È mattina e la luce del sole che filtra dalla finestra, invade l'intera stanza. Ancora fra le lenzuola, cerco di ritrovare le mie facoltà motorie, ma niente, a parte un gran mal di testa, non riesco a sentire altro.
"Chissà che ora è."
Lentamente cerco di tirarmi su, giusto per capire dove mi trovo.
" Oh sono da Lucas."
-" Buongiorno bella addormenta."- la voce squillante del mio migliore amico mi perfora i timpani.
-" Oddio, ma perché urli?"-
Mi guarda allucinato venendomi incontro, per poi sedersi accanto a me.
-" Grace ma io non sto urlando, sono anche senza voce, non vedo come potrei farlo."-
" Oh bene, sei un'idiota Miller."
-" Scusami è che ho la testa che mi scoppia."- esclamo coprendomi il volto con le mani.
Sorride.
-" Beh, con tutto quello che hai bevuto ieri sera, sfido chiunque a non avere un martello pneumatico in testa."-
Mi accarezza la guancia, per poi sparire qualche secondo e tornare con una spremuta d'arancia e un'aspirina per la sottoscritta.
-" Grazie."- mormoro quando mi porge il bicchiere.
-" Di niente, ma d'ora in avanti dovrai controllati di più signorina, anche perché quando bevi, tendi ad essere troppo..."-
-" Esuberante?"-
-" No, credo che sfacciata sia la parola giusta."-
Abbasso lo sguardo imbarazzata e giuro che vorrei sotterrarmi dalla vergogna.
-" Oh mio dio, cosa ho fatto?"-
Mi guarda con i suoi inconfondibili occhi verdi, per una quantità di tempo che a me sembra un'eternità.
Ha i capelli bagnati e il torso nudo, ad avvolgergli la vita, un semplice asciugamano bianco. "Sicuramente avrà appena fatto una doccia."
-" P-perché mi guardi così?"- balletto con un po di esitazione.
-" Non dovrei?"-
-" No è solo che.."- faccio un respiro profondo cercando di riordinare le idee -" mi metti in imbarazzo, ecco."-
Sorride divertito accarezzandomi la fronte.
-" Oh Gracy, dimmi come devo fare con te? Tu mi confondi e mi affascini allo stesso tempo, perché hai la capacità di passare dall'essere una dolce bambina all'essere una donna indipendente e sexy, in una manciata di secondi."-
Lo guardo stupita mentre sul suo volto si disegna un sorrisetto malizioso.
" Ok, qui c'è qualcosa che non mi torna. Casa diavolo è potuto succedere ieri sera da portare Lucas a fare queste supposizioni?"
-" Luke sono confusa e soprattutto, temo di non ricordare bene gli eventi di ieri sera."- dico con voce esitante.
-" Davvero? Beh allora forse è meglio così, alcune cose alla luce del giorno possono essere imbarazzanti."-
" Che cosa? Ehi aspettate un momento, che cosa significa questo? Imbarazzanti? Mi sta dicendo che ieri sera ho fatto un qualcosa di cui questa mattina potrei pentirmene?"
-" Va a fare una doccia Grace, io andrò a prendere qualcosa di commestibile per fare colazione, quindi quando torno voglio vederti fresca e profumata ok?"-
Prende al volo un paio di jeans e un maglione per poi darmi un bacio sul naso e sparire dietro la porta della camera da letto.
" Ok, forse sarà meglio seguire il suo consiglio."
Il bagno è ancora caldo e pieno di vapore. Mi tolgo il vestito e la biancheria che avevo scelto di indossare ieri sera e mi infilo all'istante nella doccia, ansiosa di trovarmi sotto il getto purificante dell'acqua.
Alzo il volto verso quella calda cascata benefica e non posso non pensare a cosa mai può essere successo ieri sera, da rendere Lucas così strano questa mattina.
" Pensa Grace, pensa. Qual'è l'ultima cosa che ricordi?
Il barista del Magnus!
Molto bene e perché lo ricordi?
Era molto gentile ed aveva anche un sedere da urlo."
Sorrido fra me e me, ripensando a quelle chiappe scultoree, avvolte in quel paio di jeans che ho tanto odiato.
" Beh sì tutto molto bello, però cerca di concentrati adesso, dopo essere stata al bar, cosa hai fatto?
Dunque, credo di essere andata a cercare Lucas."
Il suo volto sfocato mentre mi guarda severo, compare improvvisamente nella mia mente.
" Sì certo ora ricordo! Era arrabbiato con me, per essermi allontanata per così tanto tempo!
E poi? Poi cosa hai fatto?"
Chiudo gli occhi lasciandomi trasportare dal flusso continuo dell'acqua.
" Wow è così piacevole, potrei stare sotto questa doccia in eterno."
Prendo il bagnoschiuma ma mi basta poco per rendermi conto che è quello sbagliato.
Cerco di guardarmi attorno:
" Ok se quello di Lucas è qui, dove cavolo è finito il mio?" penso fra me e me.
Ci metto un po per individuarlo in un luogo ahimè troppo lontano: il mio beauty posato sotto il lavandino.
" Fantastico Grace, sei davvero un genio!"
Sperando che questo non gli dispiaccia, decido di usare in alternativa quello di Lucas.
Lo strofino sulla pelle: l'odore è buono, anche se decisamente muschiato e mi basta un attimo, per ricordare quello che la mia mente si rifiutava di focalizzare.
"Le luci stroboscopiche pulsano e girano a ritmo con la musica, io sono ubriaca e Lucas è davanti a me, accaldato e spettinato. I nostri corpi si muovono, mi sorride ed io ricordo di essermi avvicinata a lui per sissurrargli qualcosa all'orecchio. Il suo profumo, misto a bagnoschiuma e sudore: sì ricordo bene di aver pensato che non fosse poi così male, anzi.
Poi l'ho guardato e ho pensato che fosse un bel ragazzo, ho rammentato com'era quando ero la sua ragazza e quanto mi piacessero i suoi baci e poi..."
Il mio cuore si ferma all'improvviso.
" No, ditemi che sto sbagliando!
Non è possibile!"
In preda al panico esco alla svelta dalla doccia, indossando al volo le prime cose che mi capitano a tiro, ho i capelli ancora bagnati ma francamente in questo momento non mi importa.
Corro in cucina con la speranza che sia tornato e fortunatamente lo trovo intento a sistemare le ciambelle ed il caffè appena acquistati, sulle rispettive tovagliette.
-" Lucas!"- esclamo in preda ad un attacco di panico.
-" Oh Grace, giusto in tempo, siediti le ciambelle sono ancora calde."-
-" Non ho tempo per le ciambelle adesso, ho bisogno che tu mi dica una cosa."-
Mi guarda confuso ed anche un po intimorito.
-" O-ok ti ascolto."-
"Forza Grace, ora o mai più."
Faccio in respiro profondo per poi tirare fuori il terribile dubbio che mi ronza nella testa.
-" Ieri sera, ricordo che c'è stato un momento in cui io e te eravamo davvero vicini,
po-potresti dirmi gentilmente quello che è successo dopo?"-
Abbassa gli occhi imbarazzato per poi toccarsi la nuca.
-" Emh, sicura di volerlo sapere?"-
" Oh mio dio, allora è vero!"
-" Sì sicurissima."-
Mi siedo accanto a lui con le spalle basse e le mani giunte in preghiera, sperando nel miracolo.
-" Ci stavamo divertendo e tu avevi bevuto. Tutto andava alla grande ma ad un certo punto hai cominciato a guardarmi in modo strano e a chiedermi di noi.
Volevi sapere se io ricordassi il sapore delle tue labbra, se ricordassi cosa significasse stare insieme."-
" Oh per la miseria, sono rovinata!"
-" La musica era alta e la gente attorno a noi, davvero tanta: abbiamo finito con l'essere incollati senza neanche volerlo.
Così ti sei avvicinata a me e quando a dividerci erano ormai pochi millimetri... Hai starnutito."-
-" Che cosa?"- chiedo sotto shock.
-" Oddio ti prego non farmelo ripetere un'altra volta, è già abbastanza imbarazzante così, non credi?"- esclama nascondendo il volto fra le mani.
-" Ho starnutito?"-
-" Sì sulla mia faccia, per l'esattezza."-
In attimo mi sembra di poter tornare a respirare.
-" Santo cielo e perché non me lo hai detto prima?"- gli chiedo sferrandogli un pugno sul braccio.
-" Perché era imbarazzante, ecco perché!"-
-" Beh sempre meglio di esserci baciati, ti pare?"-
Mi guarda confuso:
-" Credevi che ci fossimo baciati?"-
-" Sì."-
-" Ma lo sai che io non potrei mai fare una cosa del genere alle tue spalle!"-
-" Lo so, ma questa mattina era tutto così confuso e poi mi sono ricordata del barista, il bagnoschiuma, il mio vaneggiare senza un preciso motivo..."-
Mi guarda a bocca aperta, per poi lasciarsi andare ad una risata fragorosa che finisce col contagiare anche me.
-" Oh mio dio Grace, come devo fare con te?"-
Gli sorrido e penso che Luke deve proprio avere la pazienza di un santo, per riuscire a stare dietro al caos che metto nella sua vita.
" Grazie al cielo, tutto sembra essersi risolto, ma se non fosse stato così? Se io e Lucas ci fossimo baciati per davvero? Che cosa sarebbe accaduto?"
Chiudo gli occhi lasciandomi andare ad un lungo e sonoro sospiro.
" Che ti serva da lezione Miller, d'ora in avanti niente più Magnus, tranne nel caso dovesse invitarti quel barista dal sedere perfetto, li sì che uno strappo alla regola lo farei."

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Perché Sei Tu [Vol.2]
ChickLitDopo aver lasciato Los Angeles ed aver rinunciato a tutto ciò che amava per ritrovare se stessa, Grace sembra davvero essere una persona nuova: sempre solare e divertente, sembra essersi lasciata ormai alle spalle tutto il dolore del passato. Niente...