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-" Tanti auguri Theo."-
Sistemo i fiori sulla sua tomba, sentendo le lacrime farsi strada silenziose sul mio viso.
Sono quasi cinque anni che ormai sono costretta a convivere con la sua assenza.
Cinque anni di dolore.
Cinque anni di vuoti.
Cinque anni di silenzi.
Solo chi ha perso qualcuno di davvero speciale, sa di cosa sto parlando.
Sarà il fatto che è quasi un mese ormai che non riesco più a sentirlo, sarà che oggi è la vigilia di natale ed io vorrei semplicemente averlo accanto e poterlo stringere a me, fatto sta che mi sento uno schifo.
Dicembre, ho sempre avuto un rapporto davvero strano con questo mese. A volte lo amo, altre volte invece lo detesto con tutta me stessa.
È il mese della gioia e dello spirito natalizio. Gli alberi addobbati, le tavole imbandite, le luci colorate e i bambini che con ansia aspettano l'arrivo di babbo natale.
Gli aeroporti e le stazioni si affollano di sorrisi e di abbracci sinceri e la gente si scambia doni, con la speranza di portare gioia e amore nel cuore di chi li riceve.
Ma per chi come me, è costretto a convivere con una grande mancanza, dicembre non è altro che un buco nero. I ricordi si fanno più vividi e il dolore più profondo.
-" Mi manchi fratellone."-
Accarezzo con mani tremanti la sua foto, provando con tutta me stessa a non piangere, ancora.
-" Vorrei che tu fossi qui con me."-
Poso una rosa bianca sulla tomba della madre di Lucas e dopo aver riacquistato il mio equilibrio, decido di tornare a casa, per poter aiutare mia madre con i preparativi.
A quanto pare, quest'anno Lucas e Roxy si uniranno a noi per i festeggiamenti e questo mi rincuora.
A proposito, chissà dove saranno finiti quei due.
Provo a chiamarli ma invano.
-" Il telefono da lei chiamato potrebbe essere spento o irraggiungibile."-

Appena rientrata nel mio appartamento, poso borsa e cappotto, ma uno strano brusio proveniente dal salotto, mi mette subito in allerta.
-" Mamma, sei tu?"-
"Niente."
Mi guardo intorno e noto con stupore, che tutti i preparativi sono stati ultimati.
"Ma come, credevo di dover dare una mano."
Nell'aria sento il profumo del tacchino arrosto e le canzoni natalizie che provengono dalla radio danno al tutto un'atmosfera magica.
-" Ehilà, c'è nessuno?"-
Mi dirigo verso il salotto per poi fermarmi di colpo.
" Non ci posso credere."
-" Sorpresa!"
"Ditemi che questo non è un sogno."
Ci sono i miei genitori, Lucas, Roxy e ciliegina sulla torta, direttamente dalla caotica New York anche Simon e Nicol.
Tutti mi sorridono felici e indovinate un po'? Io sono l'unica sciocca che piange come una fontana.
-" Ragazzi e così bello rivedervi!"-
Faccio un passo verso di loro, sentendo poi le braccia di Nicol e del mio adorato Simon, stringermi in un forte abbraccio.
-" Mi siete mancati così tanto."-sussurro fra le lacrime.
-" Anche tu tesoro e non hai idea di quanto sia bello poterti stringere."-
Lancio un'occhiata verso Lucas e Roxy ammonendoli con lo sguardo.
-" Voi due non ne sapevate nulla suppongo."-
-" Forse, anche se devo ammettere che anche Milly ha contribuito."-
Faccio un passo indietro posando lo sguardo su ognuno di loro.
-" Grazie."- sussurro.
-" Grazie a tutti. Questo è il regalo più bello di sempre."-
Mi sorridono scambiandosi uno sguardo complice.
-" A natale ci sembrava giusto stare tutti insieme e quale posto migliore se non casa tua?"- dice Simon con un velo di emozione nella voce.
-" E poi questo posto è un'esplosione di energia positiva. Sento l'amore in ogni angolo."- aggiunge Nicol lanciando uno sguardo malizioso a Lucas.
-" Wow Johnson, a quanto pare hai una fan."-
-" Beh siamo in due."- balbetta infine Lucas, mentre le parole di Roxy fanno arrossire entrambi.
"Dio, quanto mi è mancato tutto questo."

Poco dopo siamo tutti seduti intorno al tavolo apparecchiato per l'occasione, a goderci la nostra cena di natale. Roxy e mia madre stanno portando i diversi tipi di antipasti, Lucas e Simon si scambiano insulti amichevoli e parlano di baseball, mentre mio padre e Nicol discutono di pietre e minerali, con la sottoscritta che prova a seguire le loro assurde teorie invano.
Roxy mi lancia occhiate di apprezzamento nei confronti di Simon, ed io sorrido.
-" Smettila altrimenti ti scoprirà."- le sussurro appena si accomoda di fronte a me.
-" Ed anche se fosse? Santo cielo Grace, le foto non gli hanno reso giustizia. È più bello di quanto credevo."-
-" Già e ti ricordo che è anche gay."-
Mi fa una linguaccia, indispettita.
-" Antipatica!"-
-" Strega!"- sorridiamo entrambe attirando ben presto l'attenzione del diretto interessato.
-" Ehi voi due, cos'avete da confabulare?"- chiede con tono divertito.
-" Niente!"- rispondiamo in coro.
All'improvviso sento un bicchiere tintinnare e il brusio attorno a me, cessare di colpo.
Mia madre si alza dalla sua sedia guardandoci tutti con affetto.
" Era da anni che non la vedevo così felice."
-" Innanzitutto, ci tenevo a ringraziarvi ad uno ad uno, per essere qui con noi questa sera."-
Fa una breve pausa, posando il suo sguardo protettivo su di me.
-" Sono sicura che la nostra Grace si aspettava una semplice cena in famiglia, ma siamo riusciti a fargli una una bella sorpresa e di questo, sono davvero felice. Era davvero molto tempo che non la vedevo sorridere in questo modo e non posso che ringraziare solo voi.
Quindi grazie Lucas, perché ti sei preso cura di lei in tutti questi anni accogliendola sotto la tua ala protettiva, grazie a te Roxy che l'hai sempre appoggiata e sostenuta. E per quanto riguarda Simon e Nicol, gli avete dato il calore di una famiglia, nonostante lei fosse lontana da casa e per questo, ve ne sono infinitamente grata.
Non sempre nella vita si riescono ad incontrare amici così veri e sapere che Grace può contare sull'affetto e il supporto di tutti voi, riempie il mio cuore di gioia.
Quindi alziamo i calici tutti insieme e brindiamo, alla splendida famiglia allargata che siamo diventati. Buon natale a tutti"-
-" Buon natale."-
Vedo mia madre, così come il resto dei presenti, provare a trattenere le lacrime in preda alla commozione, mentre ognuno alza il suo bicchiere per brindare tutti insieme e dare il via alla serata.
"Sono una ragazza davvero fortunata."
Ascolto le chiacchiere intorno al tavolo. Nicol descrive il nostro appartamento di New York e la volta in cui volevo fermare dei presunti ladri con una girandola. Tutti hanno l'aria felice e rilassata, mentre sembrano godersi la cena. Io invece non riesco a liberarmi dall'inquietudine. Sorseggio un po' di vino bianco, assaporando qualche tartina al salmone.
" Cris si sposa."
Lucas fa una battuta, facendo sorridere tutti.
-" In una serata così piacevole, non dovresti avere quel musone Gracy."- mi sussurra Nicol.
Sbatto le palpebre per la sorpresa.
-" Scusami."-
-" Qualcosa ti turba?"-
Mi guarda attentamente, provando a leggermi dentro.
-" Sono solo un po' triste per il fatto che Theo non possa essere con noi in questo momento. "- dico e in parte e anche la verità. Se fosse stato al mio fianco, sono sicura che mi avrebbe confortata con il suo modo speciale di fare le cose.
-" Ti sbagli Grace, perché tuo fratello è seduto proprio accanto a tua madre in questo momento."-
-" Dici sul serio?"-
Sento un'ondata di emozioni, farsi improvvisamente strada dentro di me.
-" Le accarezza il volto mentre tiene la fronte poggiata sulla sua spalla. Si vede che le vuole davvero bene, così come lo vuole a te e a tuo padre. Ogni tanto vi guarda con amore, sorridendo se provate a fare qualche battuta divertente. Tu e lui condividete lo stesso senso dell'umorismo."-
Stringo le mani di Nicol nelle mie, sorridendo fra le lacrime.
-" Grazie, tu non hai idea di quanto ne avevo bisogno."-
-" Non ringraziare me, ma lui. Se devo essere sincera in principio, è stata sua l'idea di farci venire qui e poi ha fatto in modo di farlo sapere anche a tutti noi."-
L'abbraccio forte e mi sembra subito di stare meglio.
Dopo aver consumato una ricca e abbondante cena ed essere arrivati al dessert, sentiamo degli improvvisi fuochi d'artificio provenire dall'esterno.
-" Forza andiamo a vedere."- suggerisce Lucas, prendendo Nicol per mano.
Facciamo come ci dice e ben presto, restiamo incantati dallo splendido spettacolo pirotecnico.
-" Auguri di buon natale ragazzi."- dice Simon mentre mi stringe con affetto a sé.
-" Auguri!"-
Tutti si scambiano una calorosa stretta di mano per poi arrivare a me e abbracciarmi tutti assieme.
-" Ragazzi così non respiro."- riesco a dire a stento fra le risate generali.
-" Impara a sopportare Bradshaw, siamo stati separati per quasi tre settimane e adesso dobbiamo recuperare l'affetto perduto."-
Mia madre sorride divertita, mentre con l'aiuto di mio padre comincia a sparecchiare.
Simon e Roxy mi chiedono dei progressi con il nuovo lavoro per la Smith's Company, mentre Lucas e Nicol si scambiano baci furtivi a pochi passi da noi.
Di colpo però, tutti si interrompono appena dalle labbra di Simon, sfugge la parola matrimonio.
" Oh mio dio."
Abbassa gli occhi imbarazzato, sotto lo sguardo ostile degli altri.
-" Emh scusalo Grace, ma Simon a volte è un po' svampito."- mi dice Lucas, ponendosi subito al fianco del suo migliore amico.
-" Ha pronunciato la parola matrimonio."- gli dico, provando a mantenere un tono di voce controllato.
-" No non è vero, ha detto che qualche giorno fa è andato in consultorio."- aggiunge Roxy, non rendendosi realmente conto delle sue parole.
Guardo il volto sotto shock del povero Simon e non posso che sorridere.
-" Mio dio ragazzi, perché non mi dite, molto più semplicemente, che cosa mi state nascondendo?"-
-" Perché ti vogliamo bene e non desideriamo farti soffrire."-
" Oh Nicol."
-" Ma così non fate che peggiorare le cose. Lasciate che indovini: Cris Smith si sposa con la Wild e voi avete paura che io possa prenderla male."-
Mi guardano completamente sotto shock.
Poi Roxy mi prende le mani, abbracciandomi poi di slancio.
-" Mi dispiace Grace, lo abbiamo fatto solo per proteggerti."- mi sussurra in modo che soltanto io possa sentirla.
Provo a ricacciare indietro le lacrime mentre mi viene un nodo in gola.
-" Lo so."- ricambio l'abbraccio.
Lucas si avvicina lentamente a me, accarezzandomi la guancia con il dorso della mano.
-" Da quanto tempo lo sapevi?"
-" Una settimana."- mormoro.
Nicol e Simon si avvicinano a loro volta, con aria preoccupata.
-" E come ti senti al riguardo?"-
-" Strana."-
Abbasso lo sguardo, provando a calmare il mio cuore impazzito.
-" Cosa significa strana?"- mi chiede Roxy.
-" Significa che non riesco a dare un nome a quello che sento. Non sono arrabbiata, forse un po' delusa e confusa, ma non arrabbiata. Diciamo che è stato uno shock."-
-" Beh lo immagino, ma come lo hai saputo?"-
-" Tramite un articolo di giornale. Ero andata in ufficio per chiedere a Lucas se volesse una mano con il lavoro, però lui non c'era e appena ho vista quella rivista di gossip sulla sua scrivania ho iniziato a leggerla."-
-" Quindi è colpa tua Johnson e non mia."-
Un Simon abbastanza offeso, tira un pugno sul braccio del povero Lucas suscitando l'ilarità generale.
-" E perché te la prendi con me adesso?"-
-" Perché sei un'idiota, ecco perché. Già che c'eri potevi incorniciare quella rivista e appenderla nel tuo ufficio, con un'insegna luminosa."-
" È assurdo, come tutti loro abbiano la capacità di farmi tornare il buonumore."
-" Grazie ragazzi."- dico all'improvviso interrompendo la faida fra i due.
-" Perché ci ringrazi?"-
-" Perché avete provato a proteggermi in tutti i modi e mi infondere tanto buonumore, sempre. Mia madre ha ragione, amici come voi sono davvero rari ed io sono terribilmente fortunata ad avere avuto la possibilità di incontrarvi.
Siete la mia seconda famiglia e se non ci foste, probabilmente la mia vita non sarebbe così ricca di gioia e colore. Grazie a tutti e adesso andiamo a scartare i regali, infondo è pur sempre natale, no?"-





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