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Dopo un'interminabile giornata di lavoro, non vedo l'ora di tornare nel mio appartamento e fare una lungo e rigenerante bagno.
Ci credereste? Alla fine sono finalmente riuscita a dare una lezione a quell'idiota di Pirce.
"Ah che soddisfazione!"
Percorrono l'ampio atrio dell'enorme grattacielo nel quale lavoro, per poi raggiungere la porta d'ingresso ed uscire in strada.
Faccio un respiro profondo:
"Anche oggi, è finita."
Nell'aria si cominciano ad avvertire i primi freddi, ed il traffico in città, è caotico come sempre.
Dopo una breve occhiata in giro, mi avvio verso il mio appartamento, ma una voce a me familiare, cattura subito la mia attenzione.
-" Grace?"-
Mi volto all'istante e poco lontano da me, vedo un Simon elegante e bello più che mai, venirmi incontro a grandi falcate.
-" Ehi ciao, non mi aspettavo di vederti qui."- sussurro un po imbarazzata.
-" Sì beh, non ci vedevamo da tanto, così ho pensato di venirti a trovare."-
" Cosa? Strano, credevo che fosse venuto per Lucas."
-" Davvero? Allora oggi è proprio il tuo giorno fortunato: eccomi qua."- esclamo allargando le braccia.
-" Con un tubino rosso che ti sta d'incanto, aggiungerei."-
Lo guardo passarsi una mano fra i capelli e non posso non pensare a quanto mi è mancato in tutto questo tempo.
-" Ehi ti va di andare a mangiare qualcosa insieme?"- mi chiede tutto d'un tratto, un po esitante.
" Cosa? Dice sul serio?"
Sorrido entusiasta annuendo con vigore ed in men che non si dica, mi ritrovo a passeggiare al suo fianco, come non mi capitava da tempo.
" Oh Simon."
Decido di seguirlo diligentemente, fino alla 14th street, nella zona Chelsea di New York.
-" Non ero mai stata qui."- ammetto continuando ad esplorare i dettagli attorno a me.
-" Sul serio? Allora non sai davvero cosa ti sei persa, vedi quell'enorme palazzo alla tua destra? È una delle sedi più importanti di google."-
Lo guardo a bocca aperta:
-" Stai scherzando?"-
Sorride.
-" No, pensa che all'interno hanno anche inaugurato da poco, una sezione dedicata a YouTube."-
"Wow che figata!"
-" Ed è possibile visitarlo?"- gli chiedo piena di speranza.
-" Ahimè è abbastanza difficile, almeno che tu non sia un dipendente o abbia un amico che lo è."-
Curvo le spalle demoralizzata:
" Ed io che volevo farci un giretto, accidenti nella vita avrei dovuto essere una nerd tutta computer e tecnologia, altro che libri, a quest'ora non avrei avuto problemi ad entrare lì dentro!"
Resta a guardarmi per qualche secondo, per poi lasciarsi andare ad un lungo sospiro.
-" Vuoi davvero visitarla Grace?"-mi chiede divertito.
-" Beh si, certo non sarebbe male."- fingo noncuranza, perché ammettere che per un momento ci ho sperato davvero, è troppo umiliante.
-" Allora ti ci porterò un giorno di questi."-
" Cosa?"
Alzo di scatto il volto, completamente incredula.
-" Ma hai appena detto che è impossibile entrarci senza avere una conoscenza."-
-" Vero, ma si da il caso che una mia ex fiamma, lavori proprio lì dentro, non ci vediamo da tempo, ma non credo troverà obiezioni nel farci fare un giretto turistico."-
Corro ad abbracciarlo tutta fomentata.
Ma vi rendete conto? Io Grace Miller, in una sede google.
"Ah Roxy non mi crederà mai!"
Messa in chiaro la mia euforia per la cosa, decidiamo di inoltrarci nel Chelsea Market, una struttura che alla base, presenta una lunga catena di negozi di tutti i tipi e che è anche sede di vari canali televisivi e studi fotogragici.
-" Wow è davvero incredibile qui."- esclamo osservando l'infinita grandezza del luogo.
-" Già, pensa che puoi davvero trovare qualsiasi cosa, qui i negozi non mancano: spezie, pane, caffetterie, vestiti, ristoranti, chi più ne ha più ne metta."-
" Incredibile, non ricordo luoghi simili a Los Angeles."
-" E di preciso noi dove siamo diretti?"- gli chiedo in preda alla curiosità.
-" In uno dei miei ristoranti preferiti, vedrai ti piacerà."-
Resto a guardarlo perplessa, non capendo cosa mai può esserci di così speciale in questo posto.
" Cucina stellata? Prodotti biologici? No aspetta Grace, rifletti: cosa può spingere il leggendario Simon, noto come il rubacuori per eccellenza, ad amare un ristorante?"
-" Dei camerieri da urlo!"- esclamo all'improvviso facendolo sorridere.
-" Ok Grace, non so cosa c'entrino in questo momento e a quale perversa cosa stavi pensando, ma ad ogni modo, siamo arrivati."-
Appena entrati, mi colpisce l'inconfondibile odore di pesce presente quasi dappertutto.
-" Emh Simon, dov'è il ristorante di cui mi hai parlato?"-
-" Proprio dietro l'angolo, vieni."- mi prende per mano conducendomi lungo un corridoio disseminato di tavoli e gente intenta a mangiare in compagnia.
Appena oltre un espositore di cibo takeaway, e un chiosco di zuppe, due enormi banconi ricchi di pesce fresco e di ottima qualità.
-" Ti vedo un po confusa tesoro."-
Guardo Simon raggiungere delle sedie per poi farmi accomodare.
-" Beh effettivamente lo sono."- ammetto ancora intontita.
-" Allora lascia che ti spieghi: la particolarità di questo ristorante è proprio l'ottima qualità che offre ai propri clienti. In parole povere? Vieni qui, scegli il pesce che ti piace e nel giro di qualche minuto, sei libero di assaporarlo come preferisci."-
-" Ma non mi dire."- sussurro completamente rapita.
Mi guardo intorno, notando una fila di gigantesche aragoste.
-" E quelle?"-
-" Sono la loro specialità, ma oggi siamo qui per qualcosa di ancora più delizioso."-
-" E cioè?"-
Con un cenno del capo saluta un signore dai tratti orientali che ha tutta l'aria di essere un cuoco.
-" Sushi, spero che non ti dispiaccia."-
Il suono delle sue parole mi fa venire all'istante una fame da lupi.
" Oh mio dio, da quanto tempo non mangio sushi? Due anni e mezzo ecco da quanto!
Ma d'altronde come biasimarmi, con un amico come Lucas è praticamente impossibile; lo odia così tanto che il solo pensarci gli provoca la nausea."
-" Mi piace il sushi."- esclamo tutta soddisfatta.
-" Davvero? Beh allora ho scelto proprio il posto giusto."-
Ordiniamo chirashi, una selezione di pesce su un letto di riso e del classico sushi al salmone, in una parola? Deliziosi.
Assaporiamo la nostra cena in un'atmosfera rilassata parlando del più e del meno, anche se a catturare la mia attenzione, è lo sguardo di Simon: sembra triste, spossato ed anche un po giù di morale.
Ripenso alle parole di Lucas :

-" Per il momento sarebbe meglio lasciare perdere Simon, Grace.
Vedi, non è in grado di essere tuo amico, perché ha ancora troppe faccende in sospeso con se stesso.
Credimi, lui è un ragazzo incredibile, ma in questo momento, credo che deve risolvere delle faccende personali da cui è meglio che tu stia alla larga"-

Abbasso lo sguardo sulle mie mani, cercando di tenere a freno la curiosità.
" Calmati Grace, lo so che sei curiosa di sapere cosa sta succedendo fra lui e Lucas ma ti sembra il momento adatto? Qui, fra tutti questi pesci?
E poi come intendi chiederglielo?
Ti prenderà per una ficcanaso!"
-" Qualcosa ti turba tesoro?"- la sua domanda improvvisa mi fa sobbalzare sulla sedia.
-" Emh, no va tutto bene."-
" Ah adesso menti eh? Bugiarda che non sei altro!"
-" Sicura? Magari c'è qualcosa che vuoi chiedermi."-
-" Chi? io? Oh assolutamente no."-
" Ecco hai visto? Lo sa, lui si è accorto che stai mentendo!"
-" Beh allora credo che spetta a me parlare per primo."-
Lo guardo perplessa, non capendo.
-" Simon, io..."-
-" C'è un motivo per il quale sono venuto a cercarti questa sera"-afferma con una determinazione che non avevo mai visto in lui.
Ingoio a fatica, mentre tutti i miei sensi si mettono in allerta:
" Preparati Miller, perché sembra proprio essere arrivato il momento di scoprire la verità."

Perché Sei Tu [Vol.2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora