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Capitolo Due (30° atto)

Fai schifo...

Mhhh...buona domenica coscienza!

Oh buongiorno! Ti ricordi che esisto?

Si...sai che ore sono?

No, anche perché sono la TUA coscienza...
Perciò se non lo sai tu, io nemmeno.

Sei inutile!

Ho guardato Draco dormire beatamente abbracciato a me. Ho sorriso e gli ho accarezzato i capelli.

"Bellissimo...buongiorno...", gli ho dato un bacetto sulla fronte.

Ha i capelli messi male, gli cadono sul naso e glielo fanno arricciare. È bellino...

Qualcuna è presa...

Nono. È oggettivamente bello!

Morana...

Mi sono stretta a lui, sembro un koala, e ho iniziato a baciargli la linea della mascella.

"Mhhh...", ha mugugnato con un tono veramente basso, "Buongiorno principessa...", ha continuato con il classico timbro roco della mattina.

"Principessa?", ho riso staccandomi da lui.

Ha annuito e mi ha ripreso tra le sue braccia.
Draco così facendo ha incastrato il suo viso nell'incavo del mio collo, poi ha preso un gran respirone.

"Amo il tuo profumo..." e ha iniziato a succhiare la mia povera pelle.

"Mi fai il solletico Draco...", ho ridacchiato mentre lui stava mordicchiando e succhiando la mia pelle.

"Così tutti sapranno che sei mia..." e si è tirato su, appoggiandosi su un gomito.

"Tua?"

"Mia." e mi ha lasciato un bacio a stampo, "Vieni a fare una doccia?"

"No...vado a vedere se le girls vogliono fare qualcosa. Volevo passare del tempo con loro..."

"D'accordo...", mi ha lasciato un casto bacio sulle labbra e a fatica si è alzato.

Sta indossando una felpona grigia e i boxer, è una bella vista devo dire...

"Mi consumi...", ha ghignato.

"Si...", ho sorriso e mi sono avvicinata a lui.

Io mi sono addormentata con la sua maglia del pigiama.

"Sicura di non volere due coccole?", mi ha stretto le mani ai fianchi e poi ci siamo abbracciati.

"Tranquillo...", ci siamo guardati e sorrisi, "Ti rubo una felpa..."

"Sono tutte tue...", mi ha baciato la fronte, "Ci vediamo dopo Ronny..."

L'ho salutato e ho indossato una sua felpa rossa.

Sono uscita da camera sua ma qualcuno mi ha bloccato contro il muro del dormitorio.

"Scopato bene?", ha ringhiato con tantissima cattiveria.

"Che cazzo di problemi hai!?", ho tentato di staccarmelo di dosso, "Mollami!"

"Rispondimi!"

"Alex mi devi lasciare...", ho detto cercando di riprendere la calma, "Lasciami..."

"Te lo sei scopato?"

"Si..."

"E com'era? È stato bravo? Hai urlato come fai con me?", un suo ginocchio è finito in mezzo alle mie.