Cris POVMentre osservo la porta dalla quale è appena uscita, mi chiedo cosa sia stato io nella mia vita precedente, per meritare una tale fortuna.
" Io non capisco. L'ho ferita, umiliata, tradita, distrutta. Come può essere ancora così straordinaria nei miei confronti, nonostante tutto questo?"
Sfioro distrattamente il bicchiere davanti a me, provando la mia solita sensazione di tedio.
" Magari è semplicemente compassione o pietà."
Ma nel momento stesso in cui la mia mente formula un pensiero simile, mi rendo conto di essere nel torto.
" Ma sì certo, come ho fatto a dimenticarlo? Grace ha sempre avuto un'anima pura ed è proprio questo che anche in passato, mi permetteva di sperare in un qualcosa di migliore. Per me, per la mia vita e per quello che desideravo diventare un giorno, così lontano e diverso da quelle che erano le idee megalomani di mio padre.
Lei non è mai stata come gli altri.
Era gentile ed a volte ingenua, ma pur sempre una delle persone più forti e tenaci che io avessi mai incontrato.
Quando un mese fa poi l'ho rivista dopo quasi tre anni, credevo che l'odio e la sofferenza che avevo portato nella sua vita, l'avesse cambiata irrimediabilmente, ma per fortuna mi sbagliavo."
Avvicino esitante il bicchiere alle mie labbra bevendone un sorso e subito, mi sembra di stare meglio.
"Caffè italiano, eh?"
Sorrido fra me e me.
-" Oh Grace io ti adoro!"-sussurro, mentre mi godo uno degli espressi più buoni che io abbia mai bevuto.
Dopodiché è il turno del croissant. Caldo e friabile, sembra essere incredibilmente buono, mentre lo guardo in tutta la sua perfezione.
Nonostante questo però, non desidero in alcun modo, mangiarlo.
"Se solo avessi anche un po' di fame..."
Mi mordo il labbro inferiore, osservandolo pensieroso.
"Appartiene a Grace, forse dovrei restituirglielo."
-" Grace."-
Il solo pensare a lei mi fa sorridere.
" Scommetto che mi prenderebbe a calci nel sedere, se solo mi vedesse disdegnare una cosa così sacra per lei, come il cibo."
Chiudo gli occhi provando a rilassarmi e in un batter d'occhio, mi ritrovo a fantasticare su di lei.
" Occhi attenti e bocca carnosa. Guarderebbe il croissant davanti a me, quasi con venerazione.
Poi si morderebbe il labbro inferiore, indecisa sul farsi tentare o meno e dopo avermi lanciato un'occhiata maliziosa, si farebbe convincere dal suo aroma celestiale e ne assaggerebbe un po', giusto un morso.
-" Mh Cris dovresti provare, questo croissant è davvero la fine del mondo."-
Poi si passerebbe la lingua sulle labbra e mi sorriderebbe con aria complice."
-" Oh. Mio. Dio."-
Sento un leggero languorino che pian piano cresce insieme a qualcos'altro, fino a diventare uno spasmotico bisogno di cibo.
" Non posso credere che il solo pensare a lei, ha risvegliato il mio appetito."
Afferro il croissant davanti ai miei occhi, assaggiandone giusto un po' e...
-" Gesù."-
"Sono in paradiso."
Ne prendo ancora e quasi mi sembra di sentire le mie papille gustative, andare in estasi.
-" Signor Smith."- la voce della mia assistente, mi riporta bruscamente alla realtà.
-" Che c'è?"- dico controvoglia, all'interfono sulla mia scrivania.
-" Mr Jackson è qui, desidera parlare con lei."-
"Ah finalmente."
Finisco alla svelta il croissant, cancellando ogni traccia.
-" Fallo entrare."-
-" Sì signore."-
Steven Jackson, vi ho mai parlato di lui? È un colosso di quasi due metri, con la passione per la boxe e l'informatica. Indossa un completo scuro, ma è evidente che è abituato ad indossare tenute, decisamente meno formali.
Mi saluta con un cenno del capo, accomodandosi di fronte a me.
-" Dimmi che sei riuscito a scoprire qualcosa."- mormoro, appena il suo sguardo incontra il mio.
Trattengo il fiato, sperando di scoprire qualcosa in più, sull'uomo che ultimamente sta frequentando Grace.
-" Sì signore, ma ahimè non è molto."-
Sbatto le palpebre, perplesso.
-" Che cosa significa?"-
Un campanello d'allarme scatta all'improvviso nella mia mente.
"Sono anni che mi affido a lui, quando ho bisogno di indagare sul passato di qualcuno.
Vizi, abitudini, segreti, è grazie a questo che sono sempre riuscito a mantenere il perfetto controllo della mia vita, negli ultimi tre anni.
Non guardatemi in quel modo, so bene che è una cosa alquanto subdola e spietata, ma è così che va il mondo quando dovete gestire un'azienda e siete circondati da gente che vuole fregarvi. Credevo fosse già abbastanza chiaro, ormai.
Io, Cris Ian Smith, faccio ricerche sulla vita privata di chiunque, in un modo o nell'altro, provi ad entrare in contatto con me e con quello che mi appartiene.
A me non interessa se è una cosa giusta o sbagliata, per quanto mi riguarda, la morale può andare a farsi fottere.
Io ho bisogno di informazioni, sempre. Questa volta, più delle altre."
Lo vedo esitare per una frazione di secondo.
-" Beh diciamo che l'uomo su cui mi ha chiesto di indagare, è un tipo molto scaltro. Sono riuscito a ricavare ben poche informazioni su di lui."-
Mi porge una busta contenente una cartella.
Stampato sull'etichetta c'è un nome: Dimitri Markov.
La apro, dando uno sguardo al suo contenuto.
____________________________________
STAI LEGGENDO
Perché Sei Tu [Vol.2]
ChickLitDopo aver lasciato Los Angeles ed aver rinunciato a tutto ciò che amava per ritrovare se stessa, Grace sembra davvero essere una persona nuova: sempre solare e divertente, sembra essersi lasciata ormai alle spalle tutto il dolore del passato. Niente...