Capitolo Due (70° atto)

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Scusami Draco...non volevo...

Spazio autrice:

So che questo non è un tema semplice e, pur quanto posso sforzarmi di far trasparire dalle mie parole il dolore, non so che vuol dire.
Chiedo a chi dia fastidio o faccia soffrire di saltare pure questa parte, comunque avviserò nelle prossime parti se c'è lo stesso disagio.
Sono solidale con tutte coloro che hanno dovuto affrontare un dolore così, siete donne forti. E chiedo scusa se queste parole non sono abbastanza per descrivere ciò che avete sopportato.

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"Madama! Si sta svegliando!", ho chiamato e come ho girato il viso verso il letto i suoi occhioni color notte mi hanno trafitto l'anima.

Ho sorriso e mi sono sfuggite alcune lacrime.

"Ben svegliata mia cara...", è arrivata Madama, "Ti aiuto a sollevarti un pochino..." e le ha sistemato il letto.

"Come ti senti?", le ho domandato.

"A pezzi...", ha sbuffato sistemandosi e stringendo la mia mano, "E Draco?"

"È andato da Silente un momento, ora torna...ti ha salvata lui..." e lei ha sforzato un sorriso, "Come mai quel musone?"

Cerco di alleggerire la pillola...

"Ora mi lascerà..."

"No. Assolutamente no. Non lo farà..."

"No?"

"No moretta, no..." e come le ho risposto il portone dell'infermiera si è aperto.

"Ehi...", ha sorriso lei a fatica vedendolo mentre lui corso da lei.

"Dio...", l'ha abbracciata, "Dio grazie che ti sei svegliata...non mi fare mai più una cosa del genere...ho avuto tanta paura di non rivedere più i tuoi occhioni..." 

Forse è arrivato il momento di andare, è al sicuro...

• Draco's Pov •

Siamo rimasti lì, tutti insieme per un'ora, ad aspettare un suo cenno di riscontro.

"Ragazzi andate pure...", ha sospirato Madama, "È normale che non si svegli, deve recuperare le forze. Andate pure, vi faccio chiamare quando sarà il momento...", ci ha chiesto gentilmente Madama.

Come Madama ha chiesto ciò, io mi sono alzato e...

"Lei può restare..."

"Devo parlare col professor Silente. Blaise, resti tu?"

"Con piacere..." e ci siamo dati il cambio.

Sono uscito da quelle mura prima di tutti e con la testa china.

Basta. Vado a recuperare quei cazzo di biglietti di merda dalla sua camera e vado direttamente nell'ufficio del preside.

"Draco aspetta!", ha urlato Astoria correndomi dietro.

"Che cosa vuoi?", ho sbuffato senza nemmeno guardarla.

"So che stai per fare...non sono tutti quelli nel suo cassetto...vieni..." e siamo andati nella loro stanza.

Il suo letto è ancora sfatto e sporco. Puro odio...

Astoria si è avvicinata al proprio letto, ha alzato il materasso e ha tirato fuori un piccolo plico di bigliettini. Lei sapeva?

"Ecco..."

"Tu lo sapevi?"

"Si ma non da Morana...li ho trovati da sola questi che ti ho appena consegnato..."

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