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Capitolo Due (15° atto)

Ho già vinto...

• Draco's Pov •

Sono le tre del mattino, sono spariti tutti.

Io sono comodamente svaccato sul divano con accanto la mia principessa.

"Dra...dormi da me?"

"E la tua coinquilina?"

"Imparerà che esistono altre priorità...", ha sorriso e si è alzata.

Ha tirato su da terra i tacchi e...

"Vieni o no?"

"Subito...", mi sono alzato e l'ho presa in braccio.

"DRACO!", è scoppiata a ridere e io l'ho seguita a ruota.

Siamo saliti in camera e lei ha legato la sua cravatta fuori dalla porta poi ha chiuso la porta a chiave.

"Devi farti la doccia?", mi ha chiesto.

"L'ho fatta ieri prima di scendere alla festa, mi lavo domani mattina. Tu?"

"Idem..." e ha iniziato a levarsi il vestito.

Lo so che non ha voglia di fare nulla...

"Io come dormo?"

"In boxer?", ha detto lei ironica.

"Ma dopo vedi troppo..."

"Ma vaffanculo Dra!", siamo scoppiati a ridere, e ora mi sta dando la schiena.

Si è levata il reggiseno e si è messa una maglia oversize, poi ha legato i capelli in maniera spettinata. Mi fa impazzire quando si mostra così...

"Vado a lavare i denti e mi levo il mascara...", ho annuito.

Mi sono sdraiato sul suo letto e ho iniziato a giocare con la sua bacchetta.

Ma io non capisco...

Ti posso tornare utile?

Non credo coscienza.
Più che altro non capisco se io e lei siamo amici o più che amici...ma forse è meglio così...

Ho sentito la serratura della porta scattare.
Mi sono alzato e prima che la sua coinquilina potesse aprire la porta, l'avevo già fatto io.

La novellina è rimasta imbambolata a guardarmi, è arrossita. Queste cose aumentano il mio ego in modo smisurato!

"Tralasciando il fatto che il mio viso è più in su...piccola regola: la cravatta legata fuori dalla porta significa: stanza occupata." e così ho richiuso la porta, sono tornato a letto.

"Con chi ce l'avevi?", mi ha chiesto uscendo dal bagno.

"La tua amica..."

"Si è goduta lo spettacolo?", mi ha chiesto sedendosi a cavalcioni su di me.

"Abbastanza...", abbiamo ghignato, "Ti stai prendendo un vizio ultimamente..."

"Ovvero?"

"Non sono il tuo sgabello..."

"Se mi lasciassi spazio mi sdraierei anche io..."

"Ma sei bella vista da qui..." e le ho dato una spinta col bacino.

"Sparati coglione", sono scoppiato a ridere e lei è scivolata su di me, si è sdraiata.

"Ti voglio bene!", l'ho abbracciata fortissimo.

"Draco stai iniziando a starmi sui coglioni!", stiamo ridendo, "Scollati!" e si è staccata.

"Che palle che sei..."