Odiare

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Maledizione a me che non metto mai le chiavi nel posto giusto, ogni volta perdo tre quarti d'ora a cercarle negli scompartimenti della borsa...mi giro un secondo verso la strada, e vedo la sua macchina ferma lì davanti al mio cancello...perché avevate dubbi che lui se ne andasse davvero come gli avevo detto? Noooo...la sua specialità è farmi girare i coglioni, cosa volete che abbia capito della frase "non seguirmi"? Ma nulla, è ovvio...perché lui non ascolta niente di quello che gli dico, nemmeno una parola...entro in casa e mi richiudo la porta alle spalle, è inutile che metta l'antifurto perché mio figlio ancora non è tornato...e quindi mi aspetta una lunga serata prima che possa finalmente affondare tra i guanciali del mio letto e dimenticare per un po' tutto quello che mi ha detto quello stronzo...si è uno stronzo...che non si fida di me, che mi reputa una svampita che senza accorgersene si fa palpare dal suo ex...signori, ma vi pare che quel poraccio di Marco potesse pensare di fare qualcosa con me, se ha costantemente parlato di sua moglie? Daje ci mancava che ci chiedesse di chiamarla per mettere 'na buona parola...c'è stato un momento in cui pensavo che avremmo dovuto imbottirlo di Xanax per riportarlo a casa tanto era depresso. Lui ovviamente non prende niente in considerazione, per lui conta soltanto che mi sono alzata quando ha tentato di baciarmi per marcare il territorio...per lui conta solo questo, il motivo per cui l'ho fatto ovviamente non gli riguarda...ovviamente...
Avrei dovuto comprenderlo? Io? No, il problema è che lui continua a non fidarsi di me, di quello che gli dico...del fatto che lo amo come non potrò mai amare nessuno...non prova il minimo dispiacere nell'avermi fatta sentire una cretina quando ha chiamato Carlo, per avere la conferma del fatto che quelle foto non era stato lui a mandarmele...in quel momento la mia risposta non bastava a placare la sua sete di rabbia...non sarebbe bastata nessuna delle mie parole.
<<Mà, sono io...>> eccolo il principino di casa...
<<Bes, per favore potresti tornare un pochettino prima la sera? Lo sai che mi preoccupo>>
<<Veramente pensavo che fossi ancora alla cena di zia, come mai sei già qua?>> eh, chiedilo al tuo capo perché sono già qua...
<<Era una cena, non un pigiama party...>> un altro minuto con quello e qualcuno di noi non sarebbe tornato vivo...
<<Ho capito, ma sei nervosa?>> mi chiede dandomi un bacio sulla guancia che mi tranquillizza immediatamente...
<<Sono un po' stanca...>> lo abbraccio ricambiando i bacini
<<Me sa che 'sto amante...non va più bene mà...>> ride...ma che te ridi che la situazione è drammatica...
<<Piuttosto mi dici come è andato lo shooting?>> sorride...meno male
<<Bene, il fotografo ha fatto un sacco di foto...si vede che è bravo...se non fosse per il fatto che so chi è...e che Briga non vedeva l'ora che andasse via...diciamo che è stato abbastanza divertente...>> lo sapevo che quel matto aveva vissuto male tutto il tempo trascorso con la presenza di Carlo, Mattia non è una persona capace di fingere...esprime quello che prova con ogni parte del suo corpo...e se Bes è stato capace di capirlo...vuol dire che lo conosce meglio di quanto pensi...
<<Non devi farti condizionare da quello che sai su Carlo>> non voglio che abbia dei pregiudizi sulla base della rabbia che prova Mattia
<<Oh senti, io mica te capisco perché sei così magnanima co' quello che si è messo in mezzo...che ha creato un casino apocalittico...>> io rido vedendo la foga con cui cerca di spiegare quello che è successo <<ma che te ridi dico io...dovevi vedello co' quella faccia da so tutto io...>>
<<Eppure ti posso assicurare che è molto simpatico...>>
<<E poi se non si fida Briga di lui perché dovrei farlo io?>>
<<Perché tu non c'entri niente con il motivo per il quale l'amicizia tra di loro è finita...>> niente non l'ho convinto...fin quando Mattia non dimostrerà di aver compreso e perdonato Carlo...mio figlio non mostrerà alcuna apertura nei suoi confronti...è così testardo...<<e le interviste invece?>> cambia sguardo...lo capisco subito che l'argomento lo rende agitato, insicuro...
<<Non mi piacciono...come hai fatto a fa tutte quelle?>> punta l'indice contro l'enorme libreria in cui ho conservate tutte le riviste sulle quali sono state pubblicate mie interviste...
<<Volevo cantare, la gente che ascoltava la mia musica, che comprava i miei cd, voleva conoscermi...sapere chi fossi...è normale>> lui mi guarda contrariato
<<No, non so' d'accordo>> e che te pare? <<questa è la mia vita, il ruolo della gente che mi segue finisce quando comprano il mio cd, quando mi ascoltano ad un concerto>> se vabbè...ma dove vive questo...
<<No Bes, non è così...è giusto che la gente conosca l'anima della persona di cui ama la voce...è giusto che ognuno di loro sappia quali sentimenti si nascondono nella persona che canta una canzone che canticchiano>> non voglio che sia così freddo e intransigente nei confronti del suo pubblico, deve imparare ad instaurare un rapporto con la gente che lo segue, in modo sano...disinvolto e pulito...
<<Beh a me dà fastidio che loro vogliano sapere i cazzi miei...>>
<<È giusto che sappiano chi sei...>>
<<Io voglio solo cantare>> è arrivato...perché secondo te io invece volevo fare una terapia riabilitativa?
<<Non funziona così Bes, se non vuoi esporti con la gente, se non vuoi far sapere chi sei...non puoi fare il cantante...e non permettere al tuo pubblico di entrare nella tua vita>> lui mi guarda sgomento...
<<Da quando sei diventata così...aperta?>> che vordì?
<<Lo sono sempre stata...ho imparato con gli anni a capire cosa posso dire alle persone che mi seguono e cosa no...ho imparato come devo proteggere la mia vita dal gossip e dalle domande inopportune>>
<<Ah beh certo, io non posso saperlo...perché tu non mi racconti nulla>> e da quando se ne esce co' 'ste cose?
<<Hai sempre saputo tutto quello che c'è da sapere...>> ci manchi solo tu amore di mamma stasera
<<Non è vero...non mi hai raccontato, per esempio, cosa ti scrivevano quando stavi al talent, quando eri la coach di Briga...>> frena frena...adesso non è proprio il momento
<<Bes...>> lo guardo implorante che non prosegua nelle sue domande...non ho proprio voglia di parlare di Briga...non ho proprio voglia di parlare della persona che mi rende così...vulnerabile
<<Ok...niente domande...senti vado a chiamare Elisa...voglio sapere se è tornata a casa...>> lo abbraccio e vado in camera mia...contenta che sia così premuroso nei confronti di quella ragazza e che abbia smesso di chiedermi qualcosa che ha a che fare con la causa del mio malumore, per quanto sono arrabbiata con lui stasera sarei capace di farmi sfuggire qualsiasi cosa.
<<Certo mà...che je poi dì ai nonni de chiamà un po' più tardi la domenica...>> sbuffa mentre io invece provo a svegliarmi con un caffè...niente non funziona...
<<Ma che ne so amore de mamma...se svegliano all'alba...c'ho un mal di testa che la metà basterebbe>> in effetti non capisco per quale motivo i miei genitori non capiscono che la domenica mattina né io né mio figlio siamo operativi...mica fanno più i contadini...
<<Che poi non ho capito 'na mazza de quello che hanno detto sullo zio...>> ehh? Perché hanno parlato?
<<Nemmeno io...perché che hanno detto?>> lo guardo spalancando gli occhi prima di scoppiare a ridere...Non ricordo nemmeno una parola di quello che hanno detto...mentre mia madre parlava di mio fratello e dell'ipotesi che possa sposarsi con la sua fidanzata storica, continuavo a ripensare a quello che è successo ieri...a quanto mi manca svegliarmi e non trovare il suo messaggio...a quanto ho voglia di sentirlo...no, ma non gli scriverò tranquilli!
<<Minchia mà...ma sei un ologramma?>> dice sventolandomi la mano davanti agli occhi
<<Ho tanto sonno...tanto tanto...>> piagnucolo stropicciandomi gli occhi...come una bambina
<<Dai andiamo a ninna 'n altro po' è troppo presto...>> mi abbraccia come se volesse prendermi in braccio ma fa una smorfia per via del dolore al braccio...
<<Amore...ti fa male la spalla? Meno male che questa settimana abbiamo il controllo...>> gli massaggio la zona dolorante...mentre lui mi fa un musetto triste...sono sicura che la sua ansia nei confronti di questo controllo è dettata dai numerosi impegni che ha con la Label, con la scuola, con i suoi amici...non vuole correre il rischio che qualcosa possa impedirgli tutto questo <<vieni andiamo sul letto di mamma...così ti metto un po' di crema e poi facciamo un po' di ninna>> gli dico con la vocina tenera che usavo quando era piccolino...e che lo fa ridere...
<<Che dici...secondo te posso chiamarlo Briga?>> eh? Ma come se ne esce dico io? Ma poi perché devi chiamarlo di domenica mattina? No no
<<Credo che non sia il caso Bes...ha detto ieri sera che era molto impegnato...>> ok, ho detto una bugia...ma non è il caso che lo chiami...non è il caso che pensi che non riusciamo a condurre le nostre vite senza di lui...anche perché per anni lo abbiamo fatto magnificamente...oddio magnificamente...no...a chi voglio darla a bere...ogni volta che mi sono ritrovata casualmente a vedere qualche suo video...o foto sui social...il respiro mi si bloccava pesantemente. L'ultima volta è successa qualche anno fa, ero in un ristorante con il mio team...lui aveva appena sfornato un singolo nuovo di zecca...era cambiato tantissimo, più sicuro, più uomo...più bravo...più bello che mai...non riuscivo a staccare gli occhi da quella televisione, non riuscivo a parlare, volevo solo scappare...scappare ancora...
Francesca mi raggiunse nel bagno e mi trovò per l'ennesima volta a gettare tutte le mie lacrime...per lui...per quell'amore che non finiva mai...quel dolore che non passava mai...
<<Ok>> mi risponde Bes...
<<Ok che?>> oddio persa nei miei pensieri mi sono completamente dimenticata di quello che gli ho detto
<<Non lo chiamo>> abbassa lo sguardo...gli dispiace non sentirlo e non renderlo partecipe delle sua vita, anche perché in questo momento avrebbe bisogno di parlare con lui perché ha paura che il dolore non gli passi...perché lui riesce a tranquillizzarlo immediatamente...perché ne ha bisogno...perché...è così
<<Ehi...ci sono io qua...>> mi stendo accanto a lui...e appoggio la testa sull'altra spalla respirando il suo odore...l'odore del mio bimbo... <<il dolore ti passerà del tutto...e tu farai tutto quello che insieme a lui avete progettato...>> non mi risponde...sicuramente sta pensando a quello che ho detto...al fatto che il dolore prima o poi passerà...che né io né Briga permetteremo che qualcosa possa ostacolare il suo futuro.
Mi chiede come sia andata la cena a casa degli zii, in realtà io so che il suo pensiero è quello di sapere per quale motivo io e Briga abbiamo litigato, sta girando intorno all'argomento da un'ora, eppure ancora non è riuscito a chiedermi notizie a riguardo in modo diretto...ha paura che gli risponda come ieri...
<<Perché voi due finite sempre con il litigare?>> perché ci amiamo da morire...
<<Perché...siamo troppo diversi...quello che è giusto per me non lo sarà mai per lui...>>
<<Non è vero...voi due siete troppo simili...>> in effetti ha ragione...è questo il motivo per il quale nessuno dei due ha ceduto...e non ha contattato l'altro...perché entrambi crediamo di aver ragione...
<<Forse si...si però tu non devi pensarci...tra noi sarà sempre così...è sempre stata così...>> purtroppo...
<<E tu vorresti che fosse diverso?>> che vuoi sapere?
<<Se questo fa stare bene te si...>> sorride...attorcigliando un mio boccolo attorno al suo dito...<<ovviamente deve smettere di pensare di avere ragione e dire che io ho torto>> gli dico facendolo ridere...beh che c'è di strano? Non trovate anche voi che sia cosa buona e giusta?
<<Stasera alla cena glielo propongo...a proposito tu dove vai?>> mi ero completamente dimenticata della cena che quel pallone gonfiato ha organizzato con alcuni ragazzi dell'etichetta...compreso mio figlio...che ve pare non lo invitava?
<<Credo che andrò in discoteca con zia Tina...>> azzardo per vedere la sua reazione...
<<Aò...che stai a dí?>> mi dà un buffetto sulla testa...scandalizzato dalla mia rivelazione...<<Ma che se dicono 'ste cose?>>
<<Daiiii...sto scherzandooo>> rido divertita dal suo rimprovero...<<neanche nonno mi ha mai detto che non devo andare in discoteca...ti rendi conto?>>
<<Eccerto che me rendo conto...ecco perché sei venuta su...così...sfacciata, ha ragione Briga>> eccallà...
<<Ragione Briga de che?>> faccio uno sguardo minaccioso...
<<Che sei...lo fai a posta...te piace vedè scazzà gli altri...>> pensa te che discorsi profondi...me l'ha rovinato 'sto ragazzo, è irrecuperabile <<nonno doveva chiuderte in casa>> esageratooo
Bes ha appena chiuso il telefono, a quanto pare il grande capo è già fuori che l'aspetta, non è voluto entrare perché è ancora arrabbiato con me...perché sempre per il suo cervello affetto da chissà quale malfunzionamento...io ho sbagliato e sono io a dover rimediare...ma stavolta col cazzo Bellegrandi che vengo a fare pace con te!
<<Amore aspetta che ti prendo lo zaino...non voglio che ti stanchi...>> mazza quanto so' finta però...prendo il piccolo zaino che Bes usa per trasportare giochi, libri, cavetti e quant'altro...e lo accompagno davanti al cancello per dimostrare ancora una volta al grande capo, che io vincerò sempre...che sono e sarò sempre la madre di mio figlio...un ruolo che non mi toglierà mai nessuno...
Che ve lo dico a fa? Fuori, oltre il cancello, appoggiato alla macchina...con l'atteggiamento da figo chi c'è? Il capo degli stronzi...
<<Beh allora ciao mà...>> gli sto per passare lo zaino quando il tipo me lo tira dalle mani...ringrazia che c'è Bes...altrimenti ti facevo passare la voglia che hai di fare il figo, faccio finta di niente...sbaciucchio mio figlio...sottolineiamo MIO figlio...e giro le spalle senza salutarlo consapevole che il suo sguardo è fisso su di me...1-0 per me Briga.
Le mie amiche hanno deciso casualmente stasera di fare una specie di rimpatriata...diciamo un pigiama party...a metà...anche perché...io ad un certo orario dovrò andare a prendere mio figlio da casa del tipo per tornare a casa mia...visto che domattina lui deve andare a scuola, ha già perso troppi giorni a causa dell'incidente, ne dovrà perdere altri non appena inizierà a lavorare come prima...non voglio che ne perda ancora.
<<Insomma devo dire che siete piuttosto di compagnia stasera>> dice Tina mentre ognuna di noi è alle prese con le sue conversazioni private...
<<La fai facile te, che non hai un marito che a quanto pare ha appena contratto la malattia di suo cugino...voi non potete capire quanto sia cambiato...>> sicura vè?
<<Oddio, se dobbiamo valutare il tuo abbigliamento troieggiante...e i segni che hai sul collo...devo dire che si...ce ne siamo accorte di questo cambiamento...e non me pare a te dispiaccia di 'sta cosa...>> affermo mentre Tina rincara la dose
<<Oh Brown...mica è come te che stai a deprimerti perché Bellegrandi non ti scrive...lei ha grandi affari tra le cosc...le man...vabbè tanto avete capito>> noi tre scoppiamo a ridere mentre Luisa invece non dà cenno di voler condividere la nostra allegria...<<certo che questa asociale era...e asociale è rimasta>>
<<Guarda che ti ho sentita eh...non fare l'antipatica con me...>> oddioo ricominciano...Tina e Luisa non sono mai andate tanto d'accordo...insomma Tina è un ex lesbica alle prese con le sue manie di grandezza ed è amante di tutto quello che è fuori dagli schemi...Luisa invece è un'integralista del matrimonio, crede nei valori come la convivenza, i figli, gli affetti...ok, lo so che nemmeno qualche giorno fa ha affermato di aver consumato un amplesso nella sua Mercedes classe C dai sedili in alcantara, con l'ex migliore amico del mio fidanzato...però è una tradizionalista...se avesse avuto un figlio nel suo matrimonio...lei sarebbe stata felice, la sua dimensione sarebbe stata completa, o forse no...
<<Io non faccio l'antipatica...è da quando sei arrivata che non fai altro che guardare quel telefono...a dire il vero lo state facendo tutte...volete condividere questi vostri intrallazzi?>> dice mentre il suo cellulare inizia ad illuminarsi...a quanto pare il suo cioccolatino ha deciso di farsi sentire....<<Magari facciamolo tra qualche minuto...>> che stronzaaa...
<<Lui...a te come va?>> chiede Francesca mentre io sto aspettando che mio figlio, che non mi ha ovviamente risposto, mi dica verso che ora posso andare a prenderlo <<Ho capito ma mollalo anche tu quel telefono...tra poco si materializza dallo schermo Bellegrandi>> ma magari...così potrei prenderlo a pizze...
<<Guarda che sto aspettando una chiamata di mio figlio, voglio sapere a che ora devo andare a prenderlo>> in realtà detta così sembra un po' una cazzata
<<Se vabbè...>> risponde Luisa...
<<Ma guarda che può andare benissimo Fulvio, anzi adesso glielo dico...>> mi risponde Francesca risolvendo il mio problema
<<Ma no, non voglio disturbarlo...anche perché casa sua non è proprio di strada...>> non è vero che sto dicendo cazzate...uffa...
<<Ma Emma la vuoi finire de trovare scuse pur di presentarti a casa dell'amore tuo?>> cazzo ma si vedeva così tanto?
<<Ma non è verooooo>>...vabbè vorrei vedere voi alle prese con quei due...Uno fa le sparizioni e poi si incazza se non rispondo io, l'altro invece basta che sta del tempo con il suo grande capo che io posso anche morire di solitudine...insomma vorrei vedere tutte voi alle prese con i miei Mattia...che non fanno altro che riempirmi di ansia...ansia perché ho paura che Besta capisca la verità, ansia perché ho paura che Briga la capisca...perché si arrabbiano entrambi nello stesso momento...ansia perché non so nemmeno io come uscire da tutto questo groviglio di situazioni scomode che ho creato con le mie mani...vorrei vedere chiunque a non avere paura...senza considerare che probabilmente a quella cena ci sarà anche Samantha. Voi non potete capire quanto mi stia sulle scatole quella ragazza...no, non è solo per quello che ha vissuto con Mattia...ma perché lei mi ricorda quella donna...quella donna che non ha fatto altro che dividerci...quella donna che per quanto mi sforzi, per quanto sappia che si è rifatta un'altra vita, in un'altra città e con un altro uomo, continua a tormentare i miei pensieri...
<<Ehii...ma si può sapere che stai pensando?>> non mi va di parlarne...non mi va di condividere con loro che già hanno i loro pensieri...un problema che vive solo nella mia testa...
<<Ma niente raga...piuttosto te ce vuoi dì come va con il tuo fotografo?>> Francesca spalanca la bocca incredula <<Ah già perché tu non ne sai niente...>>
<<Beh magari potevo dirglielo in modo delicato>> ma quanti modi esistono per dire a un'amica che intrallazzi con uno?
<<Perché è un segreto il fatto che ti piaccia Carlo e che hai già testato la comodità dei sedili della tua auto nuova?>> Francesca è incredula...infatti ci guarda sconvolta e inizia a fare no con il dito...
<<Voi siete mattee...stavate cercando di far sentire me in colpa perché non riesco a stare nemmeno mezza giornata senza mio marito e poi me ritrovo una che intrallazza con il fotografo, che nemmeno te stava simpatico vojo di>>io inizio a ridere senza freni...questa situazione sta sprofondando sempre di più <<tu non ridere...>>
<<Grazie Emma, tu da quando stai di nuovo con quello non hai senso del tatto...>> ma non è vero, perché dice questo?
<<Certo perché è colpa mia se Carlo ti piace e avete già strombazzato allegramente nel mio ufficio?>>
<<Oddioooo...noooo voi siete tutte pazze...>>
<<Franci dai non ti scandalizzare...>> gli diciamo ridendo mentre lei cerca qualcosa nella borsa...che purtroppo gli cade sul pavimento rovesciandosi...
<<Oddioo ma quel coso cos'è?>> urla Luisa
<<Meno male che siamo noi le pazze eh Passerotto??>> afferro il suo giochino erotico dal pavimento e inizio a usarlo tipo microfono...<<Fra...è un regalo per me?>>
<<Lascialo scemaaaa...daiii Emmaaa...>> inizio a improvvisare una canzone di Marilyn Monroe...mimando movenze sexy abbastanza esplicite...tra le risate di Luisa e i tentativi di Francesca di togliermi quel coso dalle mani...
<<Insomma ve state divertendo senza di me...ma siete delle amiche pessime>> eccolaaaa ora sì che ci divertiamo <<ommioddioooo dite che quello non è quello che pens....oh siiii è quello che pensoooo>> Tina ci raggiunge e insieme a Luisa insceniamo un trenino scandaloso sculacciandoci sul sedere
<<Dai ragazzeeeee per favoreeee...>> no no ora vogliamo sapere Franceschina bella...
<<Ma ci vuoi dire qualcosa piuttosto?>> le chiediamo mentre lei si siede sul divano affranta e tutte noi capiamo che forse è il momento di mettere da parte la nostra idiozia e cercare di capirla...
<<Amore...scusaci...lo sai che giochiamo...dicci qual è il problema...>> provo a capirla mentre le verso un bicchiere di Coca-Cola
<<Io direi che qui ne abbiamo uno...>> dice Tina prendendo tra le mani il giocattolino della discordia e azionandolo...<<oddio vedete come se muoveee>>
<<Cazzo Tinaaaaa spegni quel coso...oh ma fa impressione>> la rimprovero
<<Il problema è che da quando ho preso quel maledetto coso...mio marito pensa che lui non basti...che io voglia di più...>> beh non c'ha manco tutti i torti poraccio...quel coso è osceno <<ma quel coso non è mio...>> ma come noooo?
<<Mi sembrava troppo figo per essere vero...>> dice Tina delusa facendo spallucce con Luisa
<<Oh zitte voi due...Francy di chi è allora?>> cerco di capire
<<Quel coso è della mamma di un'amichetta delle gemelle...si sentiva un po' sola, ha un momento di crisi con suo marito...e ha deciso di comprarlo...la figlia l'ha trovato...l'ha portato a casa mia per farlo vedere alle bambine...io l'ho visto e ho deciso di prenderlo per ridarglielo, prima che potessero chiedere ai loro padri informazioni scomode...ovviamente tutto questo non è andato come doveva andare>> povera Francesca...se al posto di Fulvio ci fosse stato Mattia, non so nemmeno io quello che sarebbe potuto succedere...
<<E quindi Pandino ha trovato...Lello...>> dice Tina leggendo il nome impresso nel silicone anatomico...
<<Tinaaa abbasta...insomma l'ha trovato ed ora pensa che tu abbia 'n altro con cui fai questi giochetti >> lei mi guarda sconvolta mentre si asciuga una lacrima di cui non c'eravamo accorte...<<ehiii....ma non fare cosiii>> dico abbracciandola rendendomi conto che forse sono stata troppo insensibile...Luisa e Tina invece continuano a scrutare quel coso senza rendersi conto di questa poraccia che piagne
<<Ahiaaa...>> si massaggia lo stinco la stregaccia turchina dopo aver ricevuto un mio calcio d'affetto...<<oh senti...io ho capito che voi due avete preso gli unici due soggetti al mondo affetti dalla sindrome di Otello, ma Passerotto non puoi piangere perché tuo marito ha trovato...Lello...>>
<<Veramente si chiama Lelo...>> precisa Luisa...no ma continuate pure...
<<Voi non capite...io non voglio che lui pensi male di me...questa cosa...mi manda in crisi...ha detto che forse lui non può essere abbastanza per me...e non è vero...perché io darei qualsiasi cosa per averlo sempre così come l'ho avuto in questo periodo...io...non voglio che lui...se ne vada di nuovooo...>> scoppia a piangere disperata...
<<Addio al nostro pigiama party figo...>> Tina voglio dire non sei d'aiuto <<oh senti Milano ma possiamo davvero credere che tuo marito voglia andare via perché ha trovato Lello...Lelo...nella tua borsa?...Daje su>>
<<Tina ha ragione Fra...guardaci...qui hai quatto casi di donne sconclusionate di quarant'anni...che non sanno ancora cosa gli riserva la vita...che stanno facendo probabilmente un botto di casini...però sono felici...come sei felice tu...di avere accanto qualcuno che le ami...anche se questo vordì...soffrirne la mancanza, patire dietro le sue sparizioni, avere paura che scleri di punto in bianco, amare le sue stranezze facendole tue...>>
<<Mazza che tristezza...pijo la vodka...>>
<<Certo Brown...che non si vede che ti manca il rapper...>> dite che si vede così tanto?
<<Luisa...piuttosto...visto che ti piace parlare...perché non ci racconti qualcosa del fotografo?>>
<<Ma possibile che nessuna di noi sia riuscita ad uscire dal cerchio di quella dannata casa discografica?>> non dirlo a me Baffigo...mio figlio la ama quella Label...<<È un incubo, un sortilegio...>>
<<Senti io lo disprezzavo quel piccolo Roscio...solo che poi...ha iniziato a essere così carino con me...oh non lo so che mi è preso...ma se non lo sento sto male...>> eh cara la mia fotografa...si inizia sempre così
<<Ma quindi ora vi vedete?>> Francesca che un attimo fa era accanto a me a piangere...ora sta con la testa nel frigo...ditemi voi se queste sono normali
<<No...si...veramente io cerco ancora di provare a rallentare...ma ogni minuto che passo con lui sembra coinvolgermi di più...anche stasera per esempio, mi aveva chiesto di trascorrere la serata con lui e Pietro, però io gli ho detto che venivo qui...>>
<<Si anche io ho detto a James oggi che non potevamo vederci>> no ma vedo che era di tutte la voglia di stare insieme
<<Questi pigiama party sono un fallimento totale...>> dico amareggiata
<<Sta parlando quella che non aspetta altro che una scusa per fiondarsi a casa del suo fidanzato per scoprire se c'è...spetta com'è che si chiama? Sa...Samantha...ecco>> quanto la odio quando fa così? Tantissimo
<<Eh beh certo perché tu, grazie a mio figlio che vi ha fatto fare pace, invece te lo godi bene il tuo cioccolatino>> si vede che è felice, glielo leggo negli occhi...le mancava quella luce che la rendeva magnificamente bella, quella stessa luce che forse fa diventare belle tutte noi, perché in fondo tutte noi siamo innamorate
<<Ma...ci vuoi...racogniare qualgliosa>> no ma Francesca vacci piano con il gâteau di patate
<<Fraaaa...che hai detto?>> non ha nemmeno respirato...
<<Volevo dire, raccontaci qualcosa...scusate ragazze ma ho una fame assurda...>>
<<Niente...diciamo che ce la stiamo vivendo così...senza troppe fisime mentali>> eh? Senza fisime mentali? Lei?
<<Sei seria vero?>> no, non lo è...in realtà sta cercando di essere quella giovanile...che prende le cose come vengono, che si adatta al ragazzo più giovane...ma in realtà...sappiamo tutte che non durerà...
<<No, ma sto cercando di capire come possiamo andare avanti, insieme...perché quando l'ho visto nel mio letto...dormire...cercarmi...e sorridere ho capito che voglio questo, anche se devo sacrificare altre cose...>> amore mio...come sei bella...
<<Lui come si comporta?>> voglio sapere se le dà le attenzioni che si merita o devo prendermela con il suo amico per questo...no no, nessuna scusa...anzi a proposito fatemi controllare...niente oh...nessun messaggio, io boh...
<<Bene, sta tutto il tempo in ufficio con me...cerca baci in continuazione...solo continuiamo a non parlare del passato di quello che abbiamo vissuto e che ci ha allontanato...ed io...a volte mi sento in colpa con quella piccola Tina...che c'è dentro di me...perché non riesco a stare senza di lui...>>
<<Raga...non vorrei interrompervi...ma non è bellissimo?>> arriva Luisa...distogliendoci dal problema che attanaglia la mente di Tina per farci vedere un video di Pietro nella vasca da bagno con le paperelle che le manda i bacini...inutile dirvi che ingiuggioliamo tutte insieme difronte a quel batuffolino
<<Quel bambino è troppo bello...>> dice Tina...
<<Vabbè anche il mio bambino era troppo bello da piccolino...>> quanto mi manca stringerlo tra le braccia...fargli il bagnetto...amore lui....
<<Mio nipote è troppo figo...a proposito come sono venute le foto? Luisella il tuo Romeo ha saputo valorizzarlo?>> oddio com'è orgogliosa di lui...lei sotto tanti aspetti è sempre stata molto simile a Briga...hanno la stessa modestia...vè?
<<Ohh guarda che è venuto benissimo...>> dico prendendo il cellulare per mostrarle le foto e accorgendomi che mio figlio mi ha mandato un messaggio...che bello mi ha pens...coooosaaaa? <<vuole dormire là? Ma vi sembra possibile una cosa simile?>> sbraito andando avanti e indietro nella cucina
<<Emma che c'è di male? E poi ti fidi a farlo rimanere con lui no?>> non ci provare nemmeno Passerotto...mio figlio deve stare con me...oddio che nervi...
<<Senti ma ti pare normale che tra me che dovrei essere da sola a casa e sono la sua mamma...e lui che è...suo...il suo capo...scelga di rimanere a casa con lui?>> Tina mi guarda alzando un sopracciglio...lo so quello che sta pensando...ma in questo momento non ho bisogno dei tuoi rimproveri Baffigo...rispondo a mio figlio che se non disturba può benissimo rimanere a casa di quel grandissimo pezzo...di uomo...non volevo fargli pensare che non volessi farlo stare con lui, anche perché Briga si sarebbe complimentato con sé stesso per il punto preso contro di me...
<<Ohiii...Emma tranquillizzati davvero...non c'è motivo che tu te la prenda...>> la fai facile te...Luisa cara...ringraziate che non piombo lì e me lo riporto a casa con la forza
<<No è che...niente lasciate sta...>> non voglio aprire l'argomento...non voglio continuare a pensare a quello che mi viene spontaneo pensare...
<<Stai esagerando>> eh? Tina non hai ancora bevuto...<<lo sai anche tu che è normale che voglia stare con lui...tuo figlio non ha avuto un padre...Mattia è la prima persona che si sta comportando in modo giusto con lui...uno che non bada solamente a portarsi a letto sua madre...il fatto che voglia stare con lui...non implica una scelta su chi vuole più bene tra voi due...perciò io ti consiglio di accantonare quello che stai pensando in questo momento e chiudere quel telefono>> abbasso la testa consapevole del fatto che ha ragione...non posso continuare così...devo cercare di calmarmi...tanto ormai si è capito che sono sempre io a doverlo fare.
Francesca sta per andare via...a quanto pare suo marito non vuole che rimanga a dormire qui...non vuole addormentarsi senza di lei...l'abbiamo sentito mentre le diceva che anche se gli girano le scatole vuole stare con lei...che non esiste che sua moglie dorma senza di lui...dovevate vederla com'era emozionata la nostra Passerotta...è volata verso le scale tutta raggiante...tra poco manco ce salutava...
<<Meno una...>> esclama Tina...mentre si dirige verso il frigo intenta a prendere una bottiglia di birra...
<<Ragazze io vado a ninna...domani mattina Carlo vuole che lo accompagni al nido di Pietro...per vedere che ne penso...>> Tina fa una faccia disgustata...<<non mi guardate così...ci tengo che quel bambino stia bene...>>
<<Vai tesó...vai a riposarti...ignorala...>> la saluto mentre si dirige verso la camera da letto...<<lasciala in pace...e non mi guardare così>>
<<Tu ce l'hai con me...perché ti ho impedito di andare dall'amore tuo per riprenderti tuo figlio...>>
<<Ovvio che si...quello è uno stronzo...che mi tratta di merda...che pensa che sia una che se fa toccà da un suo ex...che...che...ma vaffanculo te lui e mio figlio compreso>> e quando ce vo...ce vo...
<<Ecco qual era il problema....avete litigato...beh ma non potevi dirmelo prima?>> si siede sul divano...incrociando le gambe...che mostrano qualche livido...
<<Che hai fatto là..?>> mazza oh...le guerre puniche questi...
<<Ma niente...raccontami...si è ingelosito per la foto con Marco?>>
<<Si e non puoi capire come ha reagito...non mi ha scritto un messaggio...niente nemmeno uno...non è venuto a casa...non mi ha chiesto che facevo...come avrei passato la serata...niente...non gli importa niente...>> no...di nuovo no...
<<'Spetta che pijo la vodka almeno se vogliamo piagne...piangiamo come si deve...>> si alza per tirare fuori dal frigo una bottiglia di Absolut Vodka...la mia preferita...la nostra...mentre continuo a raccontarle quello che è successo e che ha contribuito a far andare su tutte le furie il mio fidanzato.
<<Insomma continua a fare il ragazzino Bellegrandi...>> ecco brava vedo che hai capito...
<<Io speravo che lui avesse capito...che...ma che vuoi che capisca...per lui sarò sempre la stessa che l'ha tradito con l'ex...>> per quanto mi sforzi di dimenticare la verità è questa...però mi manca...
<<Guarda che lo so ti manca...tanto...però non puoi farti vedere debole da lui, altrimenti se ne approfitterà sempre...>> ha ragione...ma io...<<spetta che prendo i biscotti...mo pensiamo ad un piano d'attacco...lo facciamo schiattare Bellegrandi>> ma che facciamo schiattare...quello è capace di far morire me piuttosto...
Sono le sei...ed io sto andando a casa mia per cambiarmi...Francesca mi ha avvisato prima che mi addormentassi che Luca aveva, qualche giorno fa, indetto una conferenza stampa per stamattina con vari giornalisti per parlare dell'album...ed io devo assolutamente risolvere il problema che avevamo con quella canzone a cui tenevo in modo particolare, prima dell'incontro con i redattori...per cui sto andando a casa mia per cambiarmi, prendere lo zaino di Bes, qualche suo vestito e poi andare a prenderlo a casa del suo grande capo per portarlo a scuola...mi guardo nello specchio verticale dell'ingresso prima di uscire dalla porta...e sorrido...nel pensare a quale potrebbero essere i suoi commenti vedendomi così...niente, stretta in questo tubino attillato...non sono niente male...a noi due amore.
Arrivo davanti alla porta di casa sua ondeggiando sui miei tacchi vertiginosi...in effetti è un po' presto per questo abbigliamento...però io devo lavorare, mica vado a fare la squillo anche se lui mi accuserà sicuramente di qualcosa...mi avvicino al campanello e premo l'indice contro il pulsante ripetutamente...sveglia Briga...sveglia...
<<Ma chi èeeeee>> grida ed io continuo a suonare...<<e 'n attimooooooo>> apre la porta e vedendo la sua faccia...non me pare che l'ha presa bene
<<Buongiorno...sono venuta a prendere mio figlio>> esatto ho marcato l'aggettivo possessivo...ma manco tanto però
<<A parte che lo potevo portà io...ma poi c'era bisogno de venì all'alba?>> ovvio che si Bellegrandi...per rovinarti la giornata questo e altro...
<<Gli ho portato lo zaino con i libri e il cambio...così lo accompagno direttamente a scuola...senza che si strapazza...visto che ieri aveva un po' di dolore al braccio>> mi guarda tirando la faccia adirato per non so che...
<<Lo so...infatti...volevo proprio sapere per quale motivo gli hai detto che non poteva chiamarmi...>>
<<Sei così impegnato Briga ultimamente...non avrei mai voluto distoglierti dai tuoi impegni>> lui si avvicina e mi punta l'indice contro...
<<Nun fa la stronza...te sei inventata 'na cazzata per impedirje de chiamamme>> sbraita...<<Bes può disturbarmi quando je pare, per cui sei pregata de farte li cazzi tua...quanno me vole chiamà...perché sennò me gira il cazzo>> addirittura...
<<Ah si? E quindi?>> ribadisco con fare urticante
<<Oh...ne abbiamo già parlato...non lo mettere in mezzo nelle cose tra me e te...>> mi siedo sullo sgabello accanto all'isola della cucina...accavallando le gambe e ignorando le sue minacce
<<Io e te non abbiamo cose...>> si avvicina a me camminando a piedi nudi sul parquet chiaro della cucina...coperto solamente dalla t-shirt e un paio di boxer...non devo guardarlo...non devo....
<<Ah no? Non abbiamo niente?>> si avvicina appoggiando i palmi delle mani sull'isola mentre io rimango intrappolata sullo sgabello tra lui e il tavolo... <<Come te sei vestita? 'ndo devi annà?>>
<<Non mi pare...>> evito completamente la seconda domanda...sposto la testa per vedere meglio il suo sguardo e mi rendo conto che sta bruciando di rabbia
<<Non ti azzardare...e poi rispondimi... 'ndo devi annà...?>> il suo sguardo s'incupisce sempre di più
<<Ho una conferenza stampa...per questo sono venuta così presto...>> il suo sguardo si abbassa sul ciondolo che ormai porto sempre al mio collo...e un sorriso compare sul suo volto...
<<Però se non abbiamo niente...perché porti il mio nome al collo...>>
<<Perché è il nome di mio figlio>> tiè...non inchinatevi gente...lo so...ho vinto...
<<Smettila!>> mi intima...che c'è Briga non ti piace questo gioco?
<<No!>> ripeto a denti stretti avvicinandomi a lui
<<Beh visto che allora non abbiamo niente puoi anche togliertela...>> dice stringendo il ciondolo tra le mani...quasi come se volesse strapparmelo dal collo...in realtà sappiamo entrambi che non lo farebbe mai...vuole solo avere la certezza che io sbrocchi...
<<Briga leva le mani dal mio ciondolo...adesso...>> dico con cattiveria...si azzardasse solo a fare pensieri insani. Sorride contento che io abbia protetto dai suoi tentativi contorti di farmi preoccupare...il ciondolo che rappresenta il nostro amore...lentamente si lecca il labbro inferiore e poi si getta sulle mie labbra con foga...per baciarle...morderle...invaderle con la sua lingua...bollente, che colpisce la mia nel duello più pazzo del mondo...le sue mani mi scompigliano i capelli...bramano il mio corpo....mentre io provo a resistere ad ogni impulso che provo di saltargli addosso...di toccarlo...ovunque...
<<Devo an...andare...>> fingo di allontanarlo con le mani sul petto...giusto un po' per provocarlo ancora...
<< 'ndo vai tu? Dove?>> mi chiede con l'affanno dovuto ai nostri baci...prima di baciarmi il collo...
<<Devo andare a lavoro...Briga staccati...>> perché è così difficile staccarsi da lui perché?
<<Quindi ora sono di nuovo Briga?...>> afferma con un sorriso...che rivela quanto in realtà gli sono mancata...
<<Solo Briga...può pensare di me quello che pensi tu...>> in un secondo mi ritornano in mente le sue parole...la tristezza che ho provato in queste ore lontano da lui, senza nemmeno ricevere un suo messaggio...la sua presa di posizione...no no Emma staccati! <<devo andare da Bes...deve prepararsi...>> dico cercando di fargli capire che devo andare via...
<<Emma... 'spè...>> lui di tutta risposta prova a bloccarmi...ma io mi tiro indietro facendogli un occhiolino soddisfatta e raggiungendo camera sua dove dorme mio figlio...eh no Briga stavolta no...
Eccolo il mio angioletto bellissimo....dorme beatamente nel letto del suo capo...mi avvicino a lui e lo riempio di bacini...facendo in modo che si svegli dolcemente <<amore...buongiorno...>> dico fissando i suoi occhietti verdi sempre più belli...
<<Mà...ma che ora è...e che stai a fa qua...?>> me trovavo da 'ste parti
<<Dobbiamo andare a scuola Bes...ti ho portato lo zaino, un cambio...e anche i krapfen per te e Briga...>> dico sorridendo
<<Briiiiiiiiiiii...mamma c'ha portato i bomboloniiii>> grida entusiasta
<<Ma che davero?>> eccolo qua...peggio di un bambino...no ma è inutile che me sorridi così...ce l'ho ancora con te per quello che mi hai detto
<<Regà faccio presto...>> vola in bagno afferrando lo zaino con le sue cose...mentre Briga entra nella camera da letto...
<<Non è un bene che tu sia seduta sul mio letto...dopo avermi respinto in cucina...>> addirittura Briga? Mi alzo dal letto e lo vedo avanzare verso di me...
<<Come mai?>> indietreggio fino a toccare con le gambe il bordo del comò...lui mi afferra dalla vita e si avvicina affondando le mani nei miei capelli vaporosi...<<Briga c'è Bes...e poi mi stai rovinando i capelli...>>
<<Tu devi ringrazià che nun te rovino del tutto...>> affonda il viso sul mio petto baciandolo e scendendo sempre di più...
<<Briga...smettila >> il suo ginocchio s'insinua tra le mie cosce...fino a toccare il mio pube...<<ho detto smettila...può tornare Bes...>>
<<Non coprirti dietro tuo figlio...non ti servirà...non con me...>>
<<E tu non sfidarmi Briga...>> mi fissa negli occhi e mi bacia di nuovo...ed io questa volta non riesco a trattenermi...
<<Non...chiamarmi...così...>> ad ogni parola...la sua lingua tormenta la mia...
<<Lo farò fin quando mi farai girare le palle...dimenticandoti chi sono...Briga...>> sorride nel sentire la mia ultima parola...sorride nel vedere che gli sto tenendo testa ancora una volta...perché sono sempre stata questa...soprattutto con lui...ed è per questo che forse mi ama...
<<Mazza mà quanto so' boni 'sti bomboloni>> lo guardo contenta mentre riemerge dal sacchetto della pasticceria che mi hanno dato per trasportare i dolci che gli ho portato...è completamente sporco di zucchero e crema...un po' come quando era piccino...un po' come il suo capo...che però non vuole farmi capire quanto sia felice della mia idea solo per non darmela vinta <<Bri...quanto so' boni da uno a dieci?>> lui mi guarda senza provare la benché minima voglia di rispondere a una domanda che mi regalerebbe un altro punto nella nostra sfida immaginaria...così sorride senza rispondergli con le labbra completamente ricoperte di zucchero...mamma mia se gliele mangerei...
<<Piuttosto mi dite come è andata la serata?>> provo a chiedere in modo disinvolto cercando di far credere che non sono poi così tanto interessata...
<<Mà...niente ce semo divertiti tantissimo avemo mangiato...coi ragazzi della Label e poi ce semo visti tutti quanti insieme la partita su quel maxischermo fighissimo...poi siccome la Lazio, mortacci sua, ha perso...e quelli facevano gli stronzi...Briga l'ha cacciati...>> un sorriso divertito mi scappa spontaneo...ripensando a come avrà reagito davanti agli sfottò dei suoi amici...non è mai stato un soggetto in grado di sopportare una sconfitta...lui è quel tipo di carattere che se non gli dai la rivincita e ti strappa un risultato vincente senza precedenti non la smette di rosicare
<<Non li ho cacciati...li ho solamente invitati a continuare le loro esternazioni a casa loro...>> niente non ce la posso fa...scoppio a ridere mentre lui mi guarda in modo minaccioso...<<io vorrei sapè che te ridi...>> stavolta sono io a non rispondere...
<<Ma niente...solo che secondo me ci siete rimasti male un pochetto per via di questa sconfitta>> rimarco bene l'ultima parola proprio per rendere l'idea...di quanto voglio essere cattiva stamane
<<Mà...ma com'è che te sei vestita così stamattina? 'ndo devi annà? Che devi fa?>> ecco lo sapevo io
<<Ho una conferenza stampa per la presentazione del singolo, in cui inizieremo a parlare dell'album...>> lui non prosegue oltre...sa che quando si tratta di lavoro non mi piace che mi dica come vestirmi o mi rimproveri...
<<Ho capito...>> abbassa lo sguardo senza insistere e Briga lo guarda incuriosito...lo sa che di solito lui continuerebbe all'infinito una discussione con me per via della sua gelosia <<ma poi hai risolto quel problema con Luca?>>
<<Non ancora amore...spero oggi di sistemare un po' la questione>>
<<Perché che problemi hai? Che vuole quello?>> lo sapevo che non si sarebbe fatto scappare l'argomento...non sapere quello che vivo lo tormenta però vacce piano altrimenti alla fine ci troveremo a doverci spiegare anche con Bes...che non capisce per quale motivo ti interessi così tanto ai miei problemi lavorativi
<<Ho un problema con il produttore...circa una canzone>> questo discorso della canzone mi dispiace è inutile che finga che non sia così...il fatto che il produttore mi abbia detto che non è un brano adatto al mio prossimo cd...mi mortifica enormemente perché è un po'...una canzone che parla di noi due...anzi lo è totalmente...ed io avevo bisogno di farla uscire in quell'album
<<E perché? Chi è lui per decidere quale canzone devi far uscire nel tuo album?>> sapevo che avrebbe risposto in questo modo...sapevo che lui mi avrebbe incoraggiata facendomi sentire il peso del mio ruolo...della mia fama...della mia voce in capitolo in tutto quello che riguarda la mia musica <<il cd è tuo...solo tu puoi decidere quale canzone far uscire...non farti sovrastare da nessuno>> ha ragione...lo so che ha ragione...ma Luca è il mio produttore...sa quello che è giusto far uscire a livello discografico per il mio cd...lui lo sa...vuole il meglio per me...ma stavolta...
<<Briga ha ragione mà...>> sorrido nel vedere quanto ci tiene a quello che dice...quanto è contento nel vedere che ci parliamo civilmente...<<senti ma le zie? Che avete fatto ieri?>> ecco di questo magari è meglio non parlarne...soprattutto non ora...
<<Ma niente...anzi siamo andate a letto molto presto>> meglio che mi sbrighi a sviare l'argomento prima che mi sfugga tutto su Lello...bagnetti...e sfide di shottini tra me e la mia migliore amica
<<Insomma Brown...non ci vuoi raccontare niente...noi però ti abbiamo detto quello che abbiamo fatto...>> Briga non ti contiene sfidarmi...
<<Se avessimo fatto qualcosa di interessante sarebbe stata nostra premura farvelo sapere...anche solo per il gusto di vedervi rosicare...>> entrambi mi guardano come se fossi pazza della serie... "Noi rosichiamo? Tu sogni bella"...che ve lo dico a fa?
Sto uscendo dall'ufficio incazzata nera per via di quella conferenza stampa...per tutta il tempo Luca non ha fatto altro che evitare ogni tipo di allusione al tipo di canzoni che vorrei inserire nell'album...non erano questi i patti...non è giusto che lui non capisca le mie esigenze...non è giusto che lui pensi di avere il monopolio della mia vita artistica perché io sono Emma Marrone anche senza il suo permesso...anche senza la sua insulsa presenza...oddio che cosa sto dicendo?
<<Ohiii...non ti arrabbiare...>> no? Fra...ringrazia che non torno dentro e gli dico quello che sto pensando e che sto provando a tenere per me...
<<Non dovrei? Ma tu l'hai sentito? Abbiamo parlato di un disco che non sappiamo nemmeno quando uscirà...nonostante abbiamo fatto tutto di fretta e furia per poterci garantire l'uscita prima dell'estate...ma poi la tracklist da definire...gli arrangiamenti soft...ma te paro una soft io? Ma che cazzo se beve questo?>> alzo la voce incurante del fatto che possa sentirmi...
<<Infatti mi chiedo per quale motivo non gliel'hai detto...>> dice Carlo entrando nella stanza...<<non te lo vorrei dì ma se sente tutto da fori...>>
<<E 'sti cazzi...anzi tra un po' glielo dico proprio in faccia>> sbraito arrabbiata per quel suo atteggiamento d'un tratto prepotente
<<Ma quando mai io mi sono fatta dire da qualcun altro quello che dovevo fare? Quando?>> continuo ad urlare...
<<Mai...però magari dovresti cercare di capire le sue motivazioni>> io? Tu te droghi...appresso a quello...
<<Io devo capire? Ma Fra...famme capì tu da che parte stai?>> lo so che sto sbagliando a prendermela con lei...ma lo sa come mi sento in questo momento non ho bisogno del suo essere pacifista
<<Dalla tua scema...ma non voglio che ti arrabbi così...non arriveremo a nulla in questo modo...dobbiamo parlarne con calma>>
<<Io con calma? Io adesso con calma sai che faccio? Prendo questa lista delle cose da ultimare per l'uscita di un disco che non è più il mio...e sai che faccio?>> prendo il foglio tra le mani e lo strappo con rabbia facendole cadere i pezzi davanti ai piedi...<<Da adesso in poi il mio cd è in pausa...fin quando...non lo dico io>> urlo in modo abbastanza forte in modo che si senta anche nell'ufficio del mio produttore...afferro l'hard disk e la cartella che contiene tutto il materiale per questo progetto in lavorazione...lo infilo nella mia borsa ed esco dalla porta...<<perché il cd è mio e nessuno si permette di decidere qualcosa al mio posto...nessuno!>> buona giornata a tutti...
Sono davanti scuola di mio figlio...devo aspettare che esca...mancano circa cinque minuti ed io sto fumando l'ennesima sigaretta...mi capita raramente di accenderne così tante nel giro di poche ore...ma che devo fare? Sono nera dalla rabbia...anche se devo dire che mi sento molto meglio...mi guardo allo specchio e per la prima volta mi accorgo del tempo che passa...non sono più una cantante famosa sulla cresta dell'onda...sono una cantante di mezza età che prova a rimanere sull'onda nonostante nella discografia italiana ci siano migliaia di artiste, più belle e più giovani... che farebbero volentieri a gara per tirarla giù con la forza...forse sbaglio a desiderare che il concept del mio cd sia giovanile...ma posso fa delle canzoni tristi? Dalla melodia soft? Ma che cacchio je racconto io ai miei fan? Che sono stata costretta dal mio produttore che sta attraversando una fase REM a produrre qualcosa che non fa parte di me? No grazie...
Io non sono così! Lo sanno tutti...lo so io...e lo sa anche quel grandissimo stronzo che comunque nonostante tutto continua a non scrivermi...Apro Instagram con l'intenzione di pubblicare una foto del mio periodo d'oro...quando mi accorgo che avevo dimenticato il telefono in modalità aerea...fatemi vedere un attimo...nuovo messaggio...eccolo...
"Non sapevo che ti fossi data agli arrangiamenti soft..." lo so cosa stai cercando di fare amore mio...credimi sono già abbastanza carica...
"Nemmeno io...infatti credo che la scoperta di tale virtù non mi sia piaciuta poi così tanto e non sia piaciuta nemmeno la mia reazione" ho tanto bisogno di lui in questo momento
"Oh era ora che je facessi capì chi cazzo comanda a quello..." sorrido nel leggere il messaggio
"Come hai fatto a capire che mi sono arrabbiata?" è una domanda del cazzo...ti pare che lui non lo capisse?
"Ho seguito su internet...dei pezzi...grazie a uno che faceva la diretta...per poco non lo sgozzavi vivo..." già...e non è detto che alla fine non lo faccia
"Questo non sa un cazzo de te...de quello che combini su un palco...de quello che pensi...niente...non sei una cantante che vole ricordare i suoi anni de gloria...ma te, voi far diventà degni de esse ricordati gloriosi questi...che stai a vive..." come fa a capire sempre tutto di me?
"Ah si? E tu come lo sai?" lo metto alla prova mentre mi mordicchio un dito tra le mani
"Con due Mattia nella vita tua...è impossibile che ce siano anni d'oro più gloriosi de questi..." amore...
"Briga frena la modestia...potresti diventare umile..."
"Naaa...tanto fin quando quello non capisce che se te gira il cazzo con me, non concluderai mai nulla a lavoro...la vedo dura..."
"E a te chi te lo dice che è così?" Emma tanto è inutile su...ha capito che stai a morì
"Funziona così tra innamorati...e poi te me ami troppo pe' non scazzà co' chiunque"
<<Ma che stronzo!>> oddio non me so' manco resa conto che l'ho detto ad alta voce...con il sorriso da ebete e vi voglio dire che mio figlio è qui di fronte a me...
<<Mamma non devi fare la figa davanti alla mia scuola...anche perché sennò i miei amici te sbaveranno dietro...ed io dovrò fa a cazzotti co' qualcuno>> eccolo l'amore della mia vita
<<Buongiorno cucciolo...>> gli accarezzo la guancia e mi giro verso il finestrino per chiedere ad Elisa se ha bisogno di un passaggio...lo faccio ogni volta che la vedo co' quel motorino, mi preoccupa che vada da sola...ma lei è sempre un tipo indipendente...si organizza il pranzo, la scuola, aiuta la madre in casa...tutto da sola...un po' come me...mio figlio da solo andrebbe nel panico totale.
Arrivati a casa inizio a preparare qualcosa per il pranzo e Bes...è con i piedi e le gambe incrociate appoggiato al tavolo, con la faccia di chi vuole chiedermi qualcosa...
<<Co' chi stavi a scrive prima?>> lo sapevo io che non sarebbe passata inosservata quella mia espressione gongolante
<<Nessuno perché?>> ma come fai a dirje nessuno? Ma allora sei cojona
<<Certo che sei cojona forte...ti ho visto oggi...parlavi di nuovo co' quello che t'ha cioccato?>> niente ormai è partito in una vera e propria scenata di gelosia...<<Non se tratterà de nuovo del beccafico vè?>> inizio a ridere di gusto nel sentirlo geloso di me a tal punto di pensare che possa risentirmi con Saverio <<Io vorrei capì che c'hai da ridere...>>
<<Me fai ride te...ma secondo te posso ridere di un messaggio de Saverio?>> lui si avvicina a me e cerca di carpire dalla mia espressione tutto quello che vuole sapere
<<In effetti no...ma allora chi era?>> continua...<<Oh dimmelo...ho il diritto de sapello...io sono tu' fijo...>> dice quella frase...e capisco che non avrei voluto per niente al mondo figlio diverso dal mio
<<Era il tuo capo...>> cazzo ho detto?
<<Briga?>> mi guarda alzando il sopracciglio...giustamente è confuso...che pretendevo...che m'invento mo...
<<Voleva...sapere...se venivo a prenderti io...visto che te faceva male il braccio...e non voleva te stancassi...>> si tranquillizza ma continua a guardarmi in modo sospetto <<tanto fosse stato qualcun altro non te l'avrei detto comunque...>> lo provoco per destarlo da qualche pensiero che adesso non potrei smentire
<<Quanto sei stronza...>> lo dice con finto disprezzo mentre io me la rido
<<Lo pensa anche il tuo capo>> autolesionista....la definizione adatta per la mia persona...
<<E c'ha anche ragione...ma scusa quando te l'avrebbe detto?>>
<<Bes...>> lo rimproverò per fargli comprendere che sta esagerando di nuovo <<per favore oggi...lasciami stare...>>
<<Hai scazzato all'ufficio vero?>>
<<Un po'...Bes...per favore a mamma...non mi va di parlare di questo adesso...>>
<<Ok...nun se po parlà de questo, nemmeno de quello...dimme te che dite a fa...che noi giovani dovemo esse aperti al dialogo?>> ma quanto je piace fa la vittima?
<<Dimmi qualcosa tu...ti sei divertito a casa di Briga? Raccontami un po'...>> inizio a preparare la pasta mentre lui mi racconta tutto...le persone che c'erano...ed io tiro un sospiro di sollievo nel sapere che non era presente quella specie di surrogato di showgirl, che gioca a fare la segretaria e che lui si è ripassato sia in ufficio che a casa...vabbè passiamo oltre...mi racconta che tutte le volte Briga gli chiedeva se gli facesse male qualcosa...se avesse mangiato abbastanza...insomma si è comportato benissimo...ma di questo ne ero certa...c'avrei messo le mani sul fuo...
<<Mà...tu nun poi capì che ho trovato nel comò de Briga...>> oddio che?
<<Cosa?>> accenno un sorriso mentre tento di non sembrare agitata
<<Un...chiamiamolo...souvenir...>> che cazzo ha trovato questo? Mo vedete come sbrocco...
<<Cosa Bes?>> glielo chiedo in modo troppo serio forse...
<<Un perizoma de pizzo mà...nun poi capì...sbrandellato...>> ehhhh? Io lo ammazzo...completamenteeeee...lo faccio fuori senza pietà
<<Un cosa?>> il mio è un tono di comando...mentre mio figlio sembra divertito dalla cosa io non riesco a farmi prendere dall'euforia...<<Ma poi tu metti le mani nelle cose che non ti riguardano Bes? Ti ho insegnato queste cose? Cavolo!>> dico arrabbiata più per quello che mi ha detto che per altro...
<<Mamma...mi stavo mettendo la tuta...è stato lui a dirmi di aprire e di prendere le cose liberamente...io non mi sarei mai permesso...>> in effetti lo so...però...che cazzo <<però non c'è bisogno che te la piji così...>>
<<Hai ragione...è solo che voglio che non ti approfitti della libertà che ti dà...ricordati che lui è il tuo capo anche...>> provo a calmarmi...mentre nella mia testa...ho solo in mente mille modi per ucciderlo 'sto stronzo...
<<Ovvio che lo so...ma secondo te che ce farà? La collezione?>> ride...che c'è sarà da ride dico io...de uno che colleziona mutande come trofei...giusto il mio fidanzato poteva essere
<<Eh ma lui è sempre stato uno così...così...str...strano...>> stronzo Emma...la parola giusta è stronzo!
<<In effetti ultimamente è un po' strano...sicuramente c'ha sotto mano una tipa figa...ecco perché fa tutto il misterioso...>> ah pure? C'ha pure la tipa sotto mano...ma io la mano gliela cionco direttamente...sarà il nuovo capitan uncino del millennio...
<<Ah però...beh certo...uno come lui mi stupisce che non abbia intrallazzi strani...anche se devo dire che con gli anni è cambiato un po' in questo>> mio figlio arriccia la fronte leggermente confuso dalla mia affermazione
<<Naaa...Briga anche se è più vecchio è comunque figo...tu non sai quante je vanno dietro...quante...>> pensa te...e questo me dovrebbe tranquillizzà...pensa te...
<<Beh pure a me vengono dietro anche se non sono più una ragazzina...>> ed ecco che me guarda male
<<Tu non c'entri niente...falla finita...>> quanto è maschilista mamma mia...<<magnamo va...prima che me fai annà la pasta de traverso>>
Abbiamo appena finito di mangiare ed io sto fremendo dalla voglia di spaccare la faccia a quel grandissimo stronzo...mi ha mandato un messaggio che ovviamente ho visualizzato senza dargli risposta...
"Amore che fai?" amore? Guardatelo come è tutto carino...si vede che ha la coscienza sporca...ah ma io ora vado là, lo distruggo...e basta
<<Bes...senti devo andare da zia Tina...e poi devo passare da un negozio...ti lascio solo una mezz'oretta ok?>> lui mi guarda confuso non capendo il perché della mia fretta...ma soprattutto mi squadra di nuovo dalla testa ai piedi...<<Che c'è? Mi sono anche messa il pantalone! Non va bene?>>
<<No perché tanto il culo se vede peggio de prima...vabbè tanto me farai vení un travaso de bile prima de diventà maggiorenne...>> gli lascio un bacio sulla tempia ed esco dalla porta di casa mia per andare dal capo degli stronzi!
Eccola lì, la cara Samantha...vestitini sempre più corti...carissima capisco che vuoi far sapere a tutti la marca delle tue mut...ohhh ma non sarà suo il perizoma di cui parla Bes? Ma ce la vedete questa che si mette le mutande? Naaa io non credo le usi...altrimenti come fa ad essere sempre pronta? Smettila Emma...
<<Buonasera signora...>> mi sorride mentre io mi appoggio con i palmi delle mani al bancone...
<<Buonasera...il grande capo è in ufficio?>> chiedo in modo forse troppo aggressivo...no daje diciamo tono serio...
<<Si...ma...credo che...>> credi che? Azzardati a dire che non posso andare da lui e li vedi i due quadri lì in fondo? Tu potresti formare un trittico che nemmeno la pala del Perugino
<<Conosco la strada...>> le sorrido in modo eloquente e mi dirigo veloce verso l'ufficio del mio fidanzato...
<<Quindi è tutto confermato?>> apro la porta e lui è di spalle, così io ho tutto il tempo di avvicinarmi alla scrivania, di sedermici e aspettare che finisca la sua telefonata <<Ok...aspetti che annoto la dat...oddio...>> ok ha visto che sono qui...gli faccio ciao con la mano ed un sorriso poco rassicurante...<<senta ho un'urgenza...la richiamo al massimo entro le 17.30...no, tutto bene...ho solo un contrattempo improvviso...grazie>> riaggancia il telefono, mi guarda spaesato...e si alza...con un sorriso che non m'incanta <<m'hai fatto prenne un colpo>>
<<Bene...tutto prosegue secondo le leggi di una mistica giustizia divina...siediti...>> gli dico in modo autoritario mettendo fuori posto il telefono dell'ufficio...sicuramente la sua segretaria da qui a poco si sarebbe interessata di chiedergli se per caso aveva urgente bisogno di lei...e nun me pare il caso.
<<Mbè che c'è?>> è tranquillo lui...finge
<<Che c'è? Dimmelo te>> ti voglio proprio vedere
<<Mi pare di capire che sei arrabbiata con me...perché?>> un commediante...
<<Cioè me lo chiedi pure? Ma cosa credi che sia? Un'idiota?>> sento piano piano la mia rabbia crescere...
<<Ma idiota perché? Che stai a dì?>> continua a fingere Bellegrandi non arriverai da nessuna parte
<<Mi hai fatto tutti quei discorsi...sulla sincerità...sul mio essere svampita...mi hai tenuto il muso per due giorni per una cazzata...facendomi sentire una merda per niente e poi ti fai una così??>> gli dico con rabbia <<Mi fai schifo mi fai...>> gli urlo...
<<Ma che cazzo dici?>> prova ad alzarsi ma io lo blocco...facendolo risedere...ora mi sente e basta
<<Eh no bello, non sono stata io a farmi qualcun altro...quello sei tu...perché l'unico qui in grado fare queste porcate, sei tu!>>
<<Oh mo m'encazzo...me vuoi dí che è 'sta storia?!>> vuole fare il santarello lui...povero scemo
<<Raccontamela tu...visto che per ricordartela...ti conservi anche i souvenir...>> mi guarda arricciando la fronte...probabilmente continua a non capire il senso della mia frase....ma io continuo incurante...<<tu sei solo uno stronzo ed io facevo bene a non fidarmi di te, sei solo uno che cambia donne come loro cambiano mutande...appunto...>> mi giro di spalle perché se continuo a guardarlo negli occhi potrei dimenticarmi il pensiero per il quale mi sono arrabbiata...
<<Quindi il problema...sono degli slip...>> mi giro avvelenata verso di lui, che stranamente non ha più la faccia da cane bastonato ma ha assunto quella da fijo de...buona famiglia...
<<Briga...fai poco lo stronzo...e spiegami di chi cazzo sono quelle mutande che ha trovato mio figlio...o giuro che oggi te brucio 'sta baracca con te e quella gallina dentro>> un sorriso soddisfatto gli scappa da quella bocca che vorrei mordere di baci...<<non ridere...non ti azzardare nemmeno>>
<<Ammazza come siamo gelose Brown>> non ci vedo più, gli prendo il mento con le mani e glielo stringo
<<Muoviti parla>> gli intimo
<<Così non riesco a parlare...>> ma tu dovresti soltanto morire <<quindi tu parli di quegli slip...ok...>> lo guardo alzando il sopracciglio...qui finisce male <<Emma...mi dispiace...dovertelo dì...>> tu oggi muori te lo dico io...
<<Ti dispiace? Tu sei solo uno stronzo...e io ti odio...perché sono io la stupida che pensava che tu potessi essere diverso...che tu mi amassi davvero...che mi sono fatta fregare di nuovo dalla tua faccia di merda...invece no sei il solito bastardo...>> gli urlo arrabbiata, quando lui, capendo che la situazione è ormai sfuggita al mio controllo, si alza dalla sua poltrona presidenziale in pelle nera...e mi blocca tra lui e il tavolo prendendomi i polsi
<<Oh calmate...>> me lo dice con la faccia soddisfatta di chi è in pace con il mondo...ed il mio respiro si placa appena...
<<Ma fottiti!>> gli intimo a denti stretti mentre lui sorride
<<Al momento si...ti fotterei volentieri...>> non ci vedo più dalla rabbia e inizio a far forza per liberarmi dalla sua presa <<statte ferma perché tanto de qua nun te movi...e ascoltame...>> ma col cazzo
<<Io non faccio quello che mi dici tu...>>
<<Oh...zittate...infatti è per questo che stamo così...io nun me so fatto nessuna>> che bugiardo
<<Ah sì? E di chi sono le mutande eh? Sei un...>> sto per urlare di nuovo quando mi bacia...la nostra lotta continua perché le sue labbra vogliono conquistare le mie...le vuole con tutto se stesso...io resisto...sono troppo ferita dal pensiero che possa essere stato con un'altra...
<<Damme 'sto cazzo de bacio...movite...o te le distruggo 'ste labbra...>> il suo corpo ormai sovrasta il mio...come sempre...io provo a resistere...ma il desiderio di sentirlo ha ormai preso il sopravvento su di me...
<<No, non vo.....>> approfitta del fatto che gli ho risposto...ed invade con la lingua la mia bocca...impazzisco quando mi prende in questo modo...quando mi obbliga fare ciò che vuole...ma stavolta non posso...così raccolgo tutta la forza che ho dentro e lo spingo...<<levati...di chi cazzo sono?>> lui mi guarda fisso mentre si risiede
<<Tu di chi pensi siano?>> non ti conviene proprio iniziare in questo modo
<<Vabbè ho capito...sono stata una cretina a venire qua sperando che tu mi dicessi la verità>> sto per rialzarmi amareggiata da questo discorso, quando lui si avvicina...
<<Te rendi conto che stai a fa...un casino per un paio di mutande tue?>> eh? Ma che sta a dì? <<Nun me guardà così...è vero...so' le tue...>> oddio mio...voglio scomparire...
<<Le mie?>> piano piano nella mia mente inizia a farsi spazio un ricordo...un ricordo terribile...
<<Te l'ho strappate nel bagno del ristorante...>> cazzoooo...Dio fa che si apra un buco sul pavimento in modo che io possa sprofondarci all'interno
<<Ah...non ricordavo...>> evito di guardarlo per evitare il suo viso soddisfatto...per aver avuto da me una delle reazioni dei suoi sogni...
<<Ho notato...allora Brown...come ci si sente ad essere gelosi?>> ma non ti azzardare a paragonare quello per cui mi stavo arrabbiando con le tue stupide paranoie...
<<Mi sono appena ricordata...che ho un impegno...con Franc...>> chi ci credeva che mi avrebbe fatto uscire da qui?
<<Nessuno ce crede...che te faccio move...>> si alza di nuovo e si posiziona tra le mie gambe...
<<Eh ma ho questo impegno...>> provo ad evitare di perdermi di nuovo nell'immensità degli occhi più belli del mondo mentre nella mia testa si ripetono le scene di quella sera in cui si è impadronito di quell'indumento...
<<Certo come no...dopo lo risolviamo...>> riempie il mio viso di baci fino a scendere sul collo...
<<Matti...non possiamo>> il mio respiro si fa più pesante...mentre sbottona piano piano i bottoncini della mia camicetta...facendomi comprendere tutte le sue intenzioni...
<<Si che possiamo...>> mordicchia il mio labbro inferiore <<noi potemo tutto...>> lo tiro a me per i capelli stringendoli possessivamente tra le mani...le nostre bocche stanno facendo l'amore peggio di come vorremmo farlo noi in questo momento...
<<Stavo impazzendo al pensiero che potessi essere stato con un'altra>> stavolta non mi trattengo...lo bacio come se non potessi vivere senza le sue labbra...dicendogli tutto quello che vuole sentirsi dire...
<<Credo di sapere come ci si sente...>> sorrido ripensando a quanto soffre ogni volta che ha paura di perdermi...d'ora in poi cercherò di essere più comprensiva...perché non voglio che lui continui a sentirsi come mi sono sentita io nell'ultima mezz'ora...
<<Non voglio che tu ti senta così...perché per me non esiste nessun altro...e mai...esisterà>> semino dolci baci sul suo petto dopo avergli sfilato la sottile t-shirt scura...<<mi sei mancato...>> quando ascolta questa mia frase mi osserva...per poi tornare a baciarmi...a divorare le mie labbra...preso da una foga che solo noi siamo in grado di provare...
<<Mi dispiace...>> mi sussurra nella bocca...<<ma ti amo troppo per permettere che qualcuno ti porti via da me un'altra volta...>> è la prima volta che afferma una sua paura davanti a me...è la prima volta che capisco quello che prova quando mi vede interagire con qualcuno che non è lui...perché stavolta l'ho sentita sulla pelle...stavolta ha fatto più male a me...vorrebbe che ci alzassimo...per poterci possedere sul nostro divanetto, perché è da quando sono entrata qui che pensiamo a quel momento...! E invece no...io lo voglio qui...su questa scrivania che ha visto troppe donne che non sono io
<<Le uniche mutande che vedrai sono le mie...>> lo dico di getto...anche se non dovrei...anche se forse non devo contribuire a far crescere il suo ego <<o io ti ammazzo seriamente>> si stacca dalle mie labbra per guardarmi...lecca le sue con quel ghigno da stronzo per cui farei di tutto...e si butta sul mio petto...io armeggio con il bottone dei suoi jeans per liberare tutta la voglia che ha di me...
<<Ti voglio...da morire...>> anche io amore...siamo completamente presi dalla situazione, quindi non ci accorgiamo che la porta dell'ufficio si è aperta...
<<Ma voi siete pazzi sul serio...>> urla una voce in tutta la stanza...spaventandoci a morte...
<<Ginè...e che cazzoooo...per poco non morimo...>> il fiato è rimasto bloccato nella faringe...
<<Ah perché ora la colpa è mia...non vostra che state battendo tutti i vostri record...su come farvi sgamare da un adolescente...>> in effetti ha ragione...ultimamente siamo stati troppo incoscienti...
<<Ho capito ma così morimo prima de dirglielo...>> risponde il mio amore...mentre ci rivestiamo in fretta...
<<Ha ragione tua sorella...siamo stati incoscienti>> dopotutto Bes...poteva aver cambiato idea e venire qui...e ci avrebbe trovato così...non ci voglio nemmeno pensare
<<Disse quella che è piombata qui...con la voglia di uccidermi per un paio di mutande...>> dice abbracciandomi da dietro e facendomi il solletico sul collo...
<<Daii smettila...>> giro il viso e lo bacio di nuovo...mentre Ginevra ci guarda imbambolata...
<<Oh che c'è?>> le chiede Mattia vedendola come in trance
<<Era un po' che non mi capitava di vedervi così...>> sono felice che anche lei sia contenta per noi...<<mi è capitato raramente di vedere qualcosa di così bello...>> Mattia intreccia le mani con le mie e mi bacia di nuovo <<era da un po'...che non avevo a che fare con due coglionazzi come voi...>>
<<Me pareva strano infatti...>> dice rassegnato
<<Ma scusate...ma voi lo conoscete Mattia...ma avete idea di quello che può combinare se scopre la verità? Eh? Mio nipote non è un idiota...>> in effetti non ha tutti i torti...ma non è così semplice...
<<Hai ragione...infatti stiamo aspettando l'occasione per dirglielo...piano piano...anche perché ora ha diversi impegni con la Label...non voglio che una cosa del genere lo condizioni...>> se fosse stato tutto normale...glielo avrei già detto
<<Capisco...però non fate passare troppo tempo...e soprattutto non fate 'ste mattate...>> Mattia si siede sulla poltrona e mi trascina su di lui...<<io infatti me chiedo come mai ancora nun v'ha scoperto...ma la colpa la so io di chi è...di quella biondina...come se chiama...Elisa...>> qui c'è qualcuna che è più gelosa di me con mio figlio <<lo distrae troppo...>>
<<Anche il suo capo lo distrae troppo...visto che parlano di trofei...>> lui inizia a farmi il solletico con la barba...ed io perdo la cognizione del tempo
<<E bastaaaa...siete scandalosi siete...>> ci stoppiamo neanche fossimo due bambini dell'asilo...<<e poi tu tra poco devi andare via perché Bes viene qui>>
<<E tu come lo sai?>> le chiede Mattia...
<<Me l'ha detto lui...ha detto che doveva parlare con te...per l'idea su una barra che aveva avuto...>> suo fratello la guarda e si passa una mano sulla fronte
<<Questo sai che vordì? Che tu fijo nun me fàra vive...fin quando non avremo finito quella canzone...quindi nun se magna...nun se dorme...ma nun je potevi fa venì la passione per la cucina? Almeno se magnava...>> io rido per la sua disperazione...in realtà nasconde, neanche tanto bene, un grande orgoglio nei confronti di mio figlio...e di quel talento che assomiglia tanto al suo
<<Ma smettila...e poi non poteva essere diversamente...ce l'ha nel sangue...>> mi guarda...io la guardo...e non abbiamo bisogno di dirci altro...infatti questo non sfugge all'occhio attento del commendatore qui...
<<Che c'è sta il silenziatore...? Me volete dì qualcosa pure a me?>> niente amore niente
<<Emma a lavoro tutto ok? Matti era molto preoccupato...>> amore di mamma sua
<<Insomma...sto avendo dei problemi...ho messo in pausa la produzione del mio cd>> Mattia mi guarda incuriosito...è la prima volta che mi sente preoccupata per quello che riguarda il mio lavoro...
<<Poi de 'sta cosa ne dovemo parlà bene...>> mi dice a bassa voce...
<<Ok amore...>> mi giro e lo bacio ancora...
<<Ce la famo a fa un discorso senza interromperci? Grazieee...>> noi ridiamo nel sentirla così disperata...
<<Io purtroppo devo andare...Bes...se ha scritto una barra arriverà in men che non si dica...>> mi alzo dalle sue gambe...e mi appresto ad andar via...
<<Come sei bella...>> mi capita così raramente che un complimento mi emozioni...<< mi raccomando Emmina...dai al mio nipotino tanti bacini...digli che spero di vederlo presto>> la stringo forte...mentre Briga ci osserva attentamente
<<Sarà fatto...a proposito...perché non vieni a trovarci a casa?>>
<<Matti...quel cucciolo...me l'ha detto però non volevo...>> prova a dirmi che in realtà le sembrava strano presentarsi senza che fossi io ad invitarla...
<<Oltre che al cucciolo...farebbe felice anche me...e lo sai>> le dico tutto quello che serviva per spingerla...a buttare giù l'ultimo mattoncino immaginario che abbiamo creato in questi anni
<<Praticamente le hai dato il via libera ad ossessionarti...te la ritroverai in casa...costantemente...>> dice il grande capo
<<Meglio così...adoro il casino...>> lo guardo sempre più innamorata...
<<Ecco non mi parlate di casino...che stasera Fulvio mi porta le gemelle...che deve fare una cosa con Fra...e devo mettere a posto tutto...>> io e Mattia ridiamo insieme dopo aver sentito quella frase
<<Perché ridete? Oddio che è, sono peggiorate?>>
<<Hai presente le gemelline di Shining? Ecco sono diventate così...>>
<<Ma sei sempre il solito esagerato...sono due angioletti...>> se vabbè
<<Ora due angioletti anche no...sono diventate un qualcosa di indescrivibile...>> lei mi guarda con gli occhi del terrore...
<<Vi propongo uno scambio non potete tenervele voi...e io mi tengo Bessuccio mio?>> ehm...
<<Non esiste proprio...Mattia sta con noi...tu hai detto che le tenevi...e mo te le tieni...>> quanto è geloso Dio santo...
<<Uffa però...come sei pesante...>> sbuffa sua sorella di fronte al suo divieto...ed io rido come una matta...
Li ho lasciati in quell'ufficio ancora a battibeccare, sto per uscire dalla Label...quando sento lo sguardo di quella ragazza su di me...sicuramente vuole capire il motivo per il quale sono venuta qui...ha capito sicuramente che la mia presenza non è dovuta a motivi professionali...ed io non voglio smentire i suoi pensieri...mi fermo davanti ad uno degli specchi particolari appesi alle pareti...e ripasso il mio rossetto...ormai scomparso per via dei baci di Bellegrandi...abbottono un bottone che avevo dimenticato di abbottonare dopo i preliminari che aveva innescato su quella scrivania...e miei occhi s'incrociano con i suoi per una frazione di secondi...
<<Buonasera signora...>> non rosicare troppo tesoro
<<Buonasera anche a lei...cara...>>
<< 'nsomma ma com'è che certe cose qua non cambiano mai?>> oddioo...non ci posso credere...
<<Marioooooo>> come sono felice di vederlo voi non potete capire...uno dei pochi amici di Mattia che ha sempre patteggiato per noi...Mario per me è persona speciale...ha saputo aiutarci con le sue parole...quando non riuscivamo nemmeno a parlarci...lui c'è sempre stato...sempre...durante il mio concerto in Australia...quello a Mosca...l'arrangiamento di alcune delle mie canzoni...non ha mai mancato un augurio per i compleanni...niente...e soprattutto so che ha voluto bene a Mattia come nessun altro, facendolo rimanere con i piedi per terra...e aiutandolo a capire qual è la sua strada...e per questo lo ringrazierò sempre.

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