Tempo fa un un mio amico mi disse che il futuro è imprevedibile, ogni volta che crediamo di sapere come andranno le cose, questo cambia e non ci resta altro da fare se non scegliere la nostra prossima mossa.
Abbiamo infinite possibilità davanti a noi: possiamo scegliere di avere paura, di restare fermi e subire passivamente tutti i cambiamenti del destino, oppure fare un passo avanti, non per gli altri ma per noi stessi.
Il cambiamento fa paura si sa, ma è solo attraverso questo piccolo atto di coraggio che le cose possono evolversi per davvero.
Più di due anni fa, Richmond era il mio salto nel vuoto e se penso a tutte le cose che sono cambiate da quella fatidica decisione, mi vengono le vertigini.
Ho visitato posti incredibili, fatto esperienza a volte davvero paradossali e conosciuto nuovi amici, che so con certezza che non mi abbandoneranno mai.
" Quanta strada hai fatto piccola Grace."
Guardo i miei migliori amici, riuniti per l'ultima volta prima della nostra partenza e sorrido.
"Dio, quanto mi mancheranno."
-" Ehi Grace che fai lì impalata? Forza, stiamo tutti aspettando te!"- la voce di Nicol mi riporta con i piedi per terra.
-" Arrivo!"- esclamo sorridendo fra me e me.
Cerco di evitare i vari tavoli, sparsi un po' ovunque, per arrivare indenne alla metà e per fortuna ci riesco.
-" Wow, giornata ideale per partire non trovi socio? Hai visto quanta gente?"-
Osservo Lucas dare un'occhiata al ristorante super affollato dell'aeroporto, per poi fare spallucce e tornare al suo hamburger con patatine.
-" Beh è normale Gracy, siamo sotto le feste, sarebbe strano il contrario. Tu piuttosto, come va il collo?"-
Provo a muoverlo con cautela avvertendo una sensazione di bruciore.
-" Potrebbe andare meglio, ma Nicol ha detto che è perfettamente normale, giusto?"-
Vedo la mia migliore amica annuire con vigore, per poi rubarmi una patatina e farmi l'occhiolino.
-" All'inizio sentire un po' di fastidio è assolutamente normale, l'importante è disinfettare spesso la zona e applicare la crema che ti ho consigliato, nel giro di qualche giorno la situazione si dovrebbe normalizzare."-
" Grazie al cielo."
-" E se non dovesse succedere? Insomma se ci fossero delle complicazioni?"- chiede Simon pescando un oliva dalla sua insalata.
-" Non è mai successo a nessuno dei miei clienti."- sentenzia Nicol con orgoglio.
-" Ma se dovesse succedere proprio alla nostra Grace?"-
-" Oh santo cielo Simon! Ovvio che prenderei il primo aereo per Los Angeles e andrei a risolvere la situazione in prima persona."-
Nell'udire queste parole, noto gli occhi di Lucas animarsi all'improvviso.
-" Davvero?"- chiede speranzoso.
-" Ma certo che sì"- sussurra Nicol con imbarazzo.
-" Allora se l'affare va in porto e siamo costretti a rimanere a Los Angeles, posso sperare che tu mi venga a trovare di tanto in tanto?"-
" Oh mio dio, ma quanto sono carini? Insomma guardateli! Voce esitante, guance arrossate e sguardi sfuggenti. Ah adoro vedere la primavera di un nuovo amore!"
-" Sì certo, potrei chiedere un permesso al mio capo e raggiungervi per qualche giorno se tu lo vuoi."- vedo la mia migliore amica farsi piccolissima, sotto lo sguardo estasiato del ragazzo che le piace.
-" Beh allora è deciso! "- esclama un Lucas su di giri, non riuscendo a trattenere la felicità.
-" E deciso."-
Guardo Simon osservarli divertito, per poi scuotere la testa e tornare alla sua insalata.
-" Non mi dire che lo hai fatto apposta!"- gli sussurro in preda ad un dubbio improvviso.
-" Chi io? Parli del fatto che ho introdotto l'argomento Los Angeles, spingendo i due piccioncini a scambiarsi la solenne promessa di rivedersi? Sì potrei averlo fatto."-
Lo guardo esterrefatta, per poi lasciarmi andare ad una risata di pancia, che finisce col coinvolgere anche lui
-" Oh cielo, mr Samantha Jones tu sei un genio! Ed io pretendo che anche tu mi venga a trovare con Nicol."-
Poso la mia mano sulla sua, per poi stringerla e sorridergli.
-" Oh sì, questa sì che è una bella idea Simon, potremmo decidere insieme il giorno della partenza, in modo tale da organizzare i nostri lavori ed andarli a trovare a Los Angeles. Oh mio dio ve lo immaginate? Noi quattro, di nuovo insieme."- l'entusiasmo travolgente di Nicol, finisce col contagiarci tutti.
-" Sarebbe bello, sì."- sussurra Simon, con un velo di malinconia nello sguardo.
-" Allora deciso! Emh Lucas, t-ti andrebbe di venire a prendere un gelato con me?"-
-" Oh assolutamente sì!"-
Li vedo subito sparire fra la folla, così decido di tornare a Simon e alla sua improvvisa malinconia.
-" Ehi."- sussurro con voce cantilenante.
-" Ehi."-
-" Sei diventato triste tutto d'un colpo,ho detto qualcosa di sbagliato?"- gli chiedo un po' esitante.
-" No no è solo che..."- calde lacrime cominciano a scendere sul suo viso.
-" Mi mancherete davvero un sacco tesoro e se penso che non vi avrò più intorno...."-
-" Simon ti prego non piangere."-
Vederlo crollare all'improvviso, inevitabilmente fa vacillare anche la mia sicurezza.
-" Io ti voglio bene tesoro e ti devo davvero tanto, però ti prego, non chiedetemi di non piangere, sapendo che tra qualche ora sarai su un aereo diretto dall'altra parte dello stato. "-
Lo abbraccio forte, tenendolo ben stretto a me fino a quando non avverto le sue spalle rilassarsi ed i singhiozzi placarsi.
-" Ogni giorno, io e te ci terremo in contatto ogni giorno e se ti senti troppo solo, non esitare ad andare da Nicol, la conosci ormai e con lei è impossibile non essere di buon umore. Los Angeles non è così lontana come credi Simon e vedrai che ci rincontreremo prima di quanto immagini."-
Mi guarda con i suoi grandi occhi azzurri, sorridendomi.
-" Ti credo signorina Bradshaw."-
Un quarto d'ora più tardi, sentiamo la voce nel l'interfono chiamare il nostro volo.
-" Tutti i passeggeri del volo numero 896 in partenza per Los Angeles, sono pregati di avvicinarsi al Gate di imbarco."-
-" Oh mio dio, è ora!"- esclamo sentendo la mia ansia, fare capolino all'improvviso.
Vedo Nicol guardarmi con occhi pieni di lacrime.
-" Grace io..."-
-" Ti prego Nicol non dirmi nulla, abbracciami e basta."-
Restiamo così, strette luna nell'altra, per molto tempo prima di deciderci a mollare la presa.
-" Dì a Cannella che lo adoro, vacci piano con i tuoi buffi riti di purificazione e cerca di non fare troppe feste mentre non ci sono."-
Mi guarda scuotendo il capo, per poi sorridere fra le lacrime.
-" Ok e tu dì a quell'impiastro di tuo fratello che non mi mancherà per niente e che è autorizzato a darti una bella lezione se provi a dimenticarti di me."-
-" Dimenticarvi? E come potrei?"-
Abbraccio forte Simon e Nicol, per poi piangere le mie ultime lacrime e lasciarli andare.
-" Voi siete i miei pazzi e folli amici newyorkesi, non potrei farlo neanche se lo volessi."-
Vedo Simon e Lucas scambiarsi un ultimo abbraccio.
-" Abbi cura di te e vedi di non cacciarti in qualche guaio."- gli dice Lucas con un velo di commozione negli occhi.
-" Ricevuto e per quanto riguarda te, vedi di non fare casini con la ragazza alle mie spalle ok?
Lei è quella giusta amico, non fartela scappare."-
" Oh Simon, Lucas è fortunato ad avere un amico come te."
Lancio un'occhiata al gate d'imbarco e per fortuna abbiamo ancora un paio di minuti.
-" Sapete cosa vi dico? Credo che andrò a fare un giretto un po' più in là, Simon tu vieni?"- gli dico con finta nonchalance.
-" Certo tesoro, stavo giusto pensando la stessa cosa."-
Cerchiamo di lasciare a Lucas e Nicol la giusta privacy, rimanendo pur sempre nei paraggi.
-" Allora io vado."- dice Lucas cercando di risultare il più naturale possibile.
" Come se non l'avesse vista tutto il modo, la sua faccia da ebete quando guarda Nicol"
-" Fa-fa buon viaggio Lucas."- sussurra imbarazzata la mia migliore amica.
-" Oh grazie, anche tu. Cioè, voglio dire..."-
" Mio dio ma quanto è scemo?"
-" Per te va bene se chiedo il tuo numero a Grace e ti chiamo ogni tanto?"- dice poi in preda ad un lampo di buon senso.
" Ora sì, che si ragiona."
-" Chiamarmi? Ma certo, mi farebbe davvero tanto piacere."-
" Evvai!"
-" Fantastico allora..."-
-" Lu-lucas?"- dice all'improvviso Nicol.
-" Sì?"-
-" Io ti penserò ok? Quindi ti prego non dimenticare la strana newyorkese dai capelli color arcobaleno."
" Oh cielo, si può essere più dolci?"
-" Anch'io ti penserò, cioè in realtà ti penso già, però volevo dirti che continuerò a farlo perché tu mi piaci davvero tanto Nicol."-
-" Ultima chiamata per il volo 896 diretto a Los Angeles."- esclama all'improvviso la voce negli altoparlanti.
" Ah dannazzione, proprio adesso che aveva trovato il coraggio di dichiarare i suoi sentimenti!"
-" Che fa? La bacia?"- chiede Simon in fibrillazione.
-" Macché, è riuscito a stento a confessargli i suoi sentimenti, figurati se trova il coraggio per baciarla."- dico in preda allo sconforto.
-" Ma non può! Insomma siamo in aereoporto e chissà quando la rivede, lui deve assolutamente dargli quel bacio!"-
-" Lo so, ma sei lui è troppo emozionato, non possiamo farci niente."-
Restiamo a guardare il loro saluto imbarazzato, per poi perdere tutte le speranze davanti ad un abbraccio privo di qualsiasi trasporto o sentimento.
-" Ah basta! Sai cosa ti dico mio caro Simon? Se Maometto non va dalla montagna, è la montagna ad andare da Maometto!"-
-" Oh mio dio, dimmi che hai un piano!"-
Senza ulteriori indugi, compongo alla svelta il numero del mio migliore amico, prima che lui batta in ritirata e per fortuna mi risponde al secondo squillo.
-" Pronto?"- mi chiede in preda alla confusione.
-" Vuoi dargli questo benedetto bacio, santo cielo? Lucas noi stiamo per andare via, quindi se vuoi baciarla, fallo ora prima che sia troppo tardi. Lei ti piace e tu le piaci, cos'altro aspetti?"-
Non gli lascio neanche il tempo di replicare, che ho già messo giù.
Si guarda attorno spaesato, per poi prendere finalmente coraggio e offrirci uno spettacolo degni dei migliori film romantici.
-" Oh mio dio, l'ha baciata!"- esclamo facendo fatica a credere a quello che vedono i miei occhi.
-" E che bacio mia cara Bradshaw! Sai cosa mi ricorda? Che devo assolutamente chiamare Hegel e fissare un appuntamento, magari lo porto qui e lo bacio anch'io così."-
Sorrido divertita ma non passa molto prima che io vada nel panico più totale vedendo il Gate d'imbarco ormai quasi vuoto.
-" Santo cielo, Lucas!"-
Salutando alla svelta i miei migliori amici, lo prendo per il cappotto trascinandolo alla svelta con me.
-" Forza Romeo, abbiamo un volo da prendere o te ne sei dimenticato?"-
Mi guarda ancora in estasi per il bacio di poco fa.
-" Scusa Grace, è solo che è stato così bello! Ad ogni modo, che mi dici di te? Nervosa?"-
-" Giusto un po'."-
Mi prende la mano, infondendomi una stretta rassicurante.
-" Los Angeles, ne sei davvero sicura? Possiamo sempre restare, lo sai."-
Faccio un respiro profondo e in un attimo non ho più dubbi.
" Al diavolo, sì!"
-" Signor Johnson, non c'è più nulla ormai che può farmi cambiare idea. Sono una californiana infondo no?
É ora di tornare a casa"-

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Perché Sei Tu [Vol.2]
ChickLitDopo aver lasciato Los Angeles ed aver rinunciato a tutto ciò che amava per ritrovare se stessa, Grace sembra davvero essere una persona nuova: sempre solare e divertente, sembra essersi lasciata ormai alle spalle tutto il dolore del passato. Niente...