Immaginati in una bara

462 14 4
                                    

Dedicato a @noiNONsiamoinfinito

Il tuo corpo era avvolto da un delicato tessuto bianco che ti accarezzava fino ai piedi.
Sorridevi a seguire col dito gli intrecci delle nervature del mogano su quella lastra che ti sovrastava.
Il piccolo guanciale sotto la tua nuca sollevava iltuo sguardo permettendoti di vedere la smorfia contenta di un viso poggiato fra i tuoi piedi.
Ridevate entrambi, avevi perso il conto dei minuti ormai.
Perché sì, eri convinto fossero minuti.
Quell'improvvisato letto ti sembrava lunghissimo, tanto da contenere interamente quel tuo amico steso con i piedi appogiati ai tuoi.
Ti sforzasti un po' per conoscere meglio i tratti di quel volto, solitamente troppo lontano per tentare di definirne i contorni.
Riuscisti ad avvicinarti piegando le ginocchia quanto più potesti in quello spazio ridotto.
La figura era calva dalla fronte spaziosa.
Poche ciocche di capelli sfibrati lasciavano il suo capo scoperto ricadendo verso le orecchie consumate.
Non aveva sopracciglia, dettaglio che quasi ti spinse a tornare perfettamente disteso.
Appena sotto due fuori circondati di nero fungevano da occhi e delle labbra sottili si schiusero in un amaro sorriso che mostrava denti gialli e affilati.
Il ribrezzo provato ti spinse a calciare in avanti, ma tutto ciò che sentisti fu un rumore di vetri infranti, a pezzi come la tua convinzione do essere lì da appena pochi minuti, nell'attesa che i tuoi amici venissero a cercarti o facessero "tana" per te.
Ciò che seguì il rumore dello specchio spezzarsi sui tuoi piedi fu un urlo acuto, proveniente dalla tua gola ormai lacerata dai doversi mesi che avevi passato in quella bara.

ImmaginaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora