Salgo di fretta fino all'appartamento del mio migliore amico.
Sono confusa, agitata e arrabbiata e cosa ancora più importante: non riesco a ragionare con lucidità.
Tutto in questo momento mi sembra sbagliato.
" Voglio rivedere mia madre e Roxy, voglio stringerle e sentire il calore rassicurante dei loro corpi, voglio essere nella mia stanza e non parlo di New York, ma della mia vera stanza, voglio tornare a casa mia dannazzione!"
Busso con forza alla sua porta.
-" Lucas sono Grace, ho bisogno di parlare con te."-
Resto in ascolto sperando in una sua risposta, ma niente.
-" Oh andiamo!"-
Busso ancora e ancora, sempre più forte in un crescendo di ansia e sconforto.
-" Lucas ti prego!"-
Sento l'eco della mia voce avvolgere l'intero piano e poi il silenzio, quasi come se non ci fosse anima viva.
" Ok niente panico, magari provo a chiamarlo."Frugo nelle tasche del il mio cappotto alla ricerca disperata del mio telefono e non passa molto prima che io mi renda conto, di non avere portato nulla con me: niente borsa, niente telefono, niente chiavi.
"Oh mio dio, non so neanche come ci sono arrivata fino a qui."
Mi guardo intorno spaesata e non avendo nessun altro posto dove andare, penso che la mia vita deve fare davvero schifo.
" Sono in una delle città più popolate del mondo, eppure non ho nessuno.
Potrei andare da Simon certo, se solo gli avessi chiesto l'indirizzo però. Già e poi solo un idiota esce con una tempesta in corso e senza uno straccio di telefono. Appunto, io."
-" Al diavolo, andate al diavolo tutti."-
Mi lascio cadere sul pavimento, per poi stringere le ginocchia al petto e piangere per la prima volta, dopo tanto tempo.
-" Oh grazie al cielo sei qui!"-
Dopo non so quanto tempo passato davanti a questa porta, sentire il mio migliore amico mi sembra quasi un qualcosa di irreale.
-" Lucas?"- la mia voce è incerta ed esitante.
-" Sì sono io, raggio di sole."-
Sento le sue dita accarezzarmi dolcemente la guancia ancora bagnata, per poi vedere i suoi occhi entrare nel mio campo visivo.
Se ne sta accovacciato davanti a me, con il volto preoccupato e gli abiti fradici.
-" Sono venuta qui per vederti ma tu non c'eri."-
-" Ero da Simon a vedere una partita di football, te lo avevo anche detto prima di lasciare l'ufficio. Grace perdonami non immaginavo che saresti venuta da me e quando Nicol mi ha chiamato tutta preoccupata dicendomi che eri scappata via, dio solo sa la paura che ho avuto"-
Guardo i suoi occhi verdi, mentre mi osservano angosciati e penso che in questo momento devo proprio fargli pena.
-" Non fa niente, non è colpa tua."-
-" Allora che ne diresti di entrare un po', a scaldarci?
Guardaci: siamo completamente fradici, non vorrai mica prenderti un raffreddore? Roxy mi ucciderebbe."-
Sorrido ripensando alla mia migliore amica.
-" É vero, lo farebbe."-
-" Allora direi che non c'è tempo da perdere."-
Tirandomi su, entriamo alla svelta nel suo piccolo appartamento.
Il suo volto è stanco, per non parlare dello stato pietoso dei suoi abiti.
"Deve essere corso fin qui a piedi."
-" Ecco qua, asciuga i capelli e fa sparire questo cappotto bagnato, io vado a prenderti dei vestiti asciutti"- mi dice porgendomi degli asciugamani puliti.
-" Grazie Luke."-
-" Non dirlo neanche."-
-" Sei sempre così buono con me."- ammetto in un sussurro.
-" Oh andiamo Grace, tu avresti fatto lo stesso."-
Abbasso lo sguardo.
-" Già, perché noi siamo fratelli, no?"-
-" Assolutamente sì."-
-" Però io ho Theo."-
-" E allora? Anche se lui è tuo fratello biologico non vedo perché non posso esserlo anch'io."-
Alzo lo sguardo su di lui e in un attimo sento le mie difese crollare.
-" Santo cielo, Grace!"-
Le braccia di Lucas mi avvolgono all'istante tenendomi stretta a sé.
-" Cosa c'è che non va?"-
" E adesso come glielo spiego?"
-" Si tratta di Theo, Luke."- sussurro singhiozzando.
-" Theo?"-
-" Sì, ed io sono così spaventata..."-
Cerco di fermare le mie lacrime, ma invano.
-" Io davvero non capisco Grace, potresti essere più chiara?"-
" Più chiara? E come potrei? Come faccio a spiegargli la verità senza sembrare una folle visionaria?
E poi c'è Nicol, non posso rivelare la sua natura di sensitiva proprio al ragazzo che gli piace, non sarebbe giusto."
Penso e ripenso ad una soluzione, ma invano. I ricordi si affollano nella mia mente in un turbinio di emozioni contrastanti.
-" Io- io non lo so che cosa mi succede Luke, vorrei urlare e piangere e ancora urlare. "-
-" Oh Grace..."-
Resto a guardare il suo volto, non capendo il perché questa notizia non lo stupisca affatto.
-" Credi che io sia diventata pazza?"- gli chiedo con voce esitante.
-" No, ma hai dovuto affrontare più cose del dovuto negli ultimi anni e questo è stato decisamente troppo."-
" Ha ragione."
-" Io ci ho provato lo giuro, ci ho provato ad avere il pieno controllo della mia vita, ma non ce la faccio.
Insomma guardami: mio fratello è morto, l'uomo che amavo mi ha tradita, ho dovuto lasciare la mia vita e la mia famiglia che non vedo da anni, mi sono trasferita in due città completamente diverse l'una dall'altra e adesso sono qui, ed è tutto uno schifo, perché nel momento preciso in cui credevo di andare alla grande, è arrivato un'altro ciclone che ha stravolto di nuovo la mia vita e dio solo sa quanti altri ne dovrò affrontare se scelgo di tornare a Los Angeles.
È troppo, santo dio è un peso troppo grande da dover reggere sulle mie sole spalle."-
-" Ma tu hai me."-
-" Che così come la sottoscritta, sei altrettanto incasinato."-
Mi allontano da lui asciugando le mie lacrime con rabbia.
-" Grace..."-
-" Grace cosa, Lucas? Sono stanca, stanca di dover lottare, stanca di dover sempre essere forte."-
-" Ma nessuno ti ha mai chiesto questo."-
-" Ah davvero? E quali sono le alternative spiegamelo!"-
"Ecco alla fine sono esplosa, ma è giusto prendermela con lui? No, certo che no."
Vedo il mio migliore amico fare un respiro profondo per poi passare entrambe le mani fra i capelli.
" É esasperato, lo fa sempre quando è al limite."
-" É per questo motivo che sei scappata di casa all'improvviso?"- mi chiede tutto d'un tratto.
-" Cosa?"-
-" É per questo motivo che hai mollato tutto per venire da me? Volevi rendere ufficiale la tua resa? "-
Abbasso lo sguardo sul pavimento per poi arrendermi alle mie emozioni.
-" Non ho scelta."-
-" Ti sbagli, perché si ha sempre una scelta."-
Gli vado incontro abbracciandolo, per poi nascondere la testa nell'incavo del suo collo.
-" Cosa devo fare Luke? "- gli chiedo con voce esitante, mentre fuori la tempesta sembra essersi calmata.
-" Avere più fiducia in te stessa e lasciarti aiutare, perché sarà anche vero che io sono altrettanto incasinato, ma sono anche la tua spalla Gracy e non intendo vederti mollare. "-
" Oh Lucas."
Restiamo stretti l'uno nell'altra ed io gliene sono grata.
" Già, la notizia di Theo mi ha stravolto davvero, ma mollare? Come diavolo mi è venuto mente dopo tutta la strada che ho fatto per arrivare fin qui?"
Chiudo gli occhi mentre sento il mio cuore trovare finalmente sollievo.
-" Andrà tutto bene Gracy, fidati di me, stringi i denti e non mollare, so che puoi farcela."-
La sua voce è chiara e limpida, ma allo stesso tempo avvolgente e rassicurante, ed io non ho bisogno di altro, perché so già a chi appartiene.
"Te lo prometto, giuro che ti renderò fiero. Ah Theo? Ciao fratellone, è bello risentirti."
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Perché Sei Tu [Vol.2]
ChickLitDopo aver lasciato Los Angeles ed aver rinunciato a tutto ciò che amava per ritrovare se stessa, Grace sembra davvero essere una persona nuova: sempre solare e divertente, sembra essersi lasciata ormai alle spalle tutto il dolore del passato. Niente...