Immagina

Immagina Reutze

-Checche? Venite ad allenarvi o no?- chiedesti ai due piccioncini scherzando.

Per risposta ricevesti le loro urla sul quante volte ti avessero detto di non chiamarli in quel modo.

Marco spostò il giovane dalla sua coscia premendogli la mano sulla schiena.

-Neuer va via!- ti urlò il più piccolo, mesto per dover abbandonare il suo Marco.

Allungò le mani verso i tuoi pettorali.

Sembrava un cucciolo di gatto appena sveglio.

Marco si alzò battendogli la mano sul fianco e incoraggiandolo a prepararsi per l'allenamento.

Tu rimanesti alla porta passandoti la mano fra i capelli: era tutto così buffo.

Il più grande si cambiò velocemente mettendo la maglia numero 21 della nazionale tedesca.

L'altro frugò nel borsone cercando i pantaloncini, e una volta trovato ciò che cercava si calò la tuta, togliendola goffamente.

Era rimasto coperto solo da un paio bellissimo di boxer bianchi e una maglietta corta.

-Che bel culo- disse Marco lasciandogli una pacca forte sul sedere.

Cosa dovevano sentire le tue orecchie.

Li avevi visti crescere fianco a fianco, mentre riscoprivano il loro amore.

Sbruffasti facendo notare che eri ancora lì ad osservarli e Marco ti raggiunse correndo per non perdersi altri minuti di allenamento.

Eravate ormai in campo quando il rumore di alcuni tacchetti che sbattevano violentemente sull'erba vi fece voltare.

Schivasti appena in tempo il ventiduenne che correva verso di voi gettandoti a terra.

-Piccolo scendi!- Mario si era catapultato sulle spalle del ragazzo accanto a te, che non la smetteva di ridere per la felicità.

Marco si voltò prendendo il suo fidanzatino fra le braccia.

Lo guardava con gli occhi da bimbo contento, meritava un bacio.

Affiancò le sue labbra a quelle di Mario e lo ripose in terra.

-Che roba sdolcinata!- dicesti fingendoti disgustato proprio alle loro spalle.

-Ora muovetevi a fare i tiri in porta!- concludesti affibbiando ad entrambi una pacca sul sedere.