Capitolo Uno ( 1° atto )

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Sia lodato Dio!

"MORANA!"

Ed ecco arrivare puntuale la mia sveglia che sbraita e batte i pugni contro la mia porta.
La mia sveglia si chiama Hermione Granger, mia sorella.

"Moranaaa! Svegliati! Siamo in ritardoooo!"

Penso che se non mi alzo nell'immediato la mia porta verrà distrutta, così mi sono alzata a malavoglia dal letto e, stropicciando gli occhi, mi sono avvicinata alla porta di ciliegio della mia stanza. Ho aperto e un abbraccio forte mi ha strozzato improvvisamente, la adoro...

"Buongiorno...", ho detto con la voce impastata dal sonno.

"Buongiorno!", ha urlato lei.

È sempre così spumeggiante la mattina e questa cosa mi da sui nervi.
Sono molto suscettibile da appena sveglia, penso che mi si possa rivolgere la parola solo dopo il caffè e solo allora riuscirò a essere carina e gentile.

"Allora...emh...mamma e papà...", ha esitato Herm.

"Mi stanno calorosamente aspettando per far colazione?"

"Esatto. Quindi...velocizzati...", mi ha sorriso lei e ho annuito, dopodiché è corsa al piano inferiore.

Uff! I miei genitori mi odiano. Si, lo fanno.
Hermione è sempre stata la prediletta: ottimi voti, educata, completamente soggetta al loro volere ecc.
Mentre io sono la pecora nera della famiglia, soprattutto dopo l'ultimo mio capriccio...

Il biondo e il capello lungo mi avevano stufato e allora sono passata al nero corvino insieme ad un taglio corto, ma evidentemente ai cari mamma e papà questa cosa non è andata giù. Me ne fotto.

Bhe...fa niente. E ora cosa mi metto?

Fa abbastanza caldo e quindi opterò per un paio di shorts in jeans e un top nero a fascia.
Ai piedi ho indossato un bellissimo paio di Ari Force One e ho concluso l'outfit con un paio di orecchini a cerchio in oro e una collanina sempre dello stesso metallo.
I capelli li lascio al naturale e metto giusto un filo di mascara, rigorosamente nero.

Prima di scendere devo indossare un'ultima cosa, un anello. È speciale per me.
È un anello d'oro con al centro, incastonato, un magnifico rubino. Lo indosso sempre sull'anulare sinistro, proprio dove si mettono le fedi.

Mi sono fermata davanti allo specchio ad osservarmi e devo dire che mi sento veramente bella. Poi ho portato l'anello davanti alle labbra e gli ho dato un bacio, ho iniziato anche a giocherellarci e una lacrima ha minacciato di farsi vedere ma non le permetterò di scendere...lo so già.

Non dovresti muoverti?

Oh! Buongiorno coscienza, sta zitta.

Sei simpatica lo sai?

Più di te sicuramente.

"MORANAAA!"

Ops! Mi sono trattenuta fin troppo.

Visto...

Ma stare zitta?

Ho aperto la camera e sono corsa verso le scale, sono saltata sul corrimano e sono scivolata giù.
La faccio da quando ne ho memoria questa cosa e non mi sono mai fatta male.

"Eccomi! Mi stavo mettendo le scarpe..."

"Si certo. Tra una settimana inizierai scuola e sei costantemente in ritardo, vediamo di imparare la puntualità in questi sette giorni.", sbroccò mia mamma.

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