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Cris POV

Apro gli occhi e noto con stupore che è già mattina.
I raggi del sole illuminano la stanza, mentre il forte odore di disinfettante, mi ricorda che sono in ospedale.
"Cristo che mal di testa, per non parlare del mio stomaco che sembra essere stato rivoltato come un calzino."
Ingoio a fatica sentendo una sensazione sgradevole alla base della gola, poi giro la testa provando ad esaminare meglio la stanza che mi circonda e la vedo.
Grace sta dormendo, seduta accanto a me, con la testa appoggiata sulle braccia incrociate sopra il letto.
"È adorabile."
Ha le labbra imbronciate e un'espressione serena.
"Da quanto tempo non la vedevo così?"
Allungo la mano con esitazione e dopo essermi accertato che stia dormendo per davvero, gli passo le dita fra i morbidi capelli che le ricadono delicatamente sul volto.
-"Dopo tutto quello che ti ho fatto, sei ancora qui."- mormoro, sentendo una stretta al cuore.
Percorro con delicatezza i suoi lineamenti, approfittando di questa occasione rara.
Le labbra, il naso, gli occhi, tutto in lei sembra essere rimasto lo stesso di sempre.
Persino le sue mani: piccole e delicate.
" Adoravo sentirle fra i capelli o sul viso, mentre con i tuoi teneri baci mi faceva sentire la persona più felice del mondo.
Era bello stare con lei.
Niente segreti o bugie. Se c'era qualcosa che non gli andava a genio, me lo urlava in faccia senza troppi giri di parole."
Sorrido, accarezzandole delicatamente la guancia.
-" Hai sempre avuto un bel caratterino tu, eh?"-
"Ma a me piaceva ed era proprio il suo tenermi costantemente testa, che la rendeva diversa dalle altre.
A Grace non piaceva soccombere al mio volere e se devo essere sincero, neanche a me.
Con lei potevo essere me stesso. Poi ho fatto il catastrofico errore di andare a letto con la Wild e da lì in avanti, la mia vita ha preso una piega completamente diversa."
Vedo i suoi occhi aprirsi lentamente e d'istinto tiro la mano via, facendola ricadere sul letto.
-" Buongiorno bella addormentata."- dico con voce roca.
Si stiracchia un po', tirandosi su.
-" Buongiorno."-
La guardo con aria divertita, mentre prova a dare un senso ai suoi capelli scompigliati.
-" Come ti senti?"- mormora.
Due luminosi e assonnati occhi castani, incontrano i miei.
-" Come uno che deve andare in bagno."- sussurro, provando a nascondere un sorriso.
" Perché oggi mi sento così felice?"
Mi fissa per un attimo, con aria titubante.
-" O-k. Vuoi..."- mormora imbarazzata.
-" Insomma ti serve una mano?"-
Sorrido divertito facendo cenno di no ma a quando pare, un'altra parte del mio corpo non sembra essere molto d'accordo.
"Ma cosa...?"
Alzo la coperta e indovinate?
Lui è lì, sveglio e pronto a fare la ola per miss Miller.
-" Ci sono problemi?"- la voce di Grace, distogliere la mia attenzione dal grave problema poco più a sud.
-" Emh no! Ma ti pare? Anzi ora che ci penso, credo proprio che il bagno, non è una questione così urgente."-
Mi guarda sospettosa, mentre si sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
" Dio quanto è attraente."
-" Sicuro di non volerci andare? Insomma, guarda che lo so bene che lì sotto sei in mutande e non mi scandalizzo mica."-
Per un secondo mi domando cosa potrebbe accadere, se gli saltassi addosso proprio in questo momento.
" Cristo"
Provo a riordinare le idee, preoccupato dalla piega che stanno prendendo i miei pensieri.
" Ma cosa diavolo mi salta in mente? Lei è Grace santo cielo, ed ogni pensiero perverso su di lei, è off-limits."
Mi schiarisco la voce, provando ad assumere un'espressione seria.
-" Sicuro. Sta tranquilla, quando sentirò l'esigenza di andare in bagno, farò un fischio."-
Non faccio in tempo a terminare la frase però, che uno spasmo disperato della mia vescica, mi fa capire di essere ormai quasi al limite.
" Porca miseria che situazione assurda."
-" Sai Grace, tu hai passato tutta la notte con me e devi essere sicuramente esausta, che ne diresti di andare a prendere un bel caffè, dal distributore infondo al corridoio?"-
La guardo pregando con tutto me stesso, che mi dica sì e mi permetta di andare in bagno in santa pace, ma ahimè la ragazza è troppo sveglia.
Mi guarda di sottecchi, aggrottando la fronte.
-" Come fai a sapere che infondo al corridoio c'è un distributore?"-
"Ecco, lo sapevo che prima o poi sarebbe arrivata la fregatura."
-" Come faccio?"-
-" Già, come fai?"-
"Gran bella domanda."
-" Non è che invece vuoi liberarti di me, perché ammettere apertamente davanti ad una donna che devi fare pipì, ti sembra poco virile?"-
"Cosa?"
Sbatto le palpebre confuso, mentre si porta le mani sui fianchi formosi.
-" Grace e perché dovrei fare una cosa del genere? Insomma tutti gli uomini fanno pipì."-
-" Quindi mi stai dicendo che tu fai pipì davanti alla tua ragazza, senza alcun problema."-
-" Assolutamente no!"-
-" Allora ho ragione."-
-" Ti sbagli."-
-" Ma hai appena ammesso di non fare pipì davanti alla tua ragazza!"-
-" Solo perché non credo sia carino!"-
-" Quindi la virilità non c'entra niente?"-
Mi prendo il volto fra le mani, ormai esasperato.
"Con tutto questo parlare di pipì, vuoi vedere che me la faccio adosso?"
-" Per la miseria potremmo cambiare argomento?"- gli dico, tirando fuori una buffa voce stridula.
Ho la gola e la bocca completamente secche.
-" Tu mi stai nascondendo qualcosa Smith."-
"Ecco, ci risiamo."
-" Cosa c'è di male nel preoccuparsi per te?"-
-" Nulla, se non fosse che mi stai spudoratamente mentendo."-
"Fregato."
Alzo gli occhi al cielo e ormai messo alle strette, decido di dire la verità.
-" E va bene Miller, io sto davvero provando a fare il gentiluomo con te, ma tu non mi rendi le cose facili. Ogni uomo al mattino ha delle esigenze e se resti qui mentre vado in bagno, sarebbe estremamente imbarazzante dopo, fare finta di niente."-
" Ecco, l'ho detto."
Resta a fissarmi a bocca aperta e inizialmente non sembra aver ben compreso la cosa.
Poi con aria corrucciata fa ricadere il suo sguardo verso sud e...
-" Oh"-
Arrossisce violentemente dandomi le spalle.
-" Mi-mi dispiace, io non avevo capito."-
"Perché adesso tutto d'un tratto, ho voglia di scendere da questo dannato letto, ed andarla ad abbracciare?"
Piego le labbra in un sorriso.
-" Non fa niente."-
All'improvviso sentiamo dei passi farsi sempre più vicini, seguiti dalla voce acuta di una donna di mezza età.
-" Cavolo l'infermiera."- esclama Grace in preda al panico.
-" E adesso che facciamo? Porca miseria Grace, io non voglio che quella donna faccia pensieri sconci su di me, sono pur sempre un tenero fanciullo indifeso, io."-
Ci guardiamo per qualche secondo, per poi scoppiare in una risata fragorosa.
-" Cris il tuo fanciullo indifeso, è morto da un pezzo."-
-" Resta comunque il fatto che quella donna sta venendo qui ed è risaputo che le infermiere di mezza età, sono delle vere e proprie pervertite."-
Si dà una rapida occhiata in giro e dopo aver recuperato una spessa coperta da un armadietto vicino, prova a coprire il misfatto, meglio che può.
-" Signor Smith, finalmente la vedo sveglio."-
Come avevamo previsto, una cinquantenne, con degli enormi occhiali rossi e la camminata di un folletto del nord, entra nella stanza senza nemmeno degnarsi di bussare.
-" Io sono Sandra, la sua infermiera personale. Come si sente oggi?"-
-" Bene."- mi affretto a rispondere.
-" Ne è sicuro?"-
Non sembra essere molto convinta, quindi decido di dire la verità.
-" No. Ho mal di testa, lo stomaco in subbuglio, la mia lingua sembra essere carta vetrata, ed ho sete. Quand'è che posso andare a casa?"-
Mi guarda dall'alto in basso, quasi fossi lessere più rivoltante sulla faccia della terra.
-" Vede che alla fine non stava poi così bene? Rammenti questo signor Smith, la sincerità paga sempre."-
Faccio un respiro profondo, provando ad ignorare l'ondata di rabbia che mi provocano le sue parole.
"Fantastico, non sapevo che le infermiere si mettessero a dispensare lezioni di vita adesso."
-" Mi dica un po' Sandra, la pagano per essere così simpatica?"- sussurro poi, fulminandola con lo sguardo.
-" No signore, è un dono innato. Ora però se volete scusarmi, vado ad informare il dottor Stewart che si è svegliato."-
Mi lancia un'occhiataccia, prima di voltarsi e uscire.
Sento la risata di Grace riempire la stanza e subito mi sembra di recuperare il mio buonumore.
-" Beh senza dubbio Cris, quella non era una tua fan."-











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