Capitolo Tre (15° atto)

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Veramente Draco...fuggiamo?

• Morana's Pov •

Sono le 17 e 30, piove e sono in biblioteca da sola. Gli altri sono in sala comune per preparare la festa di inizio anno. Sono essenzialmente triste...

Silente oggi a pranzo ha fatto l'annuncio della presenza di una nuova insegnante, la Umbridge...
Un ippopotamo rosa odioso come pochi, fa quasi risultare Cho Chang simpatica.
E poi non riesco a non rimuginare su una cosa che ha detto: "il Ministro della Magia ha sempre considerato l'educazione dei giovani maghi e streghe una questione di vitale importanza, sebbene ogni Preside abbia portato qualcosa di nuovo a questa scuola, il progresso...per amore del progresso...deve essere scoraggiato. Preserviamo ciò che va preservato, perfezioniamo ciò che può essere perfezionato, e diamo un taglio alle abitudini che dovrebbero essere proibite."

Nel mentre sto leggendo quel mio vecchio romanzo e mi sto perdendo in quelle pagine un pò ingiallite.

<< Bambina... >>

<< Lasciami stare. >>

<< Vieni da me...ti voglio mostrare una cosa... >>

<< Smettila. >>

<< Una stanza magica... >>

Aspetta...stanza magica?!

No Ronny.
Resta concentrata.

<< Si...segui la farfalla... >>

E dal nulla è apparsa quella farfalla azzurra che la prima volta mi aveva messo una tale paura da farmi cedere tra le braccia di Piton.

Ma ora non fa paura, ora stuzzica la mia curiosità.

Ho chiuso il libro e mi sono messa a seguirla.

Mi sta portando al 5° piano, per arrivarci vanno prese le vecchie scale della torre dell'aula di difesa.
Si è fermata davanti all'antico arazzo.

Su quel piano si rintanato solitamente le coppie per appartarsi, per qualsiasi tipo di motivo.

<< Concentrati. Chiudi gli occhi e desidera di volermi trovare con tutta la tua forza... >>

Ho preso un sospirone e ho ubbedito.

Ho sentito le mattonelle spostarsi e dalla curiosità ho riaperto gli occhi...sono rimasta senza fiato...

Si è palesata davanti a me una stanza ricoperta di specchi e per questa ragione la luce è celeste. Appena dentro il muro si è chiuso alle mie spalle.

"Ciao Morana...", la sua voce mi ha gelato.

Mi sono pentita di avergli dato corda...

"Grindelwald...", ha scosso la testa.

"Chiamami papà. Ho fatto delle ricerche questa estate, e tu sei mia figlia...l'unica che pare essere sopravvissuta..."

"Non sono tua figlia...ti stai sbagliando..."

"No. Te l'assicuro..." e mi ha porso un libro, "Guarda tu stessa...", ho preso quel libro dalle sue mani e ci ho trovato alcune foto.

"Sono le foto del mio album che ho a casa...bugiardo..."

"Sei attenta...ma ti assicuro che tu sei sangue del mio sangue..." e ha iniziato a girarmi intorno, come un leone affamato.

"Cosa vuoi?"

"La possibilità di conoscerti meglio durante quest'anno...", si è fermato davanti a me e mi ha guardato negli occhi, "Possiamo provarci?"

"Sono già nella merda grazie a quello che mi hai inciso sull'avambraccio, non vorrei rischiare di finire ad Azkaban..."

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