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Mentre passeggio con Simon per le vie di New York, mi soffermo su ogni dettaglio attorno a me, quasi volessi fissarlo per sempre nella mia memoria.
Il rumore delle auto, le insegne luminose, la gente è il suo andare sempre di corsa e Simon, bello come sempre, che cammina al mio fianco stringendomi a se.
Quando sono arrivata in questa città, credevo che l'avrei odiata con tutta me stessa e invece, ironia della sorte, mi ha regalato davvero tanto.
Mi chiedo, se io sia davvero pronta a lasciarmi alle spalle tutto questo.
-" Siamo a casa."- dico a gran voce, entrando nel mio appartamento.
-" Oh per fortuna siete qui, mi stavo giusto chiedendo quando sareste tornati."-
Osservo Nicol nella sua tenuta da lavoro: t-shirt old style, jeans che hanno decisamente visto giorni migliori e capelli più o meno raccolti e penso, che deve essere davvero una gran figata lavorare in un negozio di tattoo.
-" Scusami se sono andata via senza lasciati un biglietto, volevi pranzare insieme?"- gli chiedo sfilando cappotto e sciarpa.
-" No tranquilla, è solo che non sono più abituata a stare da sola."-
" Oh Nicol."
Vedo Simon accomodarsi sul divano, per poi guardare la mia migliore amica e sorridere.
-" Non sarà che volevi semplicemente avere notizie di Lucas, piuttosto?"-
-" Chi io? Oh ma certo che no, ma dato che hai tirato in ballo l'argomento, che ne diresti di darmi qualche informazione?"-
" Oh mio dio, quei due non cambieranno proprio mai, eh?"
Rido di gusto, fino quasi alle lacrime, per poi prendere qualcosa da bere e raggiungerli.
-" Birre? All'ora di pranzo?"- gli occhi di Nicol mi guardano perplessi.
-" Beh e cosa ci trovi di tanto strano? Io ad esempio, ne avevo un disperato bisogno."- esclama Simon bevendone un sorso.
-" Sì però se Lucas fosse qui..."-
Guardo il mio mr Samantha Jones per una frazione di secondo e sorrido divertita, non riuscendo a credere a quello che hanno appena udito le mie orecchie.
-" Dimmi che sta scherzando."- gli sussurro sotto shock.
-" Oh no miss Bradshaw, la ragazza è proprio andata."-
" Evviva, musica per le mie orecchie."
-" Allora dobbiamo brindare."-
Prendo alla svelta la terza bottiglia, porgendola alla mia amica.
-" A Nicol, che per la prima volta si è innamorata e a Lucas, il ragazzo più fortunato del mondo."-
Nel momento esatto, in cui sento le bottiglie tintinnare l'una contro l'altra, vedo Simon sorridere e Nicol arrossire.
-" Sapete, non avrei mai immaginato di incontrare delle persone splendide come voi."- ammetto guardandoli con tenerezza.
-" Oh Bradshaw, se dici così però mi fai commuovere."- vedo gli occhi di Simon farsi lucidi e il volto di Nicol addolcirsi.
-" Beh è la verità e mi sembrava giusto dirvela, tutto qui."-
Sorseggio un altro po della mia birra, ripensando alle parole del mio migliore amico.
" Los Angeles, se gli dico di accettare l'incarico, dovremmo tornare a Los Angeles. Lui è convinto che io sia pronta, anche se avrebbe preferito accadesse in un momento meno complicato, ma io? Cosa provo io? Ancora non lo so."
-" Cos'hai Grace?"-
All'improvviso la voce di Nicol mi riporta alla realtà.
-" Niente."- mi affretto a rispondere.
-" Davvero? Beh a me non sembra."-
-" Già sono d'accordo con te Nicol, anzi ora che ci penso, è da quando è uscita dall'ufficio di Lucas, che sembra sovrappensiero."- aggiunge Simon con nonchalance.
-" Oh ma andiamo, io credo che state esagerando ragazzi."-
-" Sul serio? Allora che ne diresti di parlare di Lucas e di quello che vi siete detti nel suo ufficio?"-
Le parole di Simon mi spiazzano.
" E adesso cosa faccio?
Se io gli dicessi la verità, non ho la più pallida idea di come potrebbero prenderla, d'altro canto però, non sarebbe neanche giusto tenerli all'oscuro di tutto."
Faccio un lungo respiro, incanalando l'aria lentamente, per poi prendere coraggio e parlare.
-" E va bene, ma vi prego di capire. Io e Lucas ci siamo fatti una promessa tempo fa e se lui non vi ha mai detto niente, è stato solo per tutelare me. "-
Mi guardano confusi non capendo dove io voglia arrivare.
-" Una promessa? Bradshaw che cosa significa?"- mi chiede il mio amico seduto proprio accanto a me.
-" Beh diciamo che finalmente sono pronta a raccontavi come stanno davvero le cose, ecco cosa significa."-
" Puoi farcela Grace."
Sento il mio cuore darmi coraggio, ed aprirsi lentamente al passato e ai ricordi che ho preferito nascondere fino ad oggi.
" Io so che puoi farcela."
-" Anni fa conoscevo un ragazzo."- dico tutto d'un fiato prima che Nicol mi interrompa.
-" Aspetta parli di quel farabutto che ti ha spezzato il cuore?"-
Bevo un sorso di birra, cercando di mantenere il controllo sulle mie emozioni.
-" No. Il suo sorriso era caloroso e il suo spirito, libero e ribelle. Odiava le regole e le costrizioni, ed aveva un immenso talento per l'arte e per il farmi andare fuori di testa."- sorrido -" Dio solo sa per quanti anni ho creduto di odiarlo. Era il migliore amico di mio fratello, eppure non riuscivo a capire cosa ci trovasse in lui. Insomma, in fin dei conti era pur sempre un arrogante pallone gonfiato con un ego smisurato, ed un esagerato successo con le donne, quindi perché continuare ad essere suo amico?
Poi però un giorno le cose sono cambiate all'improvviso e mio fratello è morto. É stato solo allora che ho capito quanto realmente grande e profondo era stato il loro legame. Già perché loro non erano solo amici, ma qualcosa di molto, molto più grande.
Nella vita ci sono davvero poche persone che si possono considerare speciali e Theo per lui era una di queste."-
Guardo Simon annuire per poi abbassare lo sguardo e sorridere.
" Lui sa perfettamente cosa intendo."
-" E poi?"- mi chiede Nicol, prendendomi la mano.
-" Credevo che lui in seguito sarebbe sparito dalla mia vita, ma non lo ha fatto."-
Sento il mio cuore vacillare tutto d'un tratto.
" Mio dio, è più difficile di quanto credessi."
-" Tutto bene tesoro? "- mi chiede Simon con aria preoccupata.
-" Sì certo, datemi solo un paio di minuti."-
Faccio un lungo respiro, cercando di ricacciare indietro le lacrime.
-" Puoi fermarti qui, se vuoi."-
"Cosa?"
-" No, no io..."-
-" Non sei costretta a continuare."-
" Invece sì."
-" Tu non capisci Simon, ma io devo farlo per forza."-
-" E perché?"- mi chiede palesemente confuso.
-" Perché voi avete il diritto di sapere la verità, capisci? E perché è l'unico modo per poter chiarire le cose una volta per tutte."-
Resta ad osservarmi in silenzio, così come Nicol.
-" Allora parla Grace, ma ti prego non girarci più attorno, perché così mi uccidi."-
Vedo la mia migliore amica osservarmi con occhi lucidi.
-" Nicol io..."-
-" Sono una sensitiva ricordi? E nonostante tu l'abbia negato, so bene che il ragazzo di cui ci stai parlando e lo stesso di cui ti sei innamorata e che alla fine ti ha spezzato il cuore."-
Abbasso lo sguardo sulle mie ginocchia, osservando la bottiglia fra le mie mani.
-" Ti sbagli."- dico in un sussurro.
-" Cosa?"-
-" Ho detto che ti sbagli! L'uomo che alla fine mi ha fatto del male, non era lo stesso di cui mi ero innamorata e di cui vi ho parlato e questo posso assicurarvelo.
Era un cuore gentile il suo e i suoi occhi, mio dio erano i più belli del mondo.
Ma l'amore rende ciechi, si sa. Mi sono lasciata ingannare come una stupida e se non fosse stato per Lucas, a quest'ora io non sarei neanche in grado di parlarne.
Lui ha raccolto i pezzi del mio cuore e mi ha dato la possibilità di ricominciare.
Prima Richmond e poi New York, la mia è stata una fuga in piena regola, ma non avevo altra scelta, era l'unico modo per riuscire a lasciarmi il passato alle spalle."-
Guardo i miei migliori amici fissarmi increduli e non passa molto, prima che sia Simon a parlare.
-" Quindi se non fosse stato per Lucas, saresti rimasta a Los Angeles?"-
-" Già."-
-" Nonostante tutto il male che ti aveva fatto quel lurido bugiardo?"-
Guardo la mia migliore amica ancora sotto shock.
-" Sì, ma alla fine ho preso la decisione giusta e adesso sono qui, no?"-
" Anche se..."
-" Delle birre, qui servono altre birre."- vedo Simon sparire nella cucina concedendo a me e a Nicol, il tempo per parlare un po' da sole.
-" Ehi."- gli sussurro inginocchiandomi davanti a lei.
-" State per andare via vero? É questo il motivo per cui ci hai raccontato questa storia."-
La guardo completamente pietrificata, non sapendo cosa rispondere.
-" Voi state per tornare a Los Angeles e in qualche modo, volevi lavarti la coscienza cercando di indorare la pillola, beh lascia che ti dica che non è così che funziona! Anche Simon l'ha capito cosa credi? Voi due ci state lasciando e questo è dannatamente ingiusto! "-
Abbasso lo sguardo colpevole, non riuscendo a sostenere il peso delle sue parole.
" Ero convinta di riuscire ad affrontare la cosa, ma è evidente che mi sbagliavo."
-" Hai ragione, vi ho raccontato questa storia perché credevo che fosse il modo migliore per darvi la notizia, ma voglio che voi sappiate che non è per sempre, ok?
La Storm Force ha proposto a Lucas un progetto importante e a quanto pare, questo ci riporterà a Los Angeles, ma potremmo anche decidere di rifiutare e tornare a New York."-
-" Sì certo, come no."- esclama contrariata.
-" Dico sul serio Nicol!"-
Con la coda dell'occhio, noto un Simon decisamente giù di corda, tornare a sedersi accanto a me e guardarmi con occhi lucidi.
-" E se doveste decidere di accettare? Cosa succederebbe a noi? "-
-" Assolutamente niente, perché io non ho intenzione di rinunciare a quello che abbiamo costruito insieme. Ragazzi andiamo, credete davvero che basterà cambiare città, per rovinare tutto?"-
Gli occhi di Simon ricadono su una Nicol ormai in lacrime.
-" No però, c'è un'alta probabilità che tu non faccia più ritorno Grace e Lucas...Lucas non ti lascerà mai da sola e tu lo sai, quindi in pratica se accettassimo la cosa, rinunceremmo ad entrambi."-
-" Oh mio dio e perché dovreste farlo? Sì ok lo ammetto, tornare potrebbe spingermi a decidere di restare ma per quanto riguarda Lucas, lui qui ha il suo lavoro qui e anche una faccenda in sospeso con una certa streghetta."- guardo nella direzione di Nicol è per la prima volta la vedo sorridere.
-" Io-io non ho ancora deciso cosa fare con questa faccenda ma in ogni caso, vi vorrei nella mia vita comunque. Santo cielo, partono centinaia di voli ogni giorno, potrei sempre venirvi a trovare, oppure potreste venire voi e decidere di trasferirvi, la California è un gran bel posto, sapete?
Ogni giorno, ci sono decine e decine di persone che vivono lontane le une dalle altre. Prendete me ad esempio, ho passato due anni e mezzo della mia vita, lontana dalla mia famiglia e dalla mia migliore amica che per me è una delle persone più speciali al mondo.
Due anni e mezzo capite?
Due anni e mezzo in cui l'unico modo per tenermi in contatto con loro, erano chat e video chiamate, come credete abbia fatto?
Bisogna credere ragazzi, credere nei legami profondi che per noi sono importanti ed io ci credo in noi."-
Un sorriso di speranza illumina all'improvviso i loro volti.
-" Anch'io ci credo."- sussurra Nicol.
-" Bradshaw, mi hai convinto."-
-" Allora che si fa adesso?"- gli chiedo sentendo il peso sul mio cuore, farsi improvvisamente leggero.
-" Beh ma che domande, dopo tutte queste emozioni, una cena fra amici e d'obbligo, no?"-
Guardo Simon sorridere, mentre una Nicol innamorata, fa i salti di gioia all'idea di rivedere il suo Lucas.
" Oh mio dio."
Una lacrima mi scappa all'improvviso, nel ripensare a questi due folli terremoti e alla felicità che hanno portato nella mia vita.
Erano poco più di due perfetti sconosciuti e adesso sono finita col non poterne più fare a meno.
Buffo il destino, non puoi mai immaginare cosa ti riserva, finché non ci sei dentro fino al collo e nonostante tutto, io Grace Miller oggi, non posso che alzare il cappello e dirgli chapeau.

Perché Sei Tu [Vol.2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora