-"Ho cambiato idea, preferisco fare la doccia con te." Rispose e gli accarezzò un fianco, facendolo sobbalzare.
Il più piccolo sorrise e poggiò la schiena contro le piastrelle bianche.
-"Come mai hai cambiato idea?" Gli chiese.
Benjamin, per tutta risposta, lo attirò verso di lui e gli strinse una natica tra le mani.
-"Zitto e baciami."
Il più piccolo non se lo fece ripetere una seconda volta, poggiò una mano dietro al collo del fidanzato, lo attirò contro di lui e lo baciò.
Le mani del moro si spostarono subito sui fianchi del minore, li strinse e li sfiorò lentamente più volte, facendo ridere il fidanzato che si staccò.
-"Che bello, i miei baci ti fanno ridere." Borbottò il maggiore e sbuffò, per poi lasciargli i fianchi e farlo calmare.
-"Ma lo sai che soffro il solletico!" Esclamò Federico tra una risata e l'altra. "Sei venuto qui soltanto per farmi il solletico?" Gli chiese e si avvicinò nuovamente a lui.
Il moro inarcò un sopracciglio e scrutò attentamente il compagno.
-"Ti sembro una persona che è venuta qui solo per farti il solletico?" Replicò.
Il più piccolo storse il naso e scosse la testa.
-"In effetti no, non sembri quel genere di persona." Rispose e allacciò le braccia al collo di questo. "Come mai hai cambiato idea? Non stavi morendo di fame?"
-"Lo capirai più tardi."Erano ormai sera inoltrata quando i due ragazzi, finalmente, decisero di abbandonare il letto nella camera del minore e cenare, dato che lo stomaco del moro continuava a borbottare insistentemente da diverso tempo.
-"Ceni qui?" Gli domandò Federico, mentre recuperava una maglietta dal suo armadio.
-"Secondo te corro il rischio di essere accoltellato da tuo padre?" Ridacchiò il moro e prese il suo cellulare per controllare se ci fossero messaggi o chiamati, il ragazzo guardò velocemente le notifiche presenti sullo schermo ma decise di ignorarle tutte.
Il più piccolo sorrise e scosse la testa.
-"E se cenassimo io e te, da soli, in giardino?" Propose il minore e gettò alle sue spalle una maglia nera, che avrebbe indossato il fidanzato. "Così non correremo alcun rischio."
Benjamin sorrise, si avvicinò al fidanzato e lo abbracciò da dietro.
-"Mi sembra un'idea splendida." Sorrise Benjamin. "Ti va se ordiniamo delle pizze?" Chiese e gli accarezzò il petto ancora nudo.
Il biondo si raddrizzò e la sua schiena si strinse contro il petto del fidanzato che, prontamente, gli baciò il collo.
-"Ottima idea." Sorrise lui. "Però, sai, per mangiare dovremmo uscire da qui." Ridacchiò e si voltò verso di lui.
Il più grande storse il naso e sospirò.
-"E va bene, usciremo da qui." Disse, con area teatrale. "Ma solo se mi prometti che dopo torneremo."
Federico gli diede un bacio a stampo e sorrise.
-"Promesso."-"Mentre tu sistemi io ordino le piz-" Stava parlando il maggiore, mentre scendevano le scale, ma venne interrotto dal fidanzato che gli mise una mano sul petto.
-"Aspetta un momento, zitto." Sussurrò Federico e si accovacciò sulle scale.
-"Che succede?" Domandò il moro e aggrottò la fronte.
-"Fammi ascoltare che cosa dicono." Disse il più piccolo e indicò i suo genitori al piano inferiore, che stavano parlando animatamente.
-"Non gridare, al piano superiore c'è Federico!" Esclamò Vanessa, ignara della presenza del figlio. "L'hai già coinvolto troppo nei nostri problemi."
-"Hai paura che scopra che razza di persona sei?!" Replicò Andrea, senza preoccuparsi di regolare il volume della voce. "E, nel caso ti interessasse, non è solo. Con lui c'è il figlio del tuo amato Alessio."
-"Perché sta parlando di mio padre?" Domandò, confuso, il maggiore e si accovacciò accanto al fidanzato che scrollò le spalle.
-"C'è anche Benjamin qui?" Chiese la donna.
-"Per tua fortuna, sì." Annuì Andrea. "Altrimenti non avreste potuto avere la casa tutta per voi!"
La donna alzò gli occhi al cielo.
-"Andrea quante altre volte dovrò ripeterti che tra me e Alessio non c'è nulla?!" Replicò lei, esasperata. "Siamo solo amici!"
-"Ma di che cosa stanno parlando?" Continuò a chiedere Benjamin. "Tu ne sai qualcosa?" Chiese al minore.
-"È la prima volta che li sento parlare di tuo padre." Rispose Federico.
-"Allora perché continui a vederlo di nascosto?!" Gridò Andrea furioso. "Perché continui ad andare a casa quando non c'è nessuno?!"
Benjamin e Federico spalancarono gli occhi a quelle parole, nessuno dei due sapeva che i loro genitori si incontrassero in segreto.
-"Mia madre e tuo padre si frequentano?!" Esclamò, a bassa voce, sorpreso Federico. "E da quando?!"
-"I- io non ne avevo i- idea..." Balbettò il più grande, sorpreso tanto quanto il minore. "Mio padre n- non mi ha detto n- nulla..."
-"È successo soltanto oggi!" Replicò Vanessa. "In genere ci incontriamo sempre in posti pubblici e lo sai bene!"
-"Tu non dovresti mai incontrarlo!" Controbatté Andrea. "Io sono tuo marito, non lui!"
La donna scosse la testa.
-"Non vorrai farmi una scenata di gelosia dopo tanti anni in cui mi hai ignorata?" Chiese lei.
L'uomo scosse la testa e serrò i pugni.
-"Stai lontano da Alessio, o sai già che cosa ti succederà." Disse lui. "Se dovesse esserci una prossima volta non sarò così tanto gentile."
-"Tu non sei mai gentile, Andrea." Rispose Vanessa e si voltò, per poi andarsene.
-"Potete anche scendere, non siete invisibili." Disse Andrea e alzò lo sguardo verso i due ragazzi.
Benjamin e Federico sobbalzarono a quelle parole e si alzarono.
-"Ci hai visti?" Chiese Federico.
-"Ve lo ripeto, non siete invisibili." Rispose lui. "Scendete."
I due ragazzi fecero come gli era stato detto e scesero al piano inferiore, per poi fermarsi davanti ad Andrea.
-"Ti avevo detto di andartene." Disse Andrea, rivolto verso il maggiore.
-"Ho avuto da fare." Rispose Benjamin e scrollò le spalle.
-"Sì, ho sentito." Sbuffò l'uomo.
-"Ben, pensi tu ad ordinare le pizze?" Chiese il biondo e l'altro annuì. "Vai in giardino, ti raggiungo subito."
-"Ma Fed-"
-"Per favore."
Il maggiore sospirò e annuì.
-"Ti aspetto fuori." Disse, baciò la fronte del ragazzo e uscì fuori in giardino.
-"Immagino tu voglia dirmi qualcosa." Disse Andrea e poggiò la schiena contro il tavolo. "Mi sbaglio?"
-"Di che cosa stavate parlando tu e mamma?"
-"Dalle scale non siete riusciti a sentire bene?"
-"Perché mamma incontra il padre di Benjamin?" Chiese Federico.
-"Questa domanda dovresti farla a lei, Federico, non a me." Disse Andrea. "Io ne so quanto te."
-"A me sembra che tu ne sappia di più." Replicò il più piccolo. "Io non sapevo nemmeno si incontrassero." Aggiunse.
L'uomo roteò gli occhi.
-"Qualche settimana fa, per caso, li ho visti insieme in una pasticceria." Spiegò l'uomo. "E, da quel che so, in questo tempo hanno continuato ad incontrarsi." Aggiunse. "Oggi lei è stata a casa sua, ho visto la sua auto fuori casa di Benjamin." Raccontò. "Non so che cosa succeda tra di loro e, fidati, vorrei saperlo." Continuò.
-"C- credi che tra d- di loro ci sia q- qualcosa?" Balbettò il biondo. Federico sapeva benissimo che i suoi genitori, ormai, non stavano più bene insieme ma non aveva mai realmente pensato alla possibilità che potessero lasciarsi e frequentare altre persone; ancor meno aveva pensato che sua madre potesse frequentare il padre del suo fidanzato.
Andrea scrollò le spalle.
-"Guarda il lato positivo, potresti vivere con Benjamin."

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Lettere dal passato. || Fenji.
Fanfiction«2050, sono passati trent'anni da quando Federico ha spedito una lettera che ha cambiato per sempre la sua vita. Trent'anni da quando due opposti hanno trovato il modo di essere simili. Che cosa sarà successo in così tanti anni? Quella lettera sarà...