Immagina Lui

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La strada era silenziosa nel profondo della notte, quel sabato sera quando tornasti a casa, ancora sobria per fortuna.
I tuoi amici erano rimasti in giro per fare i loro stupidi giochi-sfida, e casa tua era troppo lontana.
Solo lui si era proposto di accompagnarti, non gli andava di lascarti sola, si era giustificato più o meno così.
Tu avevi rifiutato, con quel tuo solito fare acido e lo avevi ricacciato indietro dai suoi amici.
Arrivata a casa sana e salva ti addormentasti: avevi bisogno di riposo per sostenere una serata simile il giorno dopo.

Lui passò a prenderti sotto casa; la sua non era poi così distante, mentre gli altri abitavano tutti lontano, vicino al luogo dell'appuntamento.
Lo salutasti con un abbraccio fugace e iniziasti a camminare, pur sapendo che tutti gli altri avrebbero fatto ritardo.
Poi lui cominciò a parlare.
<<Senti, io ieri volevo davvero tenerti compagnia. Mi è dispiaciuto lasciarti sola...>>
Non gli permettesti di continuare e ti affrettasti a rispondere.
<<Non preoccuparti, davvero. Mi piace camminare da sola!>> gli lanciasti uno dei tuoi rari sorrisi, battendogli un colpo sulla spalla.
<<Anche a me, sai? Solo che preferisco passeggiare con te!>>
<Idiota!>> con la voce incrinata dalle risate gli mettesti due mani sui fianchi e lo spingesti avanti facendolo inciampare.
<<Io non stavo scherzando!>>
Lo raggiungesti passeggiando e gli circondasti le spalle con un braccio.
<<Non farò ritardo per colpa tua, muoviti>> nonostante le parole acide, la tua voce era come un dolce sussurro.
Dopotutto anche a te piaceva passeggiare con lui.

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