-71-

3.1K 158 8
                                    

Mi sorride malizioso ordinando questa volta, un bicchiere di Merlot.
-" Hai carattere Grace e questo devo ammettere che mi piace."- sussurra con aria complice.
-" Ti ringrazio Jakov."-
Il cameriere ci porta i nostri drink, dileguandosi subito dopo.
-" Promotore finanziario."-
I miei occhi si alzano di scatto per incontrare i suoi.
-" Come?"-
-" Volevi sapere di che genere di affari mi occupo no? Ecco la tua risposta. Sono un promotore finanziario, quindi mi occupo di aziende."-
" Oh."
Sbatto le palpebre perplessa e lui sorride nel suo modo adorabile.
-" Non hai l'aria da promotore, però."- sussurro, assaporando un sorso del mio drink.
-" Dici sul serio? E cosa sembro, allora?"- mi chiede, con un lampo di curiosità nello sguardo.
-" Non saprei, devo ancora capirlo."-
Il cameriere arriva con l'antipasto: una spuma di scorfano e pesce spada al lime.
-" Allora spero di non deludere le tue aspettative."-
-" E chi ti dice che io abbia delle aspettative?"- sussurro, con aria maliziosa.
-" Interessante."-
Lui sorride, cominciando ad assaporare il suo pesce.
-" Le amiche che erano con te qualche giorno fa, sanno che questa sera sei qui con me?"-
-" Potrei averglielo detto."-
-" E cosa ne pensano?"-
-" Dicono che sei carino ma non montarti la testa, perché alla fine l'ultimo giudizio che conta è solo il mio."-
Beve un sorso di vino, provando a celare il suo sorriso soddisfatto.
-" Tu sei un osso duro, non è vero?"-
-" Già."-
Bevo un'altro sorso del mio drink, gustandomi il dolce sapore del basilico, il fresco del ghiaccio e la punta di alcol che dà armonia a tutto.
-" Vorrà dire che dovrò impegnarmi il doppio, allora."-
I suoi occhi sono ardenti e appassionati.
-" E se non dovessi farcela?"-
-" Il fallimento non è un qualcosa che in generale, mi piace prendere in considerazione. Volere è potere Grace, ed io sono un uomo che raggiunge sempre i suoi obiettivi, anche se sono degli ossi duri come te."-
Prendo un assaggio di quello che ho nel piatto, provando a nascondere il mio viso arrossato.
"Cielo, perché all'improvviso mi sembra che questo posto sia troppo piccola per entrambi?"
-" Sei sempre così diretto?"- mormoro imbarazzata.
-" Sì e tu sei adorabile."-
" Cos'è questa strana sensazione alla bocca dello stomaco? Fame? Ansia? O più semplicemente emozione?"
-" Ti-ti ringrazio Jakov, ma in questo momento mi sentirei più a mio agio se spostassimo l'attenzione nuovamente su di te. Da quanto tempo sei un promotore finanziario?"-
Mi fissa con il suo sguardo penetrante, mentre mi sembra addirittura di sentire l'orologio ticchettare.
-" Dieci anni."-
"Ah però!"
-" E sei bravo nel tuo lavoro?"-
Lo guardo di sottecchi, sorridendo divertita.
-" Sì molto, ma torniamo a te."-
Si china verso di me.
-" Sei molto brava ad ammaliare con i tuoi occhi da gatta, dove lo hai imparato?"- mi chiede, con un lampo di desiderio nello sguardo.
-" È un talento naturale."-
-" Allora devo stare attento perché potrei cadere vittima del tuo incantesimo."-
Sbatto le palpebre perplessa, mentre lui mi sorride sensuale.
" Oh mio dio, bello e sfacciato."
Un brivido improvviso mi percorre la schiena.
"Che diavolo ti succede Grace? Ti eri ripromessa di non lasciarti coinvolgere più del dovuto e adesso ti fai abbindolare da qualche banale complimento?
Cavolo, dì qualcosa!"
-" B-buono questo pesce, non trovi?"-
Scoppia a ridere.
-" Direi eccellente."-
-" Non ero mai stata in questo posto prima d'ora."- mormoro finendo il mio drink.
-" Beh vorrà dire che se me ne darai la possibilità, potremo tornarci di nuovo insieme."-
Chino la testa, cercando di concentrarmi sul cibo nel piatto con la speranza di ritrovare il mio equilibrio.
-" Ma sì, certo."-
"Quando qualche giorno fa l'ho chiamato, sapevo benissimo che la serata si sarebbe potuta evolvere in questo modo, ma adesso l'idea di uscire di nuovo con lui mi spaventa e non so perché.
Insomma lui è perfetto, non fraintendermi, ma c'è qualcosa che mi blocca o meglio, qualcuno. Cris Smith, sì proprio lui. E se Jakov fosse in realtà un subdolo doppiogiochista a cui piace spassarsela e finisse col ferirmi? Anche Cris a primo impatto sembra l'uomo perfetto, poi però basta uno sguardo più attento per comprendere la sua natura da dongiovanni.
Infondo gli uomini sono tutti uguali, no?"
-" Ho detto qualcosa di sbagliato?"- le parole di Jakov mi ripercuotono dai miei pensieri.
-" Cosa? Oh no, affatto."- esclamo con aria imbarazzata.
-" Eppure per un secondo mi sembra di averti persa. A cosa pensavi?"-
Lo guardo.
" Oh cavolo è adesso che mi invento?"
-" A nulla di particolare."- rispondo con un filo di voce.
Mi guarda di traverso.
-" Eppure ho l'impressione di averti messa in difficoltà e tu non hai idea di quanto io sia dispiaciuto. Sai Grace, preferivo non rivelartelo, ma il fatto è che sono molto nervoso e ogni volta che ti parlo, ho il terrore di dire qualcosa che possa farti scappare a gambe levate."-
"Nervoso? Lui?"
Mi sorride nel sui modo adorabile, mentre con un gesto della mano, permette al cameriere di portare via i nostri piatti vuoti, per tornare poco dopo con la portata principale.
-" Spaghetti con tartare di gamberi rossi e limone verde: spero ti piaccia."- mi dice premuroso.
Ne prendo un assaggio rimanendone poi piacevolmente colpita.
-" Quando è stata l'ultima volta che sei stato a letto con una donna?"- gli chiedo all'improvviso, per stemperare il mio silenzio imbarazzante.
-" Un paio di settimane fa, ma non era niente di serio."- mi dice con aria rilassata.
-" E perché alla fine non vi siete rivisti?"-
-" Era una francese dalla vita monotona, che desiderava trasgredire per una sola notte prima di tornare alla sua abituale routine. Non mi ha chiesto il mio nome, ed io non ho chiesto il suo, fine della storia."-
-" E come faccio ad essere sicura che tu non faccia la stessa cosa con me? Non che io voglia venire a letto con te, sia chiaro, ma per quanto ne so potresti essere un libertino a caccia d'avventura o peggio ancora sposato."-
Aggrotta la fronte mentre mangio un altro boccone di spaghetti, provando a fingermi rilassata.
-" Non mi piace trattare le donne come oggetti Grace e no, non sono un uomo sposato con figli.
Mia madre ha dovuto crescere me e le mie cinque sorelle senza l'aiuto di nessuno, quindi ti assicuro che ho pieno rispetto per voi donne e delle cose straordinarie che siete in grado di fare. Il motivo per il quale sono qui questa sera davanti a te? Mi piaci e credo che tu questo lo abbia già capito.
Quando ti ho vista la prima volta, ti fissavo perché volevo capire se tu fossi fidanzata o meno e se non ti saresti avvicinata a me, ammetto che lo avrei fatto io. Sei intelligente, arguta e divertente, per non parlare dei tuoi occhi e delle tue labbra che mi fanno impazzire.
Mi piace tutto di te, ogni singola parte e se temi che io stia giocando, allora prendi il mio cellulare è controllalo da cima a fondo, non troverai nulla.
Io sono quello che vedi, niente di più. Amo il mio lavoro, mi piace viaggiare e quando ho tempo, provo sempre a tornare dalla mia famiglia per aiutarle economicamente come posso.
Difetti? Oh sì che ne ho, ma voglio che tu mi dia la possibilità di poterti rassicurare e dissipare ogni dubbio. Ci stai?"-
"Wow."
Lo guardo a bocca aperta, spiazzata dalla sua sincerità disarmante.
-" C-certo."- mormoro ancora sotto shock.
Mi guarda per un attimo e si rilassa.
-" Fantastico"- dice con calma.
-" Allora posso sperare in un secondo appuntamento?"-
Sorrido.
-" Sì."-
Il cameriere sceglie proprio questo momento per farsi avanti e cominciare a sparecchiare.
-" E così hai cinque sorelle, eh?"- gli dico imbarazzata, mentre i suoi occhi scuri sembrano fondersi nei miei.
-" Già e sono tutte più piccole di me."-
-" Non ti capita mai di sentire la loro mancanza?"-
-" Sì, ma il mio lavoro è fondamentale se voglio aiutarle ad andare avanti, quindi mi basta pensare a questo per trovare la forza di continuare."-
"È così ammirevole..."
Dopo aver parlato per l'intera cena, finiamo il dessert lasciando poi il ristorante.
Jakov mi parla della Russia e delle loro stane usanze, mentre mi accompagna alla mia auto. Tutto d'un tratto però, ho un attimo di esitazione.
"Devo dargli il bacio della buonanotte? No, meglio aspettare. Sì perché sicuramente prima o poi ci sarà un bacio, solo non oggi."
-" Sono stato benissimo stasera."- mi dice fermandosi sotto un lampione a pochi passi da me.
-" Anch'io Jakov, è stato davvero bello conoscerti meglio."-
-" Allora ti chiamo in settimana."-
-" Ok."-
Lui senza esitazione, avvicina il suo volto al mio posandomi un bacio sulla bocca.
-" Buonanotte."-
"Oh mio dio."
-" N-notte."-
Lo vedo allontanarsi, dirigendosi verso la sua macchina.
"Jakov mi ha baciata. Oh per la miseria mi ha baciata per davvero!"
Sfioro le mie labbra.
"Forse è lui l'uomo adatto a me, uno che mi comprende e che desidera davvero starmi accanto."
Salgo sulla mia auto mettendo in moto.
" Tutto perfetto sì, ma perché adesso mi sento improvvisamente triste?"

Perché Sei Tu [Vol.2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora