ha pensato di bruciarlo, ma vabbè...anche lei, come me, non capisce che intendo con bruciare il passato...<<Vordì...che tu adesso...leggi questa...e solo dopo insieme io e te bruceremo il nostro passato...>> le dico dandole la busta da cui estrae la lettera iniziando a leggere...i suoi occhi diventano subito lucidi e, di riflesso, lo diventano anche i miei...piange addossandosi a me appena ha finito di leggere...ed io la stringo trattenendo a stento una lacrima...<<Scusa perché?>> le chiedo a voce bassa dopo che me lo ha sussurrato tra le lacrime...che sto asciugando con scarsi risultati visto che sembra non riuscire a smettere
<<Per tutto...per tutto quello che ho pensato di te...quello che non ti ho detto...per averti permesso di allontanarmi dalla tua vita...tutto...ho sbagliato tutto>>
<<Ehi...ora basta piangere...piuttosto ora dobbiamo fare un'altra cosa>> la informo facendole notare che la busta non contiene solo la lettera...prende quindi il foglio con stampato il collage di foto chiedendomi come ci sia riuscito <<Ginevra e Bes mi hanno aiutato a realizzarla, con le foto che si trovano su internet...ce ne sarebbero state anche delle altre ma...me stava a veni 'na gastrite che te dico fermate...ora dobbiamo fare una cosa...dobbiamo strapparlo insieme e bruciarlo...Ginevra che ancora c'è l'ha con me per quella storia di Rebecca, mi ha spiegato che in Perù l'unico modo per sconfiggere il male è bruciarlo...per cui tanti abitanti che credevano nella magia del fuoco, per rassicurarsi sul proprio futuro, preferivano bruciare bende insanguinate, ciocche di capelli di persone che avevano fatto loro del male e quant'altro...già è molto che me ricordo questo...noi faremo lo stesso con questa foto>> dopo ciò che ci aveva spiegato mia sorella ho fatto altre ricerche per capire bene le motivazioni che spingevano le popolazioni sudamericane ad affidarsi a questo rito e ciò che ho scoperto è risultato davvero interessante e, soprattutto, completamente inerente alla nostra situazione...quindi sarà anche sciocco ma perché no? Dopotutto bruciare ciò che ci ha fatto star male può darci una nuova spinta a viverci al meglio il presente ed il futuro...anche per il solo fatto di dare un taglio netto...forse la magia sta proprio in questo...nel ricominciare imparando dai propri errori e facendo del proprio meglio affinché non si ripetano...
Abbiamo ridotto quel foglio ad un ammasso di pezzettini minuscoli e li abbiamo bruciati con così tanta cura che stavamo per arderci vivi anche noi...il passato è ormai bruciato...andato...ce lo siamo lasciati alle spalle, sperando, in questo modo, di averlo archiviato per sempre in modo che non possa tornare a farci del male.
Secondo voi al tizio sedicenne spetta ancora l'uovo di Pasqua? E, in caso di risposta affermativa, sempre secondo voi, ce ne siamo ricordati? Beh ovvio che no...in realtà ho pensato solo al regalo per Emma...a Bes ero convinto di prendere dei giochi per la Play certo che avremmo fatto un giro in qualche centro commerciale...invece niente, quindi siamo usciti di nuovo, appena rientrati dopo l'alba, per prendere questo benedetto uovo...beh sempre più semplice del regalo che ho preso alla mia bionda preferita...
..........<<Salve, avrei bisogno di un bracciale...da donna...>> avevo detto al commesso in abito elegante appena avevo messo piede in gioielleria
<<Certo signore, in questa vetrina può ammirare gli ultimi arrivi della nuova collez...>>
<<No no, guardi...>> lo avevo interrotto <<avrei bisogno di un bracciale un po' particolare...>> avevo aggiunto, pensando che l'idea nella mia mente fosse facilmente realizzabile
<<Certo...possiamo personalizzare i bracciali aggiungendo delle...>>
<<No, non ha capito...>> avevo detto ad un sempre più spazientito commesso <<a me ne serve proprio uno particolare...>>
<<Mi dica...>> aveva asserito fintamente cordiale...in realtà dentro di sé stava cercando il modo più educato per mandarmi al diavolo
<<Vorrei un bracciale con una E e con due M...>>
<<Abbiamo dei bracciali con le iniziali...possiamo farne aggiungere un'altra...>> mi aveva informato prendendo un rotolo di tessuto vellutato, srotolandolo davanti ai miei occhi
<<No, non ci siamo...>> avevo precisato guardando quei monili che non avevano nulla a che fare con la mia idea... <<le altre due inziali dovrebbero essere di traverso...>> dal suo sguardo m'avrà preso pe' matto...non che avesse tutti i torti <<e dovrebbero essere due cuori...senza punta...in modo da sembrare due M...ha capito?>> avevo domandato, come se stessi richiedendo la cosa più semplice del mondo, ad un sempre più sbigottito addetto alle vendite
<<In realtà...n-no...>> aveva risposto in difficoltà
<<Guardi se ha un po' di carta ed una penna glielo disegno che famo prima!>>
<<Certo...eccoli!>> aveva risposto frettoloso, forse per la voglia impellente che uscissi quanto prima da quel negozio
<<Ecco qua...dovrebbe essere così...>> avevo terminato la mia opera d'arte con un certo autocompiacimento
<<Ma questo va fatto artigianalmente...non ne troverà mai uno così...>>
<<Esatto...è proprio ciò che voglio!>> avevo sorriso
<<Scusi la domanda maa...la E sarà sicuramente l'iniziale della donna che riceverà il regalo...>> avevo annuito <<ma perché due M?>> aveva chiesto <<Se non sono indiscreto...>>
<<Perché una M è la mia iniziale...e l'altra è di nostro figlio...>> avevo risposto orgoglioso
<<La sua signora è molto fortunata...credo che potrà ritirarlo fra dieci giorni...>>
<<Grazie, arrivederci...>> avevo salutato lasciando il negozio stranamente felice.........
No so da quanto tempo è che io ed Emma stiamo fissando il fagottino nel passeggino in cucina...sì, perché è arrivata la sorella di Francesca con un batuffolo di tre mesi che sonnecchia tranquilla lontana dagli schiamazzi di festa che si sentono di là...non vedo l'ora di mettere in cantiere un bimbo tutto nostro...un figlio da crescere insieme...e a proposito di figlio in cucina arriva Bes...che non è troppo entusiasta di questa nostra idea...anzi, diciamo che ha chiaramente ribadito che non dobbiamo azzardarci neanche a pensarla una cosa del genere se non vogliamo conseguenze devastanti...io non capisco perché debba prenderla così male...cosa cambierebbe a lui? Assolutamente nulla! Ma niente, si è ostinato talmente tanto che ci ha perfino detto che domani torna a Roma con gli zii anziché con noi, come avevamo programmato stamane...
<<Ehi amo...non piangere>> dico vedendo Emma abbastanza provata dalla discussione che abbiamo appena avuto con Bes <<Cambierà idea...è solo geloso di te>> dice che non è vero, che non cambierà idea <<Lo sa che stravedo per lui...è stupido che pensi che io possa sostituirlo con un altro bambino>>
<<Perché stupido?? Se l'hai fatto con una sorella puoi farlo con un figlio>> eccola! L'altra persona con la quale ho qualche discorsetto in sospeso...ok, ieri sera ha acconsentito ad aiutarmi...e la situazione sembrava abbastanza appianata...ma la conosco troppo bene per non sapere che in realtà mi ha aiutato solo perché tiene a Bes...io ed Emma siamo più tranquilli, lui di conseguenza è più sereno...e questo era il solo fine di mia sorella
<<Questa è colpa tua e delle cazzate che hai nella testa>>
<<Mia? Mi dispiace Mattia ognuno ha il suo posto nella vita della propria famiglia...tu sei invece abituato a confonderli>>
<<Senti bella vedi di smetterla con questa storia di Rebecca...altrimenti te ce mando pure a te a Londra con un bel diretto>>
<<Tu sei questo...o la si pensa come te oppure niente...beh non puoi comandare la vita degli altri, rassegnati!!>>
<<Ma se po' sapè che ho fatto di sbagliato con te?>>
<<Niente...è che io non sono Rebecca...non sono quella piccolina che hai tenuto in braccio appena nata, che hai protetto da tutti perché non vivesse quello che abbiamo vissuto noi...io non sono mai stata la tua piccolina...neanche quando ho vissuto quello che hai vissuto tu...neanche se la tua famiglia era anche la mia...neanche se ero io ad aver bisogno delle tue coccole e non una bambina a cui deve provvedere sua madre...io ero grande, me l'hai sempre detto...io sono forte...Rebecca aveva bisogno di te...io no...>> ma perché pensa 'ste cose...io non le ho mai dette... <<Invece sì...e non soltanto una volta...io sono andata avanti...ma Bes non è come me...sua madre è tutta la sua vita...>>
<<E nessuno gli toccherà mai né la madre...né il suo posto...>> aridaje co' 'sta cosa!
<<Tu non puoi fargli vivere quello che hai fatto vivere a me>>
<<Ma che stai a dì? Io nun je voglio fa vive niente>>
<<Bene, anche perché non te lo permetterò!!>> esclama lasciandomi qui impalato a pensare a cosa abbia fatto di male nella mia vita per trovarmi in questa condizione.
Esco da quella che ormai è camera mia e di Emma...siamo saliti poco fa, ero esausto per le discussioni avute ed ho cercato rifugio in lei...come faccio spesso ultimamente...sorrido felice del fatto che non abbia cambiato idea sul nostro progetto di allargare la famiglia e mi dirigo da chi non è per nulla sereno su questa eventualità...e dopo dovrò parlare pure con mia sorella...nun me ce fate pensà!
A distrarmi per un attimo è il vibrare del mio cellulare all'arrivo di un messaggio...Gianluca!
"Mattia buongiorno e buona Pasqua! Approfitto per avvisarti che quando vuoi puoi passare in clinica, abbiamo i risultati di tutti gli esami...ti dico già che è tutto a posto, così state tranquilli" Dio ti ringrazio...sospiro sollevato
"Grazie mille, non sai che peso mi hai tolto...buona Pasqua a te, passo quanto prima" invio...ok...meno male...anche se cercavo di non darlo a vedere, ero molto preoccupato che ci fosse qualcosa che non andasse come doveva...ed ora la parte complicata...parlare con Bes! Respirone e via!
<<Si può?>> chiedo bussando e aprendo leggermente la porta...è sul letto col cellulare in mano...alza lo sguardo verso di me e ritorna a guardare lo schermo senza degnarmi di una risposta...sospiro per tranquillizzarmi e richiudo la porta alle mie spalle avvicinandomi al letto e sedendomi all'angolo...lo fisso senza sapere bene da dove cominciare il discorso che vorrei fargli
<<Mbè?>> chiede all'improvviso infastidito dal mio silenzio
<<Mi vuoi spiegare qualcosa?>>
<<Io? No...>> fa l'indifferente <<che te dovrei spiegà?>> continua constatando che sono rimasto in silenzio a fissarlo
<<Per esempio perché ti dà così fastidio l'idea di un probabile fratello o sorella...>>
<<Me sembri abbastanza intelligente per capirlo da solo...>> afferma con sufficienza continuando a prestare la sua attenzione allo schermo del cellulare...glielo tolgo dalle mani, non me ne andrò di qui finchè non mi dice chiaro e tondo qual è il problema <<oh...!>> esclama per il mio gesto
<<Vorrei saperlo da te...>> gli dico
<<Beh allora aspetta e spera!>> respira Mattì...è solo incazzato per qualcosa che tu non capisci...riproviamo
<<Sono qui...>>
<<Senti per me è no e stop...non ti basta?>>
<<No, se non mi dai uno straccio di motivazione...>>
<<Perché sono egoista...egocentrico...e presuntuoso...>> ribatte
<<Si, lo sei...ma la motivazione non è questa...>> mi guarda sconvolto, forse non credeva gli dessi ragione...faccio spallucce, oh mica è colpa mia se la descrizione che ha fatto di sé calza a pennello...avrà preso dalla madre... <<mi spieghi che ti prende?>> chiedo tranquillo...sospira... <<Guarda che puoi dirmelo, qualsiasi cosa sia...>>
<<Non mi va...deve andarmi bene per forza?>>
<<Non deve andarti bene per forza...io vorrei solo capire perché la vivi così male...>>
<<Perché...perché...ohhh niente...>> sbuffa passandosi le mani sul viso
<<Guarda che con me puoi parlare...è per mamma? Credi che non si occuperà più di te come ora?>> tento
<<Anche...>> ammette
<<Anche...quindi c'è qualcos'altro...?>> annuisce <<Ti devo tirare le parole con le pinze?>> sorrido...mi fissa e abbassa immediatamente lo sguardo <<Ehi...>> dico sollevandogli il mento con l'indice <<Dì...>>
<<Me prenderai per cretino...>>
<<Forse...>> rido, facendo sorridere anche lui <<Dai...>>
<<È che io sono abituato a stare solo con mamma...ad averla tutta per me e...l'idea di condividerla non mi va tanto giù...>> ammette
<<È normale...ma non dovrai condividerla...lei per te ci sarà sempre, come ha fatto finora...che altro ti turba?>>
<<Tu...>> dice a mezza voce
<<Io?>> questa non me l'aspettavo...avevo intuito che il motivo scatenante della sua scelta così categorica fosse sua madre, ma che c'entrassi anch'io non ero arrivato a pensarlo...annuisce...
<<Cioè se...se tu e mamma...tu sei l'unico che...lascia perde...>>
<<No, non lascio perde...voglio sapere che ti turba e non me ne vado di qui finchè non me lo dici!>> esclamo più categorico...perché deve tenersi le cose dentro quando io posso spiegargliele e magari sollevarlo da un peso?!
<<Io ho sempre fatto di tutto per far allontanare da mamma quelli che le ronzavano intorno...non ho mai avuto nessuno che...si...insomma che fa quello che fai tu con me...e se...se avrete un figlio vostro, beh quello sarà davvero tuo...ed io...io tornerò a non avere nessuno...>> dice con la voce incrinata...sono sconvolto, sapevo che si fosse affezionato a me, ma mi ha praticamente detto che mi considera come un padre ed io ho il cuore che a momenti mi esce dal petto...quanto vorrei dirti che non ci sarà nessuna differenza tra te ed un altro eventuale figlio...proprio nessuna, neanche quella biologica...come pensi tu...
<<Guarda che io non voglio liberarmi di te...ti ho già detto che ci sarò sempre, qualsiasi cosa accad...>>
<<Si ma il fagotto sarà proprio tuo, tuo...capisci! Non è uguale...>>
<<Anche tu sei proprio...>> mi guarda <<cioè è come se fossi mio ormai...do' lo trovi 'n altro che te sopporta te e le fisime tue!>> smorzo l'attimo, riempiendolo di solletico...non posso dirglielo così...non quando prima sua madre dovrebbe dirlo a me...lo sento ridere finalmente, e cercare di respirare...lo tiro a me e lo stringo in un abbraccio che mi ricompone il cuore e spero faccia lo stesso effetto a lui, lo sento tirare su col naso...e poi tossire per camuffare...
<<Ora che abbiamo risolto...devo risolvere anche con Ginevra...mi aiuti?>> dico ruffiano dopo qualche attimo di silenzio
<<Non è che amo risolto...diciamo che ci penso...e poi vi faccio sapere...>> dice saccente...a me basta solo che sia tornato a sorridere
<<Ah quindi dovremmo aspettare che tu ci dia il permesso?>> rido
<<Nun me pare che nel frattempo stiate con le mani in mano!>> replica con un'espressione disgustata...in effetti nun è che abbia torto <<Muoviti su, che nun la dovevi proprio fa incazzà Ginevra!>> ma te guarda questo!
<<Ginny posso parlarti?>> dico rivolto a mia sorella che è seduta sulla poltrona in soggiorno a leggere un libro mentre le bambine giocano sul tappeto e Pina sta facendo qualcosa all'uncinetto...alza lo sguardo e senza dire una parola si dirige in giardino seguita da me e Bes
<<Dimmi...>> mi incita incrociando le braccia...quando si dice disponibilità ed apertura al dialogo
<<Mi dispiace per...per prima...>> resta in silenzio...Bes mi guarda come ad incitarmi a continuare...<<sì, insomma...io...sono stato...>> quanto me costa ammettere di aver sbagliato voi non potete capì...
<<Un cojone...>> interviene Bes
<<Bes!>> esclamo indignato...mo stamo a esagerà
<<In effetti...>>blatera mia sorella sottovoce
<<Vabbè so' stato 'n cojone...avete ragione voi...>> mi altero muovendo le braccia in aria <<ma tu non puoi pensare quelle cose de tuo fratello!>>
<<Oh le penso eccome invece! Me lo hai dimostrato più volte>>
<<Ma non è vero!>> annuisce...santa pazienza! <<Non è vero che non tengo a te! Come puoi pensare una cosa simile?>>
<<Come? Te lo spiego subito...io devo sempre fare tutto da sola, nessun momento di debolezza, nessun bisogno d'aiuto...niente!>>
<<Ma puoi contare su di me e lo sai!>> la interrompo
<<No, non lo so! Rebecca lo sa, non io! Lei potrebbe chiamarti in piena notte, dall'altra parte del mondo e tu ci arriveresti anche a nuoto se avesse bisogno!>>
<<Lo farei anche per te!>>
<<Non è vero!>> ostinata...testa dura come nessuna
<<Ma lo saprò io, no? Lo farei...sei mia sorella...sangue del mio sangue...siamo cresciuti insieme, come puoi pensare che io non ti voglia bene o che non ti aiuterei se avessi bisogno di me...>>
<<Non lo hai mai fatto...>> ammette
<<Non me l'hai mai chiesto...>> ribatto
<<Certe cose mica vanno chieste...>> si ostina lei
<<Ha ragione...>> si intromette Bes...ma tu nun me dovevi esse d'aiuto?
<<Io ti voglio bene, anche se non te lo dico...sei mia sorella, e di qualunque cosa tu avessi bisogno, in qualunque momento, io ci sono...questo è ciò che so...e vorrei te ne rendessi conto anche tu...>> concludo prima di rientrare...continuare a ripeterle ciò che penso di lei è inutile se continua a non credermi...
Dopo poco la vedo rientrare sorridente con Bes al seguito, senza dire nulla viene ad abbracciarmi forte, ed io so che ha capito.
<<Che stai a fa?>> chiedo ad Emma entrando in camera e vedendola fare entra ed esci dal bagno...prende cose e le poggia sul comò
<<Sto portando tutto di qua, così inizio a preparare i bagagli...>> mi spiega
<<Pina giù sta preparando qualcosa per cena...>> la informo gonfiando le guance con le mani sullo stomaco...sbarra gli occhi
<<Ha intenzione di farci scoppiare...>> risponde incredula
<<Credo di sì...>> sorrido <<io ho qualcosa da darti...>> affermo togliendole il flacone di profumo dalle mani e poggiandolo sul mobile...la tiro a me, lasciandole un bacio sul collo
<<Io non credo sia il momento adatto per...>>
<<Per darti il mio regalo?>> la blocco, interrompendo anche il nostro contatto fisico...mi guarda sospettosa <<Pensi sempre a quello, oh! Io volevo darti questo...>> dico andando verso la sedia dove ho poggiato il giubbotto ed estraendo dalla tasca interna una scatolina rettangolare
<<Io? Tu sei un maniaco ed osi dire a me...ma io te meno!>> esclama colpendomi con qualche difficoltà...le fermo la mano, stringendola al mio corpo e porgendole la scatola col fiocco
<<Buona Pasqua amore...>> dico prima di baciarla come si deve
<<Il tuo regalo è a Roma...>> afferma dispiaciuta mentre slega il nastro colorato
<<Non c'era bisogno...ma te lo sei dimenticata a casa?>> la prendo in giro ridendo
<<No, cretino...c'è un motivo per cui è a Rom...oddio ma è bellissimo!>> esclama con gli occhi lucidi prendendo tra le mani quel monile di oro chiaro <<Graziee!>> dice saltandomi al collo <<Non dovevi, ma è bellissimo!>> ripete prima di baciarmi ancora...e ancora...<<Certo che sei un megalomane...addirittura due M, perché una non bastava...>> mi prende in giro dopo qualche minuto
<<Le due M sono perché ci sono due Mattia nella tua vita...>> rispondo fiero...mi fissa qualche istante prima che una lacrima faccia capolino dai suoi occhi...la tiro a me, nasconde la testa nel mio collo sussurrando un grazie con la voce rotta dall'emozione.

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