- Grace svegliati o faremo tardi."-la voce graffiata di un Lucas spettinato ed assonnato, mi ricorda che è lunedì mattina e che sono a casa sua.
Già, alla fine mi ha costretto a trasferirmi da lui, ma solo per pochi giorni ovviamente, giusto il tempo di rintracciare Nicol, la ragazza dai capelli arcobaleno che sembra avere un appartamento per me.
-" Ma io ho sonno!"- biascico con la testa sotto il cuscino.
-" Oh su forza dormigliona, non si conquista New York restando a letto, cosa credi che Cristoforo Colombo volesse alzarsi il giorno in cui scoprì l'America?"- mi chiede con tono ironico.
-" Ma io non voglio conquistare l'America, un piccolo appartamento tranquillo, va più che bene."- borbotto contrariata.
-" Beh cosa importa, non è questo il punto, quello che volevo dirti è che non è restando a letto, che le cose cambiano."-
"Cosa?"
-" Sì invece, il mio umore migliorerebbe di sicuro ad esempio, ed anche i tuoi capelli, cielo Lucas sembri un folle!"- esclamo dopo avergli dato un'occhiata, da una microfessura del mio fortino improvvisato.
-" Lo so, credo proprio che sia arrivata l'ora di tagliarli, ma nel frattempo, tu ti alzi signorina, adesso!"- mi ordina con voce sicura, prima di sparire in cucina.
" Uffa che barba!"
-" Antipatico!"- dico a voce alta per farmi sentire, mentre in modalità troll, mi trascino con passo malfermo fino alla porta del bagno.
Dieci minuti dopo, corro a destra e a manca dalla camera da letto allo specchio della cabina armadio, per cercare di finire in tempo.
" Che stress!"
-" Grace, hai finito con il bagno?"-
Oltre la porta della stanza, sento la voce di Lucas farmi pressione.
-" Emh sì, un paio di minuti ed esco."-
Mi guardo allo specchio: trucco ok, capelli ok, cosa manca?
Ah sì, sono ancora nuda!
Mi precipito verso la valigia alla ricerca di qualcosa di decente da indossare:
" Trovato!"
Sopra ad un elegante completo in pizzo nero, indosso un tubino grigio, con una cintura che mette in risalto il punto vita.
-" Grace!"-
-" Eccomi!"-
Con scatto felino, afferro al volo un paio di scarpe alte nere e calze di seta, per poi indossare orecchini ed accessori.
-" Grace, ti sbrighi?"-
-" Ho finito!"- apro velocemente la porta davanti a me, per poi crollare sul pavimento sotto il peso di un ragazzo di ottanta chili.
-" Dio Grace, ti sembra questo il modo di aprire una porta?"- mi chiede ancora comodamente steso sopra di me.
-" Credevo che avessi fretta."-
-" Sì ma questo non centra nulla, la prossima volta, avvisami quando stai per aprire una porta."-
-" Ok, adesso potresti spostati? Sai com'è, credo di avere un principio di insufficienza respiratoria."- sussurro con le ultime briciole d'aria che mi sono rimaste nei polmoni.
-" Oh sì, scusa."-
Si alza alla svelta, ed io sento di riprendere lentamente tutte le mie facoltà mentali e fisiche.
" Oh grazie al cielo!"
Mentre Lucas scompare in quello sgabuzzino chiamato bagno, io lentamente mi tiro su, percorrendo a passi incerti il mini ingresso che porta alla cucina lilipuziana.
" Di certo posso dire che questa giornata e iniziata col botto." penso fra me e me.
Sul piccolo tavolo, posizionato sotto l'unica finestra della casa, vedo una tazza di fumante caffè accompagnato da un muffin al cioccolato.
" Oh Lucas, mi sa che questa volta ti perdono"
Mangio tutto alla svelta, per poi dedicarmi alle ultime cose prima di uscire.
Borsa? C'è.
Documenti? Ci sono.
Laptop? C'è.
Mi guardo allo specchio:
"Ecco che cosa stavo dimenticando, le calze!"
Mi guardo intorno, ma non vedo nulla.
" Strano, eppure ero convinta di averle prese.
Oh mio dio, non sarà che..."
Nella mia mente, ripercorrono tutti i luoghi in cui sono stata da questa mattina appena sveglia, fino ad ora e l'unico posto in cui posso averle perse, è proprio la camera da letto.
Con un po di esitazione mi avvicino alla porta della stanza bussando piano.
-" Emh Lucas, posso entrare un secondo?"-
Resto in attesa di una sua risposta, ma niente.
" Evidentemente deve essere ancora in bagno."
-" Allora io entro eh?"-
Lentamente apro la porta, sentendo la sua voce mentre evidentemente è impegnato in una telefonata di lavoro.
" Ecco perché non rispondeva, probabilmente non mi ha neanche sentita, preso com'è."
Do un'occhiata in giro ed eccole, ancora sul pavimento, le mie amate calze.
Senza entrare nella stanza, per non disturbare la sua privacy, cerco di afferrarle allungando prima il braccio e poi la gamba destra, ma niente.
" Accipicchia e adesso come faccio? Se quando avrà finito, non mi troverà pronta, si arrabbierà da matti, lo so."
Penso e ripenso alle possibili alternative, provo con una scopa, con l'appendiabiti e perfino una canna da pesca trovata fra gli scatoloni nel ripostiglio, ma ogni mio tentativo, fallisce miseramente.
"Ah al diavolo, entro prendo quello che mi serve, ed esco."
Non l'avessi mai fatto, appena metto piede nella stanza, faccio appena in tempo a recuperare le calze, che mi ritrovo davanti un paio di bianche chiappe sode.
" Oh santo cielo!"
D'istinto mi volto all'istante:
-" Io non ho visto niente!"- metto subito in chiaro.
-" Grace, dannazzione ma che cavolo stai facendo tu qui dentro!"- mi chiede il mio migliore amico " Bel culetto", mentre si nasconde dietro un asciugamano bianco.
-" Io- io ero solo venuta a
p-prendere queste."- dico imbarazzata indicando le calze fra le mie mani.
-" E non potevi prenderle dopo?"-mi chiede con voce esasperata.
-" No, perché altrimenti mi avresti sgridata per non essere ancora pronta."-
Sentendo alle mie spalle il suo sospiro rassegnato, cerco di trattenere una risata per poi sparire in cucina.
" Oh mio dio, non avevo mai visto un uomo nudo, sì lo so, era solo un sedere, ma è stato così... Strano!"
Sorrido fra me e me.
" Peccato non aver potuto scattare una foto, avrei potuto ricattarlo per anni!"
Infilo al volo l'ultimo dettaglio che mancava al mio outfit, assicurandole bene al gancio di chiusura del mio reggicalze in coordinato al completino in pizzo e finalmente posso dire di essere pronta.
-" Allora signorina, io e te dobbiamo fare un discorsetto."-
Appena vedo Lucas, vestito di tutto punto, raggiungermi in cucina, il potere della risata ha la meglio su di me.
-" Oh mio dio, smettila! Non è divertente Grace."-
-" Il tuo bel sederino al vento? O sì che lo è."- gli dico in preda agli spasmi.
Più lo guardo e più rido.
-" Grace."- mi dice, con tono di supplica, un Lucas imbarazzato.
-" Ok ok, ma dimmi solo una cosa, perché telefonavi a qualcuno, mentre eri completamente nudo?"-
-" Non lo so, credo che in quel momento mi desse un senso di libertà."-
Addio mondo, se prima credevo che la cosa fosse divertente, adesso sono letteralmente stesa sul pavimento, con le lacrime agli occhi.
Rido e mi diverto cosi tanto, che non mi basta molto per arrivare alla fine a coinvolgere anche il diretto interessato.
"Giuro davvero che questo lunedì, almeno per quanto mi riguarda, passerà alla storia, come il più divertente di sempre, ma d'altronde, con un amico come Lucas al mio fianco, come potrebbe non esserlo?"
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Perché Sei Tu [Vol.2]
ChickLitDopo aver lasciato Los Angeles ed aver rinunciato a tutto ciò che amava per ritrovare se stessa, Grace sembra davvero essere una persona nuova: sempre solare e divertente, sembra essersi lasciata ormai alle spalle tutto il dolore del passato. Niente...