Immagina le giostre

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Dedicato ad @Alelaribelle e a Francesca

Tutti parlavano di quella giostra dal nome che suonava come wave.
Nel tuo paese erano abituati a chiamarla "le forbici" e nessun ragazzo rifiutava un giro.
Lo avevi già provato l'anno precedente, e ricordavi un'esperienza fantastica, quindi non ti fu molto difficile accettare l'invito di una tua amica a salirci.
Provasti a convincere anche il tuo migliore amico, ma lui negava categoricamente ogni trattativa.
Pagasti il biglietto e ti mettesti in fila per prendere il tuo posto a lato, dove le scariche ad ogni virata erano più forti.
Ti toccò aspettare diversi minuti prima di vedere le luci spegnersi e la tua amica cominciare a gridare.
Il manovale urlava al microfono parole da dj mentre vi faceva vorticare da un lato all'altro del cielo.
Inizialmente la macchina descriveva semicirconferenze portandovi in aria e scagliandovi a terra.
La mascella ti si contraeva per la gravità e non avevi più i polmoni per parlare.
Arrivaste a completare il giro e il braccio metallico sostò per qualche secondo in aria, facendo uno strano rumore.
Non ci pensasti molto, troppo presa dall'adrenalina che ti riportava in basso senza pietà.
Alzavi le braccia e le gambe e urlavi insieme agli altri ragazzini.
Poi di nuovo in alto, e di nuovo quello strano scossone.
Giù.
Ancora in aria e ancora lo scuotere violento della giostra.
Il tuo viso si incupì di colpo.
Era strano, non avrebbe dovuto funzionare così.
Ancora un'altra volta, ma non mancava poco alla fine del giro.
I pensieri più bui affollavano la tua mente mentre schiacciavi le braccia al parapetto di gomma, più per una strana inquietudine che per paura.
Un'altra scossa ti fece sobbalzare, era forte e violenta, più decisa delle altre.
Vedesti poco lontano il tuo miglior amico, che aveva persino paura ad avvicinarsi.
Gli facesti un cenno preoccupato, e lui sembrò notare la tua espressione rattristita.
Fu un attimo.
Il tempo di un "Su ragazzi! Le maniiii" dal microfono.
Il tempo di un "ti ho voluto bene" sussurrato a chiunque avessi avuto a cuore.
Un attimo e il braccio si staccò.
Le saldature cedettero proprio mentre stavate raggiungendo il punto più alto.
Vi ritrovaste sbalzati di lato, ancora incollati ai sedili, mentre l'intera giostra precipitava verso la strada quasi deserta.
Il metallo ebbe il tempo di roteare in aria, sotto le stelle accecanti di quella notte.
Ti schiantasti insieme agli altri sfortunati, lasciando che la giostra vi coinvolgesse nel suo vorticoso gioco di fiamme sull'asfalto ormai rovente.
L'incendio coinvolse due auto uccidendo tutti i passeggeri.
Furono circa trentuno i morti.
Da allora i tuoi cari portano i tuoi fiori preferiti sul marmo freddo della tua tomba, rimpiangendo amaramente quella data.
08.05.2015

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