Su richiesta di @occhi_color_mare
Fermasti quel vecchio affare che avevano usato i tuoi genitori ai tempi della loro università, e con cui tu ti ostinavi a registrare le lezioni, mandando a quel paese anni e anni di evoluzione.
Ti piaceva il suono quasi ovattato e cupo che riempiva la tua stanza quando, ogni pomeriggio, ti sedevi a sbobinare ogni nastro.
Riordinasti le tue cose (nulla di più di un quaderno per gli appunti e un paio di penne) e le mettesti in borsa.
Col registratore vecchio e nero ti avviasti verso l'uscita, salutando quei pochi compagni con cui avevi legato dall'inizio dell'anno di studi.
Avevi appena lasciato quello strano ingresso goticheggiante quando un braccio, pallido e forte, urlò violentemente la tua mano.
-Sta' attenta, straniera!- ti sentisti dire da quel biondino presuntuoso.
Il tuo caratterino non ti aveva mai permesso di accettare in silenzio ed anche questa volta dicesti la tua.
-E tu chi saresti, straniero?-
-Io non sono uno straniero? Sono il Capo- ti puntò un dito sul petto -Chiaro?- insistette.
Ti accorgesti che quel prezioso cimelio di famiglia, così come ti piaceva chiamarlo, era ancora a terra.
Ti chinastti a raccoglierlo, sussurando al ragazzo che avevi capito chi o cosa fosse.
-Come sarebbe a dire "cosa"?- ti chiese lui scaldandosi.
-Intendo dire che sei uno stronzo, Capo: quarda cos'hai fatto!- gli mostrasti, tenendolo a dovuta distanza, quell'affare ormai inutilizzabile, spaccato in due e col nastro srotolato.
Il suo viso sembrò cedere e finalmente notasti una scintilla di umanità nei suoi occhi dello stesso colore del cielo in tempesta.
-Mi...mi dispiace!- confessò.
Ti strappò dalle mani quel registratore dalle mani senza che tu potessi bloccarlo. -Riparo io, me la cavo con queste cose.- vedendoti incerta aggiunse -Sai, sembro cattivo, ma non lo sono!-
-È che ti disegnano così, non è vero?- sbottasti acida con la battuta scopiazzata.
Lui, da bravo mariuolo, ti confiscò la borsa e ti intimò di seguirlo.
-Siccome non ti fidi di me, dovrò costringerti!- sorrise mostrandoti i suoi denti lucidi e brillanti.
Si avviò senza voltarsi nemmeno una volta e, prima che girasse l'angolo con tutte le tue cose, ti decidesti a seguirlo e lo raggiungesti accellerando il passo.
O forse fu lui a rallentare?
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Immagina
Hayran KurguRaccolta di IMMAGINA personali e su richiesta, qualsiasi genere, stile, personaggio e situazione. Copertina di @aliss19