La luce invade la stanza, strappandomi ad un sonno profondo. Vorrei nascondermi ed ignorarla ancora per qualche minuto, ma il bagliore è troppo forte e sono costretta a svegliarmi. Riluttante, sollevo le palpebre pesanti, piagnucolando.
Mi sento confusa, disconnessa, ma soprattutto: sto morendo dal caldo.
Non ho idea di dove mi trovo e nell'ampia stanza che mi circonda, arredata in toni scuri, regna un sovrano silenzio.
Mi tiro su, provando a capire dove sono finita e con mio grande stupore, vedo Cris profondamente addormentato accanto a me.
"Ma che cosa..."
Provo a fare mente locale, ripercorrendo gli eventi di ieri sera. L'alcol, la pizza, la dichiarazione improvvisa di Cris.
Il mio cuore si ferma per una manciata di secondi.
"Oh no, la dichiarazione improvvisa di Cris!"<-"Mi sei mancata Grace."->
"Fantastico, sono ancora a casa sua."
Lui è girato verso di me, mentre mi tiene ben stretta contro il suo petto.
Nel sonno il suo viso, nonostante la barba, sembra più giovane e rilassato.
Ha i capelli in disordine e le labbra scolpite e cornose, che in questo momento, sembrano essere imbronciate.
Provo a tirarmi su, ma dato che mi sono allontanata, lui si acciglia nel sonno e si allunga nuovamente verso di me cingendomi con le braccia e appoggiandomi la testa sulla spalla, mentre sospira debolmente.
-"Oh mio dio."- sussurro, sentendo il mio cuore aumentare improvvisamente i suoi battiti.
" Alcune cose non cambieranno proprio mai, non è vero?"
Il suo profumo, il calore bruciante del suo corpo, le sue mani strette attorno a me, tutto mi riporta al passato e a com'era bello svegliarsi accanto a lui.
"Accipicchia però, com'è pesante."
Provo nuovamente a muovermi per disperdere un po' di calore, girandomi tra le sue braccia, ma non passa molto prima che io lo senta borbottare qualcosa di incomprensibile nel sonno.
Dorme come un sasso, la testa appoggiata sul cuscino e le gambe agganciate alle mie, quasi non volesse più lasciarmi andare.
Rimango sdraiata, facendo dei respiri profondi, mentre aspetto che il mio cuore si calmi.
Poi la mia mente, comincia ad elaborare pensieri di senso compiuto ed è qui, che comincia il mio dramma.
"Oh santo cielo, ma che ore sono?"
Spalanco improvvisamente gli occhi, guardando l'orologio. Le sette e trenta.
"Accidenti se non mi sbrigo, farò tardi al lavoro!"
A fatica riesco a scivolare giù dal suo enorme monolite, finendo inesorabilmente sul pavimento.
Il tonfo, mi mette subito in allarme.
"Vi prego, ditemi che non si è svegliato."
Mi allungo fin sopra il bordo nel letto e fortunatamente lo trovo ancora addormentato.
" Fantastico, ora però ho bisogno di un'aspirina e di bere."
Mi lascio andare ad un lieve gemito, mentre mi strofino il sedere e la testa, doloranti.
"Secondo voi dove posso trovare un bagno?"
Mi guardo intorno con aria accigliata e dopo essere finita nella sua cabina armadio, riesco finalmente a trovare la porta che conduce al bagno.
Una grossa vasca idromassaggio, una doccia ultramoderna e un pavimento, in prezioso marmo color sabbia.
" Una cosetta da niente, insomma."
Provo a dare un'occhiata nell'armadietto posizionato al di sotto del lavandino e fortunatamente riesco a trovare, due pastiglie di analgesico, accanto ad una scatola di preservativi.
"Oh."
Ignorando la strana fitta alla bocca dello stomaco, mi affretto a prendere le due pastiglie e a ricompormi nel migliore dei modi.
"Di cosa mi meraviglio? È normale che lui faccia quel genere di cose con la sua ragazza."
Lavo il viso, sistemo i miei vestiti irrimediabilmente stropicciati e provo a dare un senso ai miei capelli arruffati.
Nel giro di una decina di minuti, ho finito.
Torno in camera da letto e fortunatamente, vedo che Cris è ancora addormentato, quindi decido di lasciarlo in pace.
Percorro un lungo corridoio, con l'intento di trovare qualcosa da mettere sotto ai denti e mi imbatto in una cucina decisamente piccola, rispetto al resto dell'appartamento.
" Santo cielo, ho una fame da lupo!"
Ultramoderna e decisamente splendente, sembra essere usata davvero di rado.
Apro alcuni sportelli, trovandoli vuoti.
"Ah."
Allo stesso modo faccio col frigo e francamente, mi verrebbe voglia di urlare.
-" Che diavolo è questa roba?"-
Vedo file e file di bottiglie, dal contenuto poco promettente.
" Allora non mentiva quando al dottor Stewart, aveva detto di mangiare solo barrette energetiche e frullati proteici. In questo frigo oltre a questo, non vedo nient'altro!"
Provo ad annusare una misteriosa poltiglia verde, ma non l'avessi mai fatto.
Un conato di vomito mi colpisce all'improvviso, facendomi fare marcia indietro.
-" Ma è disgustoso!"- sussurro, in preda agli spasmi.
" Come diavolo la fa a bere?"
Decido quindi di abbandonare l'idea di fare colazione e tornare direttamente nel mio appartamento.
Mi guardo intorno alla ricerca della mia borsa e per fortuna non passa molto, prima che io riesca ad individuarla sul divano, posto al centro del salotto.
"Prima lascerò questo appartamento, prima riuscirò a cancellare dalla mia mente l'immagine di quella scatola di preservativi, nell'armadietto del bagno."
Cerco il mio cellulare con l'intento di chiamare un taxi.
-" Che cosa stai facendo?"- la voce flebile di mio fratello, mi fa sussultare.
-" Mio dio, Theo! Mi hai spaventata!"-
Poso una mano sul cuore, provando a rallentare i suoi battiti impazziti.
-" Scusa. Ad ogni modo, non hai ancora risposto alla mia domanda."-
Mi guardo intorno, ma ovviamente non vedo nessuno.
-" Sto tornando a casa, non lo vedi?"-
Provo a recuperare il mio cellulare, che nel frattempo è caduto sul pavimento, ma qualcosa di indefinito lo spinge nella direzione opposta della stanza.
" Ma che..."
-" Oh santo cielo, Theo! Mi prendi in giro?"-
-" Assolutamente no, ma tu non puoi andartene Grace."-
-" Cosa? Non ti fai vivo per tutto questo tempo, ed ora pretendi di venire qui a darmi ordini? Non se ne parla proprio!"-
-" Andiamo Gracy, non essere testarda."-
Stringo gli occhi a fessura, provando a domare il mio nervosismo, sempre più crescente.
-" Testarda? Ma senti un po' chi parla!"-
Sorrido beffarda, scuotendo il capo, contrariata.
-" Grace io ho bisogno che tu stia qui."- la voce di Theo, si fa sempre più insistente.
-" E perché dovrei farlo? Per tenere compagnia a quel porco del tuo migliore amico?"-
Afferro la mia borsa, andando alla ricerca del mio cappotto.
-"Sono restata qui tutta la notte, l'ho fatto mangiare e sono venuta addirittura in questo schifo di appartamento del cavolo. Cos'altro vuoi da me? Eh?"- ruggisco, non riuscendo più a contenere il mio malcontento.
-" Lui ha bisogno di te."-
Alzo gli occhi al cielo.
"Che idiozia!"
-" No Theo, lui ha bisogno di mettere ordine nella sia vita e di capire quello che vuole dannazione, ed io in tutto questo non c'entro un fico secco! Per chi mi hai preso? Io non sono la sua babysitter, santo cielo e nemmeno una sua amica. Io non sono niente!"-
Provo a raggiungere l'ascensore ma in qualche modo, sento qualcosa che mi trattiene.
-" Lasciami andare!"-
-" No."-
-" Dico sul serio, Theo!"-
-" La rabbia non ha mai portato a nulla Gracy."-
-" A si?"- stringo i pugni, deglutendo a fatica.
-" E allora dato che tu sai sempre tutto, come ti comporteresti al mio posto, eh? La tua ex ragazza, la sera prima ti dice che gli sei mancata e il mattino successivo, ti fa trovare una schifosa scatola di preservativi nel bagno della sua camera da letto.
Tu come ti sentiresti?"-
Stringo i denti, mentre comincio a tremare in preda alla rabbia.
-" Lui sta per sposare la stessa donna con la quale mi ha tradita, mentre eravamo insieme."- sussurro con voce strozzata.
-"Perché devo essere sempre io, quella comprensiva?"-
-" Perché tu sei l'unica persona che oltre a me, lo conosce davvero. Lui in questo momento non ha nessuno Gracy!"-
Incrocio le braccia al petto.
-" Beh di certo, l'ha voluto lui."- borbotto, mettendo su il broncio.
-" Su avanti, sii ragionevole sorellina."-
Scuoto il capo con convinzione.
-" No Theo, è una promessa che tempo fa ho fatto al mio cuore: non mi sarei più fatta coinvolgere da Cris Ian Smith."-
-" Davvero? E credi che io ti chiederei mai qualcosa, sapendo che irrimediabilmente finirà col feriti?"-
Le sue parole mi spiazzano.
-" No."- sussurro, provando a ricacciare indietro le lacrime.
-" Io ti voglio bene piccola mia e so perfettamente quanto è stato difficile per te, arrivare fin qui.
Sei l'unica a cui posso chiederlo."-
Abbasso lo sguardo, sentendo una lacrima sfuggire al mio controllo.
-" E va bene."- mormoro, con la voce ridotta ad un sussurro.
-" Ma sappi che una volta uscita da questo appartamento, io non vorrò più saperne nulla di quell'idiota."-
Sento il calore di Theo, infondermi una strana sicurezza e se chiudo gli occhi, quasi mi sembra di vederlo sorridere.
-"Affare fatto. Anche se sono sicuro che presto, cambierai decisamente idea."-
Mi conduce al di fuori della zona giorno e mentre nel frattempo, provo a calmarme il mio cuore impazzito e a ritrovare il mio equilibrio.
"Solo questo. Devo solo seguirlo in questo suo strano tour dell'appartamento e dopodiché, potrò definitivamente chiudere con Cris."
Mi mostra le varie stanze, non tralasciando neanche un dettaglio.
Scopro a mio malgrado, dell'esistenza di una seconda camera da letto, utilizzata per le conquiste da una notte e via. E poi a seguire, uno studio, due bagni, una palestra, l'ala dedicata ai domestici e una misteriosa stanza chiusa a chiave.
-" E adesso?"-
Mi guardo intorno, non capendo a cosa sia servito tutto questo.
-" Non hai fatto altro che confermare le mie teorie, Peter. Il tuo migliore amico è un porco. Volevi spingermi sull'orlo dell'esasperazione? Beh ci sei riuscito. Posso andare a casa adesso?"-
Faccio per avviarmi verso il corridoio che porta all'uscita, ma vengo nuovamente fermata prima ancora, di poter far anche solo un passo."-
-" Non così in fretta Gracy. Non ti ho ancora detto il motivo per il quale ti ho mostrato tutto questo."-
Alzo gli occhi al cielo.
-" E va bene, ma ti prego di non portarla troppo per le lunghe Theo, perché in questo momento io vorrei spaccare la faccia a quell'idiota di Smith e non credo sarebbe un bello spettacolo da vedere, per un angelo."-
Lo sento sorridere e mi basta questo, per recuperare un po' di buonumore.
-" Sempre la solita testa calda, eh?"- abbasso lo sguardo sulle mie mani, stringendomi nelle spalle.
-" D'accordo sorellina, allora stammi bene a sentire. Tutto quello che hai visto fino ad ora, rappresenta l'immagine che Cris ha cercato di costruire in tutti questi anni. Un mondo fatto di apparenza e superficialità. Tutti, guardando questo posto freddo e asettico, penserebbero di avere a che fare con un uomo cinico e senza scrupoli. Ma si sbagliano, perché è proprio dietro questa porta che si nasconde il vero Cris. Niente maschere o bugie Grace."-
Aggrotto la fronte, non capendo a cosa si stia riferendo.
-" Niente maschere o bugie? Theo ma di cosa stai parlando?"-
Sento un calore rassicurante irradiarsi attorno a me.
-" Di te Grace."-
-" Me? E cosa c'entro io con questa stanza?"-
Avverto il suono gioioso della sua risata.
-" Oh non preoccuparti diciamo che è tutto nella norma. Mettiti l'anima in pace sorellina perché quando si tratta di Cris, tu c'entri sempre."-
Le sue parole, mi strappano un sorriso.
-" Oh Wow, grazie. Devo dire che è molto confortante."-
Vedo la porta davanti a me, che fino a qualche secondo fa era chiusa a chiave, aprirsi lentamente.
-" Entra."-
Sono preoccupata, titubante, ma soprattutto curiosa di sapere cosa si nasconde in questa stanza.
Faccio come mi dice, ma mi basta mettere bene a fuoco quello che mi circonda, per bloccarmi di colpo.
-" Cosa?"-
Aggrotto la fronte, non riuscendo a credere ai miei occhi.
-" Mi prendi in giro?"-

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Perché Sei Tu [Vol.2]
ChickLitDopo aver lasciato Los Angeles ed aver rinunciato a tutto ciò che amava per ritrovare se stessa, Grace sembra davvero essere una persona nuova: sempre solare e divertente, sembra essersi lasciata ormai alle spalle tutto il dolore del passato. Niente...