Sistemo alla svelta i miei capelli in un ordinato chignon e via.
" Grazie al cielo, sono riuscita a finire in tempo."
-" Wow tesoro, che eleganza."- la figura di mia madre compare sulla soglia della mia stanza, facendomi sorridere.
-" Dici sul serio? Sai, oggi io e Lucas andremo alla Smith's Company e ci sarà anche Cris."-
-" Ah si tratta di una vendetta dunque. Vuoi dimostrargli quanto è stato idiota nel lasciarti andare via, non è vero?"-
Alzo gli occhi al cielo sistemando i miei orecchini.
-" Anche, ma lo sto facendo soprattutto per me stessa. Oggi sarà una giornata molto dura e voglio sentirmi sicura e determinata."-
Guardo il mio riflesso nello specchio e devo ammettere, di essere un vero e proprio schianto.
Gonna a vita alta color cipria, camicetta bianca che accarezza con morbidezza le mie forme e scarpe con tacco dodici per dare slancio all'intera figura.
"Mia cara Grace, mi piaci!"
-" A che ora hai detto di dover incontrare Lucas?"- mi chiede poi mia madre, aiutandomi ad indossare il soprabito.
-" Otto e trenta, perché?"-
-" Oh nulla di importante, ma mi dispiace dirti che sei nuovamente in ritardo tesoro."-
" Mi prende in giro, vero?"
-" Impossibile, il mio orologio segna le otto."- dico, recuperando alla svelta la mia borsa.
-" Allora credo che si sia fermato, perché sono quasi le nove."-
" Oh cavolo, lo sapevo che sarebbe andata a finire così!"
Saluto alla svelta i miei genitori, per poi mandare un breve messaggio di scuse al mio migliore amico.
" Mio dio, spero che non se ne sia andato."
Appena arrivo nel nostro luogo di incontro, una caffetteria a pochi isolati dalla sede della Smith's Company, tiro un sospiro di sollievo.
-" Lucas! Oh grazie al cielo sei ancora qui. Mi dispiace, il mio orologio questa mattina si è fermato ed io non mi sono accorta del tempo che passava."-
Si guarda attorno un po' imbarazzato e mi fa cenno di sedermi.
-" Quarantacinque minuti signorina, sono quarantacinque minuti che ti aspetto."- mi sussurra, bevendo un po del suo caffè.
"Praticamente un nuovo record."
-" Lo so."-
-" Per fortuna che sono un tipo paziente."-
" Cavolo direi che questo inizio, non è dei migliori."
-" Mi dispiace."-
-" Non fa niente, vorrà dire che mi offrirai il pranzo. Ad ogni modo ho ordinato anche per te, spero che non ti dispiaccia. Succo d'arancia e pancakes con frutti di bosco."-
Gli sorrido.
-" Grazie Lucas."-
-" Di niente, anche se non capisco perché hai insistito tanto per fare colazione qui. C'è qualcosa di cui vuoi parlarmi? Il tuo sguardo mi preoccupa."-
" Ci siamo, sapevo che prima o poi, avrei dovuto affrontare l'argomento."
Sorseggio un po' del mio succo, prendendo coraggio.
-" Hai ragione, l'averti portato qui non è stato un qualcosa di casuale, Lucas. Avevo bisogno di parlarti e francamente spero che tu prenda la cosa con la dovuta diplomazia. "-
-" Ok, adesso comincio a preoccuparmi sul serio."-
Mi guarda con con un'espressione corrucciata, mentre fingendo nonchalance, assaggio un po' dei miei gustosi pancakes.
-" Non dovresti, perché io credo invece che questa cosa, rappresenti per noi due una prova. Una prova per certi versi davvero dura, che sono certa riusciremo a superare."-
-" Una prova? Grace, giuro che faccio fatica a seguirti. Di che parli?"-
"Dio, com'è difficile!"
-" Di me e te Lucas. Dimmi, sei riuscito a scoprire poi, il nome dell'azienda del misterioso George?"-
-" No, se devo essere sincero no. E tu invece?"-
Faccio un respiro profondo, preparandomi al peggio.
-" Io? Oh Lucas, spero davvero che tu la prenda nel modo giusto."-
-" Modo giusto? Grace, santo cielo ma che ti prende oggi?"-
Abbasso lo sguardo sulle mie mani e dopo un breve silenzio, mi decido a parlare.
-" Il cognome del tuo caro amico George è Smith. Lui è il padre di Cris e noi due, siamo stati fregati. Quell'uomo ci ha spinti con l'inganno a tornare a Los Angeles, per poi farti firmare un contratto da quarantamila dollari con la sua azienda, che altro non è che la Smith's Company. "-
"Ecco, l'ho detto."
-" Per la miseria Grace, dimmi che stai scherzando!"-
Mi guarda totalmente sotto shock, facendo fatica a credere alle mie parole.
-" Purtroppo no e credimi quando ti dico, che anch'io ieri ho avuto la tua stessa reazione. Mi sono ritrovata faccia a faccia con Cris e tu non hai idea di quanto sia stato difficile per me, mantenere il pieno controllo sulle mie emozioni.
Ho provato anche a chiedergli il perché di un gesto tanto vile e disonesto, ma lui mi ha assicurato che non era a conoscenza di nulla."-
-" Mi stai dicendo quindi, che è stata tutta opera di suo padre? Mi dispiace ma non ci credo. Quel verme è capace di qualsiasi cosa e mi stupisce vederti così serena. Mio dio, avrei dovuto capirlo all'istante, che c'era qualcosa di strano!"-
Si passa le mani fra i capelli, guardandomi poi, in preda alla rabbia.
-" Io mi tiro indietro."-
"Che cosa?"
-" Perché Lucas? Non sarebbe giusto. Se ti tiri indietro fai il loro gioco, non lo capisci?"- gli dico, provando a mantenere un tono di voce controllato.
-" E che cosa ti aspetti che faccia?
Io non accetterò mai di lavorare per Cris Smith, né ora, né mai."-
-" Ma tu hai già firmato un contratto e ormai non puoi più tirarti indietro.
Santo cielo Lucas, sii ragionevole: stiamo parlando di quarantamila dollari infondo e a te, questi soldi servono. È da quando ci siamo trasferiti a New York che non segui nessun progetto e se posso esprimere la mia opinione, sarebbe uno sbaglio rinunciare. Dovrai incontrare spesso quell'idiota di Cris? Poco male, vorrà dire che ci impegneremo il doppio per finire il prima possibile e lasciarci questa storia assurda alle spalle. Tu sei un professionista Lucas Johnson, ti prego di non dimenticarlo."-
Scuote il capo e mi basta questo per capire che a quanto pare, convincerlo a cambiare idea sarà più dura del previsto.
-" A me non importa niente del denaro Grace e non riesco davvero a credere come tu possa chiedermi una cosa del genere. Insomma, proprio non ci arrivi?
Io quell'uomo lo odio. Ti ha portata via da me, per poi farti innamorare e gettarti via, come se niente fosse. È un sporco egoista, ecco cos'è e tu dovresti stargli alla larga."-
Fisso i suoi occhi verdi e mi stupisco, nel leggervi dentro così tanto rancore e disprezzo.
"Non ho mai visto un Lucas così, o forse sì: il giorno in cui scoprii il tradimento Cris."
-" E se io non volessi?"- gli dico poi, vedendolo sussultare.
-" Che cosa stai dicendo?"-
-" La verità Lucas. E se io non volessi rinunciare a questo progetto? Io capisco perfettamente il tuo punto di vista, ma io sono cresciuta e credo fermamente nella donna che sono diventata e in quello che posso fare. Vedi, non è facile neanche per me. Ieri ho passato tutta la giornata a chiedermi che cosa dovrei fare in una situazione così scomoda, poi però ho letto una lettera e in un attimo tutto è diventato più chiaro."-
Fa un respiro profondo, provando a fare mente locale.
-" Non capisco, parli della lettera che scrivesti poco prima di lasciare Los Angeles?"-
Sorrido, stringendo la sua mano.
-" Sì, esatto proprio quella. Sai Lucas, io non posso biasimarti perché anch'io fino a ieri, ero convinta che l'unico modo per andare avanti, era dimenticare il passato. Poi però ho letto la lettera e ho sentito dentro di me aprirsi un mondo.
È come se la vecchia me, fosse riuscita ad avere una connessione con la Grace del presente e in un attimo, tutto ha cominciato ad avere senso.
Il motivo per il quale sono andata via, l"incapacità di cancellare il mio passato, il mio disperato desidero di essere di nuovo felice.
Io prima di partire, desideravo semplicemente un futuro migliore.
Andare avanti, senza però dimenticare chi ero e da dove venivo.
Niente più odio o rancore. Desideravo solo, un giorno, essere in grado di scegliere le mie battaglie e combattere, per avvalorare la loro causa."-
-" E con questo allora cosa vorresti dire? Che dovremmo entrambi ignorare quello che ha fatto Cris Smith e fare finta di niente?"-
Abbasso lo sguardo sulle mie mani strette nelle sue.
-" Certo che no, ma vorrei almeno provare a fare un tentativo. Non intendo diventare sua amica e tantomeno dimenticare quello che mi ha fatto, sia chiaro. Ma provare ad essere un'adulta matura e responsabile, questo sì.
Voglio dimostrare a me stessa che ce l'ho fatta, Lucas e rendere la Grace del passato, orgogliosa di me.
Io e te abbiamo preso un impegno no? Allora facciamo vedere a quei subdoli manipolatori di George e Cris Smith, di cosa siamo capaci.
Si mangeranno le mani dalla rabbia, vedrai."-
Dopo un po' di esitazione, vedo gli occhi del mio migliore amico addolcirsi e tornare ad essere quelli di sempre.
-" Al diavolo! Sai una cosa? Mi hai convinto.
Team Johnson & Miller di nuovo all'attacco?"-
Sorrido sentendo dentro di me, riaffiorare una nuova speranza.
-" Assolutamente sì. Pronti, per una nuova missione!"-
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Perché Sei Tu [Vol.2]
ChickLitDopo aver lasciato Los Angeles ed aver rinunciato a tutto ciò che amava per ritrovare se stessa, Grace sembra davvero essere una persona nuova: sempre solare e divertente, sembra essersi lasciata ormai alle spalle tutto il dolore del passato. Niente...