-60-

3.7K 177 7
                                    

Vedo il mio migliore amico annaspare per qualche secondo, per poi assumere un'espressione seria, ed andare a sedersi su una delle due poltrone vicino all'enorme scrivania in legno scuro, che padroneggia la stanza.
-" Se non sbaglio siamo qui per questioni di lavoro Smith. Allora perché non la smetti di dire idiozie e diamo il via a questo benedetto incontro?"- la voce di Lucas è fredda e incolore.
-" Oh mio dio, lei non lo sa non è vero? Che ipocrita, non ti facevo così bugiardo. Ad ogni modo..."- Vedo Cris avvicinarsi a lui, per poi chinarsi e fulminarlo con lo sguardo.
-" A me nessuno dà ordini, Johnson e nessuno si permette di parlarmi in questo modo. Impara a volare basso se vuoi andare d'accordo con me, altrimenti saranno guai seri. Sono stato chiaro?"-
"Mio dio non avevo mai sentito Cris parlare in questo modo."
Noto il volto del mio migliore amico sbiancare di colpo, facendo spazio alla rabbia.
-" Tu non mi fai paura."- dice poi.
-" Invece dovresti averne, tu non hai idea di quello che posso diventare se qualcuno mi provoca."-
" Santo cielo ora si picchiano, me lo sento."
-" Ok io direi che questo è sufficiente per oggi. Lucas ha ragione siamo qui per lavoro, quindi io proporrei di cominciare subito."-
Lancio un'occhiata severa ad entrambi, per poi prendere posto accanto al mio migliore amico e vedere Cris, aggirare la sua scrivania e accomodarsi a sua volta.
"Forza è coraggio Grace. Dato lo stato di Lucas, credo proprio che dovresti prendere in mano le redini della situazione."
-" Allora signor Smith, che ne direbbe di mostrarci qualche progetto e spiegarci con esattezza cosa si aspetta la Smith's Company dal nostro lavoro?"-
Cerco di essere il più seria e professionale possibile, mentre un Lucas sull'orlo di una crisi di nervi, prova a tenere a bada i suoi istinti.
-" Ottima idea signorina Miller. Dunque, so bene che per tutti noi questa è una dinamica al limite del paradossale, ma ci sono dei soldi in ballo e da professionista quale ritengo essere, spero che situazioni spiacevoli come quella di poco fa, non si ripetano mai più, Johnson."-
Resto ad ascoltare ogni singola parola, totalmente rapita dal suo tono distaccato e professionale.
"Wow, se non lo conoscessi penserei persino di avere davanti a me, un uomo maturo."
-" Molto bene."- dico, lanciando un'occhiata verso il mio migliore amico.
-" Mio padre deve avervi già parlato della nostra azienda suppongo."-
-" Beh, ci ha detto che state affrontando una grossa crisi economica e che intendete espandere la vostra cerchia di clienti."-
Cris mi ascolta con attenzione, poi fa una breve ricerca sul suo computer e gira lo schermo nella nostra direzione.
-" Tutto vero, quindi spero che sarete in grado di darci una mano. Dagli anni novanta fino ad oggi, come potete vedere dal grafico qui presente, tutti i nostri clienti hanno sempre fatto parte di aziende molto grandi. Hotel, ristoranti, complessi turistici, tutti i nostri progetti hanno sempre previsto un'importante investimento, ma con la crisi economica che attualmente sta attraversando il nostro paese, il lavoro e diminuito e con lui, anche le nostre entrate. Credetemi, è davvero raro al giorno d'oggi trovare un cliente che sia disposto ad investire qualsiasi somma per un progetto di design. Molto spesso vogliono spendere la metà e allora siamo costretti a scendere a compromessi con i materiali: cosa che personalmente detesto.
Il motivo per il quale mio padre vi ha assunti? Semplice: abbiamo bisogno di una campagna pubblicitaria accattivante e innovativa che possa aiutarci a tornare sulla cresta dell'onda.
Giornali, tv, social network, a me va bene qualsiasi cosa, l'importante è evitare il fallimento."-
Prendo nota di ogni cosa, sentendo il suo sguardo non lasciarmi neanche per un secondo.
-" Avete mai pensato ad un sito internet?"- la voce di Lucas, cattura all'istante l'attenzione di entrambi.
-" Abbiamo già un sito internet."- dice Cris, ostentando una cortesia forzata.
-" Posso vederlo?'-
-" Certamente."-
Digita qualche parola sulla tastiera del suo computer e in un attimo, vedo comparire la pagina in questione.
" Oh per la miseria."
-" Questa homepage fa schifo, è tutto sbagliato. Colori, carattere, impaginazione, santo cielo e dove diavolo sono le foto dei vostri progetti? I clienti hanno bisogno di vedere con i loro occhi la qualità del vostro lavoro, delle buone referenze non sempre possono bastare."-
Guardo il mio migliore amico studiare con attenzione, ogni singolo dettaglio davanti ai suoi occhi e non posso che essere sollevata, nel vederlo di nuovo all'azione, ma soprattutto concentrato.
-" E va bene, suppongo che dovremo modificare anche il nostro sito internet.
Parliamo di tempistiche allora. Creare una nuova homepage, girare uno spot e portarci sulle principali riviste di moda e design, queste sono un mucchio di cose da fare. Quanto tempo vuoi Johnson?"-
-" Un mese, forse due."-
" Oh mio dio. Due mesi a stretto contatto con Cris, non li reggo."
Tengo gli occhi fissi sul mio palmare, ma mi basta alzare lo sguardo per scoprirlo nuovamente ad osservarmi.
Sembra pensieroso e a tratti malinconico, mentre con la mano che sostiene il mento, accarezza le sue labbra carnose con il dito indice.
" Chissà cosa gli starà passando per la testa."
-" Due mesi, sono troppi."- esclama poi, tornando a guardare Lucas.
-" Non potrei fare diversamente. Se quello che vuoi è un buon risultato, devi darmi tempo."-
-" E va bene ma dovete assicurarmi che per qualsiasi cosa, io sarò il vostro unico e solo punto di riferimento. Non voglio, per nessun motivo al mondo, che mio padre entri nuovamente in contatto con voi."-
Mi guarda negli occhi e per un momento, ho quasi l'impressione che si stia rivolgendo solo ed esclusivamente a me.
Il mio cuore accelerare all'improvviso, ed io abbasso lo sguardo per nascondere il mio imbarazzo.
" Santo cielo ma che cosa mi prende adesso? Ero convinta che sarei riuscita a mantenere il controllo sulle mie emozioni, ma mi sbagliavo. Forse è perché sono troppo vicina a lui, oppure è il modo in cui mi guarda. Ho notato che quando si concentra su qualcosa, tende a sfiorarsi distrattamente le labbra, cosa che in passato non faceva. Quanto vorrei che la smettesse."
-" Non riesco a capire questa avversione nei riguardi di George. Infondo è lui il maggior azionista di questa azienda no?"- dice Lucas con disappunto.
"George, di nuovo quell'uomo odioso."
Vedo Cris alzare un sopracciglio, con un lampo gelido negli occhi. Non sembra contento, ma irritato, quello sì.
-" Ma non mi dire. Un'altro stolto che si è lasciato abbindolare dalle belle parole del mio vecchio.
Dimmi Johnson, sai il motivo per il quale in questo momento, stai parlando con il sottoscritto e non con lui?
Perché negli ultimi anni colui che si è preso cura degli affari e che ha evitato che questa azienda fallisse sono io. Tu credi che il sottoscritto sia un buono a nulla, vero? Beh mi dispiace dirti che ti sbagli, perché al contrario di quello che pensi io lavoro sodo, molto sodo, ogni giorno per tutto il giorno. Sono sempre il primo ad arrivare in ufficio e l'ultimo ad andare via. Gestisco un centinaio di impiegati senza servirmi dell'aiuto di nessuno e non lo dico per vantarmi ma sono dannatamente bravo nel mio lavoro."-
-" Stiamo parlando dell'azienda di suo padre, è naturale che lei si occupi di questo genere di faccende quando lui non c'è. Attento però a non strafare signor Smith, perché un conto è essere capaci, un'altro è essere semplicemente presuntuosi."-
"Lo so, in una situazione già abbastanza critica non dovrei peggiorare le cose, ma è più forte di me. Questo pallone gonfiato è troppo arrogante!"
Lo vedo subito irrigidirsi, sbarrando gli occhi, sorpreso.
-" Spero che lei, signorina Miller, stia scherzando. Restare ad occuparmi di questa azienda non è un qualcosa che ha a che fare con il mio vincolo di sangue, voglio che questo sia chiaro. Io sono un leader e non lo dico per essere presuntuoso, ma perché è il mio ruolo ad esigerlo. Mi circondo di gente valida per individuare è far crescere idee e progetti nel migliore dei modi e le assicuro, che questo non è un qualcosa di cui mio padre è mai stato capace."-
-" Queste sono solo manie di grandezza."-
Le parole mi escono di bocca, prima ancora che io riesca a fermarle.
-" Beh ti sbagli!"- dice, senza alcuna traccia di ironia.
" Dannazzione gli avevo detto di assumere un tono formale!"
Lo fulmino con lo sguardo e lui sembra restare impassibile.
-" Sono solo un uomo che conosce a pieno le proprie capacità e che sa come sfruttarle al meglio."-
-" Buon per lei."- dico, provando a mantenere la calma.
Lancio uno sguardo sui miei appunti, per poi scoprire il mio migliore amico, intento a fissarmi.
"Beh? Che cosa gli prende adesso?"
Provo a recuperare il controllo della situazione e per fortuna ci riesco.
-" Ad ogni modo, mi piacerebbe sapere se possiede del materiale fotografico, sul quale possiamo cominciare a lavorare. Una bozza di un vecchio progetto, un disegno, qualcosa che può indirizzarci sul tipo di pubblicità che è più consona per la vostra azienda."-
-" Assolutamente sì."- sussurra Smith.
Sorride, ma il suo sorriso non coinvolge gli occhi.
Spinge un pulsante nell'interfono sulla sua scrivania e dopo poco, vedo comparire sulla soglia della porta, quella che sembra essere la sua assistente.
-" Mr Smith, aveva bisogno di me?"-
-" Sì Sandy. Recupera i progetti dell'Excelsior e dello Sheraton e portali immediatamente qui."-
Vedo Sandy esitare per qualche istante, per poi annuire e tornare dopo all'incirca una decina di minuti.
"Wow, che rapidità."
-" Ecco a lei signore."-
-" Molto bene, adesso puoi andare."- la vedo arrossire leggermente. Annuisce ed esce alla svelta.
" Povera martire."
Cris srotola alla svelta i progetti, per poi metterli bene in vista sulla sua scrivania e descriverli in ogni minuzioso passaggio.
Lo ascolto con attenzione, appuntando ogni informazione utile e non posso che rimanere affascinata, dalla totale dedizione al lavoro che si evince su ogni appunto o bozza, davanti ai miei occhi.
-" Quindi questo era l'Excelsior, prima della ristrutturazione?"- chiede Lucas, osservando con avidità ogni dettaglio.
-" Sì è se provate a mettere a confronto il prima e il dopo, potrete anche notare il modo in cui la hole, è stata trasformata drasticamente"-
-" Interessante."-
Provo ad avvicinare a me le due fotografie in modo da poterle vedere più chiaramente, ma appena la mia mano sfiora involontariamente quella di Cris, avverto una strana ed insolita scossa.
Sento il mio cuore sussultare all'improvviso e il mio ventre contrarsi.
"Oh mio dio."
-" Mi dispiace."- borbotto in preda allo spavento.
-" Non fa niente."-
Ritiro subito la mia mano, imbarazzata e a Lucas basta questo, per decidere di battere in ritirata.
-" Molto bene Smith. Abbiamo preso tutte le informazioni necessarie, quindi io direi che è inutile rubare altro tempo prezioso al tuo lavoro. Chiederò alla tua assistente i tuoi contatti e ti terrò informato. Noi adesso andiamo via."-
"Sento dell'ironia della sua voce."
-" Perché tanta fretta? Non avete neanche visitato i vostri nuovi uffici."- dice Cris.
Prova a convincerci in tutti i modi, ma osservando lo sguardo determinato del mio migliore amico, so già come andrà a finire.
-" Sono certo che saranno fantastici, ma dobbiamo comunque andare via."-
Vedo i due, guardarsi con sospetto.
"Forse dovrei intervenire, non vorrei cominciassero a litigare, come prima."
-" Grazie per le informazioni signor Smith."- sussurro, provando a cancellare dalla mia mente quello che è successo poco fa.
-" È stato un piacere signorina Miller."-
È educato ed affabile.
Mi tende la mano, ma prima che io possa stringerla, ci pensa Lucas a battermi sul tempo e a porre fine ad ogni convenevole.
-" Arrivederci Smith."-
Mi trascina fino all'ascensore e per poco non dimentichiamo anche i nostri soprabiti.
-" Ma che cosa ti prende, eh? Mi spieghi il perché di tutta questa fretta?"-
-" Oh bene, prima flirti con quell'idiota di Smith e poi hai anche il coraggio di farmi una domanda del genere?"-
Lo guardo letteralmente a bocca aperta.
"Che cosa?"
-" Lucas Johnson, tu hai perso la ragione e non credere che questa accusa, mi porti a dimenticare la faccenda del nord Carolina. Tu mi stai nascondendo qualcosa, quindi o parli adesso, o saranno guai seri, signorino."-
Mi guarda esitante, poi fa un respiro profondo e si prepara a dire quella che spero, sia la sua verità.
-" E va bene hai vinto, ma voglio che tu capisca che l'ho fatto solo per proteggerti. Ricordi il giorno in cui sarei dovuto uscire con Nicol per la prima volta? Quando tornasti a casa ed io ero strano? Beh la verità è che quella sera avevo incontrato Cris Smith e non volevo dirtelo, per non allarmarti più del dovuto.
Lui mi chiese dove poteva trovarti ed io mentii. Gli dissi che avevo perso i tuoi contatti e che l'ultima volta che ti avevo vista, eri in nord Carolina, fine della storia."-
"Oh mio dio, ora tutto ha un senso! Ricordo perfettamente quella sera. C'era qualcosa di strano nell'aria di New York, ed ora sono finalmente riuscita a capire il perché. Cris era lì, nella mia stessa città.
In qualche modo, anche se vivevamo ormai in due lati opposti della nazione, era riuscito a trovarmi."
-" Sai Grace, ci sono molte cose che non vorrei ripetere nella mia vita, ma mentirei a quel farabutto, ancora un milione di volte se questo servisse a tenerlo lontano da te.
È chiaro a tutti ormai, no?
A me quell'uomo non piace, così come questa assurda situazione in cui ci ha incastrati, quindi ti avverto: quel tipo deve solo provare a avvicinarsi a te ed io lo distruggo.
Ti ha già ferita una volta, non capiterà ancora, hai la mia parola."-



Perché Sei Tu [Vol.2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora