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-" Allora se non hai niente in contrario, io andrei."-
-"Ok."-
Prendo alla svelta borsa e giacca con mani tremanti.
" Cielo quanto sono nervosa!"
-" Sta tranquilla, gli piacerai."- mi dice Lucas alzando la testa dalle scartoffie che ricoprono la sua scrivania.
-" Davvero? E come fai ad esserne così sicuro?"-
-" Piaci a tutti, non vedo perché non dovresti piacere anche a lei."- mi dice abbozzando un sorriso sincero.
" Oh Lucas, spero proprio che tu abbia ragione."
Quando questa mattina ho ricevuto il messaggio di Nicol, a momenti ci restavo secca. Sì insomma, non ho mai affittato un appartamento da sola, c'è sempre stato Lucas con me, ed adesso che sta succedendo davvero, mi è preso il panico.
-" Bene, ora vado per davvero ..."- dico nel modo più plateale possibile.
-" Ok, appena hai finito chiamami, ti raggiungo per andare a festeggiare da qualche parte, magari potremmo andare al "Lux", quel pub irlandese sulla 24th avenue, oppure al " Magic sea", quel bar con il pavimento ricoperto di sabbia, ma se decidiamo di andare lì dovremmo muoverci necessariamente con la metro, ad ogni modo ..."-
-" Oh santo cielo cosa aspetti a venire qui ed abbracciarmi?
Non vedi che sono un fascio di nervi? Io ho bisogno che tu ..."- non mi lascia neanche finire, in men che non si dica, due forti e calde braccia mi avvolgono in una stretta rassicurante.
-" Sta tranquilla, quell'appartamento sarà tuo e sai cos'altro riuscirai a conquistare?"-
Alzo lo sguardo verso di lui incrociando i suoi incredibili occhi verdi.
-" No, cosa?"-
-" La sua simpatia, tu sei un vulcano di allegria Gracy, starti accanto rimetterebbe al mondo chiunque, quindi adesso fa un respiro profondo e vai, andrà tutto bene."-
Le sue labbra si posano sulla mia fronte in un gesto fraterno e subito dentro di me, mi sembra di avvertire un incredibile senso di pace.
-" Grazie Luke"- gli sussurro abbracciandolo un'ultima volta.
-" Appena quell'appartamento sarà mio, ti chiamerò all'istante."- esclamo con decisione.
-" Questa è la Grace che conosco."- mi dice con un sorriso compiaciuto sul volto, prima di vedermi andare via richiudendomi la porta alle spalle.
" Forza Grace, puoi farcela."
Mi guardo attorno, osservando il flusso frenetico dei passanti che sembrano sempre scappare da qualche parte. Eccoci qui, davanti all'appartamento che probabilmente presto diventerà il mio.
"Oh mio dio e se non piacessi alla proprietaria? Se mi trovasse insopportabile e decidesse di non affittarmi l'appartamento?
Io non ho un piano B, dannazione!"
-" Grace ciao, finalmente sei arrivata!"- la voce di Nicol, mi riporta con i piedi su questo pianeta.
-" Nicol? Non sapevo che ci saresti stata anche tu oggi."-
La raggiungo su per le scale, fino ad arrivare al secondo piano di questo piccolo palazzo in netto contrasto con i giganteschi grattaceli di questa zona di Manhattan.
-" Ti ho vista ferma sul marciapiede, ed ho avuto il dubbio che tu non fossi sicura dell'indirizzo."-
Mi guarda con i suoi grandi occhi scuri, ed io cerco di nascondere il nervosismo dietro un sorriso.
" Come posso dirgli la verità? Se sapesse che in realtà ero semplicemente terrorizzata all'idea di entrare, riderebbe di me."
-" Già, ma alla fine era il posto giusto no?"- gli chiedo facendo finta di nulla.
Sorride.
-" Sì, però basta stare sul pianerottolo, forza entra!"-
" Incrociamo le dita"
Quello che mi ritrovo davanti, mi lascia completamente senza parole.
Soffitti alti ed ampie finestre, rendono l'intero spazio luminoso ed elegante.
-" Wow"- sussurro sovrappensiero.
-" Bello vero?"- mi chiede Nicol, venendomi accanto con un'espressione compiaciuta sul volto.
-" Molto più che bello, questo appartamento è incredibile!"-
Mobili vintage con un vago accenno di bohemien, arredano gli interi spazi rendendo questo posto unico e originale.
" É più grande di quanto immaginassi."
-" Lascia che te la mostri in tutto il suo splendore. Come puoi ben vedere, davanti a te c'è la sala relax con un divano super comodo ed una TV a cristalli liquidi."-
"Cristalli liquidi? Mai senti!."
-" Poi subito sulla destra abbiamo la cucina in stile urbano, lì puoi trovarci di tutto, frigo, frullatore, ah e c'è anche una planetaria, però devi tirarla fuori dalla scatola perché non è mai stata usata."-
-" Oh, buono a sapersi."-
Dopo avermi mostrato la cucina, si inoltra in un ampio corridoio che sfocia in almeno quattro porte.
-" Questo è il bagno, c'è né solo uno quindi dovrai stare attenta a lasciarlo sempre in ordine e soprattutto, tenere sempre la porta chiusa."-
-" Perché?"- chiedo con un'espressione corrucciata.
-" Il gatto, dio non voglia che ci entri e scambi il lavandino per una lettiera."-
" Santo cielo no!"
-" Poi da questa parte abbiamo la stanza della tua coinquilina e proprio accanto, quella che spero diventi la tua."-
Apre la porta davanti a sé, lasciandomi entrare per prima. "Santo cielo se non è bella!"
Avvolta da un profumo di lavanda, questa è ufficialmente la camera più carina che io abbia mai visto. Il soffitto alto e la luce proveniente dalla finestra la fanno sembrare più grande di quello che forse realmente è, ma in compenso l'arredamento è incredibile.
-" Ti piace?"- mi chiede Nicol con un accenno di speranza nella voce.
-" Scherzi? É davvero bella insomma, guarda i mobili e guarda il letto, o mio dio quella testata sembra un quadro!"-
Ride di gusto, andandosi a sedere sulla cassapanca bianca ai piedi del letto.
-" Beh effettivamente è davvero bella, infatti anche a me sembra di essere trasportata nell'estremo oriente ogni volta che metto piede qui dentro. Tutto quello che vedi è stato scolpito a mano su mango massiccio, per poi essere rifinito in pittura acrilica bianca ed importato direttamente dall'India."-
Resto a bocca aperta.
-" Davvero? E tu come fai a saperlo?"-
-" Diciamo che conosco molto bene la proprietaria. Ha sempre amato viaggiare e di conseguenza ha accumulato una quantità tale di cianfrusaglie, che alla fine si è decisa a far diventare mobili di arredo solo dopo aver acquistato questo appartamento, più di vent'anni fa.
Ogni cosa che vedi infatti, proviene da un posto diverso, non troverai mai due camere arredate allo stesso modo."-
Più la ascolto e più desidero vivere qui, insomma guardatevi in giro, ci può essere posto più originale?
-" Qui è davvero bello Nicol e giuro che non avrei mai pensato potesse esistere un posto come questo qui a New York, ma davvero non posso non chiedermi quanto mi verrà a costare l'affitto."-
Mi sorride gentile.
-" Beh dipende, sei brava ai fornelli?"-
-" S-sì certo, perché?"-
-" Allora questo posto è tuo, purché cucini e tieni in ordine la tua stanza."-
" Che cosa?"
-" Perdonami Nicol ma temo di non capire."-
" Mi sta dicendo che posso trasferirmi qui, gratis?
Sta attenta Grace, deve per forza esserci qualche trucco!"
-" La proprietario di questo posto è mia nonna, anche se ormai sono anni che ci vivo io."-
" Oh-mio-dio"
Sorride.
-" Cosa c'è, non te lo aspettavi vero? "-
Abbasso gli occhi colpevole.
-" Beh francamente no, ma se devo essere sincera, non capisco perché io. Insomma, tu non mi conosci e di certo potresti ricavare un enorme guadagno se la affittassi, allora perché non vuoi i miei soldi? Perché vuoi che mi trasferisca in questa casa da sogno, senza ricevere niente in cambio?"-
Resta ad osservarmi con uno sguardo triste, per poi venirmi incontro e stringermi in un abbraccio improvviso.
-" Lo faccio perché sono stanca di essere sola, ed anche perché tu sei una brava persona Grace.
Quando ti ho visto la prima volta, sai cosa ho notato subito in te?"-
-" No, cosa?"-
Traccia una linea invisibile al centro del mio letto.
-" Una cicatrice enorme, proprio al centro del petto, vicino al cuore, dove fa più male. Mi sono subito resa conto, che tu in qualche modo hai dovuto affrontare tanto dolore per arrivare fino a qui e questo non può che renderti onore.
Ora, per quanto riguarda questo posto, puoi accettare così come puoi rifiutare, io non ti giudicherò. Hai davanti a te una sensitiva dai capelli arcobaleno e il braccio tatuato, di cui la maggior parte della gente ha paura, semplicemente perché non si è omologata alla massa, ti capirei se volessi starmi alla larga."-
Guardo questo appartamento incredibile e poi guardo Nicol.
" Come può pensare cose così brutte su di lei? Anche se la gente non capisce, questo non deve ledere la sua autostima, perché il suo è un dono e come tale deve essere trattato."
-" Sai Nicol, avresti dovuto dirmelo subito che si trattava del tuo appartamento."- gli dico fingendo nonchalance.
-" Lo so, ma se lo avessi fatto tu mi avresti subito detto di no e.."-
-" Ti sbagli, perché per quanto mi riguarda, questo poteva anche essere una topaia, non mi sarebbe importato.
Io non sono gli altri e come fiera rappresentante di me stessa, ti dico che accetto, perché non vedo l'ora di venire a vivere con te."-
L'espressione di pura gioia seguita da un urlo di entusiasmo, dà inizio ad uno strano ballo, che la vede protagonista mentre muove le mani per aria ed agita i formosi fianchi.
-" Emh che stai facendo con esattezza?"- gli chiedo con l'ombra di un sorriso sul volto.
-" Festeggio, c'è chi beve, beh io ballo."-
-"Oh mio dio, mi stai dicendo che non sono l'unica ad avere una personale danza della felicità?
Oh cielo ma io ti adoro!"- esclamo in preda all'euforia.
Inutile dirvi il ballo ridicolo nel quale ci siamo lanciate subito dopo.
Dovrei mandare una lettera ai proprietari degli altri interni, sapete?
" Miei cari signori, aloha.
Vi scrivo questo breve messaggio per informarvi che la sottoscritta ha deciso di trasferirsi.
Quindi chiudete i chiavistelli e mettetevi l'anima in pace, da ora in avanti, le pazze saranno due."

Perché Sei Tu [Vol.2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora