-"Lascia che dica quello che vuole, in fondo è la verità." Disse Alessio. "È vero, se Francesca volesse tornare con me accetterei senza pensare troppo al suo fidanzato, ma con tua madre è diverso." Aggiunse. "Non mi intrometterei mai nella sua famiglia, non senza il suo permesso, e non le rovinerei mai la vita perché, a differenza di tuo padre, mi importa della sua felicità." Continuò. "Tua madre mi piace? Sì. Farò qualcosa per stare con lei? Non fino a quando sarà sposata. Conosco il mio ruolo in questa storia, stai tranquillo con tua madre non succederà nulla fino a quando non sarà lei a volerlo."
Federico assottigliò gli occhi e serrò i pugni.
-"Bene." Si limitò a dire, con il tono di voce duro che da sempre contraddistingueva suo padre, il ragazzo.
-"È meglio andare via." Disse Benjamin, irritato dal comportamento del suo fidanzato. "Questa conversazione è già durata abbastanza."
Alessio si limitò ad annuire e si versò un bicchiere d'acqua.
-"Buona serata, ragazzi." Rispose, come se non fosse mai successo nulla.-"Benjamin ti fermi?!" Gridò Federico mentre seguiva il suo fidanzato nel giardino di casa di questo. "Puoi fermarti e parlarmi?!"
-"Così potrai trattare male anche me come hai fatto con mio padre?!" Replicò il moro, abbastanza alterato, senza smettere di camminare senza meta. "No, grazie, non ci tengo!"
-"Ma io non ho trattato male tuo padre!" Controbatté il più piccolo e sospirò. "Siamo venuti qui per parlare con lui!"
-"Appunto, Federico, parlare!" Rispose Benjamin. "Invece tu l'hai trattato come se avesse ucciso qualcuno!"
-"Non è vero!" Gridò il biondo e si fermò accanto alle siepi di rose. "Gli ho solo chiesto che cosa stesse succedendo tra lui e mia madre!"
Il più grande sbuffò sonoramente, si voltò e raggiunse il più piccolo.
-"Era necessario tirare in ballo mia madre?!" Gli chiese il più grande. "Sai bene quanto abbia sofferto, e continui a soffrire, a causa sua!"
-"E vuole usare mia madre per consolarsi?!" Replicò Federico. "Mia madre non è il suo giocattolo!"
-"Mio padre non ha mai trattato male tua madre!"
-"Ma forse la tratta fin troppo bene!" Disse il minore. "Hai sentito che cosa ha detto?!" Chiese, alzando a sua volta il tono di voce. "Lui non aspetta altro se non che mia madre gli dica di voler stare con lui!"
Il moro sbuffò sonoramente e si passò una mano sul volto.
-"Se tua madre dovesse acconsentire a stare con lui, che problema ci sarebbe?" Replicò il moro. "Sono entrambi adulti, hanno non poca esperienza e sanno ciò che vogliono. Se dovessero fidanzarsi sarebbe una loro decisione, nessuno li sta costringendo a frequentarsi." Concluse.
-"Mia madre è una donna sposata!" Gridò il più piccolo. La sola idea che sua madre potesse lasciare suo padre, e in un certo senso anche lui, per fidanzarsi con il padre di Benjamin lo faceva impazzire. "Non lascerà mai mio padre!"
-"Ma dovrebbe farlo!"
-"Per stare con il tuo?!"
-"No, per essere felice!" Esclamò Benjamin. "Tuo padre non fa altro che rovinarle la vita, rinfacciarle i suoi errori e farla sentire sbagliata!" Aggiunse. "Lei merita di essere felice e con Andrea, il tuo caro papà, non riuscirà mai ad esserlo e nemmeno tu!"
Il biondo boccheggiò più volte a quelle parole, incapace di replicare alle parole veritiere appena pronunciate dal suo fidanzato.
-"Non sono affari tuoi!" Gridò alla fine, non sapendo cos'altro dire. "La mia famiglia non è affar tuo!"
-"Non me ne frega un cazzo della tua famiglia, ma mi importa di te e di tua madre!" Rispose il più grande. "Soprattutto di tua madre se, grazie a lei, mio padre potrebbe essere felice con lei!" Aggiunse.
-"Mia madre non starà mai con tuo padre, Benjamin." Disse Federico, smettendo di gridare ma senza perdere la sua rabbia. "Lei ama mio padre, anche se può sembrare il contrario e anche se, come dici tu, è un uomo davvero complicato e a tratti cattivi." Aggiunse. "Loro due stanno insieme da tantissimo tempo e non si lasceranno solo perché tuo padre tratta bene mia madre. Non metto in dubbio che insieme sarebbero felici ma non è il loro destino."
-"E chi lo dice? Tu?" Replicò il moro. "E come fai ad esserne tanto certo? Riesci a prevedere il futuro e non me l'hai mai detto?"
Il più piccolo sbuffò sonoramente e scosse la testa.
-"Loro due non staranno mai insieme." Rispose il più piccolo. "Mia madre non lascerà mai mio padre, loro due sono fatti per stare insieme." Aggiunse. "A modo loro sono felici insieme e questo non cambierà mai."
-"Tua madre non è felice e lo sai bene." Controbatté Benjamin. "Tuo padre non l'ha mai perdonata per quello che è successo anni fa e, da allora, non fa altro che renderle la vita un vero e proprio incubo." Aggiunse. "Sei stato tu stesso a dirmelo, o sbaglio?"
-"Tu non sai niente di tutto quello che è successo negli ultimi anni." Scosse la testa il biondo. "Smettila di pensare che per tuo padre mia madre sia solo un modo per dimenticare Francesca."
-"Non ho mai pensato una cosa del genere." Replicò il più grande. "A differenza tua." Aggiunse con tono acido. "Mio padre non userebbe mai Vanessa per dimenticare mia madre." Continuò. "Se mai tra di loro dovesse succedere qualcosa sarà perché entrambi proveranno qualcosa l'uno per l'altra."
-"Mia madre non amerà mai tuo padre!" Gridò Federico. "Lui deve starle lontano!" Continuò a gridare. "Tuo padre vuole soltanto rovinare la mia famiglia per salvare la tua!" Aggiunse. "Lui non la merita!"
Il moro sorrise amaramente e fece qualche passo indietro.
-"È questo quello che pensi?" Gli chiese. "Pensi davvero che mio padre sia il mostro che stai dipingendo?" Aggiunse. "Perché, in queso caso, vuol dire che non hai capito niente né di lui né di me."
-"Che cosa c'entri tu in questa storia?"
-"C'entro tanto quanto c'entri tu." Rispose il moro. "E a me sembra che il centro di tutto sia appena diventato tu." Aggiunse. "Tu e la tua insana gelosia nei confronti di tua madre."
-"Anche tu credi che mio padre sia un mostro." Borbottò in sua difesa il minore e incrociò le braccia al petto.
-"Sei stato tu a dipingerlo come tale e non si è comportato benissimo nei miei confronti. O forse l'hai dimenticato?" Replicò il ventitreenne.
-"Tu non lo conosci."
-"Nemmeno tu, a quanto pare." Disse Benjamin. "Te lo dico per la prima e ultima volta, se tra mio padre e tua madre dovesse succedere qualcosa non sarò io ad impedirlo anzi sarò dalla loro parte." Aggiunse. "Se a te non va bene, è un problema solo tuo. Loro due sono adulti e liberi di vivere la loro vita come preferiscono. Noi non siamo nessuno." Continuò. "E non osare mai più trattare in quel modo mio padre. Non farlo mai più."
-"È così che la pensi?" Replicò il biondo e il maggiore annuì. "Allora io e te non abbiamo altro da dirci." Aggiunse. "Buonanotte, Benjamin."——————————————————————
Ehi, come state?
È da un bel po' di tempo che non scrivo angolo autrici ma, tra una cosa e l'altra, finisco sempre per dimenticarmene. Come sempre voglio ringraziarvi per le visualizzazioni di questa storia e l'affetto che, anche in privato, mi mostrate quotidianamente, per me è molto importante. Grazie di cuore ♥️
Scrivo questo angolo autrice anche per annunciarvi che mancano 7 capitoli alla fine di questa storia, quindi terminerà al capitolo 110, dopodiché ci sarà come sempre l'epilogo.
Passando a questo capitolo, Federico non accetta quanto sta succedendo tra sua madre e il padre di Benjamin, a differenza di questo che quasi ne è felice e ciò li ha portati a discutere. Che cosa succederà? Come si evolverà la situazione?
Come sempre, per qualsiasi cosa potete contattarmi qui in privato o mi trovate su Twitter con il nick @fvedericoshvrt e su Instagram come @/d0ubleemme.
A presto.
Baci, Michi💓
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Lettere dal passato. || Fenji.
Fiksi Penggemar«2050, sono passati trent'anni da quando Federico ha spedito una lettera che ha cambiato per sempre la sua vita. Trent'anni da quando due opposti hanno trovato il modo di essere simili. Che cosa sarà successo in così tanti anni? Quella lettera sarà...