Cris POV
Vedo gli occhi di Grace stringersi in due fessure, mentre fa un paio di passi verso di me.
-" Casa significa che non puoi parlarmene?"-
Faccio spallucce, distogliendo lo sguardo.
-" Esattamente quello che ho detto. Si tratta di una faccenda personale, tutto qui."-
Il mio tono è più severo di quanto volessi.
Alza gli occhi al cielo, posando le mani sui fianchi.
-" Per la miseria Cris, tu non puoi dirmi una cosa del genere e non aspettarti una mia reazione!"-
-" Lo so e hai ragione ad essere arrabbiata."-
-" Arrabbiata? Smith, tu hai visto la foto di Jakov ed hai imprecato."-
-" Sì, ma questo non significa che..."-
-" Ti stai prendendo gioco di me, non è vero? Credi che lui non sia alla mia altezza e quindi ti senti in diritto di fare lo sbruffone quanto ti pare e piace!"-
"Un momento, fermi tutti. Cosa?"
Mi guardo intorno confuso, provando a riordinare le idee.
" Lei crede che che io la stia giudicando perché sta uscendo con un fottuto gorilla?"
-" Io..."-
Stringo i pugni lungo i fianchi, sentendo la rabbia, montare dentro di me.
"Cristo, è così frustrante!
Vorrei dirle la verità per la miseria. Vorrei poterle raccontare che l'uomo con cui sta uscendo, a quanto pare le sta nascondendo la sua vera identità, ma non posso. Curiosa com'è, comincerebbe a farmi un mucchio di domande. Domande scomode alle quale io per primo, farei fatica a rispondere.
Una cosa però è certa, se prima avevo qualche dubbio su questo fottuto Dimitri Markov, ora so con certezza che nasconde qualcosa. Qualcosa in cui, a quanto pare, sembra essere coinvolto anche mio padre."
È tardi è l'ufficio ormai, sembra essere quasi completamente vuoto.
Grace mi guarda con cipiglio.
"Suppongo che io debba dire qualcosa."
-" Io- io ti chiedo scusa."-
Le mie parole, sembrano lasciarla sorpresa.
-"Dici sul serio?"-
-" Ma sì, certo. Non intendevo offenderti in nessun modo."-
Gli faccio un debole sorriso, provando a nascondere la tempesta di emozioni che in questo momento, sto vivendo dentro di me.
-" O-ok, se le cose stanno così allora, io..."- si schiarisce la voce leggermente spaesata.
-" Io andrei, se non hai nulla in contrario."-
Recupera borsa e cappotto, scostando imbarazzata i capelli dal volto.
-" Jakov si starà di certo chiedendo dove io sia finita, quindi..."-
" Cosa?"
Le mie gambe si muovono prima che io possa rendermene conto.
Le sbarro la strada è dalla sua espressione accigliata, questo non sembra farle molto piacere.
-" Che stai facendo?"-
Per la prima volta, sento qualcosa di diverso dalla rabbia nella sua voce.
"Cos'è? Timore? Ha paura che io le faccia del male?"
-" V-voglio solo impedirti di incontrare quell'uomo, tutto qui."-
Sorride sarcastica.
-" Tu non sei nessuno per dirmi quello che devo o non devo fare."-
-" Ah sì? Però quel tipo, ti ha tenuta deliberatamente all'oscuro del fatto che conoscesse mio padre."-
-" E allora? Io per prima non gliel'ho mai chiesto."-
"Dannazione, perché si ostina a vedere sempre il buono nelle persone?"
-" Smettila di essere così cocciuta e dammi ascolto, una volta tanto."-
-" Sta fuori dalla mia vita Cris, non ricordo di averti mai autorizzato ad entrarci."-
I lampi di rabbia nei suoi occhi, creano una sorta di campo di forza.
-" Faccio parte della tua vita da quando avevi solo cinque anni Grace, è assolutamente normale che io mi preoccupo per te."-
-" Preoccuparti?"- ruggisce.
"Porca miseria, ora mi ammazza."
-" Allora anche quando sei andato a letto con un'altra mentre stavamo ancora insieme, ti stavi preoccupando per me?"-
Mi spinge con violenza costringendomi a fare un passo indietro.
-" Quella stessa sera ti ho chiamato dopo che tu non ti eri fatto vivo per tutto il giorno, te lo ricordi? Ti sei preso gioco di me, mi hai maltrattata e mi hai addirittura detto che ti stavo troppo addosso.
Anche in quel momento ti stavi preoccupando per me?"-
Distolgo lo sguardo dai suoi occhi furenti, deglutendo a fatica.
"Dannazione, perché in un modo o nell'altro, finiamo col tornare sempre allo stesso punto?"
-" E perché non parlare di quella sera in cui siamo andati a cena e mi hai lasciata sola per tutto il tempo, davanti ad una sedia vuota? Ma sì certo, eri appena tornato da New York ed avevi ancora addosso il profumo della tua schifosa amante, non sarebbe stato carino confonderlo con il mio, non è vero?"- dice con un altro scatto di rabbia.
-" Scommetto che anche allora ti stavi preoccupando per me."-
Mi limito a fissarla senza proferire parola.
" Oh Grace, mi dispiace così tanto."
-" Jakov è un brav'uomo e mi rende felice."-
Sento le sue parole provocarmi in profondo taglio, proprio al centro del petto.
-" Dovresti imparare ad immischiati meno nella mia vita e a preoccuparti maggiormente della tua. Non vedi che stai mandando tutto all'aria?"-
Abbasso lo sguardo, accusando il colpo.
"Avevo dimenticato quanto le sue parole potessero far male."
Scuoto la testa.
-" Hai ragione, dovrei farlo.
Tuttavia, credo che sarebbe uno sforzo completamente inutile."-Mi scruta con attenzione.
-" Che cosa vorresti dire?"-
Mi avvicino, facendo un sorriso amaro.
"Proprio non ci arriva?"
-" Oh andiamo Grace, guardami."- dico, spalancando le braccia.
-"La mia vita è già distrutta, non c'è più niente da salvare. Guardati attorno, vedi qualcuno che provi ancora del sincero affetto nei miei confronti?
Non c'è.
E questo, perché io sono maledettamente bravo a distruggere qualsiasi cosa tocchi.
I miei rapporti, la vita di chi mi sta vicino..."- il mio cuore manca in battito.
-"Le persone. Mando tutto in pezzi e più provo a sistemare le cose, più le peggioro. Io sono questo Grace e di certo non c'è nulla che possa portarmi alla salvezza, ma tu."- dico con voce soffocata.
-" Tu sei l'unico sorso di aria pura che mi resta. L'unica persona che nonostante tutti i miei sforzi, non si è lasciata sopraffare dallo schifo che ho portato nella sua vita. È normale che io voglia preservati da altro dolore."-
Si passa una mano fra i capelli, mentre vedo i suoi occhi farsi improvvisamente lucidi.
-" Io lo so che probabilmente la mia reazione ti sembra immotivata, ma almeno fino a quando non sarò riuscito a scoprire qualcosa in più su cosa lega Jakov Smirnov a mio padre, potresti evitare di restare da sola con lui?
Non ti chiedo molto, solo un paio di giorni. Dopodiché, se tutto si rivelerà un semplice fuoco di paglia, potrai continuare a frequentarlo ed io non farò nulla per impedirtelo. Mi tirerò fuori e fine della storia."-
Incrocia le braccia al petto, mentre sembra valutare la mia proposta.
Ha i capelli mossi lasciati sciolti sulle spalle, ed il viso senza alcuna traccia di trucco che mette in evidenza le lentiggini sul suo grazioso nasino all'insù. Le sue labbra già naturalmente carnose, sembrano ancora più appetitose mentre si piegano in una linea imbronciata.
Le guardo con attenzione e mi ritrovo a sorridere, ripensando al loro dolce sapore e a tutte le volte che, sono state mie.
"Sai Grace, a volte mi manchi terribilmente."
Un nodo allo stomaco, riporta a galla vecchi ricordi dal sapore dolce-amaro.
-" E va bene Smith, mi hai convinta. Due giorni, dopodiché ricomincerò a frequentare Jakov naturalmente."-
La guardo, ma un'ondata di tristezza prende il sopravvento sui miei pensieri.
"Sapete, ci sono giorni in cui mi chiedo cosa accadrebbe se la facessi finita una volta per tutte. So bene che nella vita delle persone che mi circondano non cambierebbe niente, quindi perché no?
Faccio sempre le stesse cose, frequento sempre le stesse persone e commetto sempre gli stessi sbagli. Se mi togliessi di torno farei un favore a tutti."
-" A che cosa stai pensando?"-
La voce di Grace mi coglie di sorpresa.
Sbatto le palpebre, tornando lentamente a metterla a fuoco.
-" Chi io? Oh, niente di importante."-
Le mie parole non sembrano convincerla un granché, ma per il momento decide di sorvolare sulla cosa, ed io gliene sono grato.
-" Sicuro?"-
-" Ma certo!"-
-" O-k. Ad ogni modo, riguardo a prima..."- fa una breve pausa.
-" Io ci sono."-
-" Di cosa parli?"- gli chiedo, confuso.
-" Di te. Ecco vedi..."- mormora imbarazzata, provando a trovare le parole giuste.
-" Prima hai detto che al mondo non c'è nessuno che prova del sincero affetto nei tuoi confronti, ma ti sbagli."-
Aggrotto la fronte.
-" Grace, perché mi dici questo?"-
Si morde le labbra, distogliendo lo sguardo, imbarazzata.
-" Perché tu hai me."-
"Cosa?"
Deglutisco, mentre tento di dominare le emozioni che mi serrano la gola.
" Ditemi che non sto sognando!
Porca miseria, dopo tutto quello che le ho fatto, come può essere ancora così buona con me?"
-" Tutti sbagliano Cris, nessuno escluso. Ogni essere vivente sulla terra, ha la sua dose di peccati da espiare.
C'è stato un periodo della mia vita in cui credevo di odiarti, è vero, ma dopo un po' mi sono resa conto che era tutto inutile, mi sfiniva e basta.
Ora, non dico che le cose fra noi potranno mai tornare come un tempo, ma comunque voglio che tu sia consapevole che fra tutto lo schifo che ti circonda, come dici tu, io ci sono.
Anche Theo c'è. In un modo un po' speciale, ma comunque c'è."-
Mi sorride.
-" Tu non sei solo Cris."-
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Perché Sei Tu [Vol.2]
ChickLitDopo aver lasciato Los Angeles ed aver rinunciato a tutto ciò che amava per ritrovare se stessa, Grace sembra davvero essere una persona nuova: sempre solare e divertente, sembra essersi lasciata ormai alle spalle tutto il dolore del passato. Niente...