Immagina

Immagina il tuo primo delitto

La sua voce ti dà ai nervi.
La sua risata clownesca ti urta lo stomaco.
I suoi capelli biondo cenere senza forma cadono lunghi sulle spalle.
Non riesce a star ferma un secondo.
I suoi tic ti disturbano.
Mastica la cica a bocca aperta mostrando ai suoi amici i suoi denti sporchi.
La maglia scollata mostra la pelle sudata e piena di brufoli.
Urla come una dannata.
I ragazzi che la circondano sono imbarazzati dal suo atteggiamento.
Il suo gracchiare confuso ti ha portato alla pazzia.
Appoggiandosi al muro, scende quelle poche scale che portano al vicolo buio che lei usa per vomitare dopo le solite birre.
Tu sei lì.
La lama luccica fra le tue dita.
Un passo, lei si volta, ma il suo cervello tarato non vede nessuno.
Un altro passo, lei inzia a messaggiare al cellulare facendo aspettare i suoi amici.
Le sue dita rimbalzano goffamente sul display.
Incurante delle sua sbronza comicia a canticchiare stonando sulle note della tua canzone preferita.
Sei alle sue spalle, le sue spalle ricurve e basse.
C'è un punto nella schiena di un uomo che porta dritto al suo cuore, l'hai imparato da quel libro che conservi ancora gelosamente.
Il tuo coltello penetra nella sua carne.
Il suono strozzato della sua gola non allarma gli altri abituati alle sue urla.
Il suo corpo si accascia ai tuoi piedi.
Le lasci un calcio in bocca spaccandole la mandibola.
Scappi via nella notte.
Non preoccuparti, hai solo reso il mondo migliore.