-59-

3.2K 170 8
                                    


Dopo aver terminato la nostra colazione ed aver camminato per un paio di isolati, arriviamo finalmente alla nostra meta: un'avanguardistica e scintillante struttura in vetro e acciaio, sede di numerosi uffici e aziende.
-" Ci siamo."- sussurro al mio migliore amico sentendo dentro di me, un leggero senso di malessere.
-" Io non posso credere che tu mi abbia davvero convinto a tornare in questo posto. L'ultima volta che sono stato qui, non è stato per niente piacevole."-
" A chi lo dici."
Ci facciamo strada oltre le porte a vetri dell'ingresso e la prima cosa che mi colpisce, è il caldo soffocante che avvolge l'intero ambiente.
" Mio dio, hanno deciso di farmi fuori, per caso?"
-" Sei davvero sicura di volerlo fare, Grace?"- mi chiede Lucas con voce esitante.
-" Assolutamente sì, ho fatto una promessa a me stessa e intendo mantenerla."-
Camminiamo attraverso la lussuosa lobby, tutta marmi, acciaio cromato e legno lucente, per poi studiare la distribuzione degli uffici e avviarci senza indugio verso la reception, per ricevere il tipico pass per visitatori.
-" Salve."- dico a uno degli uomini dietro al desk.
-" Buongiorno signorina, come posso aiutarla?"-
-" Abbiamo un appuntamento con un rappresentante della Smith's Company. Grace Miller e Lucas Johnson, per conto della Storm Force."-
Mi sorride cordiale controllando alla svelta sul suo computer.
-" Mr Johnson e miss Miller, eccovi qui. Dunque, come potete vedere ci sono molti ascensori. Dovete prendere il secondo sulla sinistra e salire fino al quindicesimo piano."-
" Quindicesimo? Strano, io ero convinta che che la compagnia si trovasse al decimo. Poco male, forse si sono trasferiti."
Ci sorride cordialmente e dopo averci dato i nostri lasciapassare con la scritta visitatori, seguiamo diligentemente le informazioni che ci ha dato, fino ad arrivare all'atrio della Smith's Company.
L'intera area è decisamente tranquilla, decorata con dettagli in acciaio e vetro, con una manciata di poltrone di design imbottite.
Davanti a noi: un'altra reception.
" Dio che strazio!"
Una segretaria dai capelli corvini ci fa cenno di avvivinarci.
-" Parla tu."- sussurro al mio migliore amico fingendo noncuranza.
-" Voi siete i rappresentanti della Storm Force, giusto? Prego, accomodarvi pure, andrò ad avvisare l'assistente del signor Smith, del vostro arrivo."-
Indica un piccolo salottinino con qualche poltrona color avorio sparsa qua e là e dopo essere sparita in uno dei numerosi corridoi che si affacciano sulla reception, decido di approfittare della situazione per riposarmi un po'.
-" Mio dio, queste scarpe sono favolose, ma potrei tranquillamente torturarci qualcuno per quanto sono scomode."-
Provo ad instaurare un minimo di dialogo con un Lucas decisamente contrariato, ma a quanto pare non faccio che peggiorare la situazione.
-" Si fa anche attendere l'idiota. Come se fosse occupato in chissà quale faccenda importante."-
"Wow, a quanto pare siamo abbastanza nervosetti, eh?"
Osservo il mio migliore amico sedersi di fronte alla sottoscritta, per poi passarsi una mano fra i capelli e poggiare i gomiti sulle ginocchia.
-" E se non dovessi farcela? Insomma, se vedere la sua brutta faccia mi spingesse a perdere il controllo? Potrebbe succedere, sai?"-
-" Ce la farai, devi solo rimanere concentrato sul tuo obiettivo. Anche per me è difficile, cosa credi? Però in questo momento sto cercando di focalizzarmi solo ed esclusivamente sul mio lavoro e su quello che devo fare e tu non hai idea, di quanto questo mi aiuti. Non pensare a quello che quell'uomo ha rappresentato nel mio passato. Quarantamila dollari, ricordi? Porta a termine questo progetto, Johnson e potrai intascarti la bellezza di quarantamila dollari."-
Massaggio le mie caviglie alla disperata ricerca di un po di sollievo e non passa molto, prima che io veda tornare la segreteria dai capelli corvini, seguita da una un'altra donna.
-"I rappresentanti della Storm Force?"-
-" Si, siamo noi."- dice il mio migliore amico, alzandosi all'istante.
-" Il signor Smith vi riceverà a breve. Posso prendere le vostre giacche nel frattempo?"-
" Oh grazie al cielo!"
-" Era ora."- sussurro fra me e me.
Inutile dirvi che ovviamente sono la prima, a sfilare il soprabito e darlo all'elegante bionda davanti a me.
"Un minuto in più e sarei morta per asfissia."
-"Solo per curiosità."- dico alla donna a pochi passi da me.
-" Tenete sempre l'aria condizionata così alta?"-
-" Si signora."-
"Ah."
Restiamo ad aspettare per un lasso di tempo che a me sembra un'infinità e dopo aver visto Lucas ripercorrere la sala d'aspetto una trentina di volte, finalmente ci danno il via libera per entrare.
" Hallelujah!"
-" Si va in scena."-
Prendo la borsa, sistemo la mia camicetta e con passo deciso seguo la donna bionda davanti a me fino ad arrivare, ad un'ampia porta in legno di ciliegio.
-" Prego, il signor Smith vi sta aspettando."-
-" Dio com'è difficile!"- sento il mio migliore amico imprecare sottovoce, per poi guardare la porta davanti a sé e fare dei lunghi e ben studiati respiri.
" È teso, ma come posso biasimarlo? Io mi sento allo stesso modo."
-" Andrà tutto bene."- gli sussurro, ignorando le occhiate della donna bionda alla mia sinistra.
-" E se mi venisse voglia di prenderlo a pugni?"-
-" Pensa a me e a quello che ti ho detto questa mattina. Puoi farcela Lucas, io so che puoi farcela. Sarò proprio accanto a te. Se senti la necessità di una pausa prendimi la mano, io continuerò al posto tuo."-
Mi fa un cenno di assenso e dopo aver fatto un respiro profondo, mi decido ad entrare, seguita dalla figura protettiva del mio migliore amico.
" Oh mio dio."
Resto immobile ad osservare l'intero ambiente, non riuscendo a nascondere il mio stupore.
In netto contrasto con la zona confortevole e rilassata della reception infatti, l'intero ufficio è stato arredato con colori spenti che danno al tutto un'aria minimalista e asettica.
" Per la miseria ma è tutto nero!" Scrivania, poltrone e complementi di arredo.
A fare da contrasto: i muri bianchi, il pavimento in marmo color ghiaccio e un'enorme vetrata che mostra lo skyline di Los Angeles.
" Mio dio, com'è che improvvisamente mi sento mi sento triste e malinconica?"
Faccio un passo in avanti e dei profondi e penetranti occhi grigi, incrociano subito il mio sguardo.
" Oh mamma."
-" Benvenuta Grace."- la sua voce è intensa e profonda. La sento scivolare su di me, mentre accarezza dolcemente il mio nome.
Se ne sta in piedi ad osservarmi attentamente, a pochi passi da me.
"Cavolo è più difficile di quanto pensassi. Contegno Miller, qui ci vuole contegno. Che ne diresti innanzitutto di cominciare a prendere le distanze?"
-" Cris, ti ringrazio per la tua accoglienza, ma d'ora in avanti mi sentirei più a mio agio, se cominciassimo ad utilizzare un tono più formale."-
Sento il mio cuore battere all'impazzata, mente la stretta rassicurante di Lucas, mi fa capire all'istante che approva le mie parole.
-" Come preferisci. Questo quindi significa che devo darti del lei?"-
-" Assolutamente sì, sarebbe preferibile."-
Mi guarda dall'alto in basso, mentre vedo gli occhi di Lucas fissarlo con aria severa.
-" Allora se posso permettermi signorina Miller, mi lasci dire che mi piace quello che indossa oggi."-
" Cos'è? È impazzito?"
-" Anche a me, altrimenti non l'avrei acquistato, le pare signor Smith?"-
Sento la stretta di Lucas attorno alla mia vita, farsi più possessiva, mentre si schiarisce la voce attirando finalmente l'attenzione dell'uomo davanti a me.
-" Lucas Johnson, ovviamente suppongo che sia tu il grafico pubblicitario con il quale dovrò lavorare d'ora in avanti. Perché non sono stupito nel vederti accanto a Grace? Eppure l'ultima volta che l'avevi vista, se non sbaglio, era in nord Carolina."-
Vedo gli occhi di Cris, farsi improvvisamente freddi e incolore, nel momento esatto in cui si posano sul mio migliore amico.
-" Smith, chi non muore si rivede eh? Vorrei poterti dire che rincontrarti per me è un onore, ma mentirei."-
-" La stessa cosa ovviamente, vale per me. Te l'ha mai detto nessuno che le bugie hanno le gambe corte?"-
Osservo gli sguardi dei due, sfidarsi silenziosamente e non posso non sentirmi confusa.
" Un momento, fermi tutti. Qui c'è decisamente qualcosa che non va."
-" Nord Carolina? Lucas, ma di che diavolo sta parlando?"-




Perché Sei Tu [Vol.2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora