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Guardo il soffitto della mia stanza avvolta ancora fra le coperte.
Sono le undici del mattino, il sole splende ed io sono intrappolata in questo appartamento da una settimana.
" Fantastico non trovate?"
Tutti questi anni a cercare di guadagnare uno straccio di indipendenza, per poi finire col nascondermi da un potenziale killer che a quanto pare, sa tutto di me e che mi sta cercando per tutta New York.
Se poi penso al mio rapporto con Lucas, vorrei urlare.
Il perché è semplice: non riusciamo più a comunicare come un tempo. Si è chiuso in se stesso e si rifiuta di parlare con chiunque cerchi di instaurare un qualsiasi tipo di dialogo con lui.
-" Ah che sfiga!"- urlo esasperata.
" Perché deve sempre essere tutto complicato?"
Mi tiro su e decido di optare per una doccia rigenerante, che la mia situazione sia disperata, ormai è palese a tutti, ma non rinuncerò a lottare. Appena avrò finito, andrò alla Storm Force per parlare con il mio migliore amico e che lui lo voglia o no, dovrà ascoltarmi.
Insomma, non posso rimanere chiusa in questa casa per l'eternità, no?
Sfilo vestaglia e camicia da notte con decorazioni in macramé e mi lascio avvolgere da una favolosa cascata rigenerante.
" Oh mio dio, sono appena entrata in paradiso."
Non emozionatevi, anche perché la mia estasi dura ben poco.
Passo il bagnoschiuma sulla pelle bagnata e in men che non si dica, vengo risucchiato dalle mille domande nella mia testa.
" Perché Lucas si sta comportando in questo modo?"
Insomma, credevo che le parole di Nicol, fossero servite a chiarire la situazione e invece no.
Con me finge di essere quello di sempre, ma è preoccupato ogni giorno di più e si vede.
Poi c'è la mia coinquilina, ovvero la ragazza alla quale è stato rovinato il primo appuntamento con il ragazzo che gli piace e che sembra essere indifferente alla cosa. Niente drammi o lacrime, ma incantesimi e rituali contro le negatività sì, di quelli ne abbiamo in quantità.
Il motivo?
Beh in qualche modo, lei dice di aver recitato un mantra contro gli spiri maligni la volta in cui ha incontrato il mio presunto killer, quindi è convinta che perseverare, renderà il mio incantesimo di protezione più potente.
Lo so è una follia, ma vi prego non chiedetemi di fermarla, ho paura che peggiorerebbe le cose.
A volte le persone hanno semplicemente bisogno di sentirsi utili in situazioni delicate come queste, c'è chi ordina una pizza e c'è chi fa rituali di magia nera.
Io avrei preferito la pizza, ma ad ogni modo, va bene comunque.
Abbasso la testa sotto il getto rigenerante dell'acqua e chiudo gli occhi, facendo fatica a credere a quello che sto per dire.
Già proprio così, perché infine c'è mio fratello che io credevo morto, ma che per qualche ragione è qui e mi dà suggerimenti in codice.
L'ultima volta mi ha detto che avrei dovuto affrontare qualcosa di difficile, ma sono giorni che mi chiedo a cosa si riferisse.
Forse parlava del killer, quindi questo significa che lui sapeva che quell'uomo era a piede libero e mi stava cercando?
Beh sì, potrebbe essere un'opzione e tutto questo darebbe anche un senso alla brutta sensazione che avvertivo fino a due giorni fa.
Mi chiedo solo chi sia l'uomo in questione.
Faccio mente locale, cercando di ricordare le parole esatte della mia migliore amica, quel famoso venerdì sera.

" Un'anima vuota e senza vita avvolgeva l'aura di quell'uomo, ma c'è una cosa che non riesco a dimenticare e sono i suoi occhi: freddi, scuri e taglienti come il ghiaccio.
Quello non era un essere umano, ho visto l'inferno dentro di lui e nemmeno un briciolo di salvezza."

" Oh mio dio."
Gli occhi spietati, dell'uomo che cominciò a seguirmi all'improvviso tempo fa, compaiono nella mia mente.
"Ma sì certo, anche loro erano freddi come il ghiaccio, quindi questo significa che..."
Senza perdere altro tempo, esco dalla doccia per poi andarmi a vestire e raggiungere alla svelta la sede della Storm Force.
-" Che cosa ci fai tu qui?"- mi chiede un Lucas confuso, ed anche parecchio arrabbiato.
-" Sono venuta a farti qualche domanda e no, non ho intenzione di lasciare questo posto, senza avere delle risposte."-
-" Oh ma davvero?"- mi guarda con sufficienza mettendosi le mani sui fianchi.
-" Già, proprio così."-
-" E perché dovrei farlo? Insomma, io ti ho chiesto di rimanere nel tuo appartamento fino a quando la situazione non si sarebbe risolta, eppure tu non mi hai dato ascolto e adesso sei qui. Hai idea di quanto tu sia in pericolo in questo momento?"-
" Il solito melodrammatico."
-" Oh ma andiamo, c'è Simon con me, cosa vuoi che mi succeda? Credevi che me ne sarei andata in giro da sola con un folle che mi cerca? No signore."-
-" Davvero? E allora dov'è ora?"- mi chiede beffardo.
-" Chi Simon? Gli ho chiesto di aspettarmi nella sala relax."-
" Non potevo mica farlo partecipare a questa discussione!"
-" Oh grazie al cielo."- si lascia sfuggire con sollievo.
-" Bene, quindi chiarito il malinteso che ne diresti di tornare alle mie domande?"-
-" Assolutamente no"-
-" Cosa? Oh ma andiamo!"-
Faccio un passo verso di lui, ma uno sguardo severo mi inchioda davanti alla sua scrivania.
-" Questa è la mia decisione e ti prego di rispettarla. Torna a casa Grace."-
-" Ma io ho bisogno di sapere!"-
-" Non oggi, ok?"-
" Ah davvero? E quando? É una settimana che mi ignora ed io sento davvero di essere al limite, ma lui questo non lo vede, o meglio, preferisce non vederlo."
Lo guardo tornare alle sue faccende in men che non si dica, come se non mi avesse appena respinta.
-" Sei ingiusto."-
-" Cosa?"-
-" Ho detto che sei ingiusto!"- urlo all'improvviso non sopportando più la situazione fra noi.
-" Anche a me questa faccenda non piace, ma non vado in giro a respingere la gente. È una settimana che non mi parli, una settimana capisci?
E questo per me è troppo!
Sei preoccupato per me? Ok va bene, ma non è chiudendomi fuori dalla tua vita che risolvi le cose.
Io e te ci siamo fatti una promessa tempo fa ricordi?"-
Cerco di calmare il mio cuore impazzito, ma invano.
-" Non potrei mai dimenticarla, Grace."-
-" E allora perché invece di starmi accanto, mi mandi via?"- sussurro lasciandomi sfuggire una lacrima.
-" Non lo so."-
-" Questa è una bugia."-
-" Dico sul serio Grace."-
-" Stai continuando a mentire!"-
Sto tremando e sono a pezzi, il mio migliore amico mi ha voltato le spalle e non ho la minima idea di cosa fare per rimettere a posto le cose.
" Si può sapere che diavolo sta succedendo alla mia vita? "
-"Sai Grace, a volte esistono cose troppo complicate, cose che si fanno per amore e che non sempre possono essere comprese."-
" Ma non mi dire."
-" Quindi è per questo motivo che mi hai allontanata? Per amore?"- gli chiedo, in preda alla confusione.
-" Diciamo di sì, ma questo non significa che io abbia smesso di volerti bene."-
-" Ah sì? Quindi per te, voler bene ad una persona, significa voltargli le spalle e lasciarla da sola? "- gli urlo contro, distogliendo poi lo sguardo.
-" Ma io non ti ho lasciata sola!"-
-" Si che lo hai fatto Lucas e non ti azzardare a dire il contrario!
Tu non c'eri quando ho chiamato la mia mamma e l'ho riempita di bugie, dicendogli che qui andava tutto bene, tu non c'eri quando il volto di quell'uomo mi tormentava la notte, ed io mi ritrovavo a piangere da sola, tu non c'eri ed è stato uno schifo!"- urlo singhiozzando.
-"La mia famiglia in questo momento sei tu. "- ammetto poi in un sussurro.
-" Lo so Gracy."-
-" E allora perché mi fai questo?"-
Resta a guardarmi senza parole e forse per la prima volta, noto la ruga di preoccupazione in mezzo alla sua fronte.
-" Tu mi chiedi il perché, ed io non so cosa dire a parte il fatto che sono un'idiota oltre che un disastro. Credevo che lasciarti il tuo spazio fosse la cosa giusta, ma mi sbagliavo e ho finito col feriti. Tu-tu sei una delle persone a cui tengo di più al mondo Gracy."-
-" Lo so."-
-" Però non sono stato al tuo fianco nel momento del bisogno."- ammette con rammarico.
-" Puoi sempre farlo adesso."-
I suoi occhi sono stanchi ed affaticati ma per la prima volta dopo tanto, sembrano tornare alla vita, animati da uno dei suoi sorrisi speciali.
-" Dici davvero?"- mi chiede speranzoso.
-" Ovvio che sì e adesso corri ad abbracciarmi prima che io cambi idea."-
Gli bastano un paio di falcate per raggiungermi e stringermi forte fra le sue braccia.
Non so se dipende da me, ma in un attimo, mi sembra di essere di nuovo a casa.
-" Bentornato Johnson"- gli sussurro ad un orecchio.
"- Mi sei mancato lo sai?"-

Perché Sei Tu [Vol.2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora