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Simon si siede a gambe incrociate sul mio letto, mentre aspetta che la maschera idratante sul suo viso, faccia effetto. È tutto il giorno che non fa che chiedermi di Jakov e del modo in cui mi ha chiesto di uscire e non avete idea di quanto sia insistente.
-" Simon, per la millesima volta, non so nient'altro su di lui."-
-" Non è possibile. Uscire con un perfetto sconosciuto, non è da te."-
" Ma perché lui è Lucas non fanno che ripetermi la stessa cosa?"
Ebbene sì, come avrete già capito, alla fine mi sono decisa a chiamare il ragazzo misterioso che qualche giorno fa ho rimorchiato in caffetteria. Inutile dirvi la sua reazione. Pensate che era così felice, che non ha perso tempo a chiedermi di uscire e fissare un appuntamento, il che mi riporta a questo esatto momento.
-" Simon io comprendo il tuo punto di vista e ammetto che fino a poco tempo fa, anch'io non avrei mai pensato di uscire con un perfetto sconosciuto, ma le cose cambiano, a volte. È la prima volta che faccio una cosa simile, può andare bene così come può andare male, ad ogni modo non potrò dire di non averci provato."-
-" Ma un russo Bradshaw, io non sono sicuro che sia il tipo d'uomo adatto a te."-
Lo guardo con aria interrogativa.
-" Perché?"-
-" Perché sono complicati, oscuri e a volte troppo freddi. Una volta ho avuto una relazione con uno di loro, ed è finita tragicamente."-
-" Temo che chiedendoti cosa è successo alla fine, potrei subire un vero trauma psicologico."-
-" Infatti. Era uno psicopatico ossessivo."- ammette in un sospiro.
-" Oh mio dio e Holger è a conoscenza di questa storia?"-
-" Assolutamente no, altrimenti lo psicopatico a quest'ora sarebbe anche morto."-
Lo guardo a bocca aperta finendo poi col sorridere insieme a lui.
-" Speriamo allora che Jakov non rientri in questa categoria. Quando ho avuto l'occasione di scambiare qualche parola con lui, mi sembrava una persona normale."-
Rimuovo la mia maschera, massaggiando il viso con movimenti circolari.
-" È questo il punto, all'inizio sembrano tutti normali, è solo dopo però, che vengono fuori gli scheletri che tengono chiusi nell'armadio."-
Dopo questa conversazione, Simon mi aiuta a scegliere il vestito adatto per la serata.
-" Perché non indossi questo?"-
Mi indica l'abito rosso con lo scollo a barchetta che avevo indossato durante la mia ultima cena con Cris.

< -"Se non volevi venire a cena con me Cris, avresti dovuto dirmelo invece di lasciarmi sola ad un tavolo per tutto il tempo, pezzo di idiota che non sei altro! "- >

Il ricordo improvviso di quella sera, riaffiora nella mia memoria.
-" No quello non va bene."- sussurro, scuotendo il capo.
-" Allora che ne dici di questo?"-
Simon indica un semplice tubino nero con un cinturino impreziosito da qualche piccola pietra, ad evidenziare il punto vita.
-" Perfetto."-
"Sobrio ed elegante: mi piace!"
Mi faccio la doccia e dopo aver acconciato i capelli in modo che mi ricadano in morbide onde sulle spalle, dedico la mezz'ora successiva al mio makeup.
Per l'occasione, decido di mettere in evidenza le labbra con un rosso intenso, lasciando poi occhi e incarnato, più naturale possibile.
Infilo le mie Manolo con tacco a spillo e alle sette in punto sono pronta.
-" Tadà! Che te ne pare?"- chiedo a Simon, facendo un giro su me stessa.
Mi guarda dall'alto in basso, mostrandomi i pollici in su.
-" Bellissima."- mi sorride in segno di approvazione.
-" E devo ammettere, anche estremamente sexy. Wow Bradshaw, questa sera lo stendi."-
-" Oddio spero proprio di no, anche perché altrimenti non avrei più un cavaliere con cui parlare."-
-" Tranquilla, ci sarei io pronto a soccorrerti in qualsiasi momento."-
" Oh Simon..."
Corro ad abbracciarlo e dopo avergli dato in bacio sulla guancia, indosso il mio cappotto, pronta ad andare.
-" Divertiti Bradshaw."-
-" Ci proverò. E tu? Cosa farai per il resto della serata? Roxy è ancora a lavoro e Lucas e Nicol sono chissà dove, immersi nelle loro smancerie romantiche."-
Si stringe nelle spalle sorridendo.
-" Tua madre mi ha promesso di insegnarmi a fare i biscotti al cioccolato. Sai com'è, a Holger piacciono tanto ed io vorrei fargli una sorpresa al mio rientro a New York."-
-" Oh mio dio, decisamente una delle cose più romantiche che io abbia mai sentito. È fortunato ad averti."-
-" Ti sbagli, perché quello fortunato sono io. È davvero un uomo eccezionale."-
Abbassa lo sguardo imbarazzato, mentre corro ad abbracciarlo, ancora.
" È così bello vederlo di nuovo innamorato!"
-" Sono felice per te Simon."-
-" Anch'io Gracy e adesso va al tuo appuntamento o farai tardi."-
Mi ruba un bacio veloce ed io mi precipito fuori.
Prendo la mia auto e dopo aver individuato il ristorante in cui il misterioso Jakov mi aspetta, accosto davanti all'ingresso, lasciando poi le chiavi al parcheggiatore.
-" Scappa con la mia auto è ti ammazzo."- gli sussurro con tono minaccioso prima di allontanarmi.
-" L-la ringrazio signorina, auguro una buona serata anche a lei."-
Marhed, è così che si chiama, mi guarda spaventato finendo poi col salire in auto e dirigersi verso il parcheggio riservato ai clienti.
Faccio un respiro profondo, preparandomi all'incontro e dopo aver ripetuto a me stessa, che infondo non c'è niente di male nell'uscire con perfetto sconosciuto, mi decido ad entrare.
Appena arrivata, resto affascinata dai soffitti alti, impreziositi da piccoli affreschi sparsi un po' ovunque.
L'addetto all'accoglienza prende il mio cappotto.
-" Benvenuta nel nostro ristorante. Prego mi segua, il signor Smirnov la sta aspettando."-
Mi conduce ad un tavolo riservato e lungo il percorso, non posso ignorare l'immenso buffet in cui un'enorme varietà di pesce, è sapientemente sistemata in mezzo ad eleganti sculture di ghiaccio.
I tavoli sono stretti l'uno accanto all'altro, pieni di gente, mentre l'eco delle loro conversazioni rimbomba nell'aria.
Jakov sta sorseggiando quella che sembra essere della vodka.
Indossa jeans e una camicia nera senza cravatta, in coordinato con la sua giacca. Ha i capelli pettinati a spazzola e trasuda fascino da ogni centimetro di pelle.
" Cavolo avevo dimenticato quanto fosse affascinante."
Rimango per qualche istante a contemolarlo in assoluto silenzio.
Si muove con movimenti lenti e controllati, ma i suoi occhi tradiscono il sui nervosismo
" Menomale. Non sono l'unica, allora."
Faccio qualche passo verso di lui e quando incrocia il mio sguardo, si blocca per qualche istante per poi sorridermi.
-" Wow."-
-" Ciao Jakov."-
Si alza venendomi incontro.
-" Sei bellissima."- mormora, mentre mi sfiora delicatamente il braccio, in un gesto ben studiato.
Sento tutto il mio corpo mettersi in allerta, mentre si china a baciarmi sulla guancia.
-" Ti-ti ringrazio. Anche tu sei molto elegante."-
Mi sorride mentre mi conduce verso il nostro tavolo e mi aiuta ad accomodarmi.
-" Ammetto di aver avuto paura che alla fine tu non venissi."-
-" Non l'avrei mai fatto. Infondo te lo avevo promesso, no?"-
Mi guarda divertito sedendosi di fronte a me.
-" Certo, ma voi donne siete talmente vulnerabili, che a volte per noi uomini, è estremamente difficile comprendervi. Avresti potuto annullare il nostro appuntamento, lo avrei capito."-
"Mio dio, mi sento terribilmente a disagio sotto il suo sguardo attento."
Un cameriere ci viene incontro per pendere le nostre ordinazioni.
-" Bevi qualcosa?"- la voce graffiata di Jakov mi rizza i capelli dietro la nuca.
-" Emh sì, magari qualcosa di leggero dato che dopo devo guidare."-
-" Allora devi provare il drink della casa. Basilico tritato con un pizzico di menta. È simile al mojito, ma decisamente più buono."-
-" Va bene, allora."-
Il cameriere appunta le nostre ordinazioni, allontanandosi subito dopo.
-" Allora Grace, di cosa ti occupi nella vita?"-
Appoggia i gomiti sul tavolo e unisce le dita davanti alla bocca.
-" Sono l'assistente di un grafico pubblicitario e tu?"-
Vedo i suoi occhi neri incupirsi all'improvviso mentre dentro di me, si anima un'emozione indecifrabile.
-" Nulla di speciale davvero. Diciamo che mi occupo di affari che mi portano a viaggiare un bel po'."-
-" Affari? Che genere di affari?"- gli chiedo in preda alla curiosità.
Abbassa lo sguardo, provando a nascondere un sorriso.
-" Sei molto sexy questa sera, lo sai?"-
-" Ti ringrazio ma adularmi, per deviare le mie domande non funziona con me."-
Mi sorride, ma per uno strano motivo, leggo nei suoi occhi un velo di irritazione.
-" Certo che sei molto curiosa tu, eh?"-
"Questa faccenda non mi piace."
-" Oh tu non sai quanto."-

Perché Sei Tu [Vol.2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora