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Guardo la sua figura che poco a poco si perde fra la folla, poi giro le spalle, incamminandomi verso i tornelli della sicurezza.
-"Grace."- Lucas mi viene dietro, provando a raggiungermi. Mi batte forte il cuore e mi gira la testa. Mi sento sconvolta e fragile, come mai prima d'ora.
-"Grace, fermati un momento."- aumento il passo, ignorando le sue parole. Il sangue mi pompa nelle orecchie. Il mio respiro accelera. Provo a soffocare i singhiozzi, ma le mie labbra tremano. Sento che sto per spezzarmi, ma non posso. Non devo. Non dopo tutto quello che ho fatto per dimenticarlo e andare avanti.
-"Grace! Dannazione, vuoi fermarti?"- la voce di Lucas, seppure decisa, sembra farsi sempre più preoccupata. Con un balzo in avanti mi sbarra la strada, afferrandomi per le braccia. -"Si può sapere che diavolo ti prende?"- alzo gli occhi verso lui e gli basta questo, per capire.
-"Oh no."- Timore, angoscia e apprensione, appaiono sul suo volto.
Alzo le mani in segno di supplica. -"Ti prego Luke, lasciami prendere quell'aereo."- la mia voce è distorta dalle emozioni che, con tutta me stessa, sto provando a reprimere.
-"No. Non così."- mi accarezza il volto, asciugando una lacrima sfuggita al mio controllo. -"Io non ti ci porto a New York, in questo stato."-
Chiudo gli occhi, mordendomi con forza il labbro inferiore. -"Cristo! Ma perché per una volta non possiamo fare a modo mio, eh? Io non voglio più starci qui. Voglio andare via."- Le lacrime mi riempiono gli occhi, scivolando giù lungo il mio viso.
-"Lo so."- sussurra Lucas, facendo un respiro profondo, come per scaricarsi. -"Credimi Grace, lo so. E mi rendo conto che in questo momento sei sconvolta e arrabbiata, ma non è scappando di nuovo, che puoi risolvere le cose. I tuoi problemi ti inseguiranno ovunque andrai."-
Scuoto il capo con decisione, asciugandomi con rabbia le guance.
-"Non fare il moralista con me, Johnson! Tu non lo sai. Tu non hai la minima idea di quello che sto provando in questo momento."-
Lucas, solleva le sopracciglia, incredulo.
-"Sì invece, perché ti conosco e ti sono stato accanto per tutti questi anni, senza voltarti mai le spalle! Tu hai paura, Grace. Paura di guardarti dentro e scoprire cosa c'è davvero nel tuo cuore."-
-"Ah si?"- la mia voce si incrina. "No! Tieni duro, Gracy. Resisti."
Chiude gli occhi per un momento, poi li riapre.
-"Non devi fingere con me. Guarda che l'ho capito: una parte di te lo ama ancora, non è vero?"-
Una morsa dolorosa mi stringe il cuore, togliendomi il respiro. Lo fisso, smarrita.
-"Ti sbagli."- la mia voce si spezza e gli occhi mi si riempiono nuovamente di lacrime.
-"Ehi."- sussurra Lucas stringendomi a sé. -"Ascoltami bene. Anche se gli hai detto che era troppo tardi, puoi sempre fare marcia indietro. Nessuno ti giudicherà per questo. Tu pensi di non avere altra scelta, se non quella di tagliarlo fuori dalla tua vita? È una stupidaggine. Puoi sempre scegliere di riprovarci invece, se è davvero questo quello che vuoi. Puoi sempre scegliere di essere felice. Perché ora come ora, tu non lo sei. Non fai che riempire gli spazi vuoti della tua vita con me, Roxy e tutti gli altri. Quanto ancora intendi continuare? Non fai un favore a nessuno comportandoti in questo modo, quindi è ora che tu apra gli occhi. Devi renderti conto che se c'è un buco nero nella tua vita, allora quel buco ha un nome e un cognome e tu, in questo momento, lo hai appena mandato via."-
Tutte le mie difese, vengono meno. Crollo. Senza riserve. Senza più freni. Le gambe mi diventano di gelatina.
-"Oh Luke ..."- singhiozzo contro il suo petto. -"Tu devi aiutarmi. Non so cosa fare. Non so più niente. Mi sento così confusa in questo momento."- ora che finalmente ho iniziato a piangere, non riesco più a fermarmi. -"Credevo di averlo superato. Credevo di essere più forte. Ma non ce la faccio, non questa volta."-
La tensione si scioglie attraverso il pianto. Lucas stringe le braccia intorno a me, ascoltando in silenzio il mio sfogo.
-"Grace."- Stretta nel suo abbraccio, mi culla con dolcezza. -"devi smetterla di essere così dura con te stessa."-
-"Lo so."- singhiozzo.
-"Amare non è una debolezza."- dice lui, nascondendo il volto nei miei capelli. -"E se vuoi il mio parere, puoi venire con me a New York e fare finta che tutto questo non sia mai successo, oppure puoi restare e scoprire come va a finire. In entrambi i casi, però, devi prendere una decisione."-
Abbasso lo sguardo.
-"Non è facile, Luke."- dico fra le lacrime, asciugandomi il naso con il dorso della mano.
-"Lo so, ma sono tre anni che scappi dai tuoi sentimenti e io oggi, voglio che tu faccia finalmente quello che ti rende davvero felice. Non pensare a me o a quello che farebbero i tuoi amici o la tua famiglia, se fossero al tuo posto. Che sia su un aereo per la grande mela o qui a Los Angeles, oggi voglio che tu scelga te stessa, Grace."-
Le sue parole mi piombano addosso come un macigno, scuotendomi nel profondo. Il mio petto si anima all'improvviso.
-"E se fare ciò che mi suggerisce il cuore, fosse un errore?"- chiedo, timorosa.
Lui mi guarda con dolcezza, liberandomi dal suo abbraccio. -"Ne dubito. Davanti a me, in questo momento, ho la ragazza più in gamba di tutta Los Angeles. Te la caverai."-
Guardo il mio migliore amico. Dentro di me sento riaccendersi la speranza. "E se Lucas avesse ragione?"
-"Devo fare qualcosa!"- esclamo, con decisione.
-"Vai."-
Prima che possa rendermene conto, le mie gambe si muovono da sole.
-"Grazie Luke."-
Nel giro di pochi istanti, mi precipito verso l'uscita, con le idee ben chiare in testa.
"Ho bisogno di parlare con lui."
Mi guardo intorno, cercandolo fra la folla. "Cris Ian Smith, ma dove sei finito?"
Poi lo vedo. Se ne sta seduto in disparte, con le spalle ricurve e la testa fra le mani.
-"Cris!"- Corro verso di lui, divincolandomi fra i passanti. -"Mio dio, grazie al cielo sei ancora qui."- mormoro, piegandomi sulle ginocchia per riprendere fiato.
-"Grace?"- la sua voce è roca e incerta. Alza lo sguardo per rispondergli, ma quello che vedo mi strazia il cuore. Il suo bellissimo volto, dilaniato dall'angoscia, fa da cornice a due occhi spenti e annebbiati da lacrime e dolore. Rabbrividisco, all'idea di essere io la causa di tutta questa sofferenza.
-"Che cosa ci fai tu, qui?"- mi chiede, provando a nascondermi le sue lacrime.
D'istinto faccio un passo verso di lui, inginocchiandomi alla sua altezza. Così siamo alla pari.
-"Provo ad essere felice. E tu?"-
Sbatte le palpebre, confuso dalle mie parole. -"Provo a sopravvivere dopo che la donna che amo, mi ha chiuso per sempre, le porte dalla sua vita in faccia."- le sue parole, così schiette e sincere, miste ad un crescente senso di colpa, mi colpiscono nel profondo.
Sento il mio cuore lacerarsi. Mi chiedo se riuscirò ad arrivare viva, fino alla fine di questa conversazione. Alzo gli occhi al cielo, provando a fermare una nuova ondata di lacrime. "Resisti Miller."
-"Ti capisco. A me è successa la stessa cosa, qualche anno fa."- sussurro poi, schiarendomi la voce. -"Credevo di essere importante per lui, ma alla fine è andato a letto con una più bella di me e ci siamo lasciati."-
Abbassa lo sguardo sulle sue dita intrecciate. -"Che idiota. Avrebbe dovuto dirtelo."-
Aggrotto la fronte.
-"Che cosa?"-
-"Che per lui tu, non eri affatto scontata. Che ti amava e che eri bellissima. La più bella di tutte."-
Chiudo gli occhi, mentre sento tutte le mie debolezze riaffiorare poco a poco.
"Oh Cris."
Faccio un respiro profondo, provando con tutta me stessa a ricacciare indietro le lacrime. -"Sì, avrebbe dovuto."- ammetto in un sussurro.
Lui, di fronte a me, mi guarda senza dire niente. I miei occhi si perdono nei suoi. Tra noi cala il silenzio. Quando infine mi decido a parlare, la mia voce è bassa e tremante. -"Sai Cris, devo ammetterlo, oggi mi hai davvero sorpresa. Ero convinta che alla fine avresti sul serio sposato Jennifer, com'era nei piani. Ma tu invece sei piombato qui, vestito di tutto punto, a confessarmi i tuoi sentimenti e una verità, alla quale non riesco ancora ad abituarmi e ..."- faccio una breve pausa, abbassando lo sguardo, imbarazzata. -"Insomma, sto solo cercando di dirti che mi hai sconvolta, ecco."-
Sento il respiro di Cris aumentare, impercettibilmente.
-"Lo so. Credimi lo so, Grace. Capisco perfettamente il tuo disagio ed è per questo, che non pretendo niente da te."- sussurra con voce sommessa. -"Tuttavia, perdonami se in questo momento non riesco a fingermi indifferente davanti all'ennesimo fallimento della mia vita. Sì, perché anche se sapevo che sarebbe stato difficile convincerti a darmi una seconda possibilità, ammetto che una parte di me, probabilmente quella più ingenua e incosciente, ci sperava ancora."-
Mi si stringe il cuore di nuovo perché lo so, so bene quello che stà provando in questo momento.
-"Cris, credimi anche per me non è semplice."- i suoi occhi mi fissano con attenzione. -"Per tutto questo tempo ho sempre pensato a te in un certo modo. Ti odiavo, ero arrabbiata e delusa per la persona che alla fine ti eri rivelata essere. E adesso viene fuori che in realtà sei l'eroe della storia e che tuo padre è sempre stato uno psicopatico con manie di grandezza. Hai idea di quanto io possa essere disorientata in questo momento?"-
Le sue labbra carnose si piegano in una linea dura, mentre serra con forza la mascella. Il suo sguardo intenso si incupisce all'improvviso. Apre la bocca quasi avesse qualcosa da obiettare, poi pero la richiude, annuendo.
-"Mi dispiace."- dice poi con voce profonda.
Chiudo gli occhi, sentendomi sopraffare dallo sconforto.
-"Lo so, ma non è questo il punto."-
"Santo cielo, è più difficile di quanto pensassi."
Ripenso alle parole di Lucas.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 26, 2018 ⏰

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