Abito nero con dettagli in semitrasparenze, scarpe alte e rossetto rosso, mi guardo nello specchio davanti a me e devo dire che mi piaccio e anche tanto.
-" Wow ma guardati, sei uno schianto!"- la voce di Lucas, alle mie spalle, richiama la mia attenzione.
-" Davvero? E cosa mi dici delle calze? Secondo te dovrei metterle, oppure no?"-
Gli mostro le mie due opzioni, posate ordinatamente sulle lenzuola del mio letto, una è nude e l'altra è nera.
-"Mmh dunque, io direi di indossarle e vada per il nude!"- afferma con voce sicura.
-" Ok, allora lascia solo che le metta e sono pronta per andare!"-
Alla svelta tolgo le scarpe, infilando prima una calza e poi l'altra.
-" Oh santo cielo, cos'è quello?"-
" E ora che gli prende?"
Guardo Lucas confusa, per poi lasciarmi andare ad una risata fragorosa.
-" Si chiama reggicalze e solitamente è un'ottimo alleato di noi donne, serve per tenerle ferme ed evitare che scivolino giù."- spiego diligentemente.
-" E perché tu ne porti uno?"- mi chiede con lo sguardo allucinato.
-" Perché, non dovrei?"-
Vedo la sua espressione, passare dallo stupito al confuso per poi sfociare nell'irritazione.
-" No che non dovresti! Voglio dire, tu sei la tenera e dolce Gracy e se indossi una cosa come quella, diventi terribilmente..."-
-" Sexy?"- gli chiedo cercando di restare seria.
-" Molto sexy!"-
" Santo cielo, ma come devo fare con lui?"
Mi lascio andare ad una risata di pancia.
-" Non ridere signorina, guarda che io sono serio!"-
-" Lucas ma è un qualcosa di privato! Insomma, nessuno saprà che lo indosso, a parte me."-
Mi guarda con una espressione corrucciata:
-" Beh non credo che questo cambi qualcosa e poi, io ad esempio l' ho visto!"-
-" Solo perché sei un'inguaribile ficcanaso!"-
-" Ehi!"-
-" È la verità!"-
Resta a guardarmi con un espressione contrariata, fino a quando un mio bacio sulla guancia, gli fa spuntare un sorriso.
-" Non essere arrabbiato con me, giuro che farò la brava"-
Appena pronuncio questa parole, sento le sue braccia stringermi in un improvviso abbraccio .
-" Sarà meglio per te che tu ti comporta davvero bene signorina, altrimenti saranno guai!"-
Sorrido divertita, alzando gli occhi al cielo.
-" Va bene papino"-
Appena fuori dalla porta, sento la voce di Simon:
-" Tesoro sei pronta per fare baldoria?"-
" Oh mio dio, è qui!"
Lasciando Lucas, al centro della camera da letto, corro verso l'ingresso aprendo la porta ad uno splendido ed incredibilmente favoloso Simon.
-" Wow, tesoro sei uno schianto!"- esclama appena i suoi occhi si posano su di me.
-" Credimi, mai quanto te!"-
Lasciandolo entrare nella stanza noto il suo sguardo addolcirsi, appena i suoi occhi si posano su Lucas.
-"Ciao Sonny."- sussurra con voce flebile.
"Sonny? E chi sarebbe?"-
-" Ciao Simon, wow sei davvero... Emh elegante."-
Li guardo entrambi cercando di comprendere bene cosa sta succedendo fra loro, ma a parte il fatto che Sonny, sembra essere il soprannome con cui Simon chiama Lucas, temo di non averci capito un granché.
-" Emh ragazzi, tutto ok tra voi?"- chiedo con esitazione.
-" Sì certo, Simon?"- domanda Lucas con tono pacato.
-" Favoloso, come sempre."-
"Sbaglio o c'era del rammarico nella sua voce?"
-"Perfetto, allora io direi di andare."-
La voce del mio migliore amico, mi distrae dai miei pensieri.
-" Sì certo."-
" Se prima avevo un dubbio, ora ne sono certa: tra loro due c'è qualcosa che non va, ma a quanto pare questa, è una questione sulla quale dovrò indagare più tardi."
Trenta minuti dopo, mi ritrovo in un locale palesemente gay, con un Lucas irritato e un Simon su di giri.
"Che dio me la mandi buona!"
Sento la musica riempire l'atmosfera frizzante e allegra attorno a noi e subito mi rilasso.
Sono così entusiasta, era una vita che non uscivo a divertirmi.
" Non dire bugie Signorina, ho perso il conto ormai delle volte in cui sei uscita a far baldoria a Richmond!" sentenzia il signor cervello con tono severo.
" E va bene, Lucas ed io abbiamo sempre trovato delle varie motivazioni per andare a divertirci per locali, ma qui siamo a New York no? Le volte precedenti non contano."
-" E adesso che si fa?"- urlo nell'orecchio di Simon, cercando di sovrastare la musica attorno a noi.
Con una mano, mi fa cenno di seguirlo e in men che non si dica, siamo seduti in un tavolo di un esclusivo privé.
" Figo!"
-" Cosa vi porto ragazzi?"-
Un cameriere decisamente gay, fa capolino davanti a noi, facendo l'occhiolino a Lucas.
"Mh a quanto pare qui qualcuno ha fatto colpo!"
-" Per me un cosmopolotan."- esclamo prima di tutti.
-" Santo cielo sei davvero intenzionata a divertiti questa sera eh? E brava la mia ragazza, io prendo un white lady."-
-" Non dovresti bere a stomaco vuoto Grace."- la voce aspra di Lucas, mi fa capire che non è affatto contento di essere qui.
-" Oh andiamo, non fare il guasta feste! Siamo venuti in questo posto per festeggiare, ricordi?"-
Vedo i suoi occhi scrutarmi attentamente, prima di dichiarare la sua resa.
-" E va bene! Allora un bicchiere di black russian per me e un hamburger per la ragazza."-
-" Arrivano subito tesoro"- esclama il ragazzo davanti a noi, con forse un po troppa foga.
"Ecco lo sapevo, un altro cuore infranto dal signor sorriso che uccide."
-" Si direbbe che hai fatto colpo Sonny."- suggerisce con ghigno malefico un Simon estremamente divertito.
-" Oh davvero? Vorrà dire che berrò il doppio questa sera allora."-
Sorrido guardando la quantità esagerata di ragazzi che, da quando si è seduto accanto a me, non gli hanno tolto gli occhi di dosso.
"Eh già", penso, " questa serata, si prospetta essere, molto probabilmente, la più divertente della mia intera vita!"Dagli altoparlanti, sento la musica pompare ad un ritmo sempre più incalzante, mentre il mio sangue riscaldato dall'alcol, scorrere attraverso ogni fibra del mio corpo.
Sono ubriaca?
Sì, ma in questo momento, non potrei sentirmi più libera.
Vedo donne e uomini ballare e dimenarsi, mentre le luci attorno a me ammiccano e pulsano ad un ritmo incontrollato.
Guardo Simon dimenare il bacino mentre flirta spudoratamente con un cubano ormai perso nella sua danza ipnotica, mentre un solitario Lucas, se ne sta in un angolo appartato del locale a tenermi d'occhio.
"Mh, così non va."
Con passo felpato, mi avvicino a lui a ritmo di musica per poi prenderlo per la camicia e trascinarlo sulla pista da ballo.
-" Grace."- mi ammonisce con lo sguardo.
-" Oh non essere noioso, balla con me Johnson."-
Mi attira a sé, mentre avvolgo le braccia attorno al suo collo.
-" Lo vedi che quando vuoi, sai divertiti?"- urlo con aria soddisfatta.
Sento i nostri corpi toccarsi, separarsi e poi tornare ad unirsi a ritmo di musica.
" Oh adoro quando si lascia andare!"
Chiudo gli occhi, mentre le sue mani mi accarezzano i capelli.
-" Sei una bambina cattiva Gracy, mi avevi promesso di fare la brava."- mi dice con tono severo.
Sorrido maliziosa, mentre fingo di ignorare la sua domanda facendomi trasportare dalla musica.
Le sue mani mi cingono i fianchi, mentre il mio corpo scivola contro il suo con fare sensuale.
-" Sei scorretta Miller."- sussurra al mio orecchio.
Pochi secondi e i miei occhi si perdono nei suoi a pochi centimetri di distanza.
Ho caldo e nonostante l'alcol, mi rendo conto che la sua vicinanza, potrebbe causare qualche guaio.
-" Lucas."-
-" Sì?"-
" E ora di correre ai ripari Gracy"
Le sue labbra sono a pochi millimetri dalle mie.
-" Torniamo in albergo, non voglio più stare qui."-
Salutiamo Simon, completamente assorto nel suo cubano e prima che io possa realizzare, sono nella mia stanza, avvolta nelle lenzuola del mio letto.
-" Siamo già a casa?"- biascico con voce impastata.
-" Non la chiamerei casa, comunque sì, ora sei al sicuro."-
Sorrido divertita:
-" Io lo sono sempre quando sono con te."-
Resta ad osservarmi, seduto ai piedi del mio letto mentre le sue mani, continuano ad accarezzarmi dolcemente.
-" Sei diventata una ribelle signorina Miller"-
-" E questa è una cosa brutta signor Johnson?"-
I suoi occhi percorrono il mio corpo, quasi come se un pensiero segreto lo avesse colpito così, all'improvviso.
-" No, no non lo è."-
Lo osservo, avvolto dalla flebile luce della lampada sul comodino della mia stanza e non posso non pensare, che sono fortunata ad avere un amico come lui; Un altro uomo nella sua situazione, non avrebbe esitato ad approfittarsi della mia debolezza, invece lui no.
" Come farei senza di te, Luke?"
-" Buonanotte dolce Gracy"- sussurra al mio orecchio per poi posarmi un bacio sulla fronte.
-" Buonanotte Lucas."-
Chiudo gli occhi stremata dall'intensa giornata che è appena volta al temine e prima che io possa rendermene conto, mi addormento fra le braccia del mio migliore amico, il posto che negli ultimi anni, è stato il mio rifugio preferito.
Ho sempre creduto che dopo la morte di Theo, non avrei mai più provato la sensazione di sentirmi a casa, grazie solo ad un abbraccio, è evidente che mi sbagliavo.
" E se l'arrivo di Lucas nella mia vita non fosse stato casuale?"
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Perché Sei Tu [Vol.2]
ChickLitDopo aver lasciato Los Angeles ed aver rinunciato a tutto ciò che amava per ritrovare se stessa, Grace sembra davvero essere una persona nuova: sempre solare e divertente, sembra essersi lasciata ormai alle spalle tutto il dolore del passato. Niente...