Tu tienimi stretto

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Il suono del mio cellulare mi riporta alla realtà...sono andati via tutti ed io sto rivivendo quella serata in loop, ed ogni volta mi convinco sempre di più di essere stato un cojone a credere alla cazzata della modella...daje, ve pare che una arriva a Barcellona dalla Norvegia pe' la festa de Olivier? Solo per quella e poi riparte...e poi quel profumo, non era l'alcool a confondermi...non era il buio a deviare la mia mente verso l'unica, irrealizzabile, possibilità che avrebbe voluto...lei era lì...di fronte a me...eravamo stati insieme...ecco spiegati i brividi per quel fugace contatto di mani...ecco spiegati il senso di familiarità e di appartenenza che mi aveva pervaso...
<<Francè dimmi...>> rispondo dopo la seconda, insistente, chiamata
<<Bri scusa l'ora...ho lasciato il fascicolo coi documenti di Tis sulla tua scrivania...pensi di arrivare tardi domani mattina?>>
<<No, no...non credo...te lo porto appena arrivo...>>
<<Ok, grazie...>> risponde il legale dall'altro lato dell'apparecchio
<<Senti...devo andare...ci sentiamo domani...>> chiudo senza attendere oltre...la mia mente ferma nello stesso punto da non so più quanto tempo ormai...il telefono che riprende a squillare...sbuffo
<<Francè che altro c'è?>> rispondo stizzito senza badare al nome che appare sullo schermo
<<Oh so' io...>> la voce di Cristian mi fa capire di aver sbagliato persona
<<Oh...>> dico semplicemente, incapace di pronunciare altro
<<Senti io...>> è in difficoltà...segno che ciò che vuole dirmi non mi piacerà...che altro c'è? <<io ci ho pensato mentre...mentre tornavo a casa...>> sospira <<e...e quando Adriano le ha chiesto di sposarlo...sì, insomma...era il periodo che tu eri lì a Barcellona per quella collaborazione dell'etichetta con quel rapper...>>
<<Cri che me vuoi dì?>> domando spazientito
<<Tu sei sicuro di non averla incontrata? Perché per rifiutare una proposta di matrimonio...cioè...io non credo che c'entrasse uno qualunque...>>
<<Eh certo che non era uno qualunque, ero io!>> esclamo...e dirlo ad alta voce mi mozza il respiro per un attimo...credo di avere anche i battiti accelerati...devo calmarmi
<<Eh...>> dice semplicemente, non sapendo probabilmente cos'altro aggiungere
<<Eh...>> ripeto con più consapevolezza
<<Matti...io non so di preciso che è successo ma tu cerca di cap...>>
<<Voi sapè che è successo Cri? Lo voi sapè? È successo che è stata con me...sì, nel senso che stai a pensà...in un guardaroba di un locale dove c'era una festa in maschera...al buio...senza dirmi che fosse lei...è venuta co' me sapendo quello che stava a fa...peccato che io nun sapessi 'n cazzo! E quando io ho chiesto spiegazioni all'amico suo stilista m'è stato detto che era 'na ex modella norvegese amica sua...ovviamente, a questo punto, era n'altra cazzata detta per conto suo!>> mi inalbero
<<Ah...>> stupito è dir poco
<<Quindi non dirmi che devo capirla perché io nun c'ho voglia de capì proprio nessuno...non dopo tutte le cazzate che me dice! E ora scusa ma c'ho 'sto problema da risolve!>>.
E lo risolverei pure se questa se decidesse a presentarsi di qua...è salita in camera da più di un quarto d'ora e non si decide a tornare...di certo non sarò io a salire...sbatto nervosamente il cellulare sul ginocchio...mi dispiace trattare male Cristian, anche perché mi aveva chiamato credendo di aiutarmi...ma al momento non ho bisogno dell'aiuto di nessuno...semmai dopo ce vorrà qualcuno che aiuti lei...perché ho intenzione di farmi spiegare tutte le cazzate che me sta a dì...dalla prima all'ultima! Ah, eccola miss sincerità! S'è messa il vestito di quella sera...nel caso avessi bisogno di ulteriori conferme...nun te preoccupà che m'è tutto chiaro...quello che nun t'è chiaro a te invece, che me sorridi, è che io sto peggio de 'na iena! E da sorride nun ce sta proprio 'n cazzo!
<<Che è Carnevale?>> dico alzandomi con un tono che non promette nulla di buono
<<Io...io...volevo solo dirti che...niente...>> dice buttando la maschera a terra mortificata...che te pensavi che te dicessi? Oh che bella sorpresa, sai m'eri sembrata te quella sera...ma ora che lo so per certo so' proprio contento de nun esserme sbagliato!?
<<Che me volevi dì? Che cazzo me volevì dì?? Che sei venuta co' me e io manco lo sapevo? Che m'hai riempito de cazzate eh?? Che sei fuggita via come 'na ladra manco te vergognassi!?>> cosa si aspettava? Cosa? Che facessi passare questa rivelazione così, sottobanco, come se nulla fosse...eh no bella perché tra tutte le cazzate che hai fatto questa è una delle peggio...ha pure il coraggio di dirmi che sono io ad essermene andato quella sera trattandola come una qualunque...tu in quel momento eri una qualunque! Che cazzo ne sapevo io che te incontravo a 'na festa del cazzo dov'ero andato solamente per passare una serata allegra <<Ah io?? E te pareva che pure stavolta non era colpa mia...mentre invece quella che racconta le cazzate, che c'ha i misteri qua, sei solo te>>
<<Per favore non mi venire a fare la morale, dopo che mi hai seguita in quel guardaroba solamente perché hai fatto una scommessa con i tuoi amici...fammi almeno il piacere di stare zitto>>
<<E allora se sapevi brutta stronza perché quando mi hai visto...non mi hai detto la verità?>> voleva capire...che cazzo ce stava da capì, eh?
<<Capire se non sposare il mio fidanzato era davvero la cosa giusta da fare o se pensavo ancora a te...>> beh certo, dopo dodici anni, me sembra il giusto lasso de tempo pe' capì se stavi ancora a pensà a me! Ma vaffanculo!
<<Ma brava...complimenti...Marrone...complimenti davvero...e 'na scopata con uno che non vedevi da dodici anni in un guardaroba t'è bastata per fartelo capì?? Sarà contento Adriano allora...>> dico con una calma che è solo apparente facendole anche un applauso, con le mani davanti al suo viso...no, non sto esagerando...evidentemente ancora non avete ben compreso che è stata capace de fa questa!
<<Tranquillizzati Briga...perché se non ho sposato Adriano...è perché io...ho sempre rispettato me stessa...prima di chiunque altro...me stessa...e mio figlio...mentre tu non hai mai meritato un simile rispetto da parte mia...mai...>>
<<Adriano sì invece vè?>>
<<Sicuramente non sposare quell'uomo è stato un errore...ma d'altronde siamo tutti la somma dei nostri errori...si sbaglia per imparare...e con te ho imparato abbastanza>> sentenzia mentre si avvia verso il bagno, chiudendosi all'interno...
<<Brava...scappa...tanto fai sempre così! Me riempi de cazzate...e scappi...me scopi senza che io lo sappia e scappi...>> continuo ad imprecare contro la porta chiusa...ma vaffanculo te e quel burino che s'è pure abbassato a fatte 'na proposta del genere!
Continuo ad alzarmi dal divano e sedermici di nuovo, in preda ad una rabbia che non riesco a placare...un senso di nervosismo che non vuol saperne di abbandonarmi...io non riesco proprio a concepire come sia potuta venirle in mente l'idea malsana di fare una cosa simile...lei lo sapeva che ero io, lo sapeva cazzo! Sapeva quello che stava a fa! Certo, io avrei potuto rendermene conto, ed in effetti qualche segnale l'ho avvertito...più di uno a dir la verità...ma come potevo credere che fosse lei? Era buio pesto, avevo bevuto un paio di cocktail di troppo, lei aveva una maschera che le copriva tutto, e un profumo talmente forte, mai sentito prima, da stordirmi a tratti...uno strato di trucco con cui avrebbero potuto tranquillamente restaurare tutto il colonnato di San Pietro...come pretendeva che potessi riconoscerla...o almeno avere una parvenza di certezza che fosse lei? Lei invece no, lei mi ha visto coi miei amici, mi ha sentito parlare con loro, mi ha avuto a due centimetri di distanza...nonostante quelle luci accecanti era certa che fossi io...come ha potuto, come? Sapeva che l'avrei seguita...l'ha saputo nell'esatto istante in cui i nostri occhi si sono incrociati...ne ha avuto la conferma quando mi ha sentito fare quella stupida scommessa con i miei amici...come ha fatto a venire con me sapendo che, in quel momento, era solo una scommessa fatta da un gruppo di maschi che in quel luogo cercavano solo divertimento? Come ha fatto a trattenersi in quel modo, solo per non farmi scoprire che fosse lei? Non si è sentita un po' di merda? Non le si è stretto il cuore a pensare che io avrei fatto così con una qualunque? Con chiunque altra? Doveva scopare con me in uno squallido guardaroba per capire che non voleva sposarsi con quel cojone? Ma poi la cattiveria delle sue azioni...il pensiero perfido, meschino, di sapere che io non l'avessi riconosciuta...cazzo a parti inverse avrei fatto una strage! Niente, in qualsiasi modo io possa vedere la situazione, da qualunque punto di vista, niente spiega ciò che ha fatto! Venire ad una festa, dove sapeva ci fossi io...perché di questo ne sono ormai convinto...venire lì perché il tuo fidanzato ti fa una proposta di matrimonio, che tu non sai se accettare, e già qui voglio dire nun ce sta tanto da capì...non sai se accettare perché pensi ad uno che t'ha mollata dodici anni prima, con cui probabilmente c'hai pure un figlio, anzi levamo il probabilmente...dodici anni dopo te propongono ciò che aspetti da 'na vita e te ricordi che forse sarebbe meglio vedè per bene se quello de dodici anni fa te poteva ancora piacè...poteva venì lì e dirmi le cose come stavano...certo non sarebbe stato semplice, ma almeno sarebbe stato normale...invece no, vieni lì...te metti in mostra, perché vojo dì se poteva sta pure seduta al tavolo in un angolino pe' cazzi sua e nessuno se sarebbe accorto de niente...ma no!...lei stava lì perché doveva capì...e ha capito...con una scopata in un guardaroba...senza che l'altro, cioè io, sapesse manco chi fosse la tipa in questione...nun fa 'na piega proprio!
Prendo il cellulare cercando un diversivo che mi eviti di stare fisso sull'argomento che non avrei mai voluto prendere in considerazione...piaccio un paio di foto su Instagram...una del mio amico tatuatore e l'altra di uno dei ragazzi della Label...chissà Bes che sta a fa...beh considerato l'orario saranno andati a dormì...Raul ha appena iniziato un video in diretta...famme vedè che sta a fa...ma dov'è? Ah ecco stanno al Barrio Gótico...il quartiere di Barcellona poco lontano dal locale del...poco lontano dal locale di quella sera...sospiro...ah Raul ma che cazzo ce fai lì a quest'ora...ma tornatene a casa, chi cazzo t'ha detto de uscì e fa 'sta diretta de merda mi chiedo io!? Quanto più nun voi pensà a quarcosa più questi trovano er modo de riportatte là! Il telefono che squilla mi trascina di nuovo al presente...Cristian...
<<Ohi...>> rispondo cercando di mascherare l'inquietudine
<<Mattì...ho visto che stavi sui social...tutto apposto?>>
<<Benissimo...>> replico con nonchalance...il mio amico sospira dall'altro lato senza dirmi niente <<io sto a fa i solchi nel pavimento e lei sta a piagne in bagno...>> ammetto sedendomi di nuovo sul divano
<<Perché non vai di là e cerc...>>
<<Ma proprio no! Ma te sei bevuto il cervello? Io non vado da nessuna parte...>>
<<Fare così non vi porterà a nien...>> cerca di dirmi tranquillo
<<Cri è lei che ha sbagliato...io nun ce penso proprio ad annà de là...per dirle che poi? Che me verrebbe solo da sbatterle la capoccia al muro finchè non rinsavisce e capisce tutte le cazzate che ha fatto e ancora sta a fa!?!>>
<<Dai, non dire così...è che ora sei nervoso...>>
<<No Cri nun è che sto nervoso...io so' proprio 'ncazzato...che se me capita a tir...>>
<<Ho capito ma che pensi de risolve così?>> mi interrompe
<<Non lo so Cri, so solo che sto nervoso e fra poco svalvolo de brutto se nun me calmo...>>
<<Vuoi che venga lì? Ci andiamo a fare due passi...>> due passi Cri? Io me dovrei fa la Parigi-Dakar a piedi e manco so' sicuro de tranquillizzamme!
<<No...nun te preoccupà...vai a dormì, te chiamo domani...>>
<<Sicuro?>> chiede non del tutto convinto...anzi, per nulla convinto
<<Sine...nun te preoccupa...a domani...>>
Mi sbottono i polsini della camicia arrotolandomi le maniche e tirandola fuori dai pantaloni...me sta a venì 'na voglia de annà de là e urlarle di nuovo contro che voi nun potete immaginà! Che poi, mo pensandoci, quella sera manco le avevo permesso di aprirmi la camicia...proprio la classica sveltina in bagno, in pratica! Potevamo annà pure là mo che ce penso, tanto lei doveva solo capì...ma vaff...che è stato? Sarà il contatore generale che è saltato...'namo a vedè...no, qua me sembra che è tutto a posto...vado verso la porta-finestra che dà sul retro, camminando a tentoni, illuminato dalla sola torcia del cellulare accesa appena sono rimasto al buio...scosto la tenda e mi rendo conto che tutto il vicinato è al buio...sarà un guasto sulla cabina in strada allora...cosa? Emma ha paura del buio? Lo so...che ve pare! Devo annà de là? Ma nun ce penso proprio...ma che idee ve vengono!? Cosa c'entra che sono le due di notte e lei è sola in bagno? Non escono mica i mostri dalla doccia! Sospiro passandomi la mano sul viso...ho sempre pensato che il buio conciliasse i pensieri, ma ora l'unico pensiero che mi occupa la mente è che la bionda rifugiata in bagno infarterà al minimo rumore...sarà meglio che vada a vedere...no, senza che ve ingiuggiolate, lo faccio solo perché m'è rimasto ancora un briciolo de umana compassione...
Sto per bussare alla porta per accertarmi che sia tutto ok quando questa si apre ed una nana scappa fuori sconvolta...almeno tenta di scappare, visto che mi sbatte contro...porto le braccia sulle sue, in un gesto automatico, per evitare che caschi e mi rendo conto che sta tremando...<<Oh...so' io...è scattata la cabina tranquilla>> cerco di calmarla...ha il respiro leggermente affannato e continua ad essere scossa...prendo il cellulare dalla tasca, accendendo la torcia sperando che questo riesca a rasserenarla...prende coraggio visto che ora non è più avvolta dal buio e dice di voler andare in camera...la prendo in giro sul fatto che non riuscirà mai ad arrivarci da sola
<<Di sicuro non ci vado con te>> ribatte ostinata...
<<Beh se nun te stacchi è difficile che vai da qualche parte>> replico...mentre il nevoso sta per impossessarsi nuovamente di me...si stacca dal mio corpo al quale era rimasta avvinghiata ed io, a dimostrazione di tutta la mia maturità, premo il tasto che permette alla luce proveniente dal retro del cellulare di spegnersi...sussulta...ha ancora quel vestito addosso e penso all'assurdità della situazione...anche quella sera eravamo rimasti al buio senza volerlo...lei, intanto, continua a ripetermi di accendere di nuovo la torcia...ed io continuo ad usare la sua paura per sentirla stringersi a me...
<<Ti prego accendila>> ripete per l'ennesima volta
<<E tu dimmi che prima hai detto 'na marea de cazzate...>> dico accontentandola, permettendo a quel fascio artificiale di illuminarci
<<Perché dovrei dopo quello che m'hai detto??>>
<<Tu dimmelo...>> ridico, poggiandola al muro...esattamente come allora...e non riuscendo a far a meno di pensare a quanto sia bella anche così...sconvolta, col trucco sbavato...i capelli arruffati e gli occhi gonfi...
<<Che? Che non mi sono sposata con Adriano perché volevo te? Me pare che lo sai già>> non voglio sapere questo...voglio essere sicuro che tu non ti sia pentita <<Non mi sono pentita...ma tanto tu mi vedrai sempre così...>>
<<Così come?>>
<<Sporca...sempre>> dice con voce flebile abbassando lo sguardo
<<Me posso incazzà se scopro che la donna per cui stavo a soffrì come un cane...è venuta con me senza dirmelo? Me posso incazzà se potevamo sta insieme prima?>> alzo leggermente la voce portando la mano sotto il suo mento e permettendo di nuovo ai nostri sguardi di incrociarsi
<<Puoi fare quello che vuoi...ma parlare così di quella sera...come se per me fosse stata una scopata qualunque...quando quella sera io sono tornata ad essere io...sono tornata a respirare no!>>
<<Perché te saresti fatta pure scopate a buffo?>> ma possibile che questa ogni volta, invece de cercà de appianà la situazione se affossa da sola?! Se solo mi fermo a pensare a ciò che sta dicendo...io nun so che combino stasera...
<<Ti sembrerà strano ma sì Briga...più o meno come e quanto le tue>> questa è scema! Ma come le viene dico io!
<<Nun me dovevi provocà...>> dico con un tono di voce strano...prima di avventarmi sulle sue labbra addossandola, se possibile, ancor di più al muro dietro di lei...spengo il telefono, facendolo scivolare nella tasca...ma dal tonfo che avverto dev'essere finito sul pavimento...fanculo, ho altro a cui pensare...<<Ammetti che hai detto solo cazzate?>> le intimo mentre, esattamente come quella sera, cerco di arrotolare il suo vestito verso l'alto
<<No...perché sei uno stronzo>> 'sta stronza! Mo vediamo se hai ancora 'sta faccia de bronzo...abbasso a fatica la scollatura di quel vestito che ora è solo d'intralcio alle mie intenzioni...tiro più su la parte sottostante, facendomi spazio al di sotto di essa...ti sei ricordata pure lo slip de pizzo? Perché io me lo ricordo benissimo il tessuto sotto la mia mano...e ancor meglio ricordo lo sfregamento che mi provocava un brivido ad ogni affondo nel tuo corpo, dopo averlo solo scostato di lat...oh cazzo! Nun è che nun s'è ricordata il pizzo...questa s'è proprio scordata le mutande...ma tu me vuoi vedè morto!?! Intanto qui qualcun altro apprezza...eccome se apprezza, considerando che il pantalone inizia a darmi fastidio e manco poco...
<<...Avevi di nuovo voglia di abbordarmi?>> chiedo lascivo mentre la mia mano continua a muoversi sulla sua intimità in modo superficiale e la mia bocca tortura il lobo del suo orecchio
<<No...morivo dalla voglia di scopare con te come quella notte>> risponde in difficoltà mentre il mio pantalone è ormai sul pavimento...
<<Sì però stavolta...decido io come...>> sentenzio sollevandola per far sì che il mio corpo si unisca al suo...trattiene il fiato per un attimo colta di sorpresa...prima di far unire di nuovo le nostre labbra in un bacio che definire passionale sarebbe poco...spinte cadenzate ci portano sempre più vicini alla nostra meta...<<ora puoi urlare quanto vuoi...>> le dico sospirando mentre la guardo con gli occhi socchiusi...e faccio un po' fatica a tenerla con l'ingombro del vestito...mi abbasso leggermente per sollevarla meglio tra le braccia ed emette un gemito per il movimento brusco...
<<Ahh...amore...>>
<<Sì...brava ridillo...>> la incito continuando la ricerca del mio piacere <<te vojo sentì de più...>> continuo sentendola sospirare in modo sommesso arrivando più in profondità
<<Ahh...oddiooo...siiii...sii>> urla persa nel suo piacere...porto le labbra sul suo seno, prendendone un'estremità per lambirla con la lingua...le sue mani si muovono frenetiche sulla mia testa...si inarca premendo il petto contro la mia bocca...un suono strano lascia le mie labbra quando le schiocco lasciando la sua pelle...soffio sull'area arrossata e questo le provoca un brivido <<ancora...>> mormora venendomi incontro col bacino quando rallento le spinte <<ancora...>> ripete cercando un appiglio sulla mia schiena...mugugna qualcosa d'incomprensibile quando l'accontento riaffondando nel suo corpo...immagini di lei davanti a me quella sera, vestita nello stesso modo, si alternano nella mia mente confondendo passato e presente...sento il culmine avvicinarsi sempre di più finchè, come un fiume in piena che straripando rompe gli argini invadendo tutto, mi riverso in lei...la sento contrarre i muscoli e seguirmi a ruota...libera di poter dar sfogo a tutti i gemiti senza trattenerli...mi stringe a sé...la mia testa che si rifugia nel suo collo...le mie labbra a contatto con la pelle dietro l'orecchio...ed il profumo di lei che sa sempre di casa.
Mi giro poggiandomi con la schiena alla parete dove l'ho presa poco fa...scivolo lungo il muro finchè sono seduto a terra con lei a cavalcioni sulle mie gambe...scalcio i pantaloni col piede in cui si sono impigliati e poggio la testa alla parete sospirando piano...lei è poggiata con la testa sul mio petto...alza lo sguardo, attirata dalla luce che finalmente torna ad illuminarci...respira sollevata...ed io sorrido lasciandole un bacio sulla guancia...torna a poggiarsi a me giocando con un bottone della mia camicia...passo la mano sotto l'ombelico, aggiustandomi l'elastico dello slip che iniziava a darmi fastidio...mi guarda sorridendo maliziosa e passa l'indice al di sotto di esso, tirandolo e rilasciandolo di botto...la guardo male prima di prenderle la mano e lasciarci un bacio...
<<Perché l'hai fatto?>> chiedo piano
<<Stavo giocando...>> si giustifica credendo di darmela a bere
<<Non dicevo dell'elastico e lo sai...>> la rimprovero bonariamente
<<Perché...perché volevo capire se era solo la tua mancanza a occuparmi la mente...magari ti avrei rivisto e il cuore non avrebbe preso a battere all'impazzata...magari saresti stato uno qualunque, che avevo conosciuto tanto tempo prima, che avevo amato e per cui non provavo più niente...>>
<<E c'hai pure creduto quando hai pensato 'sta cazzata?>>
<<No...>> risponde sincera <<sai, alle volte avrei davvero voluto dimenticarti...avrei voluto che tu non rappresentassi più nulla per me se non un ricordo...un'ossessione...magari, dopo averti avuto per l'ultima volta, mi sarei messa il cuore in pace e avrei continuato la mia vita come se nulla fosse...>> sto per dire qualcosa ma lei continua <<ma d'altronde l'ho sempre saputo che una parte di te sarebbe rimasta per sempre con...nel mio cuore...speravo fosse lo stesso da parte tua...>> ecco, visto che stavi a dì n'altra cosa...parliamo pure de questo <<tu davvero non hai avuto neanche un attimo di dubbio che potessi essere io? Perché sei scappato in quel modo?>>
<<Perchéee?>> chiedo allibito con un sorriso beffardo e un respiro mozzato
<<Sì...cioè...non...non ho mai capito cosa ti abbia fatto scattare così...Olivier mi ha anche detto che avevi chiesto chi fossi...>>
<<Certo che ho chiesto! E te m'hai fatto dì 'na cazzata...n'altra!>> puntualizzo cercando di tornare all'argomento di prima...solo che la stronza capendo che non è aria e che, se continua così, scazzamo di nuovo peggio de prima...pensa bene di scendere con la mano sul mio petto ed intrufolarla nell'unico indumento che mi copre al di sotto della cintura, facendomi trattenere il fiato per un attimo <<Così non vale...>> le dico sottovoce
<<Non sto facendo niente...>> sussurra sul mio collo prima di lasciarci un bacio...beh proprio niente nun me pare <<insomma non me lo vuoi dire che cosa ti ha fatto scappare in quel modo?>> poggio la testa alla sua, respirando rumorosamente e godendomi la sensazione di relax che le sue carezze appena accennate sul mio membro mi regalano
<<Il profumo...>> dico semplicemente, deglutendo e intrufolando la mia mano sotto il suo vestito per riservarle lo stesso trattamento...gioco con l'indice sulla sua intimità in modo superficiale...mentre lei continua a sfiorarmi con le dita...la sensazione che provo è la stessa del dormiveglia...uno stato di relax totale...
<<Il profumo?>> chiede lei strofinando il naso sul mio collo...annuisco <<Non capisco...avevo spruzzato litri di profumo...uno che non avevo mai usato prima...>>
<<E ti eri pure fatta la doccia con lo stesso bagnoschiuma...me stava a partì 'na narice...>> ironizzo, respirando l'odore dolce dei suoi capelli <<avevi pure cambiato shampoo?>> domando retorico lasciandole un morso leggero sul seno...rendendomi conto che quella sera anche i suoi capelli avevano un odore diverso...annuisce <<tutte 'ste precauzioni...eri proprio venuta alla festa solo pe' scopamme!>> dico con un tono più alto mentre lei sussulta a causa di un movimento involontario della mia mano...la scosto, strofinandola sullo strato di tessuto per togliere la sensazione di appiccicaticcio...<<Levate 'sto coso...nun ce voglio pensà più...>> le dico risoluto, alzandole il vestito e aiutandola a sfilarselo <<andiamo in camera?>> le chiedo buttando l'indumento da una parte e stringendola a me evitando che abbia freddo...le lascio un bacio sulla spalla scoperta mentre annuisce...si sposta dal mio corpo per guardarmi negli occhi
<<Non avevo bisogno di tutto questo per sapere che non ho mai smesso di amarti>> confessa fissando il prima il vestito e poi me ed il mio cuore perde un battito.
<<Dove stai andando?>> le domando con voce piagnucolante mentre mi passo una mano sul viso...stavamo così bene a farci le coccole...perché devi scostare il lenzuolo e scendere dal letto? Sbadiglio...'mazza che sonno! Ma che ore so'? Le cinque...questo significa che dovrei addormentarmi ora per avere sì e no tre ore di sonno...la prossima volta scazzamo de giorno Mì...oh intanto questa mica m'ha risposto...la guardo truce mentre rientra in camera con solo la mia camicia addosso...
<<Sono andata solo un attimo in bagno...>> dice prendendo qualcosa da una scatola poggiata sul pouf e nascondendola sotto il cuscino...cerco di sbirciare ma viene a sedersi a cavalcioni sul mio bacino prendendomi le mani nelle sue
<<Amo dormiamo su...>> le dico sorridendo mentre mi mordo il labbro...
<<Non mi sembra tu abbia poi così sonno...>> replica spostandosi un po' all'indietro creando una leggera frizione
<<Nun me verrà mai se continui a provocarmi...>> ribatto...si morde il labbro, passandoci poi la lingua distogliendo lo sguardo da me...e sento un'altra scarica attraversarmi il corpo...ma che se fa così!? Poro me!
<<Io aspetto ancora una risposta da prima...>> cambia argomento...la guardo interrogativo scuotendo leggermente la testa, non capendo a cosa si riferisca <<che c'entra il profumo con la tua fuga?>> ahhh ecco...prendo un respiro profondo, quasi come se potessi ancora sentirlo, ricordando che quella sera mi aveva tanto infastidito...forse semplicemente perché per quanto volessi confondere la mente, approfittando del buio per ingannarmi da solo e credere di essere con lei...quel profumo era l'elemento che mi faceva pensare che si trattasse di un'altra donna...insomma lei non ne avrebbe mai usato uno così forte...almeno quello era ciò che credevo non sapendo di tutto il piano ben congeniato che aveva ordito la matta qui...<<oh...insomma me lo vuoi dire o no?>> chiede di fronte al mio silenzio
<<Non avrei mai potuto immaginare fossi tu...neanche nella mia più appagante fantasia avrei mai immaginato di averti di nuovo...però c'era qualcosa in quegli occhi, nonostante tutto quel trucco, che mi sembrava talmente familiare...>> sospiro mentre lei abbasso lo sguardo, le stringo le mani incitandola a guardarmi <<anche quando volevo toglierti la maschera e tu mi hai bloccato le mani con le tue...>> continuo guardando l'intreccio che formano ora <<quel brivido che mi ha attraversato...sì...beh non mi era mai capitato con nessuna...ho avuto una sensazione strana per tutto il tempo e quando...>> tossisco per mandare giù il nodo che mi si è formato in gola...forse non dovrei rivelarle tutto questo, forse non dovrei darle queste certezze...non dopo aver scoperto che fare l'amore con me era l'obiettivo che si era prefissata ancor prima di uscire di casa...ma non voglio mentirle, non più <<quando è andata via la luce...io...io ho immaginato fossi tu...ho immaginato che fosse il tuo corpo quello sotto le mie mani...il buio pesto, l'alcol in circolo...il fatto di non averti vista in viso...mentre affondavo nel tuo corpo...in quello di una donna sconosciuta...immaginavo te, l'unica che avrei voluto e non potevo avere...l'unica cosa a tenermi ancorato alla realtà era quel profumo che mi invadeva le narici ma quando ho poggiato il viso sul tuo collo...quando volevo lasciarti un bacio nell'incavo lasciato scoperto dal vestito...l'odore della tua pelle credo sia una delle poche cose che non ho mai dimenticato in vita mia...pur non sentendolo da anni...sono rimasto paralizzato, col cervello che non connetteva più...non potevi essere tu, non potevi essere lì e la mia mente non poteva farmi certi scherzi dopo anni...>> termino mentre una lacrima fa capolino sulla sua guancia...sciolgo la mano dall'intreccio con la sua per asciugargliela...mi guarda indecisa sul se dire qualche cosa o meno...forse vuole dirmi qualcosa che non sa come potrei prendere ora come ora...<<Che hai preso prima?>> chiedo per smorzare l'attimo spostando lo sguardo verso il cuscino accanto al mio per farle capire a che mi riferisco...porta la mano sotto la federa chiara e ne estrae un papillon <<Noooo...>> riesco solo a dire esterrefatto mentre la vedo agganciarselo al collo
<<Ti amo...come non ho mai amato o amerò nessun altro>> mi rivela all'improvviso
<<Dimmelo di nuovo>> dico gustandomi ogni sillaba che lascia le sue labbra, anche se lei continua a fare la finta tonta facendo finta di non capire <<Che non amerai mai nessun altro come me>> insisto
<<No...perché tanto tu alla prima penserei comunque male di me..>>
<<Tu sei mia e basta...non riuscirò mai a cambiare 'sta cosa...no?>> chiedo vedendola scuotere la testa <<Intanto questo lo è...e me lo riprendo>> la tiro verso di me permettendo alle nostre labbra di unirsi come avremmo già dovuto fare <<Tu non sai quanto l'ho cercato quel coso...volevo usarlo per un video...>> e invece il video ce lo ha fatto lei...un giorno di questi dovrò recuperare tutte le cose di lei che mi sono perso, tutto ciò che ho volutamente evitato come la peste...o forse peggio...<<Pure? Ma davero? Ma poi 'ndo l'hai trovato?>>
<<Quando sei scappato via...la luce si è accesa...io l'ho trovato per terra...e l'ho conservato...comunque mi dispiace ormai è mio...>>
<<E tu cosa mi dai in cambio??>>
<<Tu cosa vuoi?>> chiede maliziosa, facendomi intuire le sue intenzioni per ricambiare il...chiamiamolo regalo...in realtà se l'è fregato...
<<Un'idea adesso ce l'ho...>> eh niente...me sa che nun se dorme <<era davvero il tuo profumo quella sera...eri tu...eravamo di nuovo noi>>.
Una mano leggera che passa ripetutamente dal mio viso ai miei capelli mi strappa dalle braccia di Morfeo...ma io c'ho sonno...però 'sti bacetti sulla guancia nun è che me dispiacciono...brava eh scendi sul collo...no, lì no che me pijano i brividi...e tu lo sai, stronza...infatti lo fai di nuovo...
<<Lo so che sei sveglio...>> sussurra al mio orecchio prima di prenderlo tra le labbra...sto per scostarmi, intenzionato a continuare il giochino che ha iniziato ma lei si scansa
<<Mmm...>> mugugno in segno di disapprovazione
<<Sono le dieci passate...>> mi informa lei lasciandomi un altro bacio all'angolo della bocca <<l'ora di alzarsi è passata da un po'...>>
<<Come le dieci passate!?>> esclamo sbarrando gli occhi e scattando a sedere
<<Mm mm...>> annuisce lei mostrandomi l'ora sul display del cellulare
<<Quello cos'è?>> chiedo vedendo un vassoio poggiato sul comò
<<La colazione...l'ho preparata e sono tornata qui...così non scazzi che ti svegli da solo...>>
<<Brava Mimma...>> sorrido tirandomela addosso...poggio le labbra sulle sue, in modo dolce...come se avessimo tutto il tempo del mondo...tempo che in realtà non c'è considerando che dovremmo essere a lavoro entrambi da un po' e che...oddio! <<Bes?>> chiedo staccandomi dalle sue labbra
<<Non l'ho ancora sentito...>> mi informa mentre prende il vassoio con tutto ciò che ha preparato...addento un cornetto dopo averlo scartato dall'involucro di plastica colorata...so' mejo quelli del bar...<<all'ora che mi sono svegliata lui era già in classe...magari dopo lo andiamo a prendere>> annuisco mentre le faccio spazio tra le mie gambe...è ancora nella stessa posizione, quando il cellulare sul comodino emette un suono, avviso che le è arrivato un messaggio <<forse è lui!>> esclama prendendolo...<<No, Tina...>>
"Sappi che ho mentito a mio nipote dicendogli che avevi chiamato me per sapere di lui...è rimasto male, ma potrei anche farmelo andar bene se nel frattempo hai ucciso Bellegrandi...te fornisco io l'alibi sorella" legge ad alta voce ridendo il messaggio che le ha inviato la sua amica mentre torna a mettersi comoda tra le mie braccia
"In verità l'ho ucciso..." le risponde immediatamente "ma non nel modo che auspicavi te" aggiunge appena vede che ha visualizzato
"Era troppo bello per essere vero!" invia la strega con una emoticon rassegnata
<<Ma te pare che je devi scrive pe' messaggio che avemo scopato?>> domando stranito...
<<I particolari glieli racconto appena la vedo...>> risponde maliziosa mentre mi lascia un bacio stampo e scende dal letto...poi dicono dei maschi!
Mi guardo intorno alla ricerca del mio cellulare...devo alzarmi se non voglio prendere sonno di nuovo...oddio, magari n'altra mezz'oretta penso sbadigliando...no, daje su...dovevo esse a lavoro già da due ore e più! Ma dove diavolo è? Continuando a sbadigliare senza sosta esco dalla camera, intenzionato ad andare a fare una doccia...resto intricato coi piedi in un tessuto scivoloso...pe' poco nun cascavo! Ma che cazz...
<<Amore attento!>> mi avverte la bionda che sta salendo di nuovo...ho capito ma te che cazzo lasci in giro!? <<Abbiamo lasciato tutto in mezzo ieri sera...>> dice abbassandosi e raccogliendo i miei pantaloni...mi passa il cellulare -ecco dov'era!- e poi si china di nuovo per raccogliere il famigerato vestito <<mi sa che devo portarlo in lavanderia...è tutto sgualcito...>> sostiene mentre lo guarda penzolare dalla sua mano
<<Piuttosto daje foco!>> affermo prima di entrare in bagno...vestito de 'sto cazzo!
<<Emmaaaaa ce la diamo una mossa?>> urlo dal salone non vedendola arrivare...Francesco mi ha mandato un messaggio poco dopo le nove ed io l'ho appena rassicurato che stessi arrivando e che avevo tardato a causa di un contrattempo
"E meno male che potevo sta tranquillo sul fatto che saresti arrivato presto" m'ha scritto con tutte faccine che piangono dalle risate...mica è colpa mia, legale rincojonito che nun sei altro, se te scordi i documenti che te servono sulla scrivania de l'altri!
<<Eccomi eccomi...!>> esclama raggiungendomi trafelata
<<Ma a 'sta camicia je so' saltati i bottoni?>> chiedo vedendo che l'indumento che indossa si può abbottonare solo fino a un certo punto...un certo punto che nun me piace pe' niente...
<<No...la scollatura è proprio così...>> mi informa prendendo una giacca e precedendomi all'esterno
<<È proprio così...>> ripeto tra me e me...
<<Sarà meglio che chiami Tina...per sapere di Bes...>> dice prendendo il cellulare dalla borsa e portandoselo all'orecchio dopo aver inoltrato la chiamata...mi porto una mano alla fronte mentre varco il cancello, Bes mi ha mandato un messaggio col buongiorno ma poi per rispondere subito a Francesco non gli ho più scritto...e questa cosa non deve succedere, non mi piace <<Pulci...>> tiè vedila com'è tutta caruccia co' l'amiche sue...che c'entra che con me lo è di più e quando mi tratta male me lo merito?! Ma voi da che parte state? <<La revisione? Tina ma che scuse ti vengono?>> che revisione? Queste nun ce stanno bene de capoccia <<Ecco...che Mattia aveva un impegno alla Label è già più credibile, anche se quello conoscendolo mo che arriva oggi farà il terzo grado a tutti!>> e tutti je diranno che io ero impegnato...nun se permettessero de fa allusioni che è 'n attimo a licenzià tutti <<Ma ti pare che mi dimentico di lui?>> che ci dimentichiamo...ci...non mi...<<È che ci siamo addormentati tardissimo...era l'alba...sì...sì...vabbè ora siamo in macchina per andare alla Label...ok, allora appena lo sento dico che mi hai chiamata tu per rassicurarmi...perfetto...che vuol dire che non torna a pranzo? Mo me sente...che c'entra che io non l'ho chiamato? Sì, ma non può arrabbiarsi così...vabbè tanto te lo difenderesti sempre e comunque, sì sì ok...>> ecco, chiudi che me devi spiegà che sta a succede che sei tutta agitata...<<Tinaa! Grazie...>> sorride chiudendo la telefonata...
<<Mbè?>> chiedo appena rimette a posto il telefono
<<Tina ha accompagnato Bes a scuola, ha detto che non lo abbiamo chiamato perché lei ha chiamato prima me e che stamattina io dovevo portare la macchina a fare la revisione e tu avevi un impegno alla Label. In tutto ciò lui non torna per pranzo...>>
<<S'è 'ncazzato!>> sorrido e spengo il motore...annuisce aprendo lo sportello...<<E speriamo de trovallo 'n impegno pe' quanno ariva se no quello me fa 'n pezzo che stoppate!>> rido scendendo anch'io...
<<Ci vediamo dopo amore...>> dice la bionda guardandosi attorno circospetta prima di lasciarmi un bacio stampo ed entrare nell'edificio...vabbè che ho detto discrezione, però così me pare esagerato! Che era quel contatto misero? Bah...questa è clausura, non discrezione!
<<Ma buongiorno!>> sussulto portandomi una mano al petto...tacci tua Francè! <<Pensi di arrivare tardi domani mattina? No, no...non credo...>> mi percula ricordandomi la telefonata di ieri sera...eh ma tu non sai tutto quello che sto a passà io da ieri caro mio!
<<Sì...è che...ho avuto un contrattempo...>> mi giustifico...ve rendete conto? Io che me devo pure giustificà co' questo! Ah ma la colpa è tutta de quella sciroccata!
<<Che è successo?>> lo guardo <<Il contrattempo dico, che è successo?>> mi chiede
<<Ma possibile che nun se possa ave' 'n po' de discrezione qua dentro? 'Namo a lavorà, su!>> blatero precedendolo all'interno dello stabile...come te lo spiego il contrattempo?! Tsè!
<<Ah, ecco i documenti che mi servivano...!>> esclama prendendoli dalla scrivania appena mettiamo piede nel mio ufficio <<Mi ha chiamato quella ragazza...amica di Monica...>> annuisco prendendo posto sulla mia poltrona <<è tutto ok, mi ha anche mandato un fax con la modifica...ora si può decidere la data d'uscita...>>
<<Sì...si potrebbe annunciare durante...quand'è che ha quel dj-set qua a Roma?>>
<<Mercoledì...>> sospira
<<Eh...lo dimo mercoledì al dj-set...>>
<<Perfetto! Allora quando arriva Chicco più tardi decidiamo per l'uscita...poi volevo dirti che ci sarebbe una collaborazione in programma...molto in forse...>>
<<Di che si tratta?>> chiedo
<<In pratica l'altro giorno è venuta una dell'etichetta di Emis...>> inizia a spiegarmi mentre io aggrotto le sopracciglia <<dice che rappresenta l'etichetta e che è venuta qui perché ha sentito il pezzo in radio...quello de Bes co' la major...e vorrebbero fa 'na cosa simile con qualcuno de qui...>>
<<Non mi piace quell'etichetta...>> dico
<<Non ti piace chi c'è a capo di quell'etichetta, anche se non ho mai capito precisamente il perché...>>
<<Non è importante...>> decreto non volendo rivivere di nuovo il ricordo del mio amico che crede a 'na mezza squinzia anziché a me...
<<Famo scrive 'n altro pezzo a Bes? Killa nun je aveva detto che 'na volta de queste sonavano 'nsieme?>> si è vero...però nun me sembra che sia necessaria 'sta cosa
<<Questa quando torna?>>
<<Non me l'ha detto di preciso...me ne occupo io, tranquillo...>>
<<Francè me devi dì qualcosa? Te sta troppo a cuore la faccenda...>> indago
<<Diciamo che la tipa in questione è 'na gran topa! Ma io mi sacrifico per il bene dell'azienda!>> ehhh come no! Te sta a spuntà l'aureola, guarda!
<<Tu te ricordi di Monica, vè?>> sorrido
<<Certo che sì...ma gli occhi sono fatti per guardare...>> allude <<e là da guardare ce sta, avoglia se ce sta!>>
<<A Casanova vedi d'annattene va! E famme sapè come va con questa...professionalmente!!>>
<<Ovvio Presidè!>> ride chiudendosi la porta alle spalle...e i documenti so' rimasti sulla mia scrivania! Professionale proprio!
<<Mario è arrivata quella persona con cui dovevi parlà!>> dico entrando nella saletta dove stanno provando quei due...il musicista fa una faccia stranita
<<Io? Ma forse te stai a sbaglià Brì, io nun aspettavo ness...>>
<<Io ti dico de sì...>> insisto
<<Ma te sto a dì de no...te sarai sbagl...>> mazza oh un disegnino ce vorrebbe
<<Sì, c'è quella persona con cui dovevi parlare dieci-venti minuti...sta giù...vai...>> lo esorto accompagnandolo verso la porta e chiudendola, lasciandolo nel corridoio ancora con lo stesso piglio interrogativo sul volto
<<Che succede?>> chiede la bionda che ha perfettamente capito che non volevo altro che un attimo di intimità con lei
<<Niente perché?>> sorrido
<<Mi sembrava una scusa quella con Mario...>> replica stando al gioco
<<Io? Che dico cazzate così a buffo? Ma te pare!?>> mi guarda con un'espressione eloquente <<Che era quel mezzo bacetto de prima che manco a diec'anni?!>> chiedo arpionandole i fianchi e tirandola a me
<<Tu dici sempre che dobbiamo essere discreti...>> risponde con tono da maestrina mentre poggia le braccia sul mio petto...le mie intanto scendono verso la parte bassa della sua schiena, oltrepassandola...
<<Eh ma così è troppo...>>
<<Eh ma te le mezze misure non le conosci...>> continua mentre gioca a far avvicinare le nostre labbra, spostandole appena c'è una minima possibilità di contatto
<<Infatti no!>> esclamo prima di far unire le nostre labbra invadendo la sua bocca
<<Matti...>> cerca di dire nel bacio <<Mattia...>> ripete staccandosi leggermente affannata <<non possiamo fare così...!>> no? E chi lo dice? <<Tu devi andare di là e lavorare...>> aggiunge saccente
<<Sì, ora vado...>> rispondo incurante continuando a reclamare le sue labbra
<<Daiii...>> ride
<<Mi stai rifiutando bionda?>> chiedo fingendomi indignato
<<Esattamente...vai di là, vai...hai pure cacciato Mario porello...pensa se davvero sta vagando per l'atrio alla ricerca di questa fantomatica persona...>> ride ancora
<<Ma figurati, ha capito!>> cerco di giustificarlo...oddio nun me pareva tanto partecipativo stamattina, ma vabbè <<Vado a vedere...>> continuo lasciandole un altro bacio <<magari trovo pure qualcuna che me vole...e nun se lamenta...>> faccio il melodrammatico peggio de Bes
<<Ma chi te se pija!>> la sento dire ridendo mentre chiudo la porta...nun me sembravi così restia stanotte Mimma!
<<È a casa di Elisa e dopo suo padre lo accompagna qui...io non capisco perché deve farmi incazzare in questo modo...nessuno gli ha dato queste libertà oggi...>> indovinate chi è!? Sta facendo tutto 'sto monologo mentre sposta cose dalla scrivania per poggiare un vassoio e due bottigliette d'acqua...ma che ore so'? Mazza quasi le due...me so' messo a vedè col manager de Chicco le possibili date d'uscita del disco...tutta la burocrazia per le piattaforme digitali, gli instore e me ce so' perso...<<ah ma quando torna mi sente! Non ha risposto a nessuna delle mie chiamate e pretende pure d'aver ragione...>> in realtà anch'io gli ho fatto una chiamata a cui non ha risposto ma mica me so' messo a fa tutta 'sta manfrina!? Intanto sta togliendo l'involucro del vassoio e scopro che all'interno ci sono delle pizzette a taglio, dei supplì e qualche altro sfizio...e la vita sana? Ultimamente sta ad annà proprio a put...a Putignano...ce siete mai stati? Molto carina...organizzano 'n bel Carnevale <<ma tanto sempre qua deve tornà...do' vuoi che vada? Intanto non uscirà per il prossimo decennio! Niente Playstation...niente calcetto...e non ti azzardare a difenderlo sa'!>> esclama puntandomi i tovaglioli con fare minaccioso...grazie Mì, c'avevo proprio bisogno de 'n pranzo in relax!
Sto uscendo dall'ufficio del manager di Tis per assicurarmi che abbia avvertito James per mercoledì, il quale mi ha rassicurato dicendomi che è tutto a posto, quando sento la voce di Bes provenire da una delle salette...possibile che sia arrivato e non sia passato da me?
<<Beh 'nsomma? Arrivi e nun me chiami che è 'sta novità?>> domando entrando nella stanza dove vedo che è con uno dei musicisti...uno dei migliori qui dentro a dir la verità, una di quelle persone che si mette al servizio della musica perché vive di essa
<<...Scusa...ti ho visto impegnato...e poi stamattina ti ho scritto ma non mi hai risposto...così...>> e poi t'ho chiamato ma nun m'hai risposto te! Ma non mi sembra il caso di iniziare questo giochetto a scarica barile...intanto il mio telefono vibra per un messaggio...niente di che, la compagnia telefonica che mi avvisa dell'offerta prossima al rinnovo
<<E beh nun potevi entrà lo stesso? Questa è colpa delle cazzate che te dice tu' madre e pure de quelle che fa lei...che me fanno sbroccà>> ok che sono stato io a dire di volere riservatezza, e sempre io a cercare di limitare al massimo i contatti con lei qui dentro...beh ultimamente manco tanto...ma non condivido assolutamente il discorso che ha fatto a Bes, non voglio che lui si rapporti diversamente con me solo perché sto con sua madre e qui dentro potrebbero pensare chissà cosa...Bes è entrato qui quando neanche sapevo chi fosse, per le sue qualità...per il talento innato che ha...non di certo perché è il figlio di! Che poi, se proprio volessimo fa 'sto discorso, nun sarebbe Emma il genitore che potrebbe influenzare il suo percorso qui dentro...
<<Mi dispiace capo...che abbiate discusso ieri>> niente, avrà battuto la testa e manco in modo leggero
<<'Namo va...se pijamo un caffè prima che te pijo a pizze>> dico facendogli segno di seguirmi immediatamente fuori, alzando la mano in segno di saluto verso l'altro ragazzo che mi sorride e mi fa un occhiolino <<da quand'è che me chiami capo?>> mi informo...non ci voglio credere che quel discorso del cazzo di Emma l'ha fatto cambiare totalmente nel modo di comportarsi con me
<<Non sapevo come comportarmi davanti a loro...cosa vuoi che sappiano>> beh certo, perché invece te pare normale che me cazzi perché nun t'ho risposto al messaggio...nun fa 'na grinza! Questo è bipolare...uguale alla madre oh...per non dire lunatico...
<<Loro non hanno bisogno di spiegazioni e tu puoi comportarti come vuoi quindi...nun lo fa più>>
<<Ok capo>> ma 'na botta 'n testa a te ogni tanto nun te ce vorrebbe?! Gli chiarisco che non ho risposto perché ieri è stata una giornata terribile...spiegandogli solo di Carlo...non mi sembra il caso che sappia del nostro...ehm, incontro...nel guardaroba di un locale spagnolo durante una festa con decine di invitati, magari mentre lui era a casa con la babysitter...e lui giustifica sua madre attestando la veridicità del fatto che voglia solo aiutare Luisa...
<<Lo so...solo che io oltre al fatto che nun ce la faccio a pensarli vicini...non conosco nessuno e mamma ha detto che eravate in Spagna quando conoscevate qualcuno che potesse aiutarlo con la galleria>>
<<Sì...siamo stati qualche anno a Barcellona...te l'ho detto! Guarda che nun c'aveva nessuno a Barcellona>> mi ripete...lo so, nessuno tranne me...ma questo nun te lo posso dì!
<<Lo so...nessuno tranne Adriano>>
<<Che ha lasciato poco dopo>> eh chissà perché... <<Perché ama suo figlio più di chiunque altro al mondo>> ceeeerto! E perché, dopo avemme scopato nel guardaroba, ha capito! Boccaccia mia statte zitta!
<<Hai scritto 'na cosa nuova?>> chiedo per evitare di pensare ancora a quella serata
<<Sì ma niente di che>>
<<E perché qualcun altro che non sono io l'ha letta prima di me?>> che nun capiti mai più perché io devo sapè tutto e, soprattutto, lo devo sapè prima de tutti l'altri!
<<Perché non c'è stato il tempo>>
<<Vabbè tanto nun ce vai più a dormì fori...così vedemo>> avemo risolto subito...
<<Ma daje me so tanto divertito co' le zie>> le zie? Vado in apnea per un paio di secondi, fortuna che impegnato com'è a pensare a chissà cosa non se ne rende conto! In teoria solo una sarebbe tu' zia...cioè in teoria lo sarebbe anche l'altra...però tu non lo sai, a dire il vero neanche io lo so...ohhh fanculo! Una canzone familiare, pure troppo familiare, interrompe i miei pensieri filosofici...
<<Oh cazzo 'sta canzone>> eccola là, al di là del vetro della saletta di fronte a noi, la matta che me incasina le giornate...sta a cantà di nuovo quella canzone che non inciderà mai...non prima di passare sul mio cadavere almeno...ma tanto la faccio fori prima!
<<Ma che sta a cantá?>> ehh...fattelo spiegà da tu' madre che sta a cantà...anzi no, meglio che nun te dica che l'ha ispirata...poro me! Mi passo le mani sul volto, 'sta canzone è 'na sofferenza...e poi a Mario chi cazzo je ha detto che la po' sonà!? <<Noo ma sta cosa nun se po' sentì, tu nun je la poi fa cantà e piuttosto quelli??>> c'avemo pure i pischelli appoggiati al vetro con la bava alla bocca...ma questa se rende conto de le cose che sta a fa...de che scatena a cantà quella cazzo de canzone?! <<Brì...'sta cosa se deve chiarì...perché le hai fatto fa quella canzone?>> Io? Ma perché ogni volta che ce sta 'n casino pensate che la colpa sia mia? L'ha scritta lei, mica io! <<Ecco...non lo voglio proprio sapere che cosa l'ha ispirata>> ma infatti no! Eccola, ci ha visti e sta venendo verso di noi come una piccola furia
<<Tuuu...non fare mai più quello che hai fatto oggi>> vabbè Mì ma nun ce sta bisogno de esse così aggressiva co' 'sto poro pischello
<<Non ho fatto niente>>
<<Non mi...ci hai avvisato>> ecco, almeno ha imparato che deve parlare al plurale!
<<Nemmeno voi a me>> Bes, nun te impuntà che quella se 'ncazza de più...te nun esci di casa per il prossimo secolo ed io vado in bianco per tutto il millennio! Non mi sembra si possa fare...
<<Avevamo degli impegni>> eh, c'ha ragione...confermo...'n sacco de impegni...sulla parete adiacente alla porta del bagno...nel letto...pure nella saletta prima 'na mezza cosa ce poteva uscì...Bes le risponde che pure lui era impegnato...<<Bes>> replica la bionda con un tono che quasi sono scattato anch'io sull'attenti
<<Tranquilla tanto non andrà a dormire fuori per il resto del mese>> intervengo mettendo fine alla diatriba tra le lamentele di Bes <<Così la prossima volta penserai ad avvisarmi...o a rispondere a tua madre>>
<<Ok...ma siete stati voi per primi a non avvisarmi>> in effetti...ci siamo svegliati alle dieci...e se fosse stato a casa? Nun ce voglio pensà...è pur vero che non sarebbe successo nulla di tutto ciò, neanche quella discussione, con lui in casa...
<<Hai ragione...per stavolta passi...la prossima vedi>> decido constatando che forse un po' di ragione ce l'ha
<<Dai un bacio alla mamma>> eccola là...fino a du' minuti fa me pareva la reincarnazione al femminile di Hitler
<<Maaaaa qua può passare qualcuno...ma poi m'abbracci dopo che hai cantato quella canzone...pussa via...>> bravo Bes, coalizziamoci contro la canzone...tanto nun esce uguale...<<Mattì vedi come falla sparì quella canzone>> dice guardandomi serio...
<<Amo diglielo tu che è bella la mia canzone>> ma nun me mettete in mezzo a me! Ehm...nun è che è brutta la canzone è che è meglio se la canti a me...solo a me...quando siamo noi due...e nessuno te po' sentì, oltre me ovvio!
<<Dije che nun se po' cantà 'sta roba...ma ce voi rovinà a tutti?>> continua Bes tentando di persuadere sua madre dal cantarla...la bionda, intanto, si è appoggiata al mio corpo...le sposto una ciocca di capelli...Bes te vorrei dì che questa c'ha ottime motivazioni...ma io non cederò, quella canzone non si incide
<<Ma è una canzone d'amore...Mattì diglielo>> mi guarda sbattendo le ciglia...in una promessa silenziosa di replicare al più presto ciò che l'ha ispirata
<<Io vado a suonà...me so' scordato l'insulina>> ci prende in giro il ragazzo andando verso una delle sale che utilizza di solito, mentre io apro la porta del mio ufficio spingendo la bionda all'interno...
<<Che ne dici se domani ci prendiamo una giornata per noi?>> siamo accoccolati sul divano, aspettando che Bes torni dall'allenamento di calcetto e lei sta facendo zapping da almeno dieci minuti non trovando nulla di interessante
<<E Bes? Già ieri ha dormito fuori...>> dice con un tono di voce strano...ma ti pare che voglia estrometterlo?!
<<Con Bes dicevo...salta scuola per un giorno...non mi sembra una catastrofe>>
<<E dove andiamo?>> chiede sorridendo guardandomi con una luce particolare
<<Boh...quando torna decidiamo insieme...che ne dici?>> chiedo lasciandole un bacino sul naso
<<Mi piace!>> sorride reclamando le mie labbra <<Ma non devi lavorare?>> domanda rabbuiandosi
<<Ho sistemato tutto oggi...poi domani è sabato, se ne parla lunedì...>>
<<Non voglio che trascuri le cose alla Lab...>> tenta di dire accarezzandomi una guancia perché sa già che 'sto discorso nun me va a genio
<<Ne abbiamo già parlato...so quello che faccio!>> affermo acido
<<Sì lo so...è che da quando ci siamo io e Bes non h...>> riprende cocciuta
<<Non voglio più sentire questo discorso, mi sembrava di averlo già detto...>> ribatto ostinato...
<<Mazza oh e io che credevo de trovavve avvinghiati da qualche parte!>> alzo la testa verso il ragazzo che è appena rientrato
<<Butto la pasta...>> afferma Emma alzandosi dal divano e andando a dare un bacio al figlio
<<Che succede?>> chiede lui guardando entrambi
<<Niente!>> esclama Emma un po' troppo frettolosamente per essere vero
<<Solo che tua madre si ostina a ripetermi quel discorso sul trascurare la Label da quando ci siete voi...sull'essere distratto e blablabla...>> dico ruotando il polso in aria, imitando il gesto che indica che sta a dì sempre le stesse inutili cose, per dare più senso alle mie parole <<Tranquillo!>> gli dico poi sorridendo, non voglio che pensi che una semplice e banale discussione...che poi neanche se potrebbe chiamà così...tra me e sua madre possa minare l'equilibrio che stiamo pian piano costruendo
<<Mamma ma nun è colpa nostra...è l'avanzare dell'età che lo rincojonisce...>> ride il disgraziato mentre io gli scompiglio i capelli spintonandogli un po' la testa
<<Nun te preoccupà...poi famo i conti!>> fingo di minacciarlo
<<Tanto me le fai passà tutte!>> eh, e dì de no! Mi fa un occhiolino e va a cambiarsi.
<<Bona 'sta pasta a mà!>> esclama riempiendosi la bocca
<<Sì, ma mangia piano!>> lo rimprovera lei
<<Hfo fafme!>> replica beccandosi un'occhiataccia dalla madre
<<Daje lascialo sta!>> sorrido guardandolo...me sembra un bimbo che vede per la prima volta del cibo
<<Difjelo Blì>>
<<Voi due!>> esclama minacciandoci con una forchetta che sposta prima in direzione dell'uno e poi dell'altro <<Non vi alleate contro di me!>>
<<A proposito de contro di te...mi volete dì perché prima stavate a discute?>> ci chiede dopo aver preso un sorso d'acqua
<<Te l'ho detto!>> rispondo
<<Sì ma perché avete ritirato fori il discorso?>> che impiccione che è oh! Guardo Emma sorridendo...glielo diciamo? Ma sì va <<Oh che so' 'sti sguardi? No no forse nun lo vojo sapè più>>
<<Abbiamo pensato una cosa...>> inizio a dire
<<Nun so' sicuro de volerla sapè...>> rido
<<Fai il serio! Te dispiacerebbe non andare a scuola domani?>>
<<Ehhh 'na cifra! Perché?>>
<<Volevamo passare una giornata tutti insieme...andare da qualche parte...>>
<<Daje! Figo! Dove?>> niente...s'è già gasato...respira almeno
<<Boh...dove vuoi te...non c'è un posto dove vorresti andare?>>
<<Ce devo pensà bene...se no con voi due rischio de fa la candela!>> Emma sbuffa indignata
<<Dai, su! Una cosa divertente...può venire anche Elisa se vuoi...>> propongo, per evitare di farlo sentire inadeguato
<<Dopo glielo chiedo ma dove andiamo? Mà tu che dici?>>
<<Per me è uguale...dove volete voi...>> sorride
<<Ma tipo un ristorante? Un pic-nic?>> tentenna Bes, non troppo propenso all'idea
<<Noooo qualcosa di figo!>> propongo io
<<Beh qualcosa di figo...io da piccolo quando stavamo qua sarei sempre voluto andà al MagicLand, ma mamma aveva paura a portarmici da sola...>> dice mogio volgendo lo sguardo in direzione di sua madre...una morsa mi attanaglia lo stomaco facendomi posare la forchetta nel piatto...se ci fossi stato saremmo potuti andarci tutte le volte che avresti voluto...però posso portarcelo ora, non sarà la stessa cosa ma meglio di niente
<<E Rainbow sia!>> decreto
<<Ma che davero?>> chiede incredulo con gli occhi che brillano...annuisco <<Grazieee Mattì!>> esulta alzandosi e venendo ad abbracciarmi...sta per scostarsi per il suo solito timore di prendersi troppa confidenza con me ma io lo trattengo stringendolo al mio corpo...cerco lo sguardo di Emma per farle capire neanche io so cosa ma è già di spalle che porta i piatti vuoti di là.
<<Mariella vole parlà co' te...>> dice Bes verso sua madre tornando in salone col telefono in mano <<o con lui...dice che è uguale...boh...>> quindi pure Mariella pensa che...Emma mi guarda <<OH?>> si stizza Bes che sta ancora aspettando che qualcuno prenda il telefono...scaccio l'aria con la mano facendo segno di passare il telefono a sua madre perché io non intendo rispondere
<<Mariella, buonasera!>> esclama prima di andare verso la cucina per parlare in tranquillità con la donna
<<Ma secondo te perché ha detto così?>> mi chiede Bes
<<Come?>> indago cercando di farmi dire cosa gli ha detto esattamente la donna
<<In pratica no, io stavo a spiegà ad Elisa de tutta la giornata fighissima che trascorreremo domani e a chiede se volesse venì co' noi, e lei ha chiesto a sua madre...io l'ho sentita dirle di passare il telefono a lei...io le stavo a dì de sta tranquilla che saremmo andati al MagicLand e lei m'ha risposto che era tranquilla su questo ma per sicurezza voleva parlà co' mamma o co' te...>> mi spiega
<<Cioè ti ha detto proprio o con una o con l'altro?>>
<<Te sto a dì de sì...ha detto Bes, non ci sono problemi, ma vorrei parlare con tua madre o con Briga...è uguale...così m'ha detto. Secondo te perché?>>
<<Beh credo perché sa che ormai sto qua...che sto con tua madre...>> tento di dare una giustificazione alla frase che la madre di Elisa ha detto al fidanzato della figlia
<<Sai che ha ancora conservati un sacco di video vostri?>> mi informa cambiando argomento, almeno in parte...
<<Ah sì? Beh credo che anche su internet se ne trovino una marea...>> se penso a tutti quelli che ho visto all'epoca me sento male
<<No no! Giusto qualcuno...ho controllato quando volevo capì di te e mamma...>> hai capito il pischello! E perché queste hanno tolto i video? Nun se meritano niente, aò! E invece stamo insieme, bastava credecce per un po' di tempo in più...eh, sedici anni...vabbè le cose se fanno co' calma...ve ce sta bene che mo nun sapete ancora niente! Pure la madre de Nausicaa là...ha perso le speranze...eh signò, le ha perse troppo presto!
<<Tutto a posto...>> ci informa Emma tornando in salone <<domani andiamo tutti insieme al Rainbow>>.
<<Bri prendiamo una mappa? E una specie de guida per sapè quali so' le attrazioni in modo più specifico? Ma voi non volete lo zucchero filato? Nooo pure le caramelle gommose!! Ma ve volete move!!>> io ve vorrei solo dì che semo arrivati da tre minuti precisi...quello nun se regola...Emma me guarda perché ovviamente la colpa è mia ed Elisa credo che stia facendo di tutto per far sì che le persone qui pensino che non si conoscono!
<<Bes con calma famo tutto...>> cerco di dire in modo tranquillo prendendo un respiro
<<Sì sì ma iniziamo a girà...a vedè...dai su, che lenti che siete!>> poveri noi...ma chi ce l'ha fatto fa <<Allora questi segnati rossi so' pe' coraggiosi ed ovviamente se li dovemo fa tutti!>> sentenzia mentre Emma ed Elisa si guardano terrorizzate <<Frutto dell'esperimento folle di alcuni scienziati pazzi che volevano lanciare l'uomo nell'aria per superare la barriera dello spazio e del tempo, la steam-machine riuscì talmente bene da scioccare tutti coloro che desideravano provarla. Il risultato ha creato uno dei launch coaster più divertenti d'Europa, capace di lanciare chiunque da zero a cento chilometri in 2 secondi! Shock è un viaggio spericolato alla ricerca del brivido, una corsa alla velocità della luce tra giri della morte, avvitamenti e ripide picchiate. Lasciatevi travolgere dalle forti emozioni della montagna russa più entusiasmante di MagicLand! Attrazione consigliata solo ai più coraggiosi>> inizia a leggere la descrizione della giostra <<direi di iniziare da questa...è di là, andiamo!>>
<<Io su 'ste cose non ci salgo!>> esclama Emma appena arriviamo sotto la giostra descritta da Bes
<<Io le faccio compagnia signora!>> si propone Elisa avvicinandosi a lei...fateme capì ce dovrei salì io?
<<Che fifone che siete! Vabbè Brì annamo!>> ehhh?
<<Bes ma abbiamo anche fatto colazione...>> tento di dissuaderlo
<<No, veramente hai detto che ce saremmo fermati al bar e poi te sei scordato!>> ah già! Guardo Emma in cerca di sostegno
<<Amore!>> esclama sorridendomi...le sorrido anch'io, brava Mimma salvami tu <<Di chi è stata questa idea fantastica?>>
<<M-mia...>> tentenno
<<E indovina chi sale sulla giostra?>> chiede retorica sorridendomi sadica
<<I-io?>> annuisce, grazie dell'aiuto!
Appena scesi il mio stomaco implora pietà...per fortuna siamo di nuovo coi piedi per terra, magari ci sediamo un attim...
<<Allora, prossima attrazione? Sotto la Torre del Serpente, nella Magic Street, vi sono stanze lugubri dalle quali provengono rumori raccapriccianti. Proprio da lì si accede nella Casa della Signora Demonia, la Dama Oscura, che una maledizione tiene costretta nella sua dimora, piena di mostri, spiriti maligni, anime dannate ed in pena che vengono tutti i giorni torturate. All'interno la Signora Demonia divide per stanza le sue anime a seconda del peccato capitale commesso, uno dei 7 vizi che hanno portato alla loro tortura: ira, invidia, lussuria, accidia, gola, superbia, avarizia. Fra di essi lupi mannari, zombie, vampiri, scheletri, mummie, cerberi e perfino esorcisti sono richiusi lì dentro, senza nessuna possibilità di fuggire. Tu ci riuscirai?>> ma se evitamo de legge 'ste cose prima de entrà nun è meglio? <<Certo che ci riusciamo, 'namo su!>> ma che s'è bevuto questo oggi? Un energizzante moltiplicato per cento?
<<Quali dei sette peccati capitali avrò mai commesso per meritarmi questo?>> mi lamento mentre facciamo la fila all'ingresso
<<Te devo risponde?>> mi prende in giro Emma...la guardo storcendo il muso <<Me sa che con la lussuria hai leggermente esagerato...ma giusto 'na 'nticchia!>>
<<Ah ah ah!>> me sto a crepà dalle risate proprio...
<<Invece de blaterà entrate!>> sissignore!
Nun potete capì che rumori strani là dentro e quelle cose che sbucavano all'improvviso mentre io dovevo fa finta de niente...gli scheletri...le catene...e quei cosi pieni de sangue...bleah...l'unica cosa positiva è stata la bionda avvinghiata al mio braccio che nun s'è staccata 'n attimo!
<<Siete pronti a superare la prova di coraggio alla quale la strega Mystika vi sottoporrà? Rinchiusa nei boschi per la sua cattiveria si diverte a giocare con i poveri viaggiatori che hanno il coraggio di attraversare il suo bosco di alberi dai mille tentacoli. Le radici, piene di rovi, prendono vita e scaraventano i coraggiosi per aria fino a lasciarli nel vuoto da 72 metri d'altezza in pochi secondi. Una visione celestiale: al di là della foresta, delle montagne vedrete Roma prima di sentire il vuoto che vi risucchierà verso il terreno. Solo i più coraggiosi torneranno a toccare terra, senza urlare troppo...ecco Brì questa fa pe' noi>> ma pe' noi chi?
Fermateve 'n attimo tutti che qua fra poco me moro...oh io c'ho n'età! Nun se ponno più fa 'ste cose! Avete idea de quanto siano alti 72 metri? 'Na cifra! Dateme 'na bombola d'ossigeno, du' sali minerali, 'n integratore...qualcosa de quello che ha preso oggi Bes...qualunque cosa, ma stoppateve!
<<Andiamo al castello di Cagliostro? È laggiù! Qui dice perderete la percezione del tempo e dello spazio, inizierete un viaggio vorticoso, buio e inaspettato...>>
<<Bes però adesso potremmo anche farne una più tranquilla!?>> si lamenta sua madre
<<Ok...>> dice mogio <<tipo quale?>>
<<Non so...non c'è una ruota panoramica?>> domanda la bionda mentre Elisa sorride approvando
<<No, la ruota no...>> mi lamento io, mentre Emma mi guarda stranita
<<Mentre voi decidete io ed Elisa prendiamo le caramelle!>> esclama lasciandoci la mappa, mentre si dirige al chiosco di fronte a noi
<<Perché no?>> domanda Mimma mordendosi un labbro...le passo il pollice sulla bocca per evitarle di continuare quel gesto
<<Se io e te andiamo sulla ruota...verranno anche quei due, e non con noi, ma in un'altra cabina...vuoi stare sulla ruota panoramica con me col pensiero di Bes con la fidanzata chiusi in un'altra da soli?>> mi guarda sbarrando gli occhi spostando ripetutamente la testa da un lato all'altro <<Brava amore!>> esclamo lasciandole un bacio sulla testa.
<<Perché non facciamo l'ultima e poi andiamo a pranzo?>> propongo appena tornano vedendo che s'è fatta 'na certa
<<Ok, vediamo...>> dice Bes riaprendo la mappa <<Huntik, il più grande videogame d'Europa in 5D che vi lancerà in un viaggio a spasso nel tempo alla ricerca dei Talismani, gli Amuleti Magici che racchiudono il potere dei Titani! Salite sul vostro vagone, indossate gli occhiali 3D, impugnate la pistola laser e poi siate pronti a sfidare Trigrifoni, enormi Minotauri, Coccodrilli Guardiani fra templi, castelli e tetre caverne ed orribili creature. Il destino del mondo è nelle vostre mani>> ci guarda <<daje questa se po' fa tutti insieme!>>
<<E Huntik sia!>> acconsente sua madre
<<Dajeee!!>> esulta con le mani in aria <<Preparateve a perde!>> nun cambierà mai!
<<Questo è stato carino vero?>> chiede Emma rivolta ad Elisa che fa sì con la testa...ve credo, sull'altre mica ce siete salite voi!
<<Dove andiamo a pranzo?>> sto per dire che vedo un ristorante proprio lì di fronte, ma ovviamente lui... <<Ah eccoli qui! Allora se potrebbe provà Al Belvedere che è una pizzeria con forno a legna in stile Art Decò che si affaccia sul lago, oppure questo Domus Aurea la dimora dorata di Re Artù e Ginevra ti attende per condividere le prelibatezze dei piatti...ah ma ce sta pure BocconDivino prova i nuovi Special Burger o il 4 Etti Burger, oppure il Doppio Hamburger per i coraggiosi. Non mancano proposte Light e dolci di ogni genere...ma io nun so sceglie...nun se potrebbero provà tutti?>>
<<Bes!>> lo ammonisco
<<Vabbè...allora a quale andiamo? Ce sta pure quest'altro...in pratic...>>
<<A quello!>> decreto interrompendolo, avviandomi verso il ristorante più vicino...qualcuno je dovrà pure dà 'no stop!
<<BocconDivino...quello che stavo a dì io, infatti!>> scuoto la testa rassegnato, nun ce la posso fa!
<<Che dolce volete?>> chiedo rivolto un po' a tutti quando abbiamo finito i piatti che ci hanno portato...appena entrato mi ero un po' scoraggiato a vedere la fila alle casse stile McDonald's, ma un ragazzo all'ingresso ci ha spiegato che potevamo accomodarci in una sala adiacente e ci avrebbe serviti un cameriere...ovviamente con tempi di attesa leggermente più lunghi, ma tanto oggi non siamo di corsa...
<<No, per me no...>> dice Elisa
<<Che dolci ci sono?>> chiede la bionda appoggiandosi al mio braccio per sbirciare sul menù che tengo tra le mani
<<Sentite...mentre voi prendete il dolce, noi...potremmo farci un giretto qua attorno?>>
<<Sì, ma state attenti e non vi allontanate...>>
<<Grazie!>> sorride raggiante prendendo per mano Elisa che abbassa timidamente lo sguardo
<<Ci vediamo fra mezz'ora qua avanti...>> dico mentre loro già stanno uscendo, Bes mi fa ok con la mano...
<<Come mai siamo diventate di mentalità così aperta e cediamo subito?>> la prendo in giro poggiando il menù mentre aspettiamo che il cameriere venga a prendere l'ordinazione dei dolci
<<Perché non mi hai dato neanche un bacetto da stamattina...non lo fai quasi mai quando c'è Bes...>> si lamenta mettendo su un broncio adorabile...in effetti è vero, evito -o almeno ci provo- i contatti troppo espliciti con sua madre quando c'è lui presente, perché anche se so che ormai ha accettato la nostra relazione e lo vedo anche abbastanza contento di questo...so che comunque gli danno fastidio certi atteggiamenti, insomma è sempre sua madre, non credo che riuscirà mai a vederla scambiarsi effusioni con un uomo, neanche con me...
<<E lo vorresti qui, con tutta la gente che c'è nella sala?>> dico mentre lei inizia a guardarsi intorno
<<Uff!>> sbuffa poggiando i gomiti sul tavolo e le guance sui pugni chiusi
<<Stasera recuperiamo tutti i bacetti Mimma...>> le sussurro all'orecchio vedendola arrossire e sorridere sorniona...
<<E quello che ce fa qua?>> si chiede Bes ad alta voce mentre stiamo seduti al bar aspettando che Emma ed Elisa tornino dal bagno...sono stati di parola, mezz'ora ed erano di ritorno
<<Chi?>> chiedo guardandomi intorno per capire se ci sia qualcuno di nostra conoscenza...mi indica una persona col mento...strizzo gli occhi per mettere a fuoco meglio la figura che mi sta di fronte <<Quello è un amico de James...se occupa de musica...come lo conosci?>> possibile che questo conosca tutti?!
<<Seh amico de James!>> ride lui con un ghigno
<<Sì...se chiama...aspè...>> cazzo ce l'ho sulla punta della lingua
<<Se chiama Daniel e tutto po' esse tranne che amico de James damme retta a me!>> esclama saccente
<<Perché? Io l'ho incontrato una volta in un locale...dove stava pure tu' m...>> cazzocazzocazzo
<<Dove stava pure mamma! Che novità!>> mi guarda male
<<Vabbè ce stavamo a frequentà!>> dico con fare innocente
<<Me stavate a pijà pe' culo!>> puntualizza lui...che permaloso però! <<Comunque quello è il tipo co' cui stava a uscì zia Tina!>> mi riferisce
<<Usciva con Tina?>>
<<Siii...ti ricordi quando stavo a casa col tutore e te m'hai lasciato co' zia? Quella volta che t'ho fatto quella chiamata strana...pe' ditte che zia stava ad annà in pizzeria co' uno>>
<<Ah sì mi ricordo, quando stavo a casa de Fulvio perché Fra m'aveva cacciato dal set dello shooting de...>>
<<De uno dei ragazzi della Label immagino...!>> dice guardandomi male <<Sappi che sto a fa finta de niente perché nun me voglio rovinà la giornata!>>
<<Daje, dimme de Daniel...>>
<<Che te devo dì? È uscito co' zia Tina per un periodo...è lui quello dei messaggi per cui hanno scazzato a Pasqua...>>
<<Ma che davero?>>
<<Te sto a dì de sì!>> insiste <<James non lo sa...oh nun te fa scappà niente! Comunque zia Tina ha chiuso tutto...dice che fa schifo come uomo...>>
<<Ma te tutte 'ste cose come le sai?>> nun è possibile che questo sappia i cazzi de tutti
<<M'informo!>> esclama con tutta l'immodestia di cui è capace facendo spallucce e portandosi la cannuccia alle labbra, prendendo un altro sorso di Coca-Cola.
Stiamo tornando a casa finalmente...mazza oh è stancante passà la giornata alle giostre! Qualcuno ha fermato me ed Emma per foto e autografi mentre Bes rosicava de brutto, finchè una ragazzetta non l'ha riconosciuto e lui s'è preso tutte le confidenze del mondo...infatti ora ha qualche problemino con Elisa. Li spio dallo specchietto retrovisore scoprendo che si guardano entrambi di sottecchi, ma rimangono fermi nelle loro posizioni convinti entrambi di aver ragione. Qualcuno si è stupito di vederci insieme ma, per ora, tutti sembrano bersi la storiella che io sono semplicemente il capo del figlio di Emma...nun ce stanno più le stolker de 'na volta!

📝Siamo al 90...capitolo...e nonostante problemi di coordinazione/tempistica siamo ancora qui 😅...speriamo che anche questo capitolo vi piaccia e con l'occasione vi ringraziamo per seguirci ancora con lo stesso entusiasmo nonostante tutto!

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