-Prologo-

10.5K 230 7
                                    

Avete mai pensato a quanto prezioso sia il tempo?
Vi siete mai fermati a riflettere a quanto decisivo esso sia nella nostra vita?
Tutti ne vorremo di più.
Tempo per rialzarsi, tempo per crescere, tempo per lasciare andare, perché si sa, è solo grazie a lui se riusciamo a sopravvivere, anche se a volte non è facile.
Ho amato un uomo una volta, lui era il mio sole, ma le cose fra noi si sono trasformate in un incubo e ho dovuto dirgli addio, ho anche creduto che il dolore alla fine mi avrebbe soffocata, ma non è successo e sono sopravvissuta.
Già proprio così, Grace Miller, la ragazzina a cui avevano distrutto il cuore ce l'ha fatta, ed ora, mentre impacchetto le mie ultime cose prima di partire per New York, non posso non pensare a quanto è stata dura arrivare fino a qui.
Ci sono stati giorni in cui mi sembrava di poter conquistare il mondo, ed altri in cui il peso dei ricordi era troppo grande.
Essere lontana dalla mia famiglia, vivere in una città diversa... È stato difficile lo ammetto, ma per fortuna avevo Lucas al mio fianco, ed è solo grazie a lui che sono riuscita a ricominciare.
Chiudo l'ultimo scatolone, per poi lasciarmi cadere fra le fresche lenzuola del mio letto.
-" Mio dio, questo trasloco mi sta uccidendo"-
-" Oh mamma è incredibile, Gracy sei davvero riuscita ad incartare tutte le tue cose in un paio d'ore, sono commosso, tutta questa rapidità non è da te."- esclama Lucas, comparendo sull'uscio della mia porta.
-" Ah-ah-ah, simpatico Johnson, davvero simpatico, mi ricorderò di te quando avrai bisogno del mio aiuto."-
Cerco di tirargli il primo cuscino che mi capita a tiro, ma fallisco miseramente.
-" Santo cielo hai la mira di una talpa!"- esclama divertito.
-" Hai appena chiamato la ragazza più importante della tua vita " talpa", hai idea delle conseguenze che avrà la cosa su di te?"-
-" Vagamente, ma accetto di correre il rischio."-
Lo guardo di sottecchi e prendendo bene la mira, lancio l'ultimo cuscino a mia disposizione, centrandolo in pieno viso.
-" Strike!"- urlo al cielo in preda all'euforia.
-" Pagherai per questo affronto piccola peste che non sei altro!"-
Con scatto felino mi imprigiona prima che io possa correre ai ripari.
-" No, ti prego Lucas, il solletico no!"-
-" Troppo tardi."-
Passo i dieci minuti successivi, stesa sul pavimento ad invocare pietà.
-" Sei crudele Lucas, davvero!"- lo guardo di sottecchi sbattendo le ciglia.
-" Ah divertente, non ci provare. Non intendo sentirmi in colpa."-
Mi tende la mano aiutandomi a tirarmi su, per poi sedersi sul bordo del mio letto.
-" Allora domani New York eh?"-
-" Già"-
-" Come ti senti a riguardo? In fondo non è Richmond, qui siamo stati bene, ma lì le cose saranno diverse."-
-" Lo so, però se noi resteremo insieme le cose andranno per il verso giusto, no?"-
-" Sì certo, io non ti lascio Grace lo sai, però ... Mi chiedevo come ti faceva sentire l'idea di trasferiti nella stessa città in cui tempo fa lui ..."-
-" Sto bene!"- mi affretto a rispondere.
-" Davvero? A me però non sembra."-
Alzo gli occhi al cielo, andando a recuperare i miei cuscini ancora sul pavimento.
-"Senti Lucas, dacci un taglio, io non ho proprio niente che non va."-
-"Ed ecco la parte in cui cominci a dire che sono un folle visionario, è sempre così quando si parla di lui"-
-" No Lucas sia chiaro, noi non stiamo parlando di lui."-
-" Si certo, come no..."-
-" Smettila!"-
-" Di fare cosa, parlare del passato? Gracy lui ha fatto parte della tua vita, non puoi fare finta di niente."-
Lo guardo esterrefatta posando le mani sui fianchi.
-" Lucas ... Io non ricordo neanche i particolari del suo volto, tantomeno il suono della sua voce, è un capitolo chiuso, perché me ne parli adesso?"-
-" Perché è una settimana che l'idea di trasferiti a New York ti rende irrequieta e vulnerabile, ecco perché.
Ammettere i nostri limiti non significa essere deboli Grace."-
Sento la rabbia dentro di me placarsi, per poter far posto alla consapevolezza.
Sì, Lucas ha ragione, sono stata intrattabile per tutta la settimana e ovviamente lui essendo il mio capo, oltre che il mio coinquilino, se ne è accorto.
Faccio un lungo respiro, per poi andarmi a sedere al suo fianco a gambe incrociate.
-" Ok, hai vinto tu. Lo ammetto, l'idea di trasferirci a New York mi rende nervosa, perché mi fa pensare a lui con quella donna, chiusi in un albergo chissà a fare cosa, mentre io me ne stavo a piangere a Los Angeles. Soddisfatto adesso?"-
-" Abbastanza."-
-" Bene, adesso possiamo cambiare argomento per favore?"-
-" Ancora no."-
-" Oh per la miseria!"-
Mi lascio andare ad un pesante sospiro, mentre guardo Lucas osservarmi con aria soddisfatta.
-" Perché non me ne hai parlato?
Perché non mi hai detto quanto a disagio ti facesse sentire la cosa?"-
"Gran bella domanda."
-" Non lo so, forse sarà stato perché non gli ho dato molta importanza, insomma credevo mi sarebbe passata!"-
-" Ma non è così."-
-" No, a quanto pare no."-
Restiamo entrambi in silenzio per qualche minuto, prima che Lucas lo interrompa con una domanda che mi lascia stupita.
-" Pensi mai a lui Grace?"-
-"Cosa? No, certo che no! Sarei una sciocca se lo facessi dopo tutto l'inferno che ho passato a causa sua.
Non so come spiegartelo, ma è come se si fosse chiusa una porta che lo ha lasciato fuori dalla mia vita. Non provo odio, né tantomeno amore, è un'immagine sbiadita senza colori, ecco cosa è diventato ormai lui per me. C'è stato un tempo in cui l'ho amato, dio quanto lo amavo, tutto il mio mondo girava attorno a lui, ma quella era la vecchia Grace capisci? Una Grace ingenua e insicura, che ora non esiste più.
La grace di adesso non ha più spazio nella sua vita per un uomo meschino e bugiardo come lui. Pensa, in tutti questi anni avrei potuto avere sue notizie, sarebbe stato facile , mi sarebbe bastato cercare su internet o chiedere a mia madre, ma non l'ho fatto, nemmeno una volta.
Tu mi conosci bene ormai Lucas e sai che non mento, mi ha fatto troppo male."-
-" Lo so, me lo ricordo bene, ma lascia che ti dica una cosa piccola Gracy."-
Mi prende le mani fra le sue, stringendole forte.
-" Sei stata la guerriera più coraggiosa che io abbia mai visto. Hai vinto una delle tue battaglie più grandi e ne sei uscita più forte di prima.
Sono tanto orgoglioso di te."-
Sento il mio cuore vacillare in preda alle emozioni.
"Oh Lucas, non sarei qui se non fosse per te, tu mi hai aiutata e mi hai dato una seconda possibilità, ti sarò debitrice per la vita"
Lo abbraccio forte inspirando il suo profumo così familiare che ormai, sa di casa.
-" Sei l'amico migliore del mondo"- sussurro al suo orecchio.
-" Ed anche il più bello, ah sei una ragazza fortunata Gracy!"-
Lo guardo con aria scettica e ben presto, ci ritroviamo a ridere entrambi di gusto.
Ogni grande perdita che siamo costretti ad affrontare durante l'intero arco della nostra vita, ci sembra più disastrosa della precedente. Che sia la fine di un amore o una mancanza improvvisa, non siamo mai pronti al dolore.
Guardatevi attorno, tutti si portano dietro un dolore più o meno grande.
Tutti, siamo dei sopravvissuti.

Perché Sei Tu [Vol.2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora