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Capitolo Tre (4° atto)

Sempre più bella...

Uh! Viaggiare con la passaporta è sempre un trauma. Soprattutto portandosi dietro le valigie!

Sono davanti al cancello di ferro battuto con la grande M dorata che brilla con la luce del sole.

"Dobby...", ho chiamato e il piccole elfo è apparso davanti a me.

"Signorina Malfoy! Che bello rivederla! È andato bene in Egitto?"

"Grazie Dobby, divinamente...ti ho portato anche un pensierino sai..." e mi sono abbassata al suo livello mentre i suoi occhioni scattano su ogni mio movimento.

Non sta più nella pelle, adoro questo piccolo elfo!

E da dietro la schiena ho estratto una pergamena di papiro. È un piccolo pezzettino ma gli piacerà...

"Grazie Miss..." e l'ho abbracciato, "Prego, le porto i bagagli in camera...lei trova gli amici del signorino Malfoy davanti al portone principale, mentre lui è nel retro..." ed è sparito con i bagagli.

Ho sorriso e ho iniziato a percorrere il gran viale, pieno di Rose rossissime, come fosse una passerella. Mentre il mio abito da Cleopatra, ormai ha ricevuto questo appellativo, svolazza col mio movimento.

Il mese in Egitto finiva proprio questa mattina.
Da una parte di dispiace, ma dall'altra no...

Sarei dovuta arrivare domani, ma non credo spiacerà questo preavviso...ed eccoli qua i miei manzi!

"Blaise, Lorenzo, Lucian, Regulus...", ho detto.

Stanno prendendo il sole. Sono tutti stesi sulle sdraio, con il costume e gli occhiali da sole.
Ed è anche da dire che il sole delle 10 del mattino è il migliore, oltre che a quello serale.

"Oh ciao Ro...", ha parlato Blaise ma si è bloccato, "Ronny! La mia moretta!", è saltato in piedi e mi ha abbracciato.

"Morana!", hanno esclamato gli altri e hanno fatto lo stesso gesto.

"Come stai? E l'Egitto?", mi ha sorriso Lorenzo.

"Benissimo. Dopo vi racconto per bene tutto, vado a salutare il principino..."

"Vai vai! Noi non lo sopportiamo più, si lamenta da quando lo hai lasciato!", ha detto Reg e sono scoppiata a ridere.

Anche se un senso di colpa mi è salito dalle viscere: a me non è mancato poi così tanto...si, mi è mancato da morire e avrei voluto che lui fosse lì ma non l'ho pensato tutto tutto il tempo.

È normale, eri impegnata a girare e a
vedere posti nuovi. Fidati, è normale.

Vero. Anche perché non vedo l'ora di rivedere quei suoi occhioni!

"A dopo ragazzi..." e mi sono incamminata verso il giardino sul retro.

Ed eccolo lì...
Tutt'intento a lavorare su una moto, che non sapevo avesse, a petto nudo e sporco palesemente. Soprattutto le mani. Ho sbagliato a mettermi il vestito bianco.

"Forse avrei dovuto optare per un altro colore...", ho parlato e i suoi occhi sono immediatamente scattati su di me.

Che bruciore che ho sentito.

È rimasto un secondo, ma un millesimo dopo ci stavamo già abbracciando. Mi sta stritolando.

"Mi sei mancata principessa...", mi ha sussurrato all'orecchio e quel 'principessa' mi ha dato i brividi.

Gli ho preso tra le mani la mascella, l'ho guardato negli occhi e l'ho baciato.
Le sue mani hanno tirato a se i miei poveri fianchi e mi ha chiesto il permesso con la lingua, che ovviamente ho accettato.

"Mi sei mancata...", ha ammesso mentre mi bacia e le sue mani scivolano sul mio lato B.

"Anche tu amore..." e mi sono staccata da lui per guardarlo, solo per questo perché l'ho ripreso subito.

"Mi devi raccontare tutto!", mi ha sorriso facendo appoggiare le nostre fronti insieme.

"Le lettere non ti sono bastate?", ho riso.

"Ho bisogno della tua voce...", mi ha dato un altro casto bacio e mi sono staccata da lui, "Sempre più bella...", mi ha fatto fare un giro su me stessa.

"Dai..."

"Vieni dai, ti va di andare al lago?", mi ha perso la mano e mi ha ricondotto dagl'altri.

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Ehilà! Scusate se ieri non ho pubblicato, ma mi farò perdonare presto, ovvero dicendovi che questa sera esce un'altra parte della storia <3