-64-

3.6K 172 12
                                    

Los Angeles: l'unica cittá al mondo dove, durante il periodo natalizio, si aspetta con impazienza il brutto tempo.
Dico sul serio, è come se per noi californiani, fosse l'unico periodo dell'anno in cui possiamo indossare vestiti 'invernali'.
Più freddo fa, meglio é. Poco importa se il termometro non scende sotto i dodici gradi centigradi, é ció che basta per accendere i caminetti di sera e mettersi i guanti per uscire dal parcheggio dell'auto ed entrare in un locale.
Siamo strani lo so, ma provate a mettervi nei nostri panni.
Poi ci sono i turisti che magicamente aumentano in questa periodo dell'anno e qui comincia il dramma della mia vita.
Avete mai provato a fare shopping, nei pochi giorni che precedono il Natale?
Mio dio, è come se dal Ringraziamento fino alla vigilia, la gente decidesse tutta insieme di invadere la città.
Intasano ponti, tunnel e strade, alla frenetica corsa agli acquisti per le feste, come se quel determinato articolo si trovasse solo a Los Angeles.
Vogliono vedere il grande albero di Natale, le luci, vogliono fare una coda interminabile per pattinare sul ghiaccio di Pershing Square e scattare una foto ricordo, quasi a voler testimoniare che anche a Los Angeles l'inverno esiste.
Molti magari pensano, che fare una rilassante passeggiata avvolti dall'intensa atmosfera natalizia che si respira da queste parti, sia una buona idea. Scordatevelo, perché in questo periodo anche camminare sul marciapiede è un esercizio frustrante, perché ogni pochi passi un turista carico di sacchetti, si fermerà di colpo proprio davanti a voi per fare foto alle stelle della walk of fame o a uno dei tanti giocolieri vestiti da babbo natale che si trovano ad ogni angolo della strada.
Vi sembro frustrata? Siete molto perspicaci.
Il mio spirito natalizio? Al momento l'ho perduto, ma chiamatemi quando finalmente avrò finito di acquistare i regali, magari potremmo riparlarne.
Il Grinch aveva ragione da vendere: tutte sciocchezze.
Provo a mantenere la calma, ma proprio non ci riesco.
Il motivo della mia improvvisa crociata contro le feste?
Il fatto che sono in coda da quasi un'ora, nel disperato tentativo di acquistare gli ultimi regali per la la mia famiglia ed i miei amici.
"Tutta colpa di mia madre e della sua maniacale fissa per i dolcetti natalizi."
Nell'ultima settimana ne avremo fatti a centinaia e di tutti i tipi.
Alla vaniglia, alla cannella, alla mandorla, chi più ne ha, più ne metta.
Come se da questo dipendesse la sorte delle nostre feste.
Suppongo che lo abbiate capito, quando si tratta di regali, solitamente preferisco provvedere con largo anticipo, anche perché odio gli acquisti dell'ultima ora. Troppa ansia, troppa gente e soprattutto, troppo stress!
Ma mia madre ha cominciato a fare gli occhi dolci e così ho finito per cedere.
Fine di una triste storia.
Poso lo sguardo sui vari regali e spero proprio di aver fatto la scelta giusta.
"Dunque se non sbaglio, non dovrei aver dimenticato nessuno.
Delle essenze profumate per Nicol, una cravatta nuova per Lucas, un collare natalizio per Cannella, una camicia per mio padre, una sciarpa per Simon, un profumo per mia mamma ed infine, un tirapugni per la mia migliore amica, Roxy."
Non guardatemi così, avete capito bene.
Lei ci teneva tanto ad averne uno e quello che ho trovato è proprio carino.
Sì lo ammetto, a primo impatto mi sono chiesta su chi lo volesse usare, ma alla fine penso che se decidesse di utilizzarlo su Cris, a me non dispiacerebbe mica, sapete?
Osservo la donna bionda che sta alla cassa e vorrei morire.
"Starà sicuramente attraversando una grave crisi depressiva, me lo sento."
Batte i tasti della sua cassa in modo lento e cauto, osservando ogni singolo essere vivente presente in questo posto e vi assicuro che sono davvero tanti, come se fosse la peggiore persona sulla faccia della terra.
"Forse è appena stata scaricata dal suo ragazzo oppure, molto più semplicemente, ci odia tutti, dal primo all'ultimo, nessuno escluso."
Il signore anziano dall'aria facoltosa davanti a me, fa un passo in avanti, essendo arrivato il suo turno, ed io posso finalmente tirare un sospiro di sollievo.
"Ci siamo quasi."
Sorrido speranzosa all'idea che fra qualche minuto sarò finalmente fuori di qui, ma mi basta poco per crollare nuovamente nella disperazione più oscura.
La bionda batte il paio di guanti firmati che le porge.
-" Sono cento dollari e novantanove centesimi."-
-" Impossibile."-
L'uomo davanti a me, la guarda con sufficienza scuotendo il capo contrariato.
-" Ci deve sicuramente essere un errore. Il prezzo di questi guanti è di ottanta dollari, non novanta."-
Sul mio volto e quello della bionda alla cassa: il panico.
"Ditemi che sta scherzando."
La vedo battere alcuni tasti per poi controllare il codice a barre.
-" Mi dispiace signore, ma mi dà novanta dollari."-
Faccio un pesante sospiro alzando gli occhi al cielo.
Ovviamente la risposta del signore davanti a me, non tarda ad arrivare.
-" Questa si chiama truffa! Voi non potete pubblicizzare un prodotto ad ottanta dollari per poi venderlo a novanta."-
Vedo la ragazza alla cassa, guardarsi attorno disperata, così decido di intervenire.
-" Perché non prova ad utilizzare lo sconto riservato a voi dipendenti?"-
-" Veramente non potrei."-
Indico gli addobbi di Natale sparsi un po' ovunque.
-" Siamo pur sempre sotto le feste, no? Non credo che qualcuno avrà qualcosa in contrario."-
"Per la miseria, batti quel paio di guanti ad ottanta dollari e fine della storia!"
-" Suppongo di no."- mormora controvoglia.
"Ah grazie al cielo."
L'uomo davanti a me, paga alla svelta, sorridendomi con calore.
-" Lei è una ragazza davvero in gamba e se non fosse per lei, io oggi non avrei potuto acquistare un regalo per la mia adorata moglie. La ringrazio."-
Abbasso lo sguardo imbarazzata.
-" Non è stato nulla di speciale."-
-" Sì invece. Le auguro un buon Natale e un felice anno nuovo, di vero cuore."-
Sento le sue parole entrarmi nel profondo, alleviando di colpo tutta la tensione accumulata durante la giornata.
-" Grazie, anche a lei."-
Aspetto che se ne sia andato per sorridere.
Ecco la dimostrazione: mai giudicare qualcuno dalle apparenze. Quell'uomo a primo impatto, sembrava essere uno di quei ricconi snob con la puzza sotto il naso e invece no.
L'addetta alle vendite mi porge i miei preziosi regali e finalmente posso uscire da questo posto infernale.
"Ah il dolce sapore della libertà."

Perché Sei Tu [Vol.2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora