Se sedici anni fa riuscivo ad essere più forte perché mio figlio aveva bisogno di me, stavolta non riesco a trovare nessun appiglio che mi tiri fuori dal baratro in cui sono finita a causa della sua mancanza. È inutile prendersi in giro, mi manca...mi manca tutto di lui...farei qualsiasi cosa per vederlo tornare qui con me e con nostro figlio, ma non posso far finta che niente sia cambiato, che lui sia sempre lo stesso...non posso evitare di pensare al fatto che ormai ha di nuovo la sua vita da single, che conduce senza ovviamente portarmi alcun rispetto. È solo grazie a questo pensiero costante se riesco a mantenere un margine di dignità e affrontarlo quotidianamente con freddezza, finta indifferenza...quando lo incontro la mattina perché ha deciso di venire a prendere suo figlio quasi tutti i giorni per portarlo a scuola, o quando alla Label si ostina a volermi salutare creando un dialogo a cui io non partecipo quasi mai...C'ho provato in tutti i modi a far finta che potessi nuovamente far a meno di lui...ma non ce la faccio...non ci riesco...provo ad ignorarlo ma ogni volta che lo vedo vengo assalita da una forza incontrollabile che mi porta a comportarmi in modo del tutto diverso da quella che sono...
Il capo stamane aveva talmente fretta da non poter aspettare mio figlio come al solito in casa, no certamente doveva aspettarlo direttamente nel cortile...perché lui quando deve fare il ragazzino lo sa fare benissimo...ma quello che non sa è che anche io so farlo benissimo se voglio...e stavolta me sa che voglio davvero!
Ma da quanto tempo è che non faccio una seria spesa? Se consideriamo tutte le volte in cui io e Mattia ci siamo persi nei meandri del Carrefour, e se consideriamo vere spese solo quelle che facevo da sola...è 'na vita in pratica che in questa casa non si compra ciò che serve davvero...tipo legumi...pasta...piselli...cereali...ecc...oggi visto che Mario non c'è e che mio figlio mi ha detto che aveva intenzione di rimanere a pranzo a casa di Federico per fargli compagnia, ho deciso di andare all'Esselunga che si trova sull'Anagnina, quello grande per intenderci e fare rifornimento di tutto...soprattutto delle barrette di cioccolato che durante la notte faccio fuori senza ritegno, nascondendo a mio figlio le prove di quanto sua madre sia più immatura di Bridget Jones
<<Ehi Miss Brown>> oddio che paura...tacci tua Emis m'hai fatto prende un colpo
<<Emilià ma 'n attimo de delicatezza no eh? Tutti così voi rapper>> anche perché pure mio figlio c'ha 'sto vizio
<<Hai ragione...sarà per questo che tutte le mie donne mi mollano>> ma come? Si doveva sposare questo!
<<Scusami e le nozze?>> gli chiedo sconcertata
<<Annullate...la mia fid...ex fidanzata ha detto che non se la sentiva...non era pronta>>
<<Pronta con te o in generale?>>
<<Se m'ha mollato...credo che l'idea di sposarsi con me le facesse alquanto strano>> ma povero Emiliano, ma una può tirarsi indietro un mese prima del matrimonio? Io boh
<<Mi dispiace...ma davvero...tanto>> lo abbraccio perché nei suoi occhi vedo quella delusione che vedo nei miei ogni mattina quando mi guardo allo specchio e mi ripeto che in fondo me la sono cercata, che è colpa mia se mi succede tutto questo e se tutto questo mi fa così tanto male
<<Tu invece? Ancora a fare bizze con quello che se crede 'sto cazzo?>> ecco appunto
<<Abbastanza...ci siamo lasciati di nuovo>> lui alza gli occhi al cielo come se sapesse che prima o poi sarebbe successo <<ha pensato nuovamente male di me su un determinato argomento ed è finita come è successo in passato>> adesso il suo sguardo è cambiato...ha capito che la situazione non è così semplice, e che non si risolverà così facilmente come al solito
<<Azzo...niente quell'uomo non accenna a migliorare...ma vedendoti Emmina bella nun je posso dà torto...e credimi non sai quanto mi pesi questa cosa>> sorride nella speranza di far sorridere anche me <<senti andiamo a mangiare qualcosa al ristorante qua? Vorrei raccontarti una cosa>>
<<Ma ovvio che sì...oddio però aspetta...e se dicono che me so' fatta il toy-boy?>>
<<Vorrei ricordarti che il tuo ex ha la mia età...Brown>> effettivamente mica c'ha tutti i torti <<in ogni caso...vorrà dire che faranno flotti di articoli sul fatto che sono passato dalle teenager alle milf, il problema è tuo!>> mi fermo indignata per come mi ha soprannominata e gli do una gomitata
<<Niente da fare siete tutti stronzi!>>.
Sono passate circa due ore da quando io ed Emiliano ci siamo seduti a questo tavolo e non pensavo minimamente che quello che voleva raccontarmi mi avrebbe scossa così tanto. Il mio amico mi ha rivelato una cosa su Mattia che non pensavo lui fosse in grado di fare, o almeno non a quello che considerava uno dei suoi fratelli artistici. Secondo il racconto di Emis, il motivo per il quale i due non si parlano più interrompendo drasticamente la loro amicizia è dovuto al fatto che Mattia si è passato una ragazza che in quel periodo il mio amico stava frequentando...anzi della quale si era innamorato e dalla quale secondo me non si è mai ripreso! Non vorrei credere alle sue parole, anche perché finora sono sempre stata certa che il mio amore non avrebbe mai fatto una cosa simile ad uno dei suoi amici...ma la situazione così come me l'ha esposta Emis sembra essere alquanto drammaticamente chiara...lei stava uscendo dalla sua macchina toccandosi le labbra...in quel periodo Mattia era abbastanza libero di sollazzarsi con chiunque gli piacesse o gli faceva due moine...quindi essendo così vulnerabile al fascino femminile, non posso escludere del tutto l'ipotesi legittima del rapper che ho di fronte a me.
<<Quando hai provato a parlarne con lui, come si è difeso?>> come minimo si sarà offeso perché non gli ha creduto
<<Ha fatto finta di essere indignato per non aver avuto fiducia in lui>> ecco appunto
<<È tipico di lui...tu lo sai però che c'è la probabilità che non sia andata del tutto così?>> non sono ancora del tutto convinta dalla totalità del racconto perché mancano un sacco di elementi che potrebbero farci capire di più, se solo lui li avesse cercati
<<Lo so, ma anche il modo in cui ha preferito chiudere invece di chiarire, scusa tu come lo vedi?>> su questo non c'ha mica tutti i torti...di solito Mattia tende a dimostrarti che c'ha ragione lui e che sei tu quello nel torto...se si fosse sentito accusato di qualcosa che non ha commesso avrebbe fatto fuoco e fiamme per discolparsi e poi avrebbe probabilmente fatto l'offeso fino al momento in cui la controparte, resasi conto dell'errore inflitto al povero e indifeso Bellegrandi, avrebbe dovuto rimediare con delle sentite scuse!
<<Hai ragione...probabilmente l'avrei vista anche io come te...'nsomma è un bel casino...>>
<<Ormai è andata...comunque uno di questi giorni devo passare all'etichetta sua perché voglio conoscere 'sti tizi con i quali devo collaborare...proporgli una collaborazione con qualcuno di cui voglio scegliere personalmente la barra e poi voglio salutare tuo figlio, lo trovo ve'?>> di trovarlo lo trovi, anche se penso che se suo padre ti vede con lui sarebbe capace di spaccarti la faccia
<<Ovvio che sì, ci trovi anche me se è per questo...>>
<<Brown non ti sarai troppo brigatizzata?>> mi chiede vedendo quanto sono cambiata
<<Non credo sai? Ti ricordo che sono Emma Marrone...sono una queen...e voi siete solamente dei rappettari che dovrebbero implorarmi per collaborare con loro perché io sono ovunque>> entrambi scoppiamo a ridere per via di questa mia scenetta modestissima e alcuni passanti ci scattano una foto incuriositi <<viè qua che ce dovemo fa 'na foto...>> ci mettiamo in posa davanti al mio telefono e scatto entusiasta una foto che pubblicherò a breve
<<Ma la pubblichi davvero?>> certo perché scattavo 'na foto al supermarket con lui per tenerla in galleria e non usarla per far schiattare a quell'altro?
<<Ovvio che sì, sennò come rosica quello...che domande>> lui mi guarda scuotendo la testa divertito
<<E poi te saresti quella che non si è brigatizzata eh?>> ma forse 'na 'nticchia guarda
"Non si può nascondere la realtà, che certe cose non cambiano, non serve poi dirselo"
Questa è la frase che accompagna la foto con Emis che ho deciso di postare su Instagram perché nonostante le mie premesse su "è finita" e "devo andare avanti" voglio vedere se riesco ancora ad evocare qualche sentimento di possesso nella mente dell'uomo di cui sono completamente e irrimediabilmente innamorata.
"Blondie domani si esce tieni la passera pronta" quando il telefono ha vibrato ho pensato ingenuamente che potesse essere lui...ma quando ho letto il contenuto del messaggio ho capito immediatamente di chi si trattava!
"Monicuccia ma Francesco in che stato si trova?" non oso immaginare come l'ha lasciato quel porello
"Agonizzante...così impara a fare l'idiota con le ragazzine" ecco io avrei dovuto imparare di più da una come lei...molto di più...anche se devo dire che con Mattia non mi usciva male la parte della 'bambina cattiva', a lui piaceva così tanto quando la facevo.
Il citofono è impazzito, non si ferma...ah ma lo so io chi è che si è attaccato al pulsante perché non è riuscito ad entrare all'interno del recinto a causa dell'inavvertita modifica dei codici del telecomando a infrarossi del cancello automatico. Chi poteva essere secondo voi?
<<Bes non c'è...>> gli dico dopo aver finto di non sapere chi fosse...che senso ha che entri in casa mia se nostro figlio non c'è?
<<Questo è quello che dici te!>> sì certo Briga...ma credo sia meglio che torni a casa, queste sceneggiate non servono più a nessuno <<Apri perché altrimenti nun me stacco de qua...e te piazzo un casino che manco t'immagini...>> se potessi guardarmi ti accorgeresti di quanto sto tremando dalla paura...quando gli ribadisco che Bes non è in casa e che quindi è meglio che se ne vada, lui ripiega sull'eventualità di andare a prenderlo per dirgli quello che io ancora non gli ho detto. Quando usa questi mezzucci mi chiedo come ho fatto a innamorarmi di lui!
<<Fai schifo a fare questi ricattucci da due soldi...>> non voglio che pensi che mi piego ad ogni suo tentativo di spaventarmi ricorrendo a nostro figlio e lui mi ribadisce che non l'avrebbe mai fatto...questo è solo un suo modo per mettermi con le spalle al muro...come sempre
<<Nun c'hai nient'altro da dirme?>> che te devo di'? Dopo quello che ho saputo oggi penso di aver completato il quadro che avevo dell'uomo che sei diventato durante gli anni in cui siamo stati lontani...per cui no, non devo dirti nient'altro
<<Ah no? Volemo parlà de quello che è successo ieri...o del video nuda che volevi girà?>> sta urlando in modo confuso cose che non capisco, di quale video sta parlando? Dove avrei girato nuda io? <<O de quella foto del cazzo che hai postato su Instagram? Eh? De che vuoi parlà? De tutti i modi che stai a cercà pe' famme esaurì, eh?>> ah quindi stai impazzendo come fai impazzire me ogni volta che ti vedo con una donna che non sono io, ben ti sta! <<Che t'ha detto quello eh? Dimmelo! Che t'ha detto?>> mi strattona verso di lui costringendomi a guardarlo sperando di infondere in me la necessità di rispondere a quella miriade di cose che sta blaterando da quando è entrato qui dentro...provo a dirgli che non è necessario che sappia le mie cose personali, che non sono cose che lo riguardano quando lui non mi lascia il tempo di dirglielo e rilancia...<<Nun t'azzardà a di' che nun me riguarda...nun ce provà...>> quando si dice la libertà di parola
<<Mi ha solo dato spiegazioni sul perché la vostra amicizia sia finita...>> dovrei spiegargli che in realtà non sono nemmeno io del tutto convinta che la versione di Emis sia veritiera nella sua totalità, dovrei dirgli che non voglio credere al fatto che ha così tanto colpevolizzato Carlo per essersi innamorato di me, quando lui per un rapporto fugace con una donna che non era nemmeno importante nella sua vita, ha messo a repentaglio la sua amicizia con una persona che conosce da un'infinità di tempo! Dovrei dirgli tutto il resto ma non lo faccio lasciandolo crogiolare nella rabbia che ha coltivato in questi minuti verso di me per non avergli chiesto spiegazioni <<Non ho bisogno di spiegazioni...ti conosco...lo so che ci sei andato co' quella...>> in realtà non lo so, ma voglio vedere come si difende...o se nella peggiore delle ipotesi lo ammette...
<<Sì ce so' annato co' quella e anche con un sacco de altre donne...vuoi esse la prossima, eh?>> non c'è andato...lo vedo nei suoi occhi, anche se in questo momento per farmela pagare sarebbe capace di dirmi che si è scopato l'intera squadra femminile di basket <<O hai già trovato uno...?>> è ancora geloso di me...mi sente ancora sua...e questo mi provoca una sensazione nel corpo che non riesco a controllare...le sue mani mi toccano le gambe ed io non voglio fare niente per fermarle nonostante gli chieda di farlo ripetutamente...il contatto della sua pelle con la mia mi provoca un senso di benessere che provo solamente con lui...Gli dico di nuovo di smetterla con la bocca...ma non vorrei mai che le sue mani smettessero di toccarmi <<Non vuoi essere una come tutte le altre? L'hai detto te ieri sera...una qualunque...>> le nostre labbra si uniscono come ieri...e stavolta non ce la faccio a chiedergli di andarsene, di starmi lontano...mi manca il suo modo di baciarmi, mi manca il suo respiro affannato mentre cerca di non lasciarmi il tempo di respirare...di parlare...e di pensare...le sue mani nel frattempo mi toccano ed io provo a cercare di resistere al bisogno che ho di spingermi incontro alle sue dita che premono sulla parte più sensibile di me, ma le sue labbra sul mio petto non me lo permettono...qualcosa deve averlo turbato, qualcosa inerente a ciò che è successo ieri è riaffiorato nella sua mente al punto da costringerlo a spingere le sue dita ancora più a fondo dentro di me...non vorrei dargli la soddisfazione di sentire quanto mi è mancato sentirlo dentro di me, il fatto che non voglia spogliarmi mi fa intuire quanto lui sia ancora arrabbiato con me per via del mio rifiuto...l'ho capito dal modo in cui mi guarda mentre si apre la cerniera dei suoi pantaloni...dal modo in cui afferra il suo membro e lo dirige deciso verso l'apertura tra le mie gambe...Mattia...amore mio...Dio quanto mi sei mancato...<<Mattia non c'è...non più...>> eccola la risposta che conferma tutti i miei pensieri più negativi su questo nostro amplesso...derivato dalla rabbia, dalla passione...dalla sua voglia di punirmi...che lo porta a spingere ripetutamente dentro di me, senza frenarsi...senza godersi il momento...solamente per dimostrarsi che si tratta solamente di un rapporto occasionale, con una donna qualunque...e non di fare l'amore con la donna che ama...quando gli chiedo di aspettare...tra vari gemiti che mi escono dalla bocca, lui stringe i denti contrariato dalla mia richiesta...e alza la mia gonna sui fianchi per riuscire ad afferrarmi meglio dalla vita...il suo sguardo è cattivo ma nello stesso tempo intenso...sono sicura che vorrebbe dirmi quanto mi odia, quanto è deluso da tutto quello che gli ho detto ieri...ma io sono così felice di sentirlo di nuovo dentro di me, che non riesco a pensare a nient'altro che non sia lui...e così entrambi veniamo travolti da un orgasmo che abbiamo rimandato fino allo stremo, che stiamo odiando più di noi stessi...ma che non siamo riusciti a resistere dal provare. Non voglio che pensi che mi aspetto chissà cosa da questo nostro rapporto, anche perché nonostante il suo sguardo sia leggermente più luminoso rispetto a quando è venuto qui...so benissimo che è arrabbiato con me...ancora...so benissimo che non vuole cambiare di una virgola la sua posizione nei riguardi di quella che è stata la nostra storia, i nostri progetti sul futuro...e tutto il resto...quindi non ha senso che io mi faccia prendere dai sentimentalismi
<<Beh...allora puoi andare...>> gli dico a bruciapelo dopo esserci rivestiti e lasciandolo senza parole...infatti mi chiede cosa intendo con questa frase...<<Ho detto che puoi andare...risparmiati pure tutto il discorso sul fatto che non cambia niente, che non significa niente, che avevi solo una necessità fisica che magari qualcun altra non ha soddisfatto, e che le cose stanno esattamente come prima...>> il suo sguardo ritorna nuovamente cupo per colpa delle mie parole che non fanno altro che spingermi verso una direzione di non ritorno, verso una guerra in cui so benissimo che sarò io a perdere...
Il campanello che suona mi avvisa che qualcuno ha deciso di venire a trovarmi, qualcuno che non sapeva che cazzo fare visto che l'unica cosa che vorrei fare adesso è piangere e disperarmi nel bagno...come quando avevo ventisei anni e ho scoperto che il mio fidanzato mi tradiva. Mi alzo a fatica e vado ad aprire sperando che non sia nessuno con cui devo trattenermi dallo sfogare il mio dispiacere per quello che è successo oggi. Butto un occhio allo spioncino e vedo una massa di capelli azzurri...
<<Si può sapere perché devo sapere le cose che ti riguardano da altri e non da te?>> urla Tina da dietro la porta...io la apro immediatamente e abbraccio la mia migliore amica senza lasciarle il tempo di dire nient'altro...e lasciandomi andare a quei singhiozzi che lei conosce bene
<<Ti rendi conto che cosa mi ha detto? Ti rendi conto??? Visto che il discorso te lo sei fatta da sola...io posso andare...io posso andare?? Ma brutto stronzoo>> urlo senza freni mentre mi soffio il naso sopraffatta dalle lacrime
<<Sì me rendo conto...ma io te l'ho detto sempre che è uno stronzo...sei te che nun me credevi...in ogni caso...pure te nun ce sei annata leggera con lui eh>>
<<Ma che gli avrei dovuto dire eh??>> insomma abbiamo scopato sul tavolo di una cucina...senza dolcezza...con tanto odio...il suo odio...perché io invece lo amo più di me stessa <<Cosa avrei dovuto dirgli? Cosa? Che mi distruggo ogni giorno per via della sua assenza? Che non riesco a pensare ad avere un rapporto con nessuno che non sia lui?>>
<<No per carità...è già abbastanza egocentrico e megalomane quel tizio, che ci mancava solamente che tu gli dicessi 'na cosa simile...però di certo dirgli...puoi andare...te lo potevi risparmiare, altrimenti poi non te puoi lamentà se lo vedi sollazzarsi con qualcuna>> cosa? Non posso lamentarmi??
<<Io gli spacco la faccia, altroché...>> lei mi guarda e sorride ormai rassegnata al fatto che non mi riprenderò mai da quel colpo di fulmine che mi ha fatto perdere la testa per Mattia
<<Per tutto il resto come ti senti?>> si riferisce a tutto quello che è successo con Daniel ed io mi rendo conto che di tutto quello che è successo l'unico momento che mi è rimasto impresso è quello in cui il mio amore mi ha salvato da quel pazzo. Il pensiero che lui sia arrivato in tempo è riuscito a farmi dimenticare quanto sia stato grave quello che mi è capitato
<<Bene...oddio ho un po' di timore che possa succedere di nuovo, ma sono sicura che con tutti quei cazzotti che gli ha tirato Mattia, non avrà la tentazione di riprovarci...in ogni caso ho un'idea per risolvere questa piccola problematica...>> chiamiamola piccola
<<Mi dispiace non averti dato retta quando mi hai detto che poteva essere pericoloso...ma se solo mi avessi detto tutto subito io...>> è mortificata per quello che è successo ed io lo capisco, anche in questo caso la colpa è mia...perché avrei dovuto dirle tutto, renderla partecipe di quello che in un camerino è successo sempre a causa di Daniel
<<Ehi...è colpa mia! Avrei dovuto dirtelo...solo che...ti vedevo così rinata all'inizio...non volevo che tornassi ad essere triste>> anche se come potevo pensare che lei potesse costruire qualcosa con uno come quello che ci provava con le mie amiche per arrivare a me?
<<Quello era uno psicopatico ed io che faccio tanto la figa non l'avevo capito...ha ragione James che dice che mi sono rincojonita co' gli anni>> sorride amaramente mentre due lacrime rigano le sue guance diafane
<<Come si è permesso quel negretto malefico?>> le dico ridendo per poi abbracciarla e stringerla a me <<Come sta lui?>>
<<Meglio, pare che la nuova cura di antibiotici stia facendo il suo effetto>> mi dice con lo sguardo ancora tanto preoccupato per il suo amore
<<Sai quando Mattia ha preso a pugni quel pazzo...l'unica cosa a cui ho pensato era che non si facesse male...infatti ogni volta che lo vedo gli guardo le mani...Bes infatti si è accorto da solo che aveva le nocche rosse>> la preoccupazione che ha nei suoi confronti supera anche quella che ha verso di me <<e lui gli ha detto che fa boxe per sfogarsi un po'>>
<<Certo perché giustamente prima faceva boxe...io capisco che siete fantastici a farvi sgamare...ma che cazzo però...possibile che non riusciate a trovare delle scuse plausibili per il ragazzo? Io boh!>> ora che ci penso...mica ha tutti i torti, quando mai ha fatto la boxe questo? Però i primi tempi in cui ci siamo rivisti...andava ancora in palestra...correva...si manteneva in forma nonostante non ne avesse bisogno...per me è sempre stato perfetto così...ripensando a quella sera al ristorante in cui ci siamo scontrati, al momento in cui ci siamo baciati nel suo ufficio o quando a casa mia stavamo per fare l'amore sulla stessa isola che ci ha visti disperatamente odiarci proprio oggi...non riesco a fermarmi dal piangere di nuovo...<<Emma non fare così...dai...vedrai che passerà e chiarirete >>
<<Oh mà>> oddio non avevo previsto che mio figlio tornasse così presto...<<ohi che c'è?? Che è successo??>> provo a cercare di placare i miei singhiozzi...ma quando lui si avvicina a me abbassandosi sul divano per cercare di capire cosa mi affligge...vorrei dirgli tutto adesso, vorrei spiegargli tutta la verità sperando che mi capisca...ma adesso non ce la faccio...lo abbraccio nascondendo il viso nell'incavo del suo collo e mi lascio coccolare dalle sue carezze...sotto lo sguardo amorevole di Tina che sorride nel vederci così uniti...e che decide che è arrivato il momento di lasciarci soli.
<<Insomma me vuoi di' che è successo? Hai litigato con Mattia?>> che gli dico adesso?
<<No è che...avevamo così tanti progetti...e poi ci sono un sacco di cose che...che...>> che dovrei dirti ma non posso figlio mio
<<Che dovresti dirmi ma non è il momento giusto per farlo?>> rimango gelata nel sentirlo parlare in questo modo...ha la stessa capacità di suo padre di leggermi nella mente
<<Come ho fatto a farti così intelligente?>> gli dico sorridendo
<<Ah non lo so...anche perché non me pare, da quello che m'hai sempre detto, che mio padre lo fosse...e se proprio dobbiamo dirla tutta pure te nun me pari proprio 'sto pozzo de scienza>> ecco...momento tenerezza finito
<<Io sarei la tua mamma...giovanotto>> replico offesa
<<Ehhh...che se comporta peggio de 'na quindicenne...ma puoi soffrì così per un uomo? Piuttosto perché non parlate seriamente da persone adulte quali siete anagraficamente e che fate finta di non essere?>> non so se prenderla come un insulto o come un complimento...complimento mio figlio? Naaaa
<<Hai ragione ma tu non sai quanto è difficile farlo ragionare...>> quello me odia profondamente
<<È la cena di ieri che ti ha fatta stare così ve'?>> la cena di ieri...il nostro incontro di oggi che però tu non devi sapere
<<Sì...anche...però tu non c'entri niente>> provo a dirgli quella che è una mezza verità
<<Mi dispiace...non avevo messo in conto il fatto che ti potesse fare così male questa cosa...>> come potevi metterlo in conto se è la cosa che desideravi di più?
<<Ma no amore...è che mi mancava così tanto cenare tutti insieme...che l'ho vissuta un po' male...>> sorrido e lo vedo ingoiare a vuoto un dispiacere proporzionale al mio
<<Anche a me>> ammette sincero <<avete litigato quando sono andato a chiamare Federico? Ecco perché se n'è andato?>>
<<Diciamo di sì...ma ormai non ha importanza...>> ma chi voglio prendere in giro?
<<Ma ti rendi conto di quello che dici??>> lo guardo confusa...non capisco il motivo del suo rimprovero <<Dici che non ha importanza invece torno a casa e ti ritrovo a piangere per lui...come fa a non avere importanza eh? Come?>> ha ragione...dicendogli queste cose non faccio altro che prendere in giro me...e lui
<<Non ha importanza solamente perché ho capito che non posso fare niente per fargli cambiare idea...in nessun modo...ed è meglio che lo sappia anche tu! Adesso vado a farmi una doccia e poi preferirei che tu andassi nella tua stanza a dormire...perché domani ho una giornata impegnativa e ho bisogno di riposarmi >> lo so che non dovevo trattarlo così, ma non mi piace che mi aggredisca solamente perché non riesco a risolvere il problema che affligge la sua e contemporaneamente la mia di vita...se non riesco a fare in modo che lui ritorni qui è per colpa di una verità che ho taciuto per troppo tempo...e se anche nel momento in cui lo saprà anche lui mi odierà a morte per quello che ho fatto...io non permetto a nessuno di mettere in discussione i motivi che mi hanno spinta a comportarmi così...a nessuno...nemmeno a mio figlio!
Odio svegliarmi arrabbiata con mio figlio...anche perché dovete sapere che mio figlio quando ci si mette è peggio di suo padre...molto peggio...sì, una volta da piccolo mi ha tenuto il muso per tre giorni a causa della gita scolastica...non voleva che lo accompagnassi, così io e Tina abbiamo dovuto prendere un albergo vicino al suo per controllarlo...per fortuna qui le gite non le deve fa...stiamo nella città più bella del mondo che devono partire a fare?
<<Ti vengono a prendere o devo accompagnarti io?>> gli dico mentre beve il suo latte...stamattina se l'è preparato da solo perché ovviamente c'ha il muso con me...il motivo? Per averlo spedito in camera sua dopo quello che mi ha detto impedendogli di mortificarmi più di quanto io non lo sia già
<<Entro alla seconda ora...>> mi dice senza degnarmi di uno sguardo
<<Perfetto...io torno a letto>> poggio la mi tazzina di caffè nel lavello, non gli chiedo altro...e lo lascio in cucina libero di finire la sua colazione senza la mia opprimente presenza.
Ho deciso che oggi non andrò al Label...inizialmente pensavo che ce l'avrei fatta a sostenere la mia situazione con lui sul posto di lavoro, ma vedendomi allo specchio e vedendo soprattutto il mio comportamento con mio figlio, non credo di essere pronta a sentire la sua voce...a guardarlo mentre fa il gentile con gli altri mentre con me invece continua a fare l'indifferente...no non ce la faccio, anzi forse è meglio che avvisi Mario di dirglielo in modo che non mi faccia storie come è successo l'altra volta!
"Mariotto non mi sento tanto bene oggi...ci vediamo direttamente lunedì"
"Ehi bionda...ma sicura che è tutto ok?" non è niente ok Mario...proprio niente
"Insomma...comunque non me la sento proprio oggi...ti dico solo che ho litigato ieri con Briga...e oggi con mio figlio" non oso pensare a come finirà questa giornata
"Daje c'è il lato positivo...te sei levata davanti i peggiori...tutti quelli che verranno dopo de loro saranno mejo" che scemo che è...in effetti ha ragione, per quante persone possono farmi incazzare nessuno sarà mai come loro...mai!
Dovete sapere che nonostante mi fossi ripromessa che sarei tornata a letto per dormire, ho passato la mattinata a farmi la ceretta, i capelli...passarmi lo smalto...le sopracciglia, insomma ho praticamente trasformato il mio bagno in un salone di bellezza solamente perché Monica mi ha ricordato che stasera devo accompagnarla ad un locale nuovo...a quanto pare deve far ingelosire Francesco che nel frattempo si sta ammattendo per sapere che fine ha fatto 'sta matta, e ovviamente lei ha pensato a me come accompagnatrice...come se io fossi nelle condizioni giuste per andarci...ma soprattutto come se fossimo delle amiche di vecchia data che decidono di andare a folleggiare insieme in nome dei vecchi tempi. In tutto questo è passato Cristian a trovarmi al volo, con lui ho potuto essere sincera come con mio figlio non potevo essere
<<Ma possibile che tu faccia tutti 'sti casini?>> ovvio la colpa è sempre mia
<<Vorrei vedere te alle prese con quei due...>> penso che una martire in confronto a me si sentirebbe 'n attimo in difficoltà
<<Ok...però fattelo dire...non azzecchi mai un tempo...non dovevi dirgli così a Mattia...lo conosci, sapevi che l'avrebbe presa male...>> in effetti sì, però...avevo paura
<<Poteva benissimo dirmi che non era così, come farebbe chiunque>> già...se non fosse che lui non si comporterà mai come farebbe chiunque
<<Oh ma ci si u ci fari?>> ma chiedilo all'amico tuo piuttosto
<<In che senso?>>
<<Nel senso che minchia sono sedici anni che lo conosci e ancora t'aspetti da lui cose che lui non farà mai>> vabbè non volevo mica che andasse urlando per tutta piazza Navona che mi ama...
<<Ma io...sì, hai ragione...sono io che ancora non ho capito>> è solo che vorrei che per una volta mettesse l'amore al primo posto nella sua vita...anche se non l'ha mai fatto, nemmeno quando eravamo felici, come fa a mettermi al primo posto adesso che mi odia?
<<Ci vuole tempo Emma...tempo al tempo e tutto si aggiusta>> c'avemo il nuovo Gandhi de Catania col furgone
<<Questa frase mi dice qualcosa...a te no?>> lo guardo sperando che non mi tiri fuori tutta la sua vecchia storia con Virginia che l'ha fatto tanto soffrire fino a prendere la triste decisione di trasferirsi nelle Filippine per un po' di tempo cercando di perseguire i suoi obiettivi lavorativi
<<No no...niente perché?>> andiamo benissimo!
<<Come mai non sei andato alla Label?>> dico vedendo mio figlio sul divano con il joystick tra le mani
<<Perché volevo sta qua co' te...che te dispiace?>> amore bello della sua mamma
<<No...però se mi avvisavi ti preparavo qualcosa di buono...>> mi avvicino a lui che cerca di capire quali pensieri mi stanno attraversando la mente
<<Ho già mangiato due pizzette a scuola...tu piuttosto non hai mangiato niente ve'?>> scuoto la testa in senso negativo evitando di guardarlo negli occhi...ma soprattutto omettendo il fatto che prima, quando mi stavo asciugando i capelli, ho avuto un giramento di testa assurdo <<Vuoi che ti preparo qualcosa io?>>
<<No amore...grazie...ma non riuscirei a mangiare niente comunque>> lo abbraccio stringendo la sua testa sul mio stomaco e posandogli un bacio sulla testa
<<Sei arrabbiata con me per Mattia?>> come potrei essere arrabbiata con te amore mio?
<<Assolutamente no...sono solo contenta che tu riesca a stare bene con lui...solo che mi dispiace se pensi che io non abbia provato ad andargli incontro...perché ti assicuro che ci provo sempre...anche...anche quando...sto così...>> non piangere davanti a tuo figlio...non davanti a tuo figlio...
<<Mi dispiace...>> mi abbraccia ed io mi godo le sue coccole anche perché di solito non è molto generoso in questo <<ma com'è che te sei fatta tutta bella oggi??>>
<<Niente dovevo uscire con Monica...ma...non credo di sentirmela...>>
<<Io invece penso che ti faccia bene uscire un po'...mica poi sta tutta la vita dietro a Bellegrandi...daje Brown vestiti su...che io devo controllà Elisina, che ultimamente la capisco sempre meno...>> ah ecco...lui deve andare a fare lo stronzetto in giro...ecco perché mi vuole togliere davanti...il mio piccolino
<<Sicuro? Va beh allora vado...ma tanto torno presto...mi raccomando Bes...non farmi stare in pensiero, lo sai che non sono tranquilla quando stai fuori casa...soprattutto adesso che...>> niente sono proprio idiota...
<<Adesso che...??>> eh mo te voglio cretina...
<<Adesso che non c'è Mattia>> lui mi sorride e mi dice di stare tranquilla perché non farà niente di strano, e tornerà a casa presto perché si sente troppo strano. Dite che devo fidarmi? Ma sì...dopotutto è un Bellegrandi, sa quello che fa...almeno spero.
Io mi chiedo dove l'abbia trovato 'sto locale Monica...si tratta palesemente di un night...uno di quei locali dove il mio...dove Mattia va quando deve farmi qualche dispetto, uno di quelli dove le donne ballano sul cubo vestite da jaguare, e gli uomini ti offrono cocktail pensando che basti un po' di alcool per farti abbassare le mutande. La musica è peggio di quella che si usava ai miei tempi quando io e le mie amiche andavamo a Trastevere per trascorrere con gli amici la serata...serata che io avrei passato come al solito a controllare il telefono aspettando come sempre un messaggio o una sua telefonata minatoria. Basta, devo smetterla di pensare a lui altrimenti 'sta serata si tramuterà in un inferno...
<<Ehiii non stare così...vedrai che ci divertiamo>> le sorrido certa che ciò che sta dicendo non si avvererà, almeno non per quanto mi riguarda...lei invece non è dello stesso parere infatti sorride a chiunque, si mostra agli occhi degli altri con carisma...briosità...e allegria...tantissimi uomini si fermano a guardarla con desiderio perché essenzialmente è davvero una bellissima donna, ma a pochi interessa cosa c'è nel suo cuore, quali sono i suoi desideri sul futuro...se vuole dei figli...una famiglia...sposarsi...il suo lui lo sapeva, Francesco sa quello che vuole Monica, Francesco ama Monica anche per il suo essere a tratti spietata come ogni buon legale divorzista...sadica per capire quali sono i limiti dell'altra persona...per capire se quell'uomo con cui si diverte nel suo letto è pronto a vivere la sua personalità anche fuori dalle lenzuola...ed è Francesco quello che continua a cercare negli occhi degli altri, quello a cui sta pensando in ogni istante di questa serata in cui prova a divertirsi davanti alle sue colleghe, a quelli che conoscono la sua "leggerezza"...mentre nei suoi occhi continuo a vedere quello che vedo nei miei...
<<Quel tizio con gli occhi verdi...non fa altro che guardarti...perché non gli fai un sorrisino?>> perché secondo te quello s'accontenta del sorrisino? Poi c'ha pure gli occhi verdi...come...come nessuno lasciate stare...
<<Moni, io ho da poco chiuso la mia storia con chi sai tu...come posso pensare così rapidamente ad un altro?>> provo a farle capire la mia difficoltà nel cercare di non pensare all'unica persona alla quale continuo a pensare nonostante le luci soffuse e la musica a palla rendano difficile qualsiasi dialogo
<<Emma io ho capito quello che intendi, ma devi farti forza e provare ad allargare i tuoi orizzonti!>> non ci credi nemmeno tu tesoro a quello che stai dicendo
<<Tu dimmi una cosa...ma sei davvero certa che qualcuno qui...possa capire quello che hai dentro? Quanto ti manca lui?>> il suo sguardo per un attimo si ferma e i suoi occhi diventano lucidi...
<<Vuoi sapere a cosa sto pensando da quando siamo arrivate qui? Sto pensando che sono un'idiota che per anni si è raccontata la favola della donna che usa l'uomo come gli uomini hanno sempre usato le donne e invece alla fine si è ritrovata a star male per uno di quelli che ha sempre schivato! Che sono una cogliona ecco a cosa sto pensando...>>
<<Se ti può consolare è una vita che penso di essere una cogliona...e quando credevo di esserne uscita vedi che fine ho fatto?>> sorrido ripensando a quanto la vita sia stata beffarda con me...
<<Mi dispiace se ti ho portata qui...'sto posto de merda...pieno di tizi a cui interessa solo la fregna>> quando si dice la concretezza
<<Eh vabbè a noi che ce frega? Mica dobbiamo per forza dargli confidenza>> lei mi guarda confusa
<<Cioè tu dici che non dovremmo fargli vedere che ci stiamo?>> eh no...io direi de no <<Le mie colleghe penseranno che sono malata...'namo va...'sta luce m'ha fatto venì mal de testa...'sti cocktail fanno schifo...e me sta pure a venì fame>> scoppio a ridere sentendola parlare così...e capisco che in fondo sotto a quella corazza da donna che non deve chiedere mai...un po' psicopatica c'è un cuore grande di una donna un po' bambina che chiede solo di essere amata.
<<Ma tu sei sicura che vuoi andare da lui?>> me lo chiede uscendo dal pub in cui ci siamo rifugiate per mangiare un panino...prima di farmi entrare nella mia auto...
<<Più o meno quanto tu sei sicura del fatto che appena arriverai a casa dovrai trovare il modo di provocare Francesco...per spingerlo a parlarti>> sorride perché sa che sto dicendo la verità, così come io stessa so che non riuscirò a resistere oltre dal sapere quello che sta combinando quel pazzo...che ha postato una foto di due giacche sul letto chiedendo un consiglio ai suoi fans su quale delle due gli sta meglio per andare in discoteca...ma io lo faccio fuori stasera altro che discoteca!
Lo stronzo è ancora in casa perché vedo le luci accese dall'esterno, ma soprattutto sento delle voci...mo me sente...
<<E-mma!>> mica pensavi che venissi qua eh? Brutto stronzo che non sei altro!
I ragazzi appena mi vedono prendono la palla al balzo per andarsene, portando con loro i cartoni e le bottiglie della roba che hanno ingurgitato...in questa serata che a quanto pare hanno trascorso assieme. Quindi questo non è uscito e non aveva intenzione di uscire...eh no...sta con la tuta addosso...
<<Ciao Emmì>> sorrido ai nostri amici che mi guardano quasi con riconoscenza per questa mia improvvisata che deve averli sollevati da questo pesantone
<<Posso entrare?>> entro senza nemmeno lasciarlo finire di rispondere
<<Famme capì...e se io non avessi voluto?>> cosa? Questo non ha capito niente stasera
<<Ce dovevi solo provà>> proseguo la mia camminata fino alla sua camera da letto
<<Che te sei magnata Brown pane e coraggio?>> mi dice divertito dalla mia reazione <<Che stai a cercà?>> niente, non ti agitare che tanto a breve me agito io
<<Tracotanza mista alla stronzaggine...quello che te magni te da 'na vita>> mi appoggio al muro di fianco alla porta della camera che ho raggiunto con le braccia intrecciate <<non dovevi uscire?>>
<<Tu non stavi male?>> dice senza rispondermi e urlandomi come non mai
<<Qui le domande le faccio io...chiaro?>> alzo la voce avvicinandomi a lui
<<Col cazzo...ma tu pensi davvero de potè fa quello che te pare? Così...senza considerazione per me e per quello che m'hai fatto eh?>> Dio mio quanto è bello <<Me fai morì de paura...poi me scansi...cambi i codici del telecomando...scopiamo e me dici che non è successo niente...dovresti sta male pe' le cazzate che dici e invece esci co' chissà chi a fa chissà cosa...>> mi avvicino ancora di più a lui accarezzando la sua guancia completamente soggiogata dal suo sguardo arrabbiato su di me <<te nun poi...>> sta per dire qualcosa quando lo blocco posando un dito sulle sue labbra...
<<Shhh...non dire niente>> i suoi occhi fissano i miei per poi posarsi sulle mie labbra che sono ad un passo dalle sue <<mi manchi...tu non puoi capire quanto>>
<<Io...>> lo so quello che vuole dirmi...lo so ed è per questo che ho paura di sentire le sue parole...afferro la sua testa e lo bacio senza lasciargli il tempo di pensare, invadendo la sua bocca con la mia lingua che non fa altro che perdersi insieme alla sua come sempre con tutto il nostro amore...senza staccarmi dalle sue labbra lo tiro nella sua camera da letto...dove sul letto sono ancora poggiate le giacche che ha usato per farmi pensare che stesse uscendo...la sua bocca nel frattempo è scesa sul mio petto che viene costellato dai suoi morsi...all'improvviso si stacca da me e mi spinge per farmi stendere sul letto, il suo sguardo si posa sul mio vestito e si incupisce perdendosi probabilmente dietro pensieri insani che io, al contrario di ciò che pensa, ho fatto solamente con lui...non voglio che pensi niente che possa allontanarlo da me...così mi sollevo e lo trascino giù con me...sfilandogli la felpa della tuta e lasciandogli la libertà di spogliarmi come vuole mentre le sue mani percorrono il mio corpo che conosce meglio di chiunque altro...<<perché?>> mi sussurra con il fiato corto
<<Perché ho bisogno di te...di fare l'amore con te>> gli rispondo abbassando qualunque difesa davanti all'unico uomo che amerò più di me stessa
<<Per poi dirmi quello che hai detto ieri?>> non avrei mai dovuto metterlo di fronte a quella mia paura con quelle mie parole così assurde
<<Avevo solamente paura che lo facessi tu...>> abbassa lo sguardo consapevole del fatto che, per quanto era arrabbiato con me, la probabilità che lo facesse era davvero alta
<<Tu non lo sai quanto ti...>> lo so che mi odia...lo so...ma non m'importa...adesso m'importa solamente di lui...
<<È per questo che sono qui>> perché nessuno si amerà mai quanto noi...
<<E se io avessi avuto un'altra?>> lo sapevo che sarebbe arrivato a rilanciare, lo sapevo che avrebbe testato i miei limiti
<<Mi dispiace per te...perché è me che odi...me che vuoi così tanto>> la sua bocca s'impadronisce delle mie labbra di nuovo in modo famelico ed io provo un urgente bisogno di sentire la sua pelle sulla mia, così gli tiro la coulisse dei suoi pantaloni sportivi facendogli capire che non posso più aspettare...<<Briga...sbrigati...>>
<<Quanta fretta Brown...>> sorride nel constatare con mano quanta voglia abbia di lui...la sua mano sfiora il mio clitoride procurandomi il solito brivido...gli piace prendere il possesso del mio corpo passo dopo passo, è sempre stato vincente in questo...ma stavolta sono io che ho bisogno di sentirlo dentro di me...adesso...mi rotolo con lui e riesco a capovolgere le nostre posizioni...ora sono io sopra di lui, ora sono io che dirigo i giochi...
<<Me pare che anche tu non stia meglio di me...>> gli intimo sulle labbra prima di afferrare il suo sesso che preme contro il mio...lo bacio di nuovo impedendogli di dirmi qualsiasi cosa e muovo la mano velocemente...vorrebbe bloccarmi ma non ci riesce
<<Tu sei una...>> so anche questo Briga, è per questo che nonostante quello che è successo non riesci a smettere di amarmi, perché tanto lo so che mi ami...lascio la sua bocca seminando sul suo petto una scia di baci, per dondolarmi su di lui, facendo strofinare le nostre parti intime in un attrito che ci distrugge ad ogni movimento ondulatorio...<<levate 'sto coso...>> dice con voce rauca staccando il mio wonderbra e liberando il mio seno...<<che so' 'ste macchie rosse?>> non gli rispondo reclamando i suoi baci, voglio che rimanga con il fuoco dentro che deriva dal dubbio che io possa essere stata con un altro. Le sue labbra sfiorano le mie...la mia lingua cerca la sua...ma lui non ha intenzione di darmela vinta e guardandomi scende a baciarmi il seno ormai scoperto...mi mancavano da morire i suoi morsi, quelli che sanno di punizione...di lui...
<<Non farmi aspettare ancora...>> imploro che mi faccia sua adesso perché quella sensazione di vuoto al basso ventre mi sta distruggendo sempre di più
<<Dovrei farlo invece...dovrei farti impazzire per quello che m'hai fatto...per come m'hai fatto sta...>> il suo respiro è affannato <<ma non ce la faccio...me stai a fa morì...>>
<<Anche tu...amore>> mi ero ripromessa che non avrei utilizzato termini del genere ma con lui mi è uscito spontaneo, perché succeda quel che succeda lui sarà sempre il mio amore...quando entra dentro di me un urlo mi esce spontaneo...e lui ne approfitta per tornare alla posizione iniziale dove è lui a dettare il ritmo del nostro rapporto...
<<Con chi sei stata stasera?>> mi chiede mentre spinge dentro di me...<<Che hai fatto?>> non gli rispondo...ma gli lascio un succhiotto sul collo che possa parlare di noi...della nostra passione...e lui rincara la dose...<<Hai lasciato mi' fijo a casa p'annà a fa la stronza eh?>> se fa così non riuscirò mai a trattenermi...
<<Al massimo per andare dal padre...>> mi sollevo per arrivare alla sua bocca e baciarlo nonostante abbia bloccato i miei polsi ai lati della mia testa...
<<Dopo...dopo ne parliamo>> dice nella mia bocca per tornare a spingere sempre più velocemente, sempre più a fondo...<<ti voglio sentì...>>
<<Non...posso>> non so se Cristian è a casa, non gliel'ho nemmeno chiesto...
<<Puoi puoi...sennò te faccio gridà io>> vedendo la mia resistenza si alza dal mio corpo sollevando le mie gambe all'altezza della sua vita e spingendo ancora più forte...
<<Ahhh...>> un urlo mi esce spontaneo perché sentirlo così è meraviglioso, ripete il movimento incitandomi a fargli sentire quanto mi piace <<vieni qua...per favore>> non voglio solo un orgasmo da lui...voglio di più e lui lo sa...perché probabilmente prova il mio stesso desiderio <<amore ti prego>>
<<Stronza...ti odio da morire>> si rituffa su di me colpito dalle mie parole e dall'effetto che i muscoli della mia intimità hanno sul suo membro...<<giochi sempre sporco te...>>
<<Io non gio-gioco mai con t-te...>> quella sensazione di adrenalina che ci porterà al culmine del piacere inizia a crescere dentro di me un'altra volta...<<ancora...sìì amore...ancora...>>
<<Sìì? Gridalo...adesso...>> un'altra spinta...l'ennesima...la più forte di tutte mi fa scoppiare in un orgasmo che non riesco più a trattenere
<<Vieni...co-con me...ti pre-prego...>> gli chiedo mentre continuo ad assecondare quelle spinte per far venire anche lui, che mi segue in questa nostra eterna lotta contro il piacere.
Si accascia su di me senza dire niente...mentre il calore del suo nettare si diffonde nel mio ventre, con il viso su uno dei miei seni e con la mano accarezza il mio ombelico...in attesa che i nostri respiri ritornino regolari
<<Eri ingrassata tanto durante la gravidanza?>> dentro di me sorrido perché sapevo che mi avrebbe chiesto altre cose
<<No...il giusto...per un bimbo di quasi quattro chili>> pensavo mi facesse strano parlare con lui di Bes...invece no, mi fa stare meravigliosamente bene
<<Ha fatto storie quando gli hai tolto il ciuccio?>> che domanda è? Ovvio che sì...ha rivoltato tutto il palazzo
<<Se per storie intendi il fatto che urlava come un disperato che sembrava che io gli stessi facendo del male? Sì...fino a quattro anni...poi ha magicamente capito grazie ad un cartone che il ciuccio faceva venire i denti storti e quindi diventare brutti e lui ha deciso di non prenderlo più>> dovevate vederlo mentre mi diceva "mamma io devo essere bello...il più bello di tutti..." che ce volete fa? È pur sempre il figlio di Briga eh!
<<Com'era?>> ha bisogno di sapere...ed io ho il dovere di renderlo partecipe di quel passato che non ha potuto vivere per colpa mia
<<Come te...tutto quello che faceva o diceva era del tuo modo di fare e pensare...adesso forse è ancora peggio>> appena gli dico così si alza di botto dal mio corpo e si solleva allontanandosi <<ehi...aspetta>> gli afferro la mano per trattenerlo <<anche se non servirà mai...mi dispiace...davvero...e mi dispiace se ti ho fatto arrabbiare ieri>>
<<Tanto lo fai comunque...>> eh per te faccio solamente questo
<<Non sono mai stata brava a capire i tuoi tempi...sarà per questo se non sono...>> vabbè non ha importanza che glielo dica in faccia che non sono la donna giusta per lui tanto lo pensa già <<mi dispiace non aver capito quanto ti ho fatto male...>>
<<Perché hai creduto a lui senza chiedermi niente su quella storia?>> se io fossi stata al tuo posto nemmeno tu mi avresti chiesto niente Briga ma vabbè
<<Perché ero arrabbiata con te...ma non ho mai creduto che tu avessi potuto fare qualcosa del genere ad un amico...gliel'ho detto subito...puoi chiederglielo se vuoi...>>
<<Emis era un mio amico...quella io manco la conoscevo a momenti>> è sincero, l'ho capito ieri quando mi provocava sull'essere andato con altre donne <<tu perché avresti cambiato idea?>>
<<Perché...ti conosco...l'ho letto nei tuoi occhi...>> lui smette di guardarmi e torna vicino a me
<<Quando hai intenzione di dirglielo?>> prima di quanto immagini
<<Spero il prima possibile...non voglio mentirgli ancora e non voglio mettere te in una posizione scomoda con lui>> lui non ha colpe...io sì purtroppo
<<Io non sarò mai in una posizione scomoda con mio figlio>> arieccolo sulla difensiva
<<No...infatti tu sei il suo papà bellissimo, forte e onnipotente...tuo figlio vedrà solo questo di te e ti amerà quanto lo ami tu>> mi inginocchio davanti a lui coprendomi con il lenzuolo e lasciandogli un bacio sulla fronte e poi sulla guancia...respiro il suo profumo chiudendo gli occhi, in modo che quando sarò via da qui...lontana da lui possa rimanermi dentro più di quanto non lo sia già...i miei occhi si riempiono di lacrime e lui mi ferma prima che possa allontanarmi posandomi un bacio sulle labbra...le nostre bocche tornano ad amarsi più di noi, stringendoci in un nuovo vortice di passione che non riusciamo a contenere. Stavolta è diverso...stavolta stiamo facendo l'amore davvero...stavolta anche lui lo vuole...lo vedo da come mi accarezza il corpo...da come mi coccola...stavolta il nostro piacere non è solamente un orgasmo, è un addio...il nostro nuovo addio.
Quando apro la porta di casa mia, vedo che mio figlio si è addormentato sul divano che ormai da qualche sera è diventato il mio nuovo letto...si è messo con il viso sul mio cuscino quasi come se avesse bisogno di sentire il mio profumo...come quando era piccolino e io dovevo lavorare fino a tardi...al mio ritorno lo ritrovavo esattamente come adesso in attesa che io arrivassi e lo stringessi a me sul petto. Un sorriso mi scappa spontaneo nel vedere quanto sia cresciuto, sia fisicamente che mentalmente giorno per giorno sotto i miei occhi...ma allo stesso tempo sia rimasto lo stesso bambino che amava immensamente la sua mamma...Mi infilo velocemente il pigiama e lo raggiungo cercando di non pensare alla persona che ho lasciato all'interno del bagno di casa sua e che sicuramente, leggendo ciò che ho scritto sul post-it vicino al suo comodino accanto al letto, dove abbiamo forse per l'ultima volta fatto l'amore, non farà altro che coltivare il suo odio verso di me.
<<Sei tornata?>> mi dice stropicciandosi gli occhi quando sollevo la coperta per stendermi accanto a lui
<<Sì cucciolo...fai ninna che è presto>> annuisce e si avvicina a me in modo che io possa abbracciarlo e accarezzargli i capelli come quando era bimbo, come quando ero l'unica al mondo ad amarlo così tanto.
Quando si dorme con il cuore più leggero è vero che si dorme più pesantemente, sono le undici quasi ed io mi sono appena svegliata...mi giro verso mio figlio che stanotte ha deciso di dormire con me e noto che ha in mano il joystick che usava quando gli faceva male il braccio...
<<Amore buongiorno...tutto ok?>>
<<Non tanto...mi fa male il braccio mami...di nuovo>> mi confessa con apprensione...
<<Ma stai tranquillo a mamma...adesso ti do una bustina...ti metto la crema e vedrai che ti passa...tu però non ci pensare>> anche perché lo so io qual è il problema! Afferro il telefono e vado verso la cucina lasciandolo con un muso appeso che nemmeno un cagnolino di cavalier king...ed invio un messaggio all'unica persona che può risolvere 'sto problema
"Buongiorno, Matti scusa per l'ora...ti scrivo perché Bes ha di nuovo il dolore al braccio...ieri era molto giù...e stamattina è molto preoccupato per 'sta cosa...così mi chiedevo, sempre che tu non abbia altri impegni, se potessi stare un po' con lui...o magari portarlo con te...sempre se puoi, fammi sapere"
"Sto arrivando!" no ma grazie per aver ricambiato il saluto...per la risposta a tutto il mio discorso...io boh!!! Sono contenta però che leggendo il malessere di suo figlio abbia pensato di correre qui da noi...da lui...
<<Mammaaa la porta...ma se po' sapè 'ndo staiiii??>> mi urla dall'ingresso mentre io, che sto sotto la doccia, esco e mi avvolgo nell'accappatoio per capire quale sia il problema che gli impedisce di aprire la porta
<<Vaiii tuuu...>> anche perché potrebbe essere tuo padre e non è il caso che mi veda messa così, soprattutto dopo ieri...apro leggermente la porta che divide il bagno dall'ingresso e sentendo la sua voce provo uno stato di pace interiore...mi asciugo velocemente lasciando i capelli umidi...indosso un vestito fresco con una fantasia di cuori...e...no aspettate mi devo truccare un secondo, guardate qui ho dei trolley con beauty-case sotto gli occhi...ci mancherebbe che mi faccia vedere così disastrata...mi spruzzo un po' di profumo e stavolta li raggiungo davvero cercando di capire il motivo per il quale stanno ridendo così
<<Buongiorno>> sorrido contenta nel vederli insieme a ciarlare sul divano
<<Buongiorno Brown>> sembra tranquillo...speriamo
<<Mamma Mattia m'ha chiesto se posso andare a pranzo fuori...con lui...>> mi chiede quasi con il timore che io possa dirgli di no
<<Beh che problema c'è?>> non gli ho mai proibito niente con lui come potrei farlo ora?
<<Posso?>> il braccio ovviamente manco lo pensa più
<<Certo che sì...con Mattia puoi andare dove vuoi>> suo padre mi sorride mentre dico questa frase
<<E tu?>> ecco...lo immaginavo che si sarebbe preoccupato per me
<<Tranquillo io ho da fare un sacco di cose>> in realtà ho bisogno di risolvere un problema che mi affligge da giovedì sera e una persona, a parte tuo padre, può aiutarmi
<<Ok però guarda che te chiamo lo stesso perché voglio sapè se hai mangiato...me vado a vestì>> corre letteralmente nella sua camera lasciando me e Mattia da soli
<<Guarda che se vuoi venire anche tu non c'è problema>> anche se si tratta solamente di una carineria nei confronti della madre di suo figlio è stato carino a chiedermelo
<<Preferisco che stiate insieme voi due...da soli...Bes ha bisogno di te>> questa frase lo lascia senza parole...infatti annuisce senza avere il coraggio di guardarmi negli occhi
<<Perché non stai mangiando?>> gli interesserà davvero?
<<Ma non è vero...è Bes che si preoccupa>> metto a posto dei piatti dandogli le spalle evitando così di dover vedere le sue espressioni che ogni volta mi fanno salire il terrore che possa dirmi qualcosa di negativo
<<È vero invece...me ne sono accorto anch'io...stanotte>> dice sottovoce avvicinandosi alle mie spalle
<<Sei arrabbiato con me per il messaggio che...insomma per quello?>> mi riferisco al post-it che gli ho lasciato sul comodino prima di andar via da casa sua...lui scuote la testa negativamente <<Ho pensato che...insomma non volevo che tu...>> lui mi blocca posando una mano sul mio braccio e sorride
<<Lo so...ho capito...>> osserva il mio petto attentamente e tira leggermente su il bordo della scollatura <<hai ancora tutto rosso...>>
<<Chissà di chi è la colpa...>> rido nel vederlo quasi imbarazzato mentre mi guarda
<<Lo conosco almeno?>> quanto è scemo
<<No non credo...non frequenta i tuoi ambienti>> gli dico continuando questo gioco che sembra riportarmi indietro nei mesi
<<Ah no? E che ambiente frequenta?>>
<<Lui non sta mai in un solo posto...a volte sta in più posti contemporaneamente...un po' a casa...un po' in discoteca...un po' in giro>> torna a guardarmi negli occhi intensamente, divertito da questo nostro gioco
<<Addirittura! Ha pure il dono dell'ubiquità...quindi è uno che ci sa fare>>
<<Con chi vuole...e quando je pare...sì abbastanza...>> mi strofino le labbra pensando a quello che è successo tra di noi la sera prima e, vedendogli fare lo stesso gesto, anche lui credo sia dello stesso pensiero
<<Mamma allora noi andiamo>> ci giriamo entrambi verso di lui che viene verso di me fissando i simboli stampati sul mio vestito regalato dalla mia amica Antonella...<<i cuori? A cinquant'anni? Te nun stai bene...>>
<<Ma perchéeee quando ero giovane io c'era 'na canzone bella...dammi tre parole...sole cuore amoreee...dammi un bacio che fa parlareeeeee...è l'amore che ti vuole prendere o lasciare stavolta non farlo scappareeeeee>> canticchio il motivo di quella canzone vincente di una delle estati più spensierate della mia vita mentre loro mi lasciano uscendo dalla porta evitando così di doversi sorbire quella che ritengono sia una canzone terrificante
<<Ciao maaaa>> ma tu vedi questi!!!!!
Si vede che a casa della mia migliore amica è tornato suo marito...non ha stirato una camicia...stanno i piatti accatastati nel lavello...e soprattutto le bambine hanno campo libero sui muri della casa, per sfogare i loro fantastici attacchi d'arte! Sono venuta qui perché avevo intenzione di parlare con Fulvio per quanto riguarda la situazione di Daniel e del modo in cui vorrei che lui mi aiutasse a risolverlo senza coinvolgere Mattia, evitando così che possa compromettersi con quel poco di buono. Quando gli racconto nel dettaglio quello che è successo i miei amici sono quasi più sconvolti di me...Francesca nonostante sapesse già quello che è successo si è commossa nel sentirmi rivivere, con il mio racconto, quel drammatico momento...e così ha pensato che sarebbe stato meglio che io pranzassi a casa loro in modo da pianificare il da farsi...
<<Senti io direi che possiamo andare sotto casa sua...con ovviamente altri miei due colleghi...e gli facciamo capire che se si azzarda di nuovo fa 'na brutta fine>> mmm...non sono convinta che una minaccia fisica basti per traumatizzare un tipo del genere...devo puntare a quello a cui tiene di più...il suo lavoro...e il mio ascendente sulla major per cui lavora
<<Secondo me serve qualcos'altro Fù...>> rifletto...deve pensare davvero all'ipotesi che io possa farlo licenziare dall'azienda per la quale ha faticato tanto per venire assunto e per farlo ho bisogno che qualcuno simuli una sorta di mia richiesta...domani ne parlo con Francesco...anche se credo che qualcuno di mia conoscenza non sia molto d'accordo
"Hai mangiato?" che tenero il mio cucciolo che si preoccupa per me
"Che fai mamma? Mi manchi tanto mamma...anche tu tesoro, mi fa piacere che mi pensi" lo prendo in giro sapendo che a breve scazzerà come suo padre
"Mi manchi un cazzo...hai mangiato sì o no?" ecco 'na cosa simile
"Ma che sono queste parole con la tua mamma preferita?" rido e Francesca mi chiede con chi sto scrivendo per essere così divertita...
<<Se non è il padre chi po' esse?>>
<<Il fijo...ecco...annamo bene>> risponde la mia amica che sta finendo di mettere i piatti in lavastoviglie mentre Fulvio è andato a giocare con le gemelle
"Ma se sei l'unica che vordi' preferita?" ma tu vedi questo
"Perché ne avresti voluta un'altra? Sono molto offesa😡"
"Se tu non me dici se hai mangiato tra poco io ➡️🤬 e tu➡️🤕 " che vorranno dire 'ste faccette?
<<Che te mena...>> grazie Fulvio della tua comprensione, ma non stavi giocando con le tue figlie? Diamine so' tutti uguali in questa famiglia
"Non capisco questa terminologia moderna, comunque la zia ha preparato le lasagne al salmone quindi ho mangiato" gli invio inconsapevole del fatto che il filibustiere ha cercato conferma dalla zia di ciò che gli ho scritto
<<Guarda che è una cosa bella che si preoccupa per te...>> mi dice Francesca vedendo che ci sono rimasta un po' male per questa mancanza di fiducia da parte sua
<<Un po' meno che non si fidi di me, ma come facevo a pretendere che fosse diverso?>> Fulvio ridacchia sotto i baffi <<Un giorno di questi li faccio fuori tutti e due>>
<<Sì certo certo>> 'sti due da quando sono diventati così poco solidali con gli amici caduti in disgrazia?
"Brava mami...♥️😘" mi sciolgo immediatamente appena vedo quelle faccette bellissime scritte dal mio amore grande...e la mia amica ride insieme a me per quanto divento assurda quando si tratta di loro due.
La giornata a casa della mia amica è stata distruttiva...quelle bambine mi hanno distratta al punto di non farmi pensare nemmeno per un secondo a tutto quello che dovrei fare per gestire il mio futuro...di certo non mi hanno aiutata però a non pensare a Briga, anche perché le signorine mi hanno chiesto di aiutarle a fare i compiti, e voi mi chiederete che c'entra Briga con i compiti delle gemelle? Assolutamente niente se non fosse che entrambe hanno deciso di utilizzare il loro "zio altissimo...simpaticissimo...buonissimo e bellissimo" come oggetto del tema commissionato loro dalla maestra...che aveva come traccia "parla di una persona della tua famiglia...esponi le sue caratteristiche positive ed anche quelle negative, indica i motivi per i quali sei tanto legata e poi concludi con una riflessione personale o un consiglio che gli daresti per essere migliore". Inutile dirvi che 'sti temi sono stati uno strazio infinito! Non solo ho dovuto cercare di trovare i termini adatti per spiegare ad entrambe che vuol dire il termine tracotante, ma ho dovuto anche pensare solamente ai suoi lati positivi per rendere il tutto più comprensibile ad una bimba della loro età! Devo dire che ci sono riuscita piuttosto bene se oltrepassiamo il fatto che Francesca mi ha ripresa per aver suggerito alle gemelle di scrivere che è insopportabilmente pesante e che a volte ci si perde nei suoi occhi magnetici...vabbè cercate di capirmi sono ancora debole io!
Appena sono rientrata a casa ho notato le chiamate che mi ha fatto mio fratello...chissà che voleva dirmi per richiamarmi tutte queste volte...alzo la cornetta per richiamarlo quando dalla porta entra mio figlio con suo padre
<<Mammaaa...ah sei qui...>> appoggio il telefono sulla base e gli vado incontro, venendo attirata dalle due buste che ha in mano
<<Sono tornata da poco...che avete preso?>> guardo Briga con rimprovero
<<Ma niente...so' du' cosette!>> mi dice con finta innocenza
<<Bes...ma perché fai spendere soldi a Mattia? A proposito dimmi quanto hai speso>> faccio per prendere il portafoglio quando lui mi afferra il braccio bloccandomi
<<Non c'è bisogno...sono sciocchezze...>> mentre me lo dice il suo sguardo mi cattura totalmente e mi entra dentro come al solito
<<Va bene allora...non insisto>> anche perché ce tengo al mio braccio
<<Mà so' cose troppo fighe!>> dovreste vederlo quando acquista le cose con il padre...ha le scintille negli occhi...e del dolore braccio al braccio nemmeno l'ombra
<<Ne sono sicura...Briga ha sempre avuto i gusti particolari...una volta aveva le felpe con i polipi come quella che ti ho preso a Londra ti ricordi?>> faccio riferimento all'unica volta in cui un'azienda come la Octopus ha realizzato delle felpe "anniversary" per festeggiare i vent'anni della collezione di capi con i polipi che tanto piacevano a Mattia
<<Oddio davvero Brì??? 'Spe te la vado a prenne...te la voglio far vedere>> dice scappando di corsa nella sua stanza per cercare la famosa felpa e lasciandomi sola con lui
<<Tanto è come quella mia ve'?>> sorrido perché non riesco ad ammettere tranquillamente che volevo che avesse ancora una volta qualcosa di suo <<Io non ce posso crede che je hai davvero comprato una felpa come la mia...io te dovrei...te dovrei...>> ma purtroppo mi ami
<<Dai non ti arrabbiare per favore...non sono in forze di sostenere una discussione>> cerco di intenerirlo per sedare la sua rabbia legittima contro di me
<<Vabbè va...anche perché quello tra poco arriva tutto contento con la felpa mia in mano e io dovrò fa finta de esse sbalordito dalla coincidenza...mica lo sa che la madre è pazza!>> innamorata pazza di te
<<Ti piacevo anche per questo>> ammetto vergognandomi subito di ciò che ho detto!
<<Infatti non era male un velo de follia...se solo non avesse influito sul fatto che m'hai tenuto nascosto mi' fijo...invece de cambiarje i pannolini so' passato direttamente a comprarje i giubbotti de pelle>> dice posandosi le mani sul viso esasperato
<<Gli hai comprato un giubbotto di belle? Ma sei scemo?>> chissà quanto avrà speso questo
<<Senti quello voleva e quello je ho preso...non poi capì quanti se n'è provati...l'indecisione comunque l'ha presa da te!>> da me non ha preso manco un capello biondo tuo figlio
<<Certo se tralasciamo il fatto che prima di firmare il contratto per comprare l'auto nuova hai cambiato il colore due volte per poi tornare al colore principale e ricambiarlo appena uscito dalla concessionaria>> voi mica lo sapete che combina questo <<per non parlare del titolo di naufrago...della data di uscita di falsi eroi...>>
<<Vabbè niente pure quello l'ha preso da me...dacce 'n tajo...>> dice azzittendomi mentre io mi avvicino un po' di più a lui
<<Grazie per avergli regalato quello che voleva>> per averlo reso così felice
<<Si tratta di mio figlio non devi ringraziarmi>> sapevo che avrebbe risposto così
<<Lo so...però io lo faccio lo stesso...non capita spesso di vederlo così contento ultimamente>> non capita nemmeno a me a dire il vero
<<Non capita solo a lui?>> il radar di Bellegrandi attivato!
<<Secondo te?>> non voglio dirgli apertamente quanto sono felice anche solo del fatto che sia in casa mia e che stia parlando con me...
<<Ma poi ogni volta risponde co' n'altra domanda? Sì o no te fanno schifo?>> rido vedendolo impanicarsi per via della mia risposta e un orecchino mi cade sul pavimento...lo raccolgo non rendendomi conto di quanto potesse essere provocatoria quella mia posizione, con il mio fondoschiena completamente di fronte a lui. Mi siedo sul bracciolo del divano e lo vedo alzarsi in piedi...in evidente difficoltà
<<Siediti comodo...>> lo invito a sedersi sul divano che ha ospitato i nostri corpi in un intreccio che desidero più di qualsiasi altra cosa al mondo
<<Certo la fai facile te>> il suo rossore mi fa tornare a ridere <<ridi 'sto cazzo!>>
<<Mi dispiace Briga non volevo>> alzo le mani distrutta dalle risate cercando di scusarmi
<<Eh certo che te pare...figurate>> dice respirando a fondo mentre nostro figlio ritorna da noi con la felpa tra le mani
<<Eccola te piace?>> gliela mostra vittorioso, inconsapevole che la stessa felpa Mattia l'abbia avuta quasi diciotto anni prima
<<Guarda è proprio uguale alla mia...fighissima>> gli risponde contento per poi guardarmi in modo allusivo
<<Davvero? Cazzo Bri!!! Nun ce posso crede...ma vieni qua siediti>> ehm no amore Briga non può...
<<Sto 'n attimo in piedi che c'ho un dolore alla schiena assurdo...>> finge di massaggiassi la schiena mentre io rivolgo il mio sguardo altrove per evitare di ridere sul motivo che l'ha spinto ad alzarsi
<<Vabbè ma tanto mica te ne devi annà ve'? Anzi vado a prende le altre buste in macchina>> fa per uscire quando io lo blocco
<<No Bes non andare in mezzo alla strada a quest'ora>>
<<Ma quale strada la macchina sta qua dentro...pensa che il telecomando de Mattia nun funzionava perché s'era sfasato il sistema del cancello...io l'ho rimesso a posto>> che ha fatto questo? Io lo tolgo dalla terra!
<<Pensa che culo>> dico sottovoce mentre Briga si sta trattenendo dal fare una ola ben rappresentata però dal suo sorrisino del cavolo
<<Pongi pongi pon pon po>> mi canticchia facendo l'indifferente ma fiero del fatto che suo figlio abbia in qualche modo neutralizzato una mia mossa contro di lui
<<Mamma lo sai che Mattia m'ha preso pure un paio de Levis?>> eh ma ora sta esagerandoooo
<<Mattia tra poco potevi fargli il corredo>> ad un tratto sbianca sciancando gli occhi
<<Nooo quale corredo...è piccolo ancora...ne deve fa di esperienza...ma poi io dico sei la mamma come te vengono queste uscite...ma poi...poi..>> niente si è impanicato poro Ciccio
<<Ma era 'na battutaaaaa...da me si dice ce t'aggiu fatto pure lu curredo quando qualcuno ti compra dei completi...>> lo tranquillizzo vedendo che è impallidito
<<Sì ma quante storie, dovete badà a me...ai miei acquisti...vabbè nostri acquisti>> si corregge quando Mattia fa un colpo di tosse <<mà a Mattia invece ho fatto prenne una camicia fighissima e 'na cravatta bella troppo bella>>
<<Cravatta Mattia Bellegrandi?>> non l'ha mai messa anzi sì...una volta l'ha messa
<<Perché nun se le mette le cravatte?>> Mattia mi guarda fisso quasi come se volesse impaurirmi ed io capisco che davanti ad una cosa che ha scelto suo figlio non avrebbe mai detto di no!
<<Ma certo che le metto...c'ho pure il porta cravatte elettronico a casa>>
<<Sì sì le metteva in passato...ultimamente non gliene ho viste mettere...per questo dico>>
<<E vabbè mica po' fa il ragazzino h24...ogni tanto ce vole l'abbigliamento da adulto...vabbè sentite vado a mette tutto sul letto che devo fa delle foto fighe da postare alle mie fan>> ci lascia di nuovo da soli mentre io rido per il modo in cui ha dato a Mattia del ragazzino
<<Io un giorno o l'altro je meno>> sì guarda ce sto a crede
<<Naaa gli darai ragione...dopotutto mica c'ha torto>>
<<Certo perché tu in quanto a maturità eh...>> quanto è polemico
<<Daii stavo scherzando...e poi non gli alzeresti un dito...è troppo bello tuo figlio>> ok questo è un colpo basso che lui accusa
<<Mio figlio è bellissimo ma tu sei paracula...stronza e paracula>> dice avvicinandosi con il viso a me...al punto che spontaneamente gli lascio sulle labbra un bacio stampo...uno di quelli che non ci siamo dati nemmeno la prima volta che ci siamo visti...un bacio puro, pieno di insicurezza...pieno di paura...pieno d'amore...torno ad occuparmi della cena e lui continua a guardarmi a tratti stupito dal mio gesto a tratti divertito dalla mia reazione imbarazzata
<<Siediti...che metto la tovaglia>> lui senza ascoltarmi va a prendere la tovaglia dal cassetto e la spiega sul tavolo...come faceva quando viveva qui con noi.
La nostra serata è stata meravigliosa...abbiamo riso e scherzato tutti insieme come se niente potesse dividerci...come se fossimo davvero la famiglia che essenzialmente siamo ma che purtroppo a causa mia abbiamo distrutto. Bes si è andato subito a mettere sul letto distrutto dalla giornata vissuta con quello che a sua insaputa è il suo adorato papà ed io sto mettendo a posto i piatti
<<Vuoi una mano?>>
<<No ma tanto ho quasi finito...>> sorrido tranquilla <<Bes era felice davvero...grazie ancora per oggi>>
<<Aridaje...perché me vuoi fa scazzà per forza?>> perché si urta così?
<<Mattia ti avrei ringraziato anche se non fossi suo padre...ti ringrazio perché vedere mio figlio felice è quello che conta di più per me...non prenderla male perché non c'è niente dietro>>
<<Anche io sono felice se lui lo è...l'idea che possa non stare bene è...>> lo so io com'è
<<Distruttiva...insopportabile...urticante>> lui abbassa lo sguardo mentre gli elenco i sentimenti che un genitore prova davanti a suo figlio
<<Già...senti ma...ha mai detto...>> sta per chiedermi qualcosa quando si blocca...
<<Intendi la parola papà?>> lui annuisce ed io sorrido raccontandogli di quella volta in cui facendogli vedere la sua foto gli ho indicato il suo papà...era così piccolo che non avrebbe potuto ricordarlo...ma io Tina e Francesca ricordiamo bene quel momento in cui con il ditino indicava il suo cappello indossato durante l'unica paparazzata uscita con me, e con la boccuccia nominava il suo papà...glielo racconto dettagliatamente e lui sembra irrigidirsi sempre di più per quello che dico parola dopo parola...
<<Si è fatto tardi...devo andare>> niente, si è stranito...devo avere pazienza
<<Ok...lo porto io a scuola domani?>> gli chiedo con il sorriso per evitare che la prenda come una sfida
<<Assolutamente no...ci penso io a portare a scuola mio figlio...te statte al posto tuo>> che cosa ha detto? Questo se droga!
<<Punto primo questo è il posto mio...punto secondo io te l'ho solamente chiesto tranquillamente per sapere cosa fare...punto terzo o te plachi o te ne vai da dove sei venuto>> e che cazzo!!! Non posso ogni volta incassare senza dire niente
<<Ah io me devo placà io? Te non te rendi conto de quello che...>>
<<No, ti sbagli...perché io mi rendo conto...benissimo...e comprendo il fatto che mi odi...che te sto sul cazzo...mi fa male ma va bene...è giusto, ma almeno non usare scuse per scazzare con me...non farlo perché non serve...>> mi giro verso la lavastoviglie per continuare a fare ciò che stavo facendo ed evitare di guardarlo mentre se ne va da casa mia...quando sento una morsa stringermi il braccio e costringermi a girarmi...all'improvviso di nuovo le mie labbra sulle sue...un calore mi pervade il corpo completamente mentre la sua lingua cerca prepotentemente la mia...le mie mani si intrecciano sulla sua nuca in cerca di un maggiore contatto dei nostri corpi...perché ho bisogno di sentirlo vicino...di respirare il suo odore...di sentire il suo respiro
<<Ora devo andare altrimenti è drammatico...>> mi sussurra senza staccare le sue mani dalla mia schiena
<<È così drammatico stare qui con me?>> mi dispiace che viva così male il suo desiderio per me...probabilmente è ancora in lotta tra il suo amore per me e il suo odio per quello che gli ho fatto
<<Lo è se rimango qui e non ti sbatto su quel tavolo>> sentirlo parlare così, per quanto possa essere svilente per il nostro rapporto...mi rende felice...perché la passione è sempre stata alla base del nostro amore, un filo sottile ma inossidabile...rimasto intatto nonostante gli anni che ci hanno tenuti lontani, nonostante tutto quello che abbiamo vissuto...nonostante entrambi non siamo più l'uomo e la donna che si sono conosciuti all'interno di un reality...come diceva mia nonna "ci ti vole...ti vole nun ci stanno Santi".💁🏻♀️🙅🏻♀️per scusarci del ritardo dell'ultimo capitolo abbiamo pensato di farvi un piccolo regalo🎁 postando la parte finale del capitolo precedente! Purtroppo a causa di alcuni problemi logistici vi informiamo che faremo una piccola pausa...però niente paura...torneremo appena torneremo in forma!grazie a tutte per l'affetto 🙆🏻♀️🙋🏻♀️
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~ ADESSO INTORNO A TE ~
FanfictionÈ difficile ammettere quanto ogni scelta sia importante nella nostra vita, anche la più piccola ed insignificante: un aereo preso, una telefonata mai effettuata, un vocale non inviato, un appuntamento declinato, una collana persa, una notte dimentic...