Immagina Ian Somerhalder

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Su richiesta di @xianhappines

Il suo sorriso investì il tuo volto.
No, era solo il ricordo del suo amabile sorriso.
Era partito per cercare fortuna, ma aveva dimanticato di aver avuto la fortuna sempre al proprio fianco.
Al momento della partenza vi eravate salutati con un bacio sulla guancia e con la promessa di scrivervi, ma lui, il tuo vecchio amico Ian, avrebbe avuto troppi pensieri per la testa per ricordarsi di te.
Pensavi questo al momento dell'addio, senza immaginare quanto fosse stato duro per lui abbandonarti lì.
Dopo poche settimane arrivò una lettera. La trovasti incastrata insieme alle altre, ma la notasti subito. Il francobollo era di un paese lontano e sembrava averne conservato l'odore.
Leggesti in fretta il testo scorrevole per il puro gusto di arrivare subito alla fine, a quell'angolino in basso a destra in cui il mittente aveva posto la sua firma.
"Il tuo vecchio Ian" scriveva, senza sapere quanto lo sentissi realmente tuo.
Rispondesti ad ogni domanda posta dal moro, con la spontaneità di un'amica d'infanzia e andasti a dormire, sentendo una strana pace dei sensi cullarti il corpo intero.
Sognasti la luna, quella di cui lui parlava alla fine della sua lettera, quella che spandeva la propria luce lungo il mare scuro della notte.
Al mattino il tuo primo pensiero fu quello di aggiungere un paio di righe alla tua lettera.
Scrivesti: "Ti affido i miei occhi per guardare la luna che splende. Che dolce immagine mi hai riportato alla mente..."; lasciasti il discorso in sospeso nella sperabza che lui ricordasse le estati della giovinezza passata insieme.
Spedisti la lettera e continuasti a vivere cercando di non sentire la mancanza del tuo amico più caro, del tuo amore più vero.
La risposta giunse insieme al nuovo vento fresco di primavera e portò nuova gioia nel tuo piccolo appartamento. Parlava dell'Università, delle nuove amicizie -"anche se nessuno potrà mai sostituirti...nel mio cuotr" aveva scritto-, della sua amata filosofia e della passione per la recitazione.
Poi, in basso, leggesti una frase scritta senza dubbio da una mano tremante, da un cuore ansioso e spaventato dai sentimenti. In quelle poche parole scorgesti la confessione che aspettavi da tempo, che temevi di fare e di ascoltare. Pensasti alle sue dita poggiate sulla carta bianca intente ad ammettere la natura dello strano legame che vi univa.
Lasciasti la dolce lettera sulla scrivania, sperando che il suo profumo di pelle e di candela riempisse la stanza e ti abbandonasti al riposo, reso estremamente dolce e sereno dalla dichiarazione.
"Li tratterò come fossero miei. I tuoi occhi sono sempre stati sul mare, assieme ai miei, e sempre lo saranno."

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