Vi siete mai chiesti fin dove si spinge la vostra indipendenza?
Insomma tutti la desideriamo no?
Fin da quando siamo bambini, non facciamo che pensare a quanto fantastico deve essere non dipendere da nessuno.
Niente regole, niente schemi da seguire, aspettative altrui o decisioni condivise, la tua vita dipende sempre e solo da te.
Ma se non fosse davvero così?
Insomma prendete me, ho lavorato anni per diventare quella che sono oggi, ed ho sempre creduto fermamente nella mia autonomia, fino a quando un estraneo ha deciso di darmi la caccia ed io mi sono ritrovata davvero sola.
Dicono che l'indipendenza consiste in una totale assenza di legami, ma non è forse questo a renderci umani?
Non sono proprio i legami a definire la nostra identità? Chi siamo, da dove veniamo e qual'è la nostra meta?
Io non voglio perdere i miei legami e se questo significa non essere una donna indipendente ben venga, è stato il mio migliore amico ad insegnarmelo, nel momento esatto in cui ho avuto paura di perderlo davvero.
Lo stringo a me ancora un altro po, sentendo il mio cuore ritrovare di nuovo la pace.
-" Sicuro di non volermi dire altro?"- gli chiedo, sciogliendo il nostro abbraccio.
-" Tipo?"-
-" Tipo com'era fatto l'uomo che mi stava cercando e quanti anni aveva."-
-" Sì, nel modo più assoluto, sono sicuro di non voler tornare su questo argomento"-
Sorrido divertita osservando la sua buffa espressione.
-" E va bene, getto ufficialmente la spugna."- ammetto.
-" Musica per le mie orecchie."-
-" Oh ma che antipatico!"-
Gli volto le spalle andandomi a sedere su un angolo miracolosamente vuoto della sua scrivania.
-" Allora signorina Miller, ora che mi ha guarito dal mio stato di apatia sociale, cosa ne pensa di parlarmi dei suoi giorni di prigionia?"-
-" Prigionia?"- esclamo divertita.
" Allora non sono l'unica a pensarlo eh?"
-"Proprio così."-
-" Oh beh se proprio insisti: è stato orribile!"- sussurro con enfasi.
-" Dici sul serio?"-
-" Assolutamente sì, ed è meglio che io non scenda nei dettagli."-
-" E perché? Io amo i dettagli, sono la mia parte preferita."-
" Ma non mi dire."
-" Beh allora in tal caso, suppongo che uno come te potrà reggere il colpo.
Vuoi sapere com'è stato per me rimanere chiusa in casa per una settimana?
Uno schifo, per non parlare del mio stato d'animo: scarsa autostima, odio verso il prossimo, istinti omicidi e un completo ed imminente desiderio di cioccolato. É stato come avere sette giorni di sindrome premestruale, però senza dolori lancinanti e spasmi pre-massacro."-
Vedo Lucas osservarmi sotto shock per poi abbassare lo sguardo imbarazzato e sorridere.
-" Hai ragione, era meglio non sapere."-
-" Io lo avevo detto."- esclamo sorridendo -" E tu? Come va col lavoro? Sembra che abbiano smesso di inviarti vecchie cartelle impolverate."- gli dico dandomi un'occhiata in giro.
-" Già"-
-" E si può sapere il motivo?"-
-" Beh no, cioè sì."-
Mi basta un attimo per capire che c'è qualcosa che non va.
-" L'azienda sembra finalmente aver riacquistato fiducia in me, quindi mi hanno assegnato un nuovo progetto."- lo dice tutto d'un fiato quasi volesse oscurare il significato delle sue parole.
-" Cosa? Ma è fantastico Lucas!"- esclamo su di giri.
-" Sì certo, ma io non credo che accetterò Grace."-
"Ed ecco la parte in cui dico addio al mio entusiasmo."
-" Che cosa? E perché?"-
Lo guardo confusa non riuscendo a capire.
" Ha passato mesi a rivedere vecchi progetti conclusi e adesso che finalmente ce n'è uno nuovo, vuole rifiutare?"
-" Ho dato un'occhiata ai dati che mi hanno fornito e a quanto pare è tutto un'incognita, niente nome dell'azienda e tantomeno campo di specializzazione, io non ho la più pallida idea di cosa dovrei fare con esattezza, se non partire ed andare all'indirizzo indicato per incontrare il fondatore."-
Mi guarda con un'espressione preoccupata, mentre ancora seduta sulla sua scrivania, rifletto sulle sue parole.
-" Ma è assurdo, insomma credevo che la Storm Force avesse politiche differenti riguardo i propri progetti."-
-" Già lo credevo anch'io e se devo essere sincero, la cosa non mi piace per niente, ecco perché intendo rifiutare."-
" Beh sì potrebbe farlo, ma se questa fosse semplicemente una prova della Storm Force? Forse vogliono verificare il suo spirito di adattamento e l'abilità di prendere decisioni sotto pressione."
-" No, nel modo più assoluto. Tu non rifiuterai questo incarico."- sentenzio dall'alto delle mie Manolo, nuove di zecca.
"Non giudicarmi, è un regalo di Simon!"
-" Cosa? Ma Grace potrebbe essere una trappola lo capisci?
E se l'uomo che ti cercava mi avesse seguito? A quest'ora saprebbe dove lavoro e che tu sei la mia assistente."-
Guardo il mio migliore amico, passarsi entrambe le mani fra i capelli, per poi darmi le spalle e allontanarsi il più possibile.
-" Io non posso metterti in pericolo e giuro su dio che non farò avvicinare mai più quel farabutto, a te."-
-" Ma questo non ha senso Lucas, santo cielo! Noi non possiamo smettere di vivere a causa sua e poi io non capisco, se hai tutte queste paure, perché non andiamo dalla polizia? "-
Sembra pensarci per qualche secondo, ma poi ritorna a guardarmi e sembra non avere più dubbi.
-" No, niente polizia."-
-" E perché?"- gli chiedo in preda alla frustrazione.
-" Beh creerebbe solo problemi e francamente, ne abbiamo già abbastanza."-
-" Ok va bene, niente polizia ma il progetto? Non puoi permetterti di rifiutare e lo sai."- gli dico
inchiodando il suo sguardo al mio.
Sembra essere combattuto ed incerto.
-"Dannazzione lo so, ma se ti accadesse qualcosa..."-
Alzo lo sguardo verso il soffitto chiudendo gli occhi per un istante.
-" Lo so, ma non possiamo fare altro. Io non voglio dargliela vinta Lucas, lo capisci? Non posso permettere a quel folle di decidere della mia vita e tantomeno della tua, quindi adesso manda una mail al responsabile e digli che accetti questo dannato progetto."-
-" Ok va bene, va bene, lasciami solo riflettere un attimo e..."-
-" No Lucas smettila!"-
Prendo la sua mano nella mia stringendola con delicatezza.
-" Dimmi solo se accetti o no."- gli dico, sperando che prenda la decisione giusta.
-" Ok, sai cosa penso? Che hai ragione, noi due abbiamo affrontato cose ben peggiori.
Lascia però che ti avverta Grace, potrebbe non essere facile per te, quindi voglio che tu prenda questa cartella e la legga bene. Prenderemo una decisione solo quando sarai tu a deciderlo. "-
Le sue parole mi lasciano sorpresa, così senza indugi, decido di fare come mi dice e leggere il contenuto del file tutto d'un fiato.
-"Oh mio dio"-
Resto a fissare il foglio davanti a me, non riuscendo a dire altro.
-" Tutto bene?"- la voce di Lucas è calda e rassicurante mentre tutto intorno a me diventa confuso e informe.
-" Ora tutto ha un senso.
Los Angeles, avrei dovuto arrivarci da sola."- dico con un sorriso beffardo.
-" Se non ti senti pronta non ci andiamo."-
-" No, è solo che io... Mio dio non credevo che si trattasse di questo. "-
Sento le sue mani accarezzarmi il volto, scostando delicatamente i miei capelli. I suoi movimenti sono dolci e delicati e ben presto, mi ritrovo stretta fra le sue braccia.
-" Ascoltarmi Gracy, noi non siamo obbligati a tornare a Los Angeles e credo che ci sono davvero molte cose, che potrebbero creare dei problemi, o meglio, molte persone. Ma se vuoi il mio parere, io sono convinto che tu possa affrontare tutto a testa alta e senza paura.
Mio dio guardati, sei una donna splendida ormai, ed io sono davvero fiero di quello che sei diventata.
Le fenici risorgono dalle ceneri, ricordi?"-
Sorrido lasciandomi sfuggire una lacrima.
-" Sì."-
-" Allora smetti di nasconderti mia bellissima fenice e fa vedere al mondo quello che sei diventata. Tu hai vinto la tua tempesta e sei sopravvissuto al dolore, credi a me: non c'è più nulla che tu non possa fare."-

STAI LEGGENDO
Perché Sei Tu [Vol.2]
ChickLitDopo aver lasciato Los Angeles ed aver rinunciato a tutto ciò che amava per ritrovare se stessa, Grace sembra davvero essere una persona nuova: sempre solare e divertente, sembra essersi lasciata ormai alle spalle tutto il dolore del passato. Niente...