Immagina Niall Horan

757 25 2
                                    

Su richiesta di @occhi_color_mare spero sia come immaginavi...

Salii in fretta quegli ultimi scalini che mi separavano dal mio appartamento al terzo piano, dal mio morbido divano bianco, dai suoi occhi blu.
Rovistaii nella borsa per cercare quei due pezzi di metallo che scomparivano ogni qualvolta avessi bisogno di loro, ma fui sorpresa dal trovare la porta spalancata e Niall appoggiato allo stipite, con le braccia incrociate sulla camicia bianca e le gambe salde avvolte nei jeans.
-Ciao, amore!- con un sorrisetto sghembo mi salutò e il mio volto divenne dello stesso colore del mio rossetto: non mi ero ritrovata in una situazione simile per un anno, e ricordavo benissimo come era finita quella serata.
Ma non era il giorno giusto.
Lo scavalcai, lasciandolo imbambolato sull'uscio; buttai la borsa sul divano e me ne andai in camera.
Mi gettai di pancia sul letto lasciato sfatto da Niall, quel fannullone scansafatiche ingrato.
Mi sfilai le scarpe da lavoro e lasciai i piedi penzoloni, aspettando che il sonno entrasse nella mia camera.
Ma l'unico ad entrare fu lui, me ne accorsi dai passi leggeri che si susseguivano accanto al letto.
Arrivò silenzioso, per non disturbare, e si appoggiò appena al bordo del letto per sfilarsi le scarpe da tennis.
Poi sentii le sue dita calde sfiorarmi la schiena e sollevarmi la giacca d'ufficio.
-Amore sono esausta!- bonfocchiai con la faccia fra i due cuscini.
Mi zittì con un soffio simile ad un sibilo e continuò a muovere le dita sul mio corpo.
Era un gesto morbido, piuttosto delicato.
Nel giro di pochi secondi riuscì a sciogliere ogni nodo che si era creato sotto la mia pelle, facendomi riposare come non mai.
-Ed io che avevo programmi di fuoco per stasera!- mi ritrovai le sue labbra piene sull'orecchio, intente ad accarezzarmi con lievi baci.
Mi limitai a sorridere, senza inventarmi una risposta sarcastica: non ne avevo le forze, ero del tutto sotto il suo controllo o, meglio, delle sue dita.
Continuò a muoversi lentamente su ogni centimetro del mio corpo, con l'abilità di un massaggiatore esperto.
L'ultima cosa che ricordo di quella sera è il suo respiro caldo sulla mia guancia quando, con un bacio, mi augurò la buonanotte.

ImmaginaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora