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Cris POV

-" Molto bene signori, se per il momento è tutto, io direi che qui abbiamo finito."-
Mi alzo all'istante, avviandomi verso l'uscita alla velocità della luce.
Abbiate pazienza ma dopo quasi tre ore di riunione, sfido chiunque a non darsela a gambe levate. Tutte le volte è sempre la stessa storia, mio padre mette nei guai l'azienda ed io devo arginare i danni con il consiglio di amministrazione.
Volete sapere la sua ultima trovata?
Assumere un esperto nel campo pubblicitario, aggiungendo altre spese in un bilancio, che già adesso, fa acqua da tutte le parti.
Ma si sa, lui a questo genere di cose non ha mai dato importanza, ed è proprio per questo che questa azienda sta affondando.
Allento il nodo della mia cravatta passandomi una mano fra i capelli, ormai lunghi quasi fino al collo.
" Cristo che giornata da incubo."
E quando penso che oggi non mi potrebbe andare peggio, eccola lì: con i suoi stivaletti griffati e la scollatura prorompente.
-" Ciao Jennifer."-
Mi attira a sé con fin troppa foga, mentre tutt'intorno, il mondo sembra essersi fermato per puntare gli occhi su noi due.
-" Ciao tesoro, spero di esserti mancata."-
-" Ma certo piccola."- sussurro con voce melliflua.
-" Sai, ultimamente non ci siamo visti un granché."-
-" Beh tu eri arrabbiata per quello che ti avevo detto a New York."-
Fa un passo indietro, per poi sistemarsi i capelli e farmi un sorriso forzato.
-" E ne avevo tutte le ragioni, non credi? Ad ogni modo, spero che tu sia a conoscenza del party di Natale che danno i miei genitori, fra due giorni."-
" Party di Natale? Per la miseria lo avevo scordato!"
-" Emh sì certo, lo sai che non dimenticherei mai un evento così importante per te."-
-" Oh che dolce che sei! Ad ogni modo, quest'anno ho deciso di rendere le cose più interessanti."-
Mi guarda tutta emozionata, aggrappandosi al bavero della mia giacca.
-" Ma non mi dire e cos'è che hai in mente di preciso?"-
-" Maschere!"-
" Che cosa?"
-" Qualche giorno fa sono stata in Italia per un festival importante a Venezia e lì ho acquistato una maschera incantevole. Talmente bella che sarebbe un peccato non indossarla, ti pare? "-
" Delle maschere ad una festa di Natale, che idiozia!"
-" Quindi se non ho capito male, tutti gli ospiti dovranno indossare una maschera?"-
-" Già, ma non è per questo motivo che sono qui oggi."-
Faccio un respiro profondo, preparandomi al peggio.
-" Davvero? E allora a cosa devo la tua visita?"-
-"Ho un disperato bisogno di trovare un abito per la festa e ho deciso che per questa volta, sarai tu ad accompagnarmi. Niente rifiuti o scuse varie, ho già chiesto alla tua assistente e mi ha detto che per oggi non hai altri impegni."-
" Fregato, se c'è una parola che descrive il mio stato attuale, io direi che è proprio questa, perché è così che mi sento."
-" Wow Jenny certo che tu sei proprio una ragazza sveglia, non è vero? E va bene, ti accompagnerò a prendere questo vestito ma sia chiaro, questa è la prima è l'ultima volta che lo faccio."-
Mi guarda con aria vittoriosa ed in men che non si dica, siamo già sulla sua auto, diretti all'atelier più prestigioso di tutta Los Angeles.
-" Solo cose esclusive per la mia dolce Jenny, vero?"-
-" Ovvio che sì piccolo, a me non piace accontentarmi e lo sai."-

Venti minuti dopo, il suo autista ci lascia davanti all'ingresso dell'atelier più sfarzoso ed eccessiva lo che io abbia mai visto.
-" Miss Wild?"-
-" Sì?"-
-" Prego si accomodi, la stavamo aspettando."-
Una ragazza minuta dal lineamenti orientali, ci accoglie all'ingresso dell'elegante atelier. Indossa un semplice abito scuro, mentre i suoi capelli, sono ordinatamente raccolti in un classico chignon.
-" Mrs River è qui?"- chiede Jennifer, sorseggiando un po' dello champagne che ci viene offerto al nostro ingresso.
-" Purtroppo no, un impegno l'ha portata a Parigi questa mattina."-
-" Niente di grave spero."-
-" No, certo che no."-
Osservo le due donne davanti a me e giuro che vorrei già scappare.
" Oh andiamo cosa sono tutte queste sciocchezze? Chi se ne frega di Mrs River, tirate fuori i vestiti santo dio!"
-" Beh io direi di cominciare!"- esclamo all'improvviso, cercando di nascondere il mio malumore.
-" Molto bene, se volete seguirmi."-
Attraversiamo uno stretto corridoio dai toni caldi, per poi arrivare ad un ampio salone pieno di abiti e manichini, ordinati con una precisione quasi maniacale.
-" Oh che meraviglia."- esclama Jennifer, praticamente in estasi.
-" Sono felice che le piacciano, Mrs River li ha selezionati personalmente per lei, solo il meglio del meglio, ovviamente."-
" Quante balle!"
Vedo Jennifer avvicinarsi ad ogni abito, per poi analizzarlo attentamente e passare a quello successivo con una lentezza allucinante.
" Ma cristo santo quanto diavolo ci mette? Sono tutti uguali, uno vale l'altro."
-" Potresti sceglierne un paio da provare e basta? A cosa serve analizzarli uno ad uno? Jenny non farmi aspettare in eterno."-
Cerco di parlargli con tono pacato ma allo stesso tempo deciso per rafforzare il concetto.
" Dio non voglia che si offenda."
-" E va bene, allora provo il numero cinque e il numero tre."- si affretta a dire.
-" Molto bene miss Wild, se vuole seguirmi, le mostro i camerini."-
"Beh meglio tardi che mai."
Resto seduto per non so quanto tempo, mentre le note di un'irritante e noiosa musica classica, riecheggiano in tutto l'atelier.
" Se prima poteva esserci un leggero margine di incertezza, direi che adesso è decisamente tutto più chiaro. Senza dubbio uno dei giorni più noiosi della mia vita."
Mi guardo intorno alla disperata ricerca di un passatempo, ma a parte decine di vestiti, non vedo altro.
" E pensare che per la fretta, ho anche dimenticato il mio telefono in ufficio. Porca miseria!"
-" Allora Jennifer ti decidi a venire fuori?"-
-" Aspetta Ian, devo ancora capire se mi piace o no."-
" Oh mio dio, ma come fa ad essere così irritante? Per l'amor del cielo, io posso anche provare a mantenere la calma, ma cavolo lei ce la mette proprio tutta per farmi uscire fuori di testa!"
Mi alzo dalla poltrona sulla quale sono rimasto seduto nell'ultima mezz'ora, per poter dare un'occhiata in giro.
"Se proprio devo aspettare, almeno mi distraggo un po."
Vedo abiti di ogni genere e di qualsiasi tessuto. Lunghi, corti, eccentrici o minimalisti, ognuno di loro, appartenente ad uno stilista diverso. Mi perdo ad osservarli tutti nei minimi dettagli e più li guardo, più ringrazio dio per essere nato uomo.
" Questi abiti fanno schifo, ecco la mia conclusione, eppure c'è gente che è disposta a pagare cifre da capogiro per averli: che branco di idioti!"
Poi però qualcosa attira all'improvviso la mia attenzione.
Rosso e intenso come il sangue, c'è un abito che sembra essere decisamente diverso dagli altri.
È bello, decisamente bello, ma soprattutto femminile, uno di quei capi che ti affascina a tal punto da rimanerne estasiato.
-" Bello vero?"- l'esile voce della commessa che avevo visto entrare nel camerino con Jennifer, mi sorprende alle spalle.
-" Cosa?"- le chiedo confuso.
-" Intendevo il vestito, è molto bello non trova?"-
-" Oh sì certo, a mio parere l'unico che sia degno di nota, senza offesa."-
Mi guarda con i suoi scuri occhi a mandorla, per poi avvicinarsi all'abito in questione e farmi cenno di raggiungerla.
-" Morbido chiffon, impreziosito da splendidi cristalli color rubino, quest'abito è decisamente differente rispetto a tutti gli altri, non serve un esperto per ammetterlo.
Lei ha occhio per certe cose, signore."-
-" Beh non esageriamo, diciamo solo che mi ricorda un abito che acquistai per una persona, molto tempo fa."- sussurro imbarazzato.
-" Decisamente una donna fortunata. Ricorda per caso il nome dello stilista?"-
"Come dimenticare."
-" Elija Kojeglu."- lo dico tutto d'un fiato, lasciandomi andare ad un sospiro.
" Il suo stilista preferito."
Tutto d'un tratto, le immagini del nostro primo bacio, riaffiorano prepotentemente nella mia memoria.
Le sue labbra morbide sulle mie, ed il suo profumo, oh adoravo il suo profumo.
Avevamo ballato tutta la sera e fra tutte le donne presenti , lei era la più bella, avvolta in quel morbido abito color cipria, che le faceva risaltare le labbra carnose e le guance leggermente rosate.
"Davvero splendida."
Abbandono il ricordo dolce-amaro di quella sera, per poi tornare al presente.
-" Diceva?"- borbotto imbronciato, guardando nuovamente la ragazza accanto a me.
-" Oh nulla di importante, ma è buffo come lei sia attratto da quel preciso stilista."-
-" Come prego?"-
"Cosa c'entra adesso Elija Kojeglu, con tutto questo?"
-" Vede il vestito davanti a lei? Beh si da il caso che sia proprio un Kojeglu, un raro esemplare a dir la verità. Ne esistono solo due in tutti gli stati uniti, uno è davanti a lei e l'altro è situato a New York, nell'atelier personale dello stilista."-
" Ma non mi dire."
-" Allora io prendo questo!"- la voce acuta della mia ragazza, fa sussultare entrambi.
-" Jennifer, non dirmi che hai finalmente scelto il tuo abito!"-
Faccio per voltarmi e francamente avrei preferito non farlo.
Avvolta in un abito a sirena di raso semi trasparente infatti, c'è quella che dovrebbe essere la mia ragazza.
-" Cristo ma sei nuda!"-
-"No che non lo sono!"-
Fa un giro su se stessa per poi tornare a guardarmi.
-" Confermo quello che ho appena detto, un paio di pietre poste nei punti strategici non cambiano le cose."-
-" Cielo Ian, come sei antiquato. Tutte le star di Hollywood indossano abiti come questo durante le più importanti première, non vedo perché non dovrei farlo anch'io e poi è sexy e a me piace un sacco. Lo prendo!"-
" Oh cristo!"
Abbasso gli occhi cercando di mantenere la calma, ma aimé non vi riesco.
" Un minuto in più con questa donna e so per certo che impazzirò."
Guardo per l'ultima volta, l'abito rosso alla mia destra e dopo una breve occhiata verso Jennifer, decido di andare via.
" Ogni essere umano al mondo ha una sua croce, Jennifer Wild è la mia."

Perché Sei Tu [Vol.2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora