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Cris POV

-" Pronto per fare il grande annuncio alla mia famiglia?"-
Jennifer mi guarda in trepidante attesa, mentre finisco quella che credo essere la decima sigaretta da quando sono arrivato.
-" Ma come? Credevo che tu avessi già detto ai tuoi, del nostro matrimonio."-
-" Certo che no. Nelle ultime settimane sono stata via per lavoro, lo sai."-
Chiudo gli occhi facendo un respiro profondo.
-" Jennifer per la miseria, hai annunciato la notizia del nostro fidanzato ad un fottuto giornale! Tutto lo stato è a conoscenza della cosa, figurati se non dovrebbero esserlo anche John e Odette."-
Mi guarda accigliata.
-" I miei sono tornati solo oggi dalla loro vacanza ai tropici, quindi non sono a conoscenza ancora di nulla. Rilassati santo cielo, è pur sempre la vigilia di natale!"-
Mi prende per mano conducendomi verso la porta d'ingresso della villa della sua famiglia. Sono le sette e mezzo, ed io ho la voglia di socializzare sotto ai piedi.
John ci accoglie con calore, mentre indossa una bizzarra cravatta natalizia e un cappello da babbo natale.
-" Ian ciao. Buon natale, figliolo."-
Allungo una mano verso di lui, ma ben presto vengo stretto in in rapido abbraccio che mi lascia leggermente sorpreso.
-" Ti ringrazio John. Felice natale anche a te."-
-" Jennifer tesoro ora capisco dove ti eri cacciata."- le da un buffetto sulla guancia, lasciandoci poi entrare.
-" Le tue amiche ti stavano cercando ovunque."-
Mi faccio strada attraverso l'atrio d'ingresso, ma prima che io possa fare un'altro passo, vedo Odette con un abito da cocktail rosso, venirci incontro dal corridoio.
Indossa una preziosa spilla natalizia e ci sorride con gentilezza.
-"Ian, tu non hai idea di quanto sia bello rivederti."-
-" Ti ringrazio Odette."-
Mi abbraccia con calore, baciandomi sulla guancia.
-" Temevo che alla fine non saresti venuto."-
-" Beh Jennifer ha insistito molto, ed io non volevo deluderla."-
Mi accarezza il volto guardandomi con dolcezza.
-" Mi fa piacere sentire questo, ma più di qualunque altra cosa, non dimenticare che oggi è un giorno speciale e nessuno dovrebbe star solo la vigilia di natale."-
"Balle. Ho passato per due anni di fila il mio natale in completa solitudine e sono stato benissimo. Niente sorrisi finti e regali orrendi da aprire sotto l'albero, con un branco di idioti che analizza ogni tua espressione per capire se sei felice o meno.
Niente decorazioni pacchiane e canzoni ridicole. Zero preoccupazioni e zero problemi.
Insomma pensateci, tutto si riduce ad un unico fattore: il consumismo. Allora perché non andare contro corrente? "
-" Ben detto tesoro."-
John Wild cinge la vita di sua moglie, guardandola con occhi adoranti.
-" Ora però che ne direste di raggiungere i nostri ospiti? C'è un mucchio di gente che probabilmente si sta chiedendo dove siamo finiti."-
" Ospiti?"
-" Credevo che quella di questa sera, sarebbe stata una cena intima e discreta."-
Lancio un'occhiata nervosa alla mia ragazza, che si stringe nelle spalle.
-" Scusa piccolo, credevo di avertelo detto. Non preoccuparti però, si tratta solo di qualche amico e familiare."-
"Lo spero proprio."
John e Odette sorridono divertiti precedendoci nella grande sala, adetta solitamente alle feste.
-" Sei nervoso?"- sussurra poi Jennifer.
-" Tu che dici?"-
Giriamo l'angolo e mi basta dare un'occhiata in giro, per rimanere completamente sotto shock.
" Cristo, ma quanta gente hanno invitato? Ad occhio e croce saranno un centinaio."
Un cameriere si materializza con un vassoio pieno di calici di champagne, mentre esamino velocemente la sala: c'è mio padre con Caren, la mia madrtigna e Clarissa Legrand, la sua assistente fidata nonché sua storica amante e Richard Wild, primogenito di John.
Incrocio il suo sguardo, per poi salutarlo e avvicinarmi a lui.
-" Ciao fratellone."- dice Jennifer, appena riusciamo a raggiungerlo fra la folla.
-" Ciao Jenny. Ian, santo cielo ma che fine hai fatto?"-
Vedo le sue labbra piegarsi in un sorriso gioviale, mentre mi stringe la mano con una salda stretta.
-" Ma senti un po' chi parla! Ti trovo in gran forma, vecchio mio."-
Sorride divertito.
-" Ti ringrazio ma sai com'è, con una moglie bella come la mia, mi tocca tenere il passo se non voglio che qualcuno me la porti via."-
Guarda con occhi innamorati la donna accanto a lui, baciando con dolcezza le nocche della sua mano.
"Gesù, sto per vomitare."
-" Fai bene."- dico, provando a nascondere il mio malumore.
-" E tu? Cosa mi dici di te? Cristo da quand'è che non mangi una sana bistecca? Amico mio, sei troppo magro."-
-" Sciocchezze."- esclama all'improvviso Jennifer, con tono contrariato.
-" Ian è in perfetta salute e solo perché non si abbuffa come voi uomini ingordi, non significa che sia troppo magro."-
Colgo lo sguardo di Odette. Osserva sua figlia contrariata.
-" Non esagerare Jenny, infondo tuo fratello stava solo scherzando."-
-" Lo spero."-
Restiamo a parlare del più e del meno, quando all'improvviso vedo gli occhi severi di mio padre, posarsi su di me.
"So cosa vuole, l'ho capito fin dal primo momento in cui ho messo piede in questa stanza."
-" Tutto bene piccolo?"-
Jennifer richiama la mia attenzione, mentre sento il mio cuore aumentare i suoi battiti, fino quasi a farmi mancare il fiato.
-" Certo dolcezza, ma adesso devo fare un annuncio importante a tutti quanti."-
Il suo volto si illumina, mentre la prendo per mano salendo alla svelta sul palcoscenico dove si sta esibendo una piccola orchestra jazz.
"Per la miseria, non posso credere che lo sto facendo per davvero."
-" Ehi gente vi chiedo solo un attimo della vostra attenzione."-
Aspetto che il brusio si plachi e che gli occhi degli invitati si concentrino su di me.
" Cristo santo, che cosa ridicola!"
-" So bene che probabilmente vi state chiedendo cosa ci faccio su questo palco, ma oltre a volere augurare a tutti un felice natale, desidero condividere con voi una notizia davvero speciale. Molti già sapranno a cosa mi sto riferendo, ma dato che fino ad ora non mi sono ancora espesso sulla questione, desidero farlo questa sera, approfittando dell'occasione. Io e questa splendida donna."-
Indico Jennifer che nel frattempo sembra letteralmente in estasi.
-" Abbiamo deciso di passare il resto dei nostri giorni insieme. Gli ho chiesto di sposarmi e mi ha detto di sì."-
L'intera famiglia Wild rimane senza fiato, circondata dall'applauso generale.
" Non posso credere di averlo davvero fatto."
C'è chi fischia e chi semplicemente ci fa le sue congratulazioni e poi c'è mio padre.
Freddo e impassibile, che mi guarda con aria vittoriosa.
-" Oh tesoro, mi sembra di vivere un sogno."- sussurra Jennifer, in modo che la possa sentire solo io.
-" Siamo in due, piccola."-
John e Odette mi vengono incontro, abbracciandomi in preda alla gioia.
-" Oh Ian, sono così felice che tu e la mia bambina abbiate deciso di fare il grande passo."- dice Odette esaltata.
-" Finalmente il mio zuccherino entrerà a fare parte della famiglia."- esclama Jennifer in preda all'euforia.
-" Ma lui è sempre stato uno di noi."- le parole improvvise di John, mi spiazzano.
-" T-ti ringrazio."- balbetto imbarazzato.
Richard e sua moglie ci raggiungono stringendoci entrambi in un abbraccio caloroso.
-" Felicitazioni ragazzi."-
-" Grazie Richard."-
Vedo Jennifer, esibire a tutti il suo prezioso anello, letteralmente su di giri.
-" Quando avete intenzione di sposarvi? Avete già qualche idea?"- chiede Odette, mentre stringe in preda all'emozione, il braccio del suo consorte.
-" No, non abbiamo ancora parlato di questo."- dico, provando a nascondere la mia irritazione.
-" Prima è, meglio è!"- aggiunge Jennifer, mentre sorride estasiata.
-" Potreste partire per Las Vegas oggi stesso e sposarvi in meno di ventiquattr'ore."-
Le parole di mio padre, mi gelano il sangue.
" Ditemi che sta scherzando."
Sorride sornione, mentre mi stringe la mano per congratularsi.
-" Non credo sia la scelta migliore per mia figlia, George."-
Vedo John Wild, fulminarlo con lo sguardo, sotto gli occhi dei presenti.
-" Suvvia cerca di mantenere la calma caro, sono sicura che il nostro George, stava scherzando."-
-" Assolutamente sì. Io per primo desidero un matrimonio in grande stile per il mio unico erede."-
"Che ipocrita."
Passo i venti minuti successivi, perso in una girandola di complimenti e congratulazioni da parte degli ospiti presenti in sala.
" Aria, ho bisogno di aria."
Sottraendomi in modo furtivo agli sguardi dei presenti, mi avvio verso l'enorme terrazzo, accendendo alla svelta una sigaretta per calmare i miei nervi.
"Dio, che incubo."
Sotto le stelle di quella che sembra essere la serata più traumatica della mia vita, ripenso ai Miller e a com'erano i miei natali, quando c'era ancora Theo, nella mia vita.
Quando i miei giorni sapevano ancora di felicità e le feste, le passavo con chi mi voleva davvero bene.
" Sembra passato così tanto tempo..."
Inspiro il dolce sapore della nicotina, chiudendo gli occhi, per fermare le mie emozioni.
" Non pensarci Smith, dannazzione non pensarci."
-" Ma guarda un po' chi c'è qui."-
Il sarcasmo di mio padre, interrompe all'istante il silenzio che mi circondava.
-" L'uomo più importante della festa."-
-" Lasciami stare."- la mia voce è ridotta a un filo.
-" E perché dovrei? Sei stato grande figliolo, tutto tuo padre."-
-" Ti ho detto di lasciarmi stare!"- ringhio, esasperato dalle sue parole.
-" Nostalgia del passato caro Ian?"-
"Porca miseria."
-" Ho fatto tutto quello che volevi, non ti basta? Vattene e lasciami respirare dannazzione!"-
Mi guarda con un lampo gelido negli occhi scuotendo il capo in segno di disaccordo.
Sulle sue labbra: un sorriso perverso.
-" Ti sbagli figliolo perché è proprio adesso che inizia il vero gioco. Non hai sentito John Wild e la sua signora? Tu sei uno di famiglia per loro."-
-" Dacci un taglio."-
Gli volto le spalle, ma come un viscido serpente, sento la sua voce insinuarsi nella mia mente, dandomi il tormento.
-" Puoi provare ad opporti quanto vuoi, ma sai alla fine quali posso essere le conseguenze."-
-" Dico sul serio papà, non ho nessuna voglia di parlare con te."- sussurro, provando a trattenere invano la mia rabbia.
-" Oh suvvia non essere esagerato. Oggi hai annunciato a tutti il tuo matrimonio con Jennifer, dovresti esserne felice.
Hai idea di quanti uomini fino ad ora, le hanno chiesto la sua mano? Eppure lei ha scelto te e questo deve pur significare qualcosa.
Tu sei uno Smith, Ian. E noi Smith otteniamo sempre quello che desideriamo."-
Mi porge un bicchiere di whisky.
-" Soprattutto io."-
Va via subito dopo, lasciandomi finalmente solo con i miei pensieri.
"Al diavolo. Decisamente, il natale peggiore di sempre."

Perché Sei Tu [Vol.2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora