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Capitolo Tre (20° atto)

Mi stai lasciando?

• Draco's Pov •

Fortunatamente non ha fatto molta strada...
Mi sono incamminato verso la sala comune, però l'ho trovata a poco da lì. È appoggiata al muro con una spalla e sta guardando la classica oscurità delle sere di dicembre.

"Mon chery..."

"Si?", ha sospirato senza guardarmi.

"Dobbiamo parlare...c'è una cosa che devo dirti..."

"Che mi vuoi lasciare?", mi ha fulminato, completamente.

La frase e il suo sguardo mi hanno gelato.
È ovvio a me stesso che starei male solo all'idea di non averla più con me.

"No. Assolutamente no. Io ti amo e credo nella nostra relazione...", mi sono appoggiato al muro accanto a lei, "Andiamo a fumare, ti va?", ha sorriso e mi ha preso per mano.

Siamo tornati in sala, io sono salito a prendere le mie amate Malboro e i nostri cappotti poi, sempre mano nella mano, siamo saliti sulla torre dell'orologio.

"È sempre magica questa torre...", ha sospirato.

"Tu ami tutte le torri...", le ho sorriso e lei lo ha fatto a me, poi si è avvicinata.

"E solitamente ci sei sempre tu...", mi ha abbracciato e lasciato un bacetto a stampo.

Dopodiché ha fatto per staccarsi da me...

"Ehi ehi ehi...dove scappi...", ho stretto la presa attorno ai suoi fianchi, "Ancora uno..." e gliel'ho rubato ma non la lascio ancora andare.

"E adesso perché mi trattieni?"

"Perché non hai detto una cosa prima...una cosa che io ho detto e che prima di parlare vorrei sapere...", ho sorriso.

"Mhhh...a che ti riferisci?", sta giocando.

"Andiamo...lo sai a cosa mi riferisco..."

"Ti amo anche io Draco...", le ho lasciato un bacio sulla testa e ho lasciato la presa attorno alla sua vita, "Ora parl...gurdaaa! Guarda qua!", mi ha chiamato e mi ha fatto guardare verso la finestrella della torre accanto.

La torre accanto ospita la casa dei Grifondoro, e da quella finestrella si vede benissimo Hermione Granger in atteggiamenti equivoci con Ron Weasley.

Morana sta ridendo come una matta, la sua risata spontanea è la cosa più bella. È contagiosa.

"Tu sei più bravo...", ha detto lei guardando le movenze del rosso, "È un po goffo...e poi non stringe bene..."

"Maliziosa..."

"Fidati...Hermione è pretenziosa...", ha ghignato e si andata a sedere sotto l'orologio, "Tu non sai cosa ho sentito quando facevano le loro cose in Egitto..."

"Potrei essere interessato al discorso..." e mi sono seduto accanto a lei.

"Allora...una volta stavo per entrare in camera perché mi dovevo lavare ma da fuori alla porta ho sentito...", le è scappata una risatina, "Hermione dire...mhh...dire tipo a Ron di andare più a fondo e di tirarle i capelli...", sono scoppiato e anche lei.

"Hai capito la Granger...", ho detto guardandola.

"Eppure dovresti saperlo, se non sbaglio sei stato tu la sua prima esperienza...", mi sta sfidando.

"Appunto. L'ho abituata troppo bene..."

"Certo...e tu da piccolo innocente già sapevi come far godere appieno una donna..."

"Non bravo fin da subito ma ero il prediletto..."

"Certo...immagino..."

"Stai ridendo di me stronzetta?"

"Nooooo..." e ha riso, "Allora...di che volevamo parlare?"

"Di noi amore..."

"Di cosa vuoi parlare?"

"Innanzitutto devo dirti una cosa...papà mi ha chiesto di restare nelle grazie della Umbridge, per via della sua posizione al Ministero..."

"Che posizione?"

"Ronny sai che mio padre è un servo di Grindelwald...e...e non deve dare nell'occhio perché altrimenti potrebbero arrestarlo. E se si viene a sapere che suo figlio è ribelle alle regole imposte al Ministero sarebbe come un faro puntato sulla nostra famiglia. Tutelo anche mamma..."

"Perché non me lo hai detto?"

"Perché...non è che abbiamo avuto molte conversazioni ultimamente...", ci siamo guardati, "E tu invece? Che stai passando..."

"Sto dalla parte di Harry...", l'ho guardata, "Sono convinta che la Umbridge, e così il ministero, ci stiano mettendo nei guai. E poi...io e Harry ultimamente viviamo le stesse sensazioni, e a volte anche le stesse visioni..."

"Ah..."

"E...te lo dico...sta organizzando una simil squadra che...come te lo spiego...di difesa ecco e io ci faccio parte. Gliel'ho promesso."

"Siamo arrivati a quel punto eh...", ho detto guardando il nulla.

"Quale punto?"

"Che prendiamo strade diverse..."

"Mi stai lasciando?", la sua voce trema.

"No...non posso lasciarti solo per questo...", ha sorriso lievemente, "Vediamo se riusciamo a restarne fuori, a tenere il nostro rapporto fuori da queste cose..."

"Proviamo."

E mi sono perso nei suoi occhi.
Mi chiedo come faccio ad innamorarmi di lei ogni volta che ci guardo dentro, mi perdo.

La amo sempre di più...

È Morana.