Capitolo Due (8° atto)

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Ma a me piace disubbire...

"Al lavoro capo!"

"Ti do una mano con i caffè!", ha detto poi si è legato un grembiule in vita, proprio sopra quei paccaminosi pantaloni eleganti color pece.

Prima di mettersi al lavoro si è arrotolato la camicia fin sopra i gomiti lasciando dominare sulla sua pelle le bellissime scanalature dovute ai muscoli.

Quanto vorrei averle attorno a me quelle braccia...

Morana!

È la verità!

Lo spazio dietro al bancone è così stretto...mannaggia...i nostri corpi, che si stanno muovendo in perfetta armonia per servire la colazione a tutti, continuano a sfiorarsi.
E per sbaglio prima il mio culo si è sfiorato col suo...mhhh...amico...

Sei un peperone!
Concentrati Morana!

Come faccio con lui qua...
Andiamo coscienza ma lo vedi!?

È andato a servire ad una anziana signora e mi sono fermata a guardarlo e un sorriso si è attaccato alle mie labbra. È così disinvolto...

CAZZO.

Beccata!

Piantala!

Mi sono messa a caricare la lavastoviglie.

"Non fare la timida. Puoi guardare quanto vuoi...", mi ha sussurrato all'orecchio da dietro le spalle, "Io lo faccio sempre..."

Un colpo di calore mi ha percorso completamente.

L'ho sentito ridacchiare. Sono completamente rincoglionita...non so cosa dirgli...mi mette k.o. !
Poi, senza rispondergli, ho finito di caricare la lavastoviglie con la testa bassa e gli occhi ancora di più.

"Morana...", mi ha chiamato mettendo a posto le ultime cose rimaste in giro dalle colazioni.

"Dimmi tutto capo..."

"Questa sera come vai a casa?", mi ha chiesto mettendo via il cacao, "Ma merda!", ha urlato e si è girato verso il lavandino con la camicia piena di polvere marrone.

"Aspetta! Se la bagni peggiori le cose...", ho detto e mi sono avvicinata a lui.

Vediamo se ci so ancora fare...

Ho appoggiato la mia mano aperta sul suo petto e l'ho spinto contro il bancone dietro di lui.

Senza mai guardarlo ho preso un pezzo di carta assorbente e ho iniziato a "spolverare" quella camicia palesemente costosa, e nel frattempo gioco con i suoi bottoni.

Lo posso sentire sorridere. Lo sto divertendo.

"Non hai risposto..."

"Devo? Me lo chiedi da giugno e la risposta è sempre quella..."

"Ricordamela..."

"Col pullman o a piedi...", l'ho fulminato con i miei occhi da sirena, "E adesso tu mi dirai che mi riporterai tu a casa con la tua Audi R8 GT..."

"Brava ragazza...", ha fatto per baciarmi ma l'ho schivato.

"Sei pulito...", ho detto e gli ho dato la schiena.

"Grazie...ma..." e ho sentito le sue mani appoggiarsi sui miei fianchi e scendere un pò sul davanti, "Tu lo sai che stai giocando col fuoco vero?", ha iniziato a far scorrere le sue mani sui lati delle mie coscie, gli anelli mi stanno dando fuoco.

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