Lucas osserva il suo lavoro con orgoglio, lasciandosi andare ad un sospiro liberatorio.
-"Ah Grace, non ti sembra che ne sia venuto fuori un vero e proprio capolavoro?"-
Sorrido, andandogli incontro.
-"Beh effettivamente devo ammettere che questa volta, ti sei davvero superato."-
Ebbene, sì. Come avrete già capito, oggi finalmente il nostro lavoro per la Smith's Company, può definitivamente ritenersi concluso.
"Sono così felice, che quasi vorrei urlarlo al mondo intero."
Un sito internet all'avanguardia che attirerebbe l'attenzione di chiunque e un'impaginazione sulle migliori riviste di moda e design con foto e colori brillanti e accattivanti.
Sono queste le meraviglie che Lucas Johnson è stato in grado di fare, anche grazie alla sottoscritta.
Lodevole, non credete?
Ah e vi ho già parlato dello spot pubblicitario, che abbiamo creato per l'occasione? Dovreste vederlo, è sorprendentemente unico nel suo genere.
In primo piano c'è l'immagine di George Smith con la sua azienda e poi c'è Cris, che con sguardo attento sceglie colori e tessuti per l'allestimento di quello che ad oggi, è uno degli hotel a cinque stelle più ricercati e sofisticati di tutta la California: l'Excelsior. Una piccola panoramica di quello che la Smith's Company è in grado di realizzare, insomma. Un breve assaggio delle sue potenzialità, mirato a stuzzicare l'appetito di nuovi potenziali clienti, che desiderano solo il meglio.
Osservo i frutti del duro lavoro fatto negli ultimi mesi, posando poi lo sguardo sul mio migliore amico.
-" Lucas Johnson, ti ho già detto che sei dannatamente bravo in quello che fai?"- le mie parole piene di orgoglio e meraviglia, gli strappano un sorriso.
-" Sì. Ma ora che ci penso, dovresti dirmelo più spesso. Lo sai che adoro essere lusingato."-
Tira su le spalle, assumendo una postura diritta e fiera.
"Sapevo che avrebbe reagito in questo modo."
Alzo gli occhi al cielo, scuotendo il capo.
"Si può essere così megalomani?"
-"Johnson?"-
-"Sì, miss Miller?"-
Lo guardo con espressione severa, anche se a fatica riesco a trattenere un sorriso.
-"Sei un cretino."-
La sua reazione ovviamente, non tarda ad arrivare.
Sbatte le palpebre, stupito.
-"Cosa? Ma se mi hai appena definito il grafico pubblicitario più incredibile, nella storia dell'intera umanità!"-
Sorrido.
-"Addirittura? Sai, io non ricordo di aver usato queste precise parole."-
Si stringe nelle spalle.
-"Dettagli, il concetto era lo stesso."-
"Che cosa? Oh mio dio, questo ragazzo è davvero incorreggibile!"
Lo guardo a bocca aperta, letteralmente basita.
-"Vedo che a quanto pare, mr. modestia è in città."-
Increspa le labbra divertito.
-"Forse."-
Mi lancia un'occhiata complice, contagiandomi inevitabilmente con il suo buonumore.
-"Ah Lucas, come devo fare con te?"-
Fa spallucce. Poi si alza dalla sua scrivania, passandosi una mano fra i capelli brizzolati.
-"Sono un uomo terribilmente eccentrico quando si tratta del mio lavoro, lo so."- il suo tono è scherzoso.
Rido di gusto.
-"Non fa niente. Ti voglio bene anche per questo."-
I suoi occhi sembrano addolcirsi, mentre mi mostra le sue adorabili fossette.
-"Te ne voglio anch'io, raggio di sole."-
-"Lo so."-
Le sue parole sincere, mi scaldano il cuore.
-"Sai Grace... Forse non te l'ho mai detto, ma sono davvero felice di averti incontrata."-
-"Davvero?"- mormoro imbarazzata.
-"Ma certo! Tre anni fa mi sentivo un uomo inutile e triste, ma tu sei arrivata come un uragano e hai dato di nuovo un senso ad ogni cosa. Hai portato nella mia vita il colore, che il lutto per la perdita di mia madre aveva cancellato e di questo, te ne sarò grato in eterno."-
Sorrido.
-"Santo cielo Luke, non ti sembra di esagerare? Anche io ho i miei difetti, non sono di certo un angelo."-
Aggrotta la fronte, facendomi capire di non essere per niente d'accordo.
-"Non sottovalutarti, Miller."-
Lo guardo, con aria divertita.
-"Non si tratta di sottovalutarmi, ma semplicemente di essere realista. E poi se parliamo di angeli, anche tu non scherzi!"-
Mi attira dolcemente fra le sue braccia, stringendomi forte a sé.
-"Sono fortunato ad avere un'amica come te."-
-"Siamo in due, Luke. Siamo in due."-
"In tutti questi anni mi è sempre stato accanto, prendendosi cura di me. Se un giorno fossi costretta a rinunciare a lui, non so davvero come potrei reagire. Lucas in poco tempo mi ha dato l'amore e l'affetto fraterno che dopo la morte di Theo, credevo di aver perso per sempre. Gli devo molto."
Seppure un po' riluttante, mi ritrovo a pensare a Cris.
"Mi chiedo perché fra noi due le cose, non sono mai state facili come fra me e Lucas. Insomma, anche prima che il nostro rapporto si trasformasse in qualcosa di diverso, non siamo mai stati capaci di ammettere apertamente i nostri sentimenti. Quindici anni insieme e mai un ti voglio bene o un gesto gentile.
O era odio, o era amore. Per noi non ci sono mai state le mezze misure anche se francamente, avrei preferito fosse andata diversamente. Già, perché magari se non avessimo mai intrapreso una relazione sentimentale, a quest'ora saremmo stati ancora amici."
Mi lascio andare ad un sonoro sospiro, mentre penso a quanto dolore e sofferenza ci saremmo risparmiati entrambi.
"Se solo non mi fossi innamorata di lui..."
Mi sciolgo dal mio abbraccio con Lucas, rammentando le parole della sua ultima mail.
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Perché Sei Tu [Vol.2]
ChickLitDopo aver lasciato Los Angeles ed aver rinunciato a tutto ciò che amava per ritrovare se stessa, Grace sembra davvero essere una persona nuova: sempre solare e divertente, sembra essersi lasciata ormai alle spalle tutto il dolore del passato. Niente...