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L'auto di Lucas imbocca il vialetto d'accesso della sfarzosa villa in stile coloniale, dove questa sera si terrà il party e la prima cosa che noto, sono le limousine parcheggiate in fila davanti all'elegante ingresso.
-" Wow, sembra proprio che a questa festa ci sia mezza Los Angeles, oggi."- esclama il mio migliore amico, con un velo di preoccupazione nella voce.
-" Già ma non preoccuparti, saranno tutti troppo concentrati sulle proprie manie di grandezza per notare due tipi senza un soldo bucato, come noi."-
Sento la sua risata improvvisa riecheggiare nell'abitacolo.
-" Grace Miller, ti ho mai detto che sei una delle ragazze più travolgenti e folli che io conosca?"-
-" No, ma se questo era un complimento, allora ti consiglio di aggiornare il tuo repertorio Johnson. Ti ha mai detto nessuno, che dire ad una donna che è una folle, non ha mai portato a niente di buono?"-
Sorrido divertita, per la sua buffa espressione confusa e non passa molto, prima che decida di indossare la mia maschera.
" Ci siamo."
Dopo aver parcheggiato l'auto ed esserci avviati verso lo sfarzoso l'ingresso, sento lo sguardo di un elegantissimo Lucas, farsi sempre più insistente.
-" Che c'è?'- gli chiedo tutto d'un tratto.
-" Niente, pero sono lieto di sapere che questa sera, non sarò l'unico ad indossarla."- mi sussurra riferendosi alla mia maschera e indossando a sua volta, quella che Simon a spedito anche a lui.
Appena varcata la soglia d'ingresso, vengo subito investita da un'ondata di buonumore, notando l'atrio che mi ricorda un sofisticato carnevale europeo.
Una folla di uomini in smoking fa da contrasto ai variopinti abiti da sera delle donne che li accompagnano.
" È tutto incredibile."
Vedo gioielli e pietre preziose ovunque, mentre la luce che si irradia dai sofisticati lampadari di cristallo, fa splendere il tutto ancora di più.
Sento una musica irradiarsi in ogni dove, dando vita ad ogni cosa.
" Sembra di essere in una favola!"
Un addetto al guardaroba, prende il soprabito di Lucas consegnandogli il programma per la serata.
-" Cielo ma hai visto l'atmosfera incredibile che c'è in questo posto? Devo ammetterlo, all'inizio il fatto di dover indossare una maschera ad una festa di Natale, mi aveva lasciata un po' perplessa, ma guardarmi intorno devo ricredermi. L'idea di nascondere la propria identità ad un evento simile mi affascina molto."-
-" Beh non posso darti torto."- biascica il mio migliore amico, guardando con attenzione tutti i dettagli che ci circondano.
" Poverino, questo è il suo primo evento davvero importante, deve sentirsi un po spaesato in mezzo a tutta questa gente elegante."
Sfilo il cappotto che fino ad ora mi aveva permesso di nascondere l'abito che indosso, agli occhi di Lucas e mi basta vederlo sussultare di colpo, per capire che probabilmente Simon, si è appena messo nei guai.
-" Oh per la miseria!"- esclama con occhi sgranati.
-" Ma cosa ti sei messa?"-
Abbasso lo sguardo imbarazzata, per poi incrociare le braccia sul petto e schiarirmi la voce.
-" Un Elija Kojeglu, molto raro ed estremamente bello, ecco cosa mi sono messa!"-
-" Cavolo, sei un sogno!"-
Faccio per replicare ormai sulla difensiva, ma le sue parole mi lasciano completamente basita.
" Che cosa ha detto?"
-" Perdonami Lucas ma temo di non aver capito. Hai detto che l'abito ti piace?"-
-" Assolutamente sì e trovo che sia perfetto per te.
Insomma Grace, sei praticamente la donna che ogni uomo desidererebbe avere al proprio fianco durante una serata come questa. "-
" Oh santo cielo."
-" Lucas, dici sul serio?"-
-" Ovvio che sì e adesso andiamo prima che cambi idea. Dobbiamo affrettarci, c'è un branco di ricconi che desidero far morire d'invidia, questa sera."-
Dopo aver oltrepassato l'atrio ed esserci fatti guidare da eleganti camerieri in maschera, ci ritroviamo in un ampia sala, padroneggiata da un'immenso albero di Natale, con appese preziose decorazioni in cristallo.
Il pavimento, interamente in parquet e circondato poi da vari proiettori che rendono l'intera atmosfera magica e natalizia.
" Wow, questa sì che è una festa."
Provo a dare un'occhiata al programma della serata e i primi nomi che catturano subito la mia attenzione, sono quelli dei promotori dell'evento, nonché padroni di casa.
" John e Odette Wild, perché ho l'impressione di aver già sentito questi nomi?"
Mi guardo intorno, cercando di individuare qualcuno a cui chiedere qualche informazione in più, ma non passa molto, prima che i miei occhi vengano catturati da un'ospite in particolare.
È alta, magrissima e con un seno prosperoso che è davvero difficile non notare, così come il suo abito: un elaborato intreccio di piccoli cristalli, cuciti in zone strategiche, su un sottilissimo velo di raso trasparente.
-" Santo cielo ma quella ragazza è praticamente nuda!"- esclama Lucas appena i suoi occhi la intercettano a pochi passi da noi.
" Appunto."
-" Già e la cosa più assurda, è che all'uomo che la accompagna non importa."-
Se ne sta accanto a lei con un calice di champagne in una mano, mentre conversa tranquillamente con un uomo di mezza età, che non riesce a togliere gli occhi di dosso alla sua ragazza.

" Mio dio ma è vergognoso, anche se effettivamente non dovrebbe stupirmi, siamo pur sempre a Los Angeles."
Volto le spalle alla coppietta felice, per poi condurre Lucas sulla pista da ballo, dove una folla di persone, si sta radunando conversando fra fiumi di caviale e champagne.
-" Secondo te quante persone ci sono in questa sala?"- chiedo al mio accompagnatore, osservando l'ampiezza di questa villa.
-" Giuro che non ne ho idea, ma ad occhio e croce sembrano essere un centinaio."-
Recupera due calici di champagne, porgendomene uno e non passa molto, prima che una donna alta e snella con un'acconciatura assurda, si palesi davanti a noi, all'improvviso.
-" Lei è il signor Johnson?"-
Guardo Lucas, non capendo come faccia questa donna a conoscere il suo nome.
-" Emh sì e lei chi sarebbe?"- Sorride imbarazzata per poi tornare di colpo seria e rispondere.
-" Clarissa Legrand, la ragazza con cui ha parlato qualche giorno fa al telefono. L'azienda per cui lavoro l'ha fatta venire fin qui da New York."-
-" Oh sì certo, ora ricordo. L'ultima volta che abbiamo parlato è stato per annullare l'appuntamento che avevo con il suo capo."-
Osservo la donna davanti a me e devo dire che è decisamente troppo elegante, per essere una semplice assistente.
" Che stia in realtà, con un pezzo grosso? Potrebbe tranquillamente avere una relazione con il suo superiore, infondo è una cosa normale da queste parti."
-" Vengo proprio per suo conto. Vi sta aspettando, quindi se potete seguirmi."-
Senza fare altro domande, la vediamo farsi strada in mezzo all'oceano di ospiti mascherati, per poi arrivare fino ad una terrazza sul retro della villa e fermarsi davanti ad un'elegante uomo con una misteriosa maschera scura.
-" Come aveva richiesto, le ho portato il signor Johnson e la sua accompagnatrice."-
-" Molto bene Clarissa, adesso lasciaci soli."-
Vedo la donna sparire alla svelta fra la folla, mentre una strana sensazione alla bocca dello stomaco, mette in allerta tutti i miei sensi.
" Questa voce l'ho già sentita da qualche parte."
Alzo lo sguardo verso l'uomo davanti a me e mi basta incrociare i suoi occhi per sentire un brivido di paura lungo tutta la schiena.
-" Signor Johnson, mi lasci dire che è un immenso piacere per me, poterla finalmente incontrare."-
-" Il piacere è tutto mio signore."-
Vedo i due uomini accanto a me, stringersi la mano con decisione, per poi sorridere in modo cortese e cominciare a parlare di affari.
-" L'azienda di cui vorrei che vi occupaste, è impegnata nel campo degli allestimenti d'interni e rappresenta, tutto quello per cui lavoro da anni. Dinamica e al passo coi tempi è una delle migliori nel settore, ma ahimè come avrete già sentito dalla mia assistente, non stiamo attraversando un periodo molto florido, dal punto di vista finanziario.
La mia azienda sta fallendo, ed è per questo che ho bisogno di voi.
Non mi importa se mi costerà una fortuna, sono pronto a qualsiasi cosa per salvarla, a patto che vi trasferiate qui per qualche mese, ovviamente.
Spero che non vorrete rifiutare la mia generosa offerta."-
Vedo Lucas guardare l'uomo davanti a sé, con un'espressione titubante sul volto.
-" Sono lusingato della fiducia che state riponendo in noi signore, ma voi mi state chiedendo una risposta, ed io temo di aver bisogno di qualche informazione in più, prima di poter arrivare ad una decisione."-
Noto gli occhi dell'uomo, passare da me a Lucas, per poi soffermarsi ancora su di me.
-" Lo capisco ed è proprio per questo che desidero organizzare al più presto un incontro ufficiale.
Signor Johnson, la sua fama la precede, così come quella della sua preziosa assistente, la dama in rosso che sta catturando l'attenzione di tutti, questa sera.
Grace Miller, giusto?"-
"Non so perché, ma sentire il mio nome pronunciato dalle sue labbra, mi mette a disagio."
-" Sì, sono io."- esclamo con voce ferma.
-" Quale piacere. Mi creda mia cara, quando le dico che ero davvero curioso di conoscerla."-
-" Non ho dubbi signore, ma con tutto questo parlare di affari, temo di non aver ben compreso il suo nome."-
Mi guarda con i suoi penetranti occhi grigi, per poi rivolgermi un sorriso glaciale e annuire divertito.
-" La sua assistente è una donna tenace signor Johnson, davvero affascinante.
Ad ogni modo, odio le formalità, quindi vi prego di non sentirvi a disagio in mia compagna.
Il mio nome è George e spero di diventare molto presto suo amico, signorina Grace.
Se prima avevo qualche dubbio, ora lo so con certezza: faremo grandi cose insieme."

Perché Sei Tu [Vol.2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora